mini giganti"Salvador era un uomo, vissuto da uomo, morto da uomo, con un fucile in mano". In questo modo i Nomadi di Augusto Daolio ricordavano la figura dello "sfortunato" Salvador Allende, che si vide sottrarre la vita ma soprattutto il sogno de La vía cilena al socialismo sotto il famoso "cielo grigio di piombo" cileno.
 
L'11 settembre è una data storica, ricordata per ovvi motivi, soprattutto per la misteriosa caduta delle Torri Gemelle nel 2001. Ma esiste chi, per fortuna, non si sottopone alla prova del paraocchi e riesce a guardare anche oltre le cose per non essere sempre costretto ad espletare pianto da prefica sotto l'iniezione mediatica.
 
Sempre nel rispetto di tutte le vittime del mondo, l'essere umano che racconta le cose - sola facoltà che lo rende diverso dall'animale - dovrebbe avere la sensibilità di vedersi al centro "del mondo", non di "un mondo", per dare un senso differente alla propria vita.
Se l'11 settembre del 2001 qualcuno cercava di porre un freno ai soprusi e all'egemonia economica degli Stati Uniti o, se gli stessi avevano pianificato, con l'ingordigia dei banchieri, di impietosire il mondo, per il momento non lo sapremo... di sicuro sappiamo che, sempre con lo zampino degli imbellettati a stelle e strisce, l'11 settembre del 1973 si spegneva il sogno di una nazione, il Cile.
Questo per dire che la Storia ha il diritto di essere ricordata, tutta non a singhiozzi, e nel suo piccolo l'associazione politico-culturale "Rinascita per Cinquefrondi" (costola del collettivo Onda Rossa) ha cercato di sensibilizzare la gente con la riuscitissima manifestazione "Rinascita in Festa", una  4 giorni svoltasi dal 3 al 6 settembre scorso nel Parco Matteotti della cittadina di Cinquefrondi,  fatta di fiera, mostre, installazioni, musica, dibattiti politici, giochi per bambini, teatro, dj-set e cucina tipica calabrese.
 
Gli eventi culmine di ogni giornata sono stati gli Effetto Serra martedì 3 settembre, Mimì Sterrantino e gli Accusati mercoledì 4, gli Etnosound giovedì 5 e gli intramontabili Inti-Illimani venerdì 6 settembre a chiusura della manifestazione con la partecipazione dell'associazione culturale "Il Brigante" di Serra San Bruno che si è esibita lungo le vie di Cinquefrondi  col tradizionale ballo dei giganti.
 
Con la loro data cinquefrondese, gli Inti-Illimani  hanno dato via al loro tour italiano partendo proprio dalla Calabria. Prima che gli stessi si esibissero, alle ore 19, i membri di Rinascita hanno avviato un dibattito politico con gli Inti-Illimani, portavoce Jorge Coulón Larrañaga (da sempre nel gruppo anche dopo lo smembramento che ha portato alla formazione degli Inti-Illimani Histórico nel 2004). Jorge Coulón ha raccontato ai presenti la sua esperienza italiana, un'esperienza bellissima ma "costretta" di seguito al golpe cileno dell'11 settembre del 1973. Gli Inti-Illimani, che all'epoca avevano cominciato il loro primo tour europeo, vengono avvisati da un fan il quale poco prima aveva appreso la notizia in Tv: "In Cile si è consumato il colpo di Stato. Pinochet ha preso il potere". Dapprima si pensa ad una cosa da niente, effimera, che morirà sul nascere... rendendosi conto del contrario, gli Inti-Illimani ottengono quindi il diritto di asilo politico rimanendo in Italia dal 1973 al 1988.
 
Non sono mancati nel dibattito i confronti territoriali tra Cile e Italia e la critica al sistema di annientamento della cultura che relega sempre agli ultimi posti l'Istruzione e la Sanità e il ritorno delle destre al potere, anche in Cile. Fenomeni che potranno essere sconfitti solo attraverso una rivoluzione culturale.
Alle ore 22:30 gli Inti-Illimani salgono sul palco, una miriade di persone giunte da tutte le parti della regione per ascoltarli. Eccelsi virtuosismi musicali e tutti i componenti del gruppo che alla fine di ogni pezzo si cambiano gli strumenti con la facilità e naturalezza di una stretta di mano, ad incantare un pubblico fremente di gridare il proprio inno: El pueblo unido jamás será vencido!   
 
Ci avviciniamo dunque all'11 settembre, data indimenticabile per ovvi motivi, come si ricordava sopra... Giustissimo ricordare le vittime del 2001, ma, soprattutto gli italiani e il mondo tutto non possono non ricordare le vittime del 1973 in Cile, quando la nostra nazione dimostrò coraggio offrendo asilo politico agli Intilli-Imani, del tutto ignari di ciò che gli sarebbe potuto accadere se quell'11 settembre si fossero trovati in una qualsiasi altra meta europea. 
 
 
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Domenica, 08 Settembre 2013 11:01

Promozione, Soriano: esordio col botto

 

mini ags_sorianoPer il Soriano doveva essere la partita d'esordio. Quella dove, magari, si comincia a fare un po' di dimestichezza con un campionato sicuramente nuovo per l'undici di mister Bruni. E invece i vibonesi hanno vinto e convinto a Villa San Giovanni, nella prima di campionato contro la Villese. Il risultato finale già parla da sé: 4 a 1 e primi tre punti portati comodamente a casa dai ragazzi del presidente Mangiardi, che sono scesi in campo con la consapevolezza di essere una matricola nel campionato di Promozione, ma allo stesso tempo con la determinazione e la convinzione che serve per affrontare questo genere di incontri. Il match, se dovessimo tener conto del tabellino, si conclude già al termine della prima frazione, quando i rossoblu vanno a riposo in vantaggio per quattro a zero, grazie alla marcatura iniziale di Morelli, al 15', con un tiro dalla distanza che non lascia scampo al portiere reggino; passano dieci minuti ed il Soriano aumenta il vantaggio grazie al bomber Nesci, che si ripeterà al 35'. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Macrillò porta a quattro il vantaggio della compagine vibonese. Nella ripresa, inutile il gol della bandiera per la Villese da parte di Centofanti. Nonostante il successo, il Soriano dovrà rimanere con i piedi per terra, perchè il campionato è ancora lungo, così come la strada per la salvezza.

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mini a522a6005d1cb428ea34ef1769cd7452_XLI frutti della nuova civiltà contadina stanno maturando nella Calabria tirrenica, tra il litorale di Nicotera e i paesi interni della Piana di Gioia Tauro. Sono frutti che crescono tra le maglie di una rete tessuta da tante piccole realtà, sono il risultato di una collaborazione che risulterà anacronistica solo a chi è assuefatto agli standard dell'agricoltura intensiva e della grande distribuzione. E il concime, la linfa che ha dato vita a questa “rinascita” della terra, ha un unico ingrediente: la partecipazione attiva e più condivisa possibile. 
Non si tratta certo della consumata retorica buonista da salotto radical-chic, tutt'altro. “Sos Rosarno” è un'associazione costituita da tanti piccoli produttori, tutti accomunati dalla volontà di sottrarsi alla corsa al ribasso imposta dal mercato e dalla voglia di ritornare alla genuinità della terra. La cooperazione, poi, è il fondamento su cui viene costruita l'intera filiera delle coltivazioni biologiche certificate. 
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mini bosco_mamma_118Peggio che uccidere un uomo, è ucciderne anche il ricordo. Farlo svanire nel nulla, cancellarne la memoria, privarlo anche di una degna sepoltura e tenerlo sospeso, come in un limbo eterno, in uno spazio e in un tempo che non è né della vita né della morte. Un destino tremendo, che in Calabria è toccato a molti, tanto da diventare metodo, pratica consolidata, privilegiata da chi vuole annientare una persona non solo fisicamente, da chi vuole cacciare il “nemico” in un inesorabile oblio. È la famigerata lupara bianca, l'arma più temibile della 'ndrangheta, che uccide, inghiotte e non lascia tracce dietro di sé, solo dubbi atroci, domande disperate che non troveranno mai risposta. E tanto dolore. Le vittime non si contano più, come non si contano le madri che cercano con cocciutaggine una verità che solo in alcuni, rari casi sono riuscite a far venir fuori. Di contro, invece, questa barbara pratica criminale si sta materializzando anche in territori che, finora, ne erano rimasti immuni. Perché la lupara bianca “conviene”

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La notizia ha fatto il giro non solo della Calabria, ma si è immediatamente diffusa anche a livello nazionale. Pochi giorni fa in via Sharo Gambino, nella periferia del paese, è stato ucciso un cane con un colpo di arma da fuoco. Tutto è avvenuto la sera del 23 agosto, quando i carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, sono intervenuti in contrada Guido, dove era stata segnalata la presenza di un cane randagio, meticcio, di taglia grande, verosimilmente agonizzante, a seguito del dissanguamento causato da alcune evidenti ferite presenti sulla testa. 

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mini Serra_San_Bruno_centro_storicoSERRA SAN BRUNO - Hanno utilizzato del liquido infiammabile per tentare di dare alle fiamme il fuoristrada, un Toyota di proprietà di L.G., del luogo, parcheggiato in via Filangieri, nel centro storico del paese della Certosa. L' incendio, però, è stato prontamente sventato da alcuni passanti ed i danni sono stati fortunatamente limitati. Il fatto è accaduto stanotte, intorno alle 2. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del maresciallo Giuseppe Grillo, ai quali ovviamente spetterà il compito di fare luce sull'accaduto. L'ultimo episodio si è verificato lo scorso mese di luglio, quando ad andare completamente distrutta è stata una Fiat Punto, parcheggiata in via Antonio Gramsci. I danni all'epoca hanno interessato anche le abitazioni situate nelle vicinanze.

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mini personal_factoryUn vero esempio di Calabria vincente, capace di inventare ed esportare in tutto il resto del mondo un prodotto considerato da tanti la scoperta del decennio. Succede a Simbario, dove la Personal Factory, grazie ai fratelli Francesco e Luigi Tassone, ha ormai conquistato la ribalta internazionale. “Formule in rete e robot visionario: il business che tagli i costi in edilizia” ha titolato l’edizione odierna de La Repubblica.it, dando ampio lustro a quell’innovazione di frontiera che, partendo dal piccolo borgo dell’entroterra vibonese, ha destato l’interesse dei produttori internazionali, fino alla Cina. Una piccola macchina, “tascabile”, capace di produrre in loco centinaia di malte diverse abolendo del tutto la logistica. 
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mini municipio_torreRiceviamo e pubblichiamo

 

Si terrà il 30 agosto a Torre Ruggiero la quinta edizione “Pericles International Prize”. 

Il riconoscimento sarà attribuito: ad Annibale Marini, presidente emerito della Corte costituzionale; a Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione Università e Ricerca; e Anders Pedersen, executive vice-president della società farmaceutica Lundbeck della Danimarca.
 
Il premio è nato come sezione scientifica del riconoscimento istituito trenta anni fa dall’Alkmeon International Academy, che ha annoverato nel suo albo d’oro insigni personalità e premi Nobel quali Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini.
 
Il “Pericles International Prize” che da cinque anni è ospitato nella cornice del suggestivo borgo dell’entroterra catanzarese, è promosso da Giuseppe Nisticò, politico di lungo corso (già presidente della Regione Calabria,  senatore e parlamentare europeo), accademico ordinario di Farmacologia presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e uomo di scienza, in collaborazione il sindaco Pino Pitaro e l’Amministrazione comunale di Torre Ruggiero.
 
Compongono il comitato internazionale del Premio, presieduto da Nisticò e Pitaro: Emilio Clementi, Pietro De Leo, Eugenio Gaudio, Harald Hampel, Pietro Masi, Mauro Massa, Giuseppe Nappi, Sir Salvador Moncada, Micheal Pirozynski, Josè Luis Valverde.
 
La cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì alle ore 17.30 presso l’Agriturismo “Torello”. Nel corso della manifestazione sarà presentato anche il libro “Itinerari bizantini e normanni nell’area delle Serre” di cui è autore Pietro De Leo, professore ordinario di storia medioevale presso l’Unical. La presentazione è affidata Nisticò, con l’intervento dello stesso De Leo. 
Si tratta di un libro aperto al contributo dei sindaci del comprensorio delle che possono indicare reperti e tappe per arricchire questo interessante itinerario.
Si tratta ancora di un progetto che vede il Comune di Torre, quale capofila.
Per il prossimo anno c’è l’intenzione di riproporre questo volume stampato in lingua inglese, per favorire una più ampia riscoperta delle testimonianze nei territori della presenza bizantina e normanna.
 
Ed ecco qualche nota sui premiati dell’edizione 2013 del Pericles International Prize.
 
Annibale Marini. Nato a Catanzaro, è presidente emerito della Corte costituzionale, è professore emerito di Diritto civile presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ateneo presso il quale è stato per lungo tempo titolare della cattedra di Istituzioni di diritto privato. Dal luglio 2010 è stato eletto dal Parlamento componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura, presso il quale è Presidente della Prima commissione. 
 
Francesco Profumo. Nato a Savona, è un ingegnere elettrotecnico, accademico italiano ed ex presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dal novembre 2011 ad aprile 2013, ha ricoperto la carica di ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con delega inoltre, dal dicembre 2011, al Dipartimento per l'Innovazione tecnologica. 
 
Anders Pedersen è executive vice-president della società farmaceutica danese Lundbeck. È membro della Società Europea di Oncologia Medica, dell'Associazione Internazionale per lo Studio del Cancro del Polmone, della Società Americana di Oncologia Clinica, della Società danese di Oncologia Medica e della Società danese di Medicina Interna. 
 
In attesa di accoglierli nella cittadina, il sindaco di Torre, Pitaro si è dichiarato soddisfatto della scelta dei premiati.
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mini brognaturo_municipioBROGNATURO - Due giorni di eventi culturali per una «Calabria nuova» si terranno a partire dal pomeriggio odierno nel piccolo centro del Vibonese. 'Confronti', questo il titolo della rassegna, prenderà il via alle 17 con una discussione sulla letteratura, che sarà moderata dalla giornalista Rosamaria Gullì e prevede gli interventi degli scrittori Vito Teti e Mimmo Gangemi. Alle 18 e 15, invece, l'attenzione si sposterà sull'arte e l'architettura ed il dibattito, moderato dall'architetto Merilia Ciconte, prevede una discussione con il professor Gianfrancesco Solferino, il professor Armando Rossi e l'architetto Fabio Foti. Alle 19 e 30 si parlerà di politica, con una conversazione tra gli amministratori locali e, tra questi, il sindaco di Acquaro Giuseppe Barilaro, quello di Fabrizia Antonio Minniti, il primo cittadino di Serra Bruno Rosi ed il sindaco di Brognaturo Giuseppe Iennarella. Domani, invece, si terrà la seconda parte della rassegna, che prenderà il via sempre alle 17 con il concerto bandistico dell'associazione musicale 'Maria Santissima della Consolazione' e, subito dopo, inizierà un nuovo dibattito sulla mafia. Saranno presenti lo scrittore Enzo Ciconte, il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi ed il dottor Gilberto Floriani. Alle 18 e 15 si parlerà di migranti con l'architetto Alì Barati, il primo cittadino di Riace Mimmo Lucano e quello di Rosarno, Elisabetta Tripodi. Al termine della rassegna, un nuovo incontro sulla politica con i primi cittadini della zona: Gianluca Callipo (Pizzo), Vitaliano Papillo (Gerocarne), Gregorio Tino (Chiaravalle), Domenico Villì (Vazzano) e Pino Iennarella (Brognaturo). Condurrà la giornalista Francesca Onda. 
 
 
(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')
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Sabato, 24 Agosto 2013 13:53

Alaco: il peccato originale

mini lacinaalberi_optÈ tutto lì il peccato originale, la causa che più di altre potrebbe aver  pregiudicato la funzionalità di un'infrastruttura costosissima su cui sia la  Regione Calabria che i privati della multinazionale Veolia avevano investito molto. Ci sono voluti 50 anni; dai 15 miliardi di lire da cui si era partiti il costo dell'opera è lievitato fino a circa 165 miliardi; Sorical dice di averci messo «pochi soldi e molta intelligenza», eppure il problema principale si intuisce subito, al primo sguardo. Prima dei sequestri, delle risultanze investigative, delle relazioni tecniche degli esperti, delle testimonianze inquietanti, degli scenari  torbidi, prima delle mille contraddizioni che negli anni si sono disperse in tanti rivoli, annacquate da spericolate dichiarazioni rassicuranti, insomma prima di tutto il clamore scoppiato attorno al caso Alaco, c'era già una circostanza che andava chiarita, su cui valeva la pena indagare da subito.
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