mini Serra_San_Bruno_centro_storicoSERRA SAN BRUNO – Erano partiti, alla volta della Svizzera, col capo chino di chi nel cuore porta il lutto per la scomparsa di una persona cara. Anche una circostanza cosi triste è stata propizia alla solita banda del buco per entrare nella casa dei parenti di un giovane serrese di 45 anni morto nella patria degli orologi e mettere a segno l’ennesimo raid notturno. Ad accorgersene gli stessi parenti una volta rientrati nella cittadina bruniana, dove hanno avuto luogo le esequie dell’uomo deceduto in circostanze assurde, stroncato da un’epatite fulminante. Secondo quanto si è potuto apprendere, i ladri sarebbero entrati in azione una volta che i parenti del giovane erano partiti alla vota della città svizzera dove risiedeva il loro congiunto. Approfittando del buio e della fitta pioggia caduta nelle scorse sere, i ladri avrebbero forzato il balcone dell’abitazione e sarebbero entrati nella casa, dove avrebbero tentato di forzare una cassaforte che però all’interno non custodiva nulla d’importante.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini iniziativa_comitato_opt_1SERRA SAN BRUNO - L'altra faccia del paese. Quella di una comunità che non si rassegna, che lotta, nonostante le ingiustizie subite in questi anni. Si, domenica a Serra è scesa in piazza l'altra faccia del paese. Quella che non si piega, che non ha alcuna intenzione di abbandonare la terra che ha dato i natali a personaggi illustri, come Mastro Bruno Pelaggi o Sharo Gambino. E chissà cosa avrebbero esclamato Pelaggi e Gambino, vedendo Serra così degradata, defraudata e privata di ogni men che minima garanzia. Non osiamo immaginare...

Pubblicato in POLITICA
Giovedì, 24 Gennaio 2013 14:26

Era una calda mattina d'estate...

mini PAPA_1977__-putiha-_02Era una calda mattina d’estate, del 1950, quando, da lontano, una nuvola di polvere si avvicinava sempre di più sulla strada che portava da San Rocco allu “Schicciu”. Con la sua “ventotto”, Bruno, pedalava velocemente  alla ricerca dei suoi amici. “Franco, scinda!” gridò arrivato in via Sette Dolori, ”pigghjia la bicicletta e camina! Accumpagnami a Cardinali, c’haiu mu m’aggiustu pi’ na fatiga”.  “E Oreste di la Rinisa, lu dassamu alla casa?” chiese Franco. "’Nd’aspetta alla Chiesa Matri”. E partirono i tre compagni alla volta di Cardinale. Bruno, fratello maggiore di ‘Ntunuzzu, era il figlio maggiore di Beniamino “Lu Vizzuocu” gran Mastro Ebanista, della scuola del Professore Tripodi.

Pubblicato in LO STORTO

 

mini conf_stampa_mirko_30_aprile_2012

Riceviamo e pubblichiamo

 

“Entro trenta giorni dal nostro insediamento asfalteremo tutte le strade!”. Questa, la promessa scandita, negli ultimi giorni di campagna elettorale, dai componenti l’attuale maggioranza in consiglio comunale. Come sia finito il proclama enunciato con toni solenni, è sotto gli occhi di tutti. Così come in tanti altri casi, a partire dai cento posti di lavoro al Parco regionale delle Serre, per finire alla creazione del “secondo ospedale”, dopo aver chiuso il primo, l’impegno è rimasto lettera morta. A distanza di quasi due anni dall’inizio della consiliatura, non c’è angolo della cittadina in cui il manto stradale non risulti pericolosamente dissestato. Da San Rocco, a Santa Maria, per gli automobilisti è una continua gincana. E’ sufficiente fare un semplice giro per il paese per constatare le innumerevoli voragini presenti sul manto stradale. Tuttavia, il paradigma dell’ennesima promessa non mantenuta, è rappresentato da via San Brunone di Colonia, dove gli automobilisti sono costretti a veri e propri slalom per evitare le innumerevoli buche. Quella che dovrebbe essere un’arteria di decongestionamento appare come una pericolosissima mulattiera da terzo mondo, puntellata da pericolose transenne non segnalate che, nelle intenzioni di chi le ha collocate, dovrebbero evidenziare le voragini più rischiose. Lo stato di degrado in cui versa la strada rappresenta un autentico attentato all’incolumità di quanti sono costretti a percorrerla. Lo sforzo compiuto dagli automobilisti per evitare i crateri presenti sull’asfalto causa, infatti, continue invasioni di carreggiata con il conseguente rischio di incorrere in incidenti. A ciò si aggiunga il fattore pioggia, a Serra, tutt’altro che raro. Con le precipitazioni, infatti, le tante buche si riempiono d’acqua divenendo invisibili agli ignari conducenti che corrono il rischio di finirvi rovinosamente dentro con le loro autovetture. Ai tanti pericoli corsi dagli automobilisti si aggiunge, quello per le casse comunali, sempre più, oberate di debiti a causa dei continui risarcimenti avanzati per i danni subiti sull’intera rete cittadina. Quanto la situazione sia insostenibile, lo dimostrano, infatti, le continue richieste di indennizzo e le innumerevoli sentenze con le quali il comune viene condannato a pagare i danni subiti dai cittadini. Eppure, mentre tutto ciò si abbatte sulle spalle dei serresi, l’amministrazione comunale, tanto per non perdere l’abitudine, continua ad esercitarsi in un dormiveglia che sta conducendo Serra alla rovina. Non si può perdere altro tempo nell’ignavia, è necessario adoperarsi tempestivamente per scongiurare ulteriori danni ai cittadini ed alle casse comunali. Serve un intervento risolutore, per farlo è sufficiente asfaltare le strade dissestate, così come è stato fatto per una delle poche arterie cittadine rimesse a nuovo, quella che passa davanti casa del sindaco.

 

Mirko Tassone

Consigliere comunale gruppo 'Al lavoro per il cambiamento'

Pubblicato in POLITICA

mini IMMAGINEXCOSERRA SAN BRUNO - Lou Palanca 2 (pseudonimo di Fabio Cuzzola) l'ha definita una "storia scomparsa". "Dimenticata". "Celata negli anni". La storia è quella di Luigi Silipo, sindacalista ed esponente di rilievo del Partito comunista italiano, assassinato a Catanzaro il primo aprile 1965, mentre rientrava a casa. A distanza di quarantasette anni, ancora oggi nessuno è riuscito a dare delle risposte. Di cosa si è trattato? Per quale motivo è stato ucciso Luigi Silipo? C'è l'ombra della 'ndrangheta dietro l'assassinio del dirigente del Pci? Si è trattato di un omicidio politico o passionale? Interrogativi, dubbi e incertezze che, ancora oggi, attendono di essere risolte. Un omicidio colmo di misteri insomma. Dopo un primo periodo di partecipazione e interesse, l'accaduto venne progressivamente dimenticato, fino ad essere cancellato dalla memoria collettiva.
Lou Palanca, attraverso il libro ''Blocco 52'', cerca di ripercorrere quei fatti e di fare luce sulla morte di Silipo. Storia di un dirigente del Pci per certi aspetti atipico. Dissidente rispetto ai quadri dirigenti del partito di Enrico Berlinguer e Palmiro Togliatti. Il romanzo, edito da Rubettino, è uscito nelle librerie lo scorso 30 dicembre e nella serata di sabato è stato presentato nel corso di una iniziativa organizzata dall' associazione culturale ''Il Brigante''. L'evento, dal titolo ''Pagine perdute. Calabria canta e piange: da Mastro Bruno Pelaggi a Sharo Gambino, da Ciccio Svelo a Lou Palanca'' - rientrante nell' ambito degli eventi organizzati dal ''Brigante'' in occasione del 100esimo anno dalla morte di Mastro Bruno Pelaggi, poeta e scalpellino serrese - si è aperto, appunto, con la presentazione del volume di Lou Palanca, per poi proseguire, in serata, con una cena sociale, allietata da musica e poesie, con Gianni Cusumano, Giancarlo Galante, Francesco Villari e Pino Amaddeo ('Autori Appesi') e dalle incursioni poetiche di Ulucci Alì. Il dibattito ha rappresentato anche l'occasione per ricordare altre figure vittime di una Calabria «negligente e menefreghista», come l'ha definita  lo stesso Cuzzola.
Peppino Valarioti. Ciccio Vinci. E tanti altri ancora. Ma anche Mastro Bruno Pelaggi, Sharo Gambino e Ciccio Svelo. Personaggi che hanno contribuito alla crescita culturale e politica della nostra regione. Quello di sabato, dunque, è stato un momento di ritrovo. Un evento utile per ripercorrere le vicende dei figli illustri della nostra terra. ''Blocco 52'', invece, è come un "figlio che deve condotto e portato sulla giusta via» affinché «la storia si diffonda e continui a camminare sulle gambe di ognuno di noi". Sulla morte di Silipo, però, prendono vita altre storie - raccontante da Lou Palanca - che dal capoluogo calabrese arrivano fino a Praga. Una narrazione "a più voci" racconta queste vicende, fra il "richiamo al sogno interrotto di una società più giusta e il mistero di un caso irrisolto". 

(articolo pubblicato su Calabria Ora)

Pubblicato in LO STORTO
Domenica, 06 Gennaio 2013 13:37

Politiche 2013. Salerno nella terra di nessuno

mini Salerno-Nazzareno_2Sono giorni duri, per tutti. Il vento del malcontento soffia forte e non solo fra il popolo. Ora a perdere la bussola sono in tanti, compresi gli ‘intoccabili’. Quelli abituati da decenni al ruolo di ‘uomini che non devono chiedere mai’. O almeno così si illudevano. E oggi, Nazzareno Salerno, Consigliere regionale di maggioranza, colui che fu nel lontano 1990, anche se per solo un anno, il Sindaco più giovane d’Italia,  dopo un lungo peregrinare (dalla Dc al Ccd, poi all’Udc, ad An ed infine al Pdl) rimane in panne, infangato in quella zona franca dove tutto sembra più astratto e macchinoso. Dove i fatti ti inchiodano all’immobilità forzata, tanto che nella corsa per il Parlamento, nelle prossime politiche di primavera, per lui sembra non ci sia spazio né per la Camera né per il Senato. Né nel Pdl né in altre liste collegate.

Pubblicato in POLITICA
Domenica, 09 Dicembre 2012 20:08

Il Canzonato/3

mini canzonato_3di Francesco Tiron Petrarca

V

Quand’ei move i sospiri a chiamar voi

pregando Iddio che nel cuor suo non muore

gridando s’incomincia udir di fore

il suon de’ primi dissidenti suoi.

Del suo stato real che incontra poi

raddoppia e si fa alta la tensione

e: "Taci" grida in fine al suo squadrone

che d’altri homeni vorrebbe che dai suoi.

In poi, l’amministrare insegna

che le promesse non siano di domani

ed ogni riverenza a lui assegna

finzione, che ognun di noi disdegna.

A parlar de’ suoi ormai secchi rami

lingua cosciente e pretestuosa vegna!

VI

Sì traviato e folle è il suo desio

a seguitar la gente che in fuga è volta,

e dei lacci del Potere leggera e sciolta

grida dinanzi al lento lavorìo

di quella sua di Giunta ormai in oblio

che la secura strada è capovolta

niuno vuol spronarlo ora ch’è alta

la fama del suo scegliere restio.

Et poiché sfiducia a sé raccoglie

subisce in lì la signoria di Lui,

che mal suo grado a "morte" lo trasporta:

sol per goder domani d’alte soglie

coi voti frutto della piaghe altrui

ergendosi a fautore della svolta  

Pubblicato in LO STORTO

mini censore-lo_iaconoSERRA SAN BRUNO - Non era proprio un ‘modello Serra’ ma ci andava abbastanza vicino. Una fitta rete di posizioni strategiche nella Vibo che conta e la montagna in pochi mesi si era svegliata padrona della Provincia. Il binomio Censore-Lo Iacono si era originato nel 2002, quando tutto quello che c’era di alternativo al centro destra (leggi Nazzareno Salerno), dovette unirsi se voleva sconfiggere il centro destra (rileggi Nazzareno Salerno). Così fu. Oltre 300 voti in più per l’allora lista “La Serra”: Bruno Censore sindaco e Raffaele Lo Iacono vice. Poi dopo 4 anni, nel 2006, la vittoria fu plebiscitaria: oltre 850 voti di differenza sul centro destra, che permisero a Lo Iacono di vestire la fascia di primo cittadino.

Pubblicato in POLITICA

mini tretreSERRA SAN BRUNO - Se l’amministrazione Rosi fosse un film, sarebbe stato sicuramente un film alla Tarantino. Popolato da bizzarri personaggi, di passaggi senza tempo, con una trama densa, fatta di avvenimenti apparentemente slegati fra di loro. Senza un filo conduttore temporale. Dove solo a qualche minuto dai titoli di coda, gli anelli ricompongono la catena richiudendola senza la minima sbavatura. È stato così per la maggioranza serrese, ma non solo.

Pubblicato in LO STORTO

mini IMG00187-20121110-1719SERRA SAN BRUNO – “Lotta alle mafie e società responsabile: legalità Libera tutti”. Questo lo slogan della lectio magistralis organizzata da “Libera” - l'associazione di don Luigi Ciotti - che si è tenuta presso palazzo Chimirri a Serra San Bruno. Al tavolo dei relatori il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari,  il testimone di giustizia Rocco Mangiardi, il comandante provinciale del Carabinieri Daniele Scardecchia, il coordinatore provinciale di “Libera” Matteo Luzza che ha moderato la manifestazione ed i capi scout dei gruppi Serra1 e Serra2. Presenti anche il sindaco di Serra San Bruno Bruno Rosi, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Serra Capitano Esposito Vangone, il comandante dei Vigili Urbani Nazzareno Mannella, l’ispettore capo Aniello Ingenito

Pubblicato in ATTUALITÀ
Pagina 6 di 12

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)