mini Carabinieri-sorianelloRiceviamo e pubblichiamo

In qualità di difensore di fiducia del Sig. D.E. ed in relazione all'articolo di giornale pubblicato sulla testata online 'Il Vizzarro' in data 8 novembre c.m., realtivo ad una presunta truffa operata dal mio assistito nei confronti di alcuni anziani residenti nel comune di Nardodipace, Vi comunico quanto segue:

Il Sig. D.E. non è stato mai arrestato dalla stazione carabinieri di Serra San Bruno. Il mio assistito è venuto a conoscenza di essere indagato dalle principali testate giornalistiche calabresi, le quali hanno riportato notizie assai contestabili. Lo stesso 'Vizzarro', fa riferimento a fatti estremamente gravi e definitivi, come se il Sig. D.E. sia già stato soggetto ad una condanna definitiva, in aperta violazione con l'articolo 27 della Costituzione italiana. 

In realtà il procedimento penale (di cui il mio assistito non conosce la reale esistenza) si trova nelle primissime fasi delle indagini preliminari. Ad ogni modo, già in questa fase, riusciremo a dimostrare l'assoluta estraneità dello stesso ai fatti contestati. 

Vi invito pertanto a voler rettificare le notizie riportate dall'articolo di giornale in oggetto sulla base di quanto sopra indicato.


Avv. Tommaso Scerbo

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mini MANIFESTAZIONE_optSERRA SAN BRUNO - Ha dell'incredibile quanto sarebbe accaduto nei giorni scorsi all'interno delle scuole superiori del popoloso centro montano. Un minorenne, che frequenta l'istituto alberghiero, avrebbe preso a pugni un docente. A causare l'accaduto, sarebbero state delle avances che il professore avrebbe rivolto nei confronti di una ragazza. Da qui, l'inevitabile presa di posizione dell'istituto, che ha deciso di sospendere il minore, denunciato anche dal professore a seguito appunto dell'aggressione. 

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mini IMG872SERRA SAN BRUNO - Una bella giornata tra la natura, alberi, tavolini e barbecue che fanno da contorno ad un pic-nic tra amici o parenti. Vista così appare tutto perfetto, ma nel momento in cui si va a scrutare l'area circostante, ecco la sorpresa: una discarica a cielo aperto che appare ai nostri occhi quasi come un lago composto non di acqua limpida ma bensì di eternit, bombole di gas e immondizia di vario genere che vanno ad inquinare  e depauperare la località “Rosarella”, famosa nella zona come luogo per passare ore spensierate durante una classica “scampagnata”. E' proprio durante questa ultima che è avvenuta la macabra scoperta di un posto apparentemente tutto lindo e consone a madre natura ma guardando più in là purtroppo ecco il pugno nell'occhio. Una delle diverse aree lasciate a se stesse e che con una maggiore attenzione avrebbe potuto riportarla allo splendore di un tempo, ma a quanto pare ancora molto trascurata e  per tal motivo ha fatto storcere il naso non solo alle persone del luogo ma anche ai numerosi turisti . Ci si domanda quindi come mai non si è pensato di ripulire tale area visto che proprio pochi mesi prima è stata sottoposta ad un'opera di ristrutturazione. Un vero peccato ed un'altra macchia di cattiva gestione riguardante l'amministrazione comunale già alle prese con una raccolta differenziata carente sotto ogni aspetto.
 
(articolo pubblicato su 'L'Ora della Calabria')
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mini prociv2SERRA SAN BRUNO - «Non è stato un gesto che ci ha prodotto danni economici particolarmente rilevanti, ma sicuramente siamo amareggiati per quanto accaduto». Ha esordito così il coordinatore del gruppo comunale della Protezione civile, Antonio Carnovale, nel corso della conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di ieri presso la sala giunta del Comune e durante la quale sono stati evidenziati alcuni aspetti relativi al furto che, nei giorni scorsi, ha interessato la sede locale della Prociv. Furto che, secondo lo stesso Carnovale, ha «penalizzato l’intera comunità serrese. Avevamo intenzione di acquistare un defibrillatore automatico, ma non lo possiamo fare, considerato che dovremo quanto prima dotarci di nuove apparecchiature radiofoniche. Il danno economico ammonta a circa trecento euro. Si tratta di strumenti di particolare rilevanza - ha aggiunto il coordinatore della Protezione civile - che vengono utilizzati soprattutto durante le emergenze. Abbiamo provveduto a formalizzare la denuncia alle forze dell’ ordine che ringraziamo per quanto fatto finora, nei confronti delle quali nutriamo profonda stima e fiducia, consapevoli che prima e poi verranno individuati i responsabili». Nei giorni scorsi, in particolare, ignoti hanno fatto irruzione presso la sede locale del gruppo Protezione civile, situato nel centralissimo corso Umberto I. I malviventi hanno rotto i vetri della finestra dello stabile, per poi fare irruzione all’interno, portando via le apparecchiature radiofoniche, utilizzate per affrontare le emergenze. «È un fatto che ci colpisce tanto dal punto di vista morale - precisa Carnovale - ma non saranno sicuramente gesti del genere a fermare la nostra attività. Non ci saremmo mai immaginati che la malvagità umana arrivasse a tanto. Vorremmo, però, porgere un sentito ringraziamento a quanti ci sono stati vicini ed a tutti coloro i quali hanno espresso solidarietà e vicinanza nei nostri confronti». Il gruppo comunale della Protezione civile, che conta all’incirca venti volontari e che opera sul territorio dall’ agosto del 2011, ha ottenuto di recente l’iscrizione all’ albo regionale delle associazioni di Prociv. Questo, ovviamente, consentirà al gruppo di operare su tutto il territorio comunale assieme alla colonna mobile di soccorso regionale. È stata, inoltre, attivata una linea mobile che può essere raggiunta dai cittadini per ogni tipologia di segnalazione, che rientra ovviamente nelle competenze della Protezione civile: 389 - 0506177.

 

(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')

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mini SSL20428SERRA SAN BRUNO - Non solo auto date alle fiamme. Ci sono anche i furti, infatti, a turbare la quiete dei serresi. Nei giorni scorsi, in particolare, ignoti hanno fatto irruzione presso la sede locale del gruppo Protezione civile, situato nel centralissimo corso Umberto I. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, i malviventi hanno rotto i vetri della finestra dello stabile, per poi fare irruzione all’interno, portando via le apparecchiature radiofoniche, utilizzate dalla Prociv per affrontare le emergenze. A rendersi conto dell’ accaduto, una volontaria che si è recata sul posto, nella serata di venerdì, intorno alle 20. I coordinatori del gruppo, Antonio Carnovale e Cosimo Malvaso, appresa la notizia, sono giunti all'interno dei locali e, una volta dentro, non hanno fatto altro che constatare quanto avvenuto. ‘Profonda amarezza’ viene espressa dalla Protezione civile, per un furto che ‘ha subito non solo il gruppo in sé, ma l’ intera comunità’. Sul posto, sono intervenuti anche i Carabinieri della locale compagnia, ai quali nei prossimi giorni sarà formalizzata la denuncia. Domani pomeriggio, intanto, alle ore 15 e 30, presso la sala giunta del Comune, è in programma una conferenza stampa.

(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')

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mini 1_1Riceviamo e pubblichiamo
 
Nel corso dei servizi di controllo del territorio mirati alla repressione e alla prevenzione di coltivazione di canapa indiana, predisposti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, in data 12 c.m., gli uomini del Corpo Forestale dello Stato dei Comandi Stazione di Fabrizia, del Posto Fisso di Mongiana e dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Mongiana, hanno individuato una piantagione di canapa indiana. I Forestali, grazie alla conoscenza del territorio, hanno avvistato la piantagione, che ignoti avevano realizzato in località “Occhio” in agro del comune di Mongiana. Da rilievi effettuati mediante strumentazione GPS, è stato accertato che le piante in questione, erano state coltivate su un terreno di proprietà privata in corso di accertamento, in un vasto comprensorio boscato con ceduo di castagno e altre essenze. La piantagione si trovava in una radura tra le piante di castagno, ben occultata tra felci, rovi e piante infestanti, in un terreno paludoso, in una una zona molto impervia e poco accessibile. Su disposizione della competente Autorità Giudiziaria si è proceduto al sequestro di quanto ritenuto utile ai fini investigativi ed a distruggere le piante di canapa, preservandone un campione per le analisi chimico-fisiche di rito. Sono state poste sotto sequestro e distrutte, complessivamente, 262 piante di varia altezza, che sul mercato clandestino avrebbero fruttato diverse migliaia di euro. Gli elementi raccolti sono al vaglio degli investigatori del Corpo forestale al fine di poter risalire agli autori.
 
 
F.to
IL COMANDANTE PROVINCIALE
Lorenzo Lopez
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mini soriano_calabroRiceviamo e pubblichiamo: Carissimi, non avrei mai voluto rivolgermi a voi con una lettera aperta , ma le circostanze mi impongono di farlo. Mi sento obbligato , dopo gli ultimi eventi che mi  hanno lasciato l’amaro in bocca, d’informarvi della situazione della “ Casa di riposo”, che voi tutti legittimamente sapete essere vostra in quanto parrocchiani e in quanto donatori e benefattori per la realizzazione della stessa. Dieci anni orsono, quando ho accettato di essere parroco di Soriano Calabro, mi sono impegnato con il Vescovo dandogli la mia parola, di non ricorrere ad azioni che avrebbero in qualche modo turbato la comunità

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mini pitagoraMIDIl diciassettesimo Consiglio dell’amministrazione Rosi si snocciola in leggerezza. Un bar dello sport contraddistinto da cellulari squillanti, sarcasmo e continui sogghigni. In maggioranza si respira quindi un’aria frivola, nonostante nella seduta odierna si tratti del futuro occupazionale di diversi giovani serresi reso - in un tempo già magro - ancora più incerto dalle grossolane inadempienze di un pugno di pseudo-amministratori locali. 
 
Punto all’ordine del giorno, nel Consiglio convocato su richiesta della minoranza in seduta straordinaria, i nodi del progetto “Pitagora Mundus”, che a partire dall’autunno scorso assegnò all’Istituto Alberghiero di Serra San Bruno ben 50 studenti egiziani per 5 anni. Secondo gli accordi l’Istituto avrebbe adempiuto - oltre che all’ausilio formativo e didattico – anche al vitto degli studenti ospiti, mentre il Comune avrebbe dovuto sostenere le spese per l’alloggio. Ma nonostante tutto, negligentemente, in fase di approvazione del Bilancio di Previsione 2013 non era stato inserito alcun capitolo di spesa inerente alla copertura finanziaria del progetto. 
Pubblicato in POLITICA
Giovedì, 30 Maggio 2013 17:59

Donne, ma anche uomini: la Calabria vale

mini foto_di_Andrea_CannizzaroLa tragedia mediatica successiva alla cronaca che riporta l’ennesimo caso di violenza in Italia mi ha profondamente colpito. Quando ho letto del clamore post assassinio di Fabiana Luzzi il mio corpo si è contratto perché non si è mai abituati ad un certo tipo di sorprese. Sono calabrese, esattamente di Bagnara Calabra. E so meglio di molti altri quanto vale agli occhi dell’italiano nell’era di SB la mia regione: zero.

Pubblicato in LO STORTO

mini ospedale serraSERRA SAN BRUNO – Che il presidio ospedaliero 'San Bruno', dopo il pesante ridimensionamento del piano sanitario di rientro, sia ridotto all’osso è chiaro a tutti. Cosi com’è abbastanza chiaro che la colpa della scure sanitaria sull’ospedale serrese è da rinvenire nella malapolitica dei comportamenti antisociali del centrosinistra calabrese prima e successivamente del centrodestra. Ma ora, alle carenze di strutture e di mezzi - ne è esempio l’unica ambulanza a disposizione per un bacino di utenza di circa trentamila persone che è puntualmente assente per altri interventi quanto capita una urgenza - sono da aggiungersi anche i turni piuttosto pesanti a cui vengono sottoposti molti lavoratori a causa della carenza di personale.

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