Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Secondo quanto pubblicato ieri sull’albo pretorio online del Comune di Serra San Bruno, sarebbe bastata una manciata di ore per stralciare parzialmente quanto asserito a metà della scorsa settimana in merito alla non potabilità dell’acqua erogata a Serra San Bruno dalla Sorical Spa. Infatti, proprio, in deroga parziale al precedente provvedimento datato martedì 2 dicembre - ancora in funzione di una richiesta arrivata dal Comune - il laboratorio privato Esi Lab Srl, ha provveduto, il successivo giovedì 4 dicembre, ad effettuare dei nuovi campionamenti per il prelievo dell’acqua e, subito dopo, nell’arco della stessa giornata, a comunicare all’ente comunale i relativi rapporti di prova. Le analisi, ancora però non rese completamente pubbliche, avrebbero dunque accertato il ripristino delle condizioni di potabilità dell’acqua erogata a favore della cittadinanza dal serbatoio Sorical ubicato in località “Timpone Tondo” che si approvvigiona direttamente dall’invaso Alaco.
In pieno contrasto a quanto asserito, quindi, soltanto 48 ore prima, il primo cittadino Bruno Rosi ha sottoscritto una nuova ordinanza, questa volta di deroga parziale di quella emessa in precedenza, attraverso la quale viene accertata la potabilità esclusivamente dell’acqua erogata dalla stessa Sorical. Mentre la restrizione è da ritenersi ancora in vigore per i due serbatoi che si approvvigionano dalle sorgenti comunali di “Guido” e “Ninfo”.
Ancora una volta i campionamenti sarebbero stati effettuati da tre fontane pubbliche rifornite dalla rete Sorical, ubicate in pieno centro cittadino (punti di prelievo di piazza San Giovanni, piazza Mons. Barillari e C.so Umberto I). Dalle tre fontane, che erogano la stessa acqua che giunge alla maggior parte delle abitazioni ubicate sul territorio comunale, in precedenza era emersa un'anomalia riferita al parametro del "cloro attivo libero", riscontrato in accesso rispetto ai limiti sanciti dal D.Lgs. 31/2001 che regola la qualità delle acque da adibire all’uso umano.
Ma per il provvedimento utile a ripristinare la parziale potabilità, il dato che più è emerso in maniera contraddittoria, è parso sicuramente quello connesso ai tempi di pubblicazione delle analisi. Infatti, mentre nel caso dell’ordinanza di non potabilità del 2 dicembre c’erano voluti ben dodici giorni di tempo dalla pubblicazioni dei risultati alla data di campionamento (i prelievi erano stati effettuati il precedente 20 novembre), adesso nel giro di poche ore, il 4 dicembre, si è arrivati addirittura nella stessa giornata ad effettuare i prelievi, le relative analisi e a fornire i conseguenti rapporti di prova accertanti la buona qualità dell’acqua. Proprio in relazione all’ordinanza di non potabilità del 2 dicembre, per mezzo stampa, prima il Comitato Civico pro Serre - da sempre sensibile rispetto alla questione “acqua potabile” - poi il deputato del M5S Paolo Parentela, avevano invitato il sindaco Bruno Rosi a pubblicare i tabulati particolareggiati delle analisi. Appelli chiaramente caduti nel vuoto.
Nel complesso il 2014 ha fatto registrare temperature nettamente al di sopra della media, infatti in questi primi dieci mesi (dato di novembre ancora non disponibile) abbiamo avuto una temperatura media di 12,11°C contro una media di 11,61°C. Differenza che dovrebbe ulteriormente incrementarsi con i dati del mese di novembre, in conseguenza anche dell’intensa sciroccata del fine settimana scorso. Il mese di novembre si è concluso, infatti, con valori quasi record, con i suoi 24,3°C di massima, superati soltanto nel lontano 30 novembre del 1961 con un picco di temperatura pari a 25°C.
Ora, le temperature sul territorio stanno tornando in linea con il periodo, ma ancora lontane dal clima invernale e natalizio che i cittadini delle Serre si aspettavano. La situazione, fino alla giornata del prossimo sabato 6 dicembre, trascorrerà ancora con giornate miti e con le classiche gelate notturne, ma tra la giornata di domenica 7 e quella di lunedì 8 avremo un calo delle temperature, che torneranno ad 1-2°C al disotto della media del periodo. Il calo sarà determinato dall’arrivo di una massa d’aria di origine nord-atlantica, che porterà con se piogge, i primi freddi e vento, dando dei connotati tipicamente invernali al prosieguo del mese.
Il vero freddo, pare possa arrivare però soltanto tra il 12 e il 16 dicembre, con temperature di diversi gradi sotto lo zero alla quota di 1.400 metri, e con possibili episodi nevosi anche su Serra San Bruno e numerosi altri centri abitati. Certo, questa al momento è solo un’ipotesi contemplata dai più autorevoli centri di calcolo, che visto l’arco temporale che ci separa potrà ancora subire variazioni rispetto a quanto ipotizzato. Ma la cosa che pare certa è che quelle condizioni di caldo anomalo sono ormai lontane.
Meteo. Serre vibonesi, “spaghi” 5 dicembre – 19 dicembre
Riceviamo e pubblichiamo
Il sindaco faccia chiarezza una volta per tutte sulla questione dell’acqua a Serra San Bruno e renda note le analisi dettagliate per capire effettivamente di quanto i valori anomali riscontrati si discostano da quelli previsti dalla normativa vigente.
CATANZARO - Caterina Umbrello, 89enne, la signora di Simbario entrata in coma mentre veniva trasportata verso l'ospedale "San Bruno" a causa di una caduta a bordo di un’autoambulanza, è deceduta questa mattina intorno alle ore 10 all'ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.
Dopo un inizio ottobre abbastanza perturbato, che ha fatto pensare ad un rapido ingresso della stagione autunnale, le ultime due settimane hanno dato un sapore decisamente estivo e alquanto anomalo per il territorio delle Serre, abituato a continue e prolungate giornate uggiose. Ma la situazione è in rapido peggioramento, per via di una perturbazione che tra domani e giovedì si impossesserà del nostro territorio portando un deciso cambio di rotta con un brusco calo delle temperature.
L’elemento saliente di questa perturbazione non sarà tanto la quantità di pioggia, che potrà risultare in alcune zone abbondante (coste tirrenica e ionica), quanto le temperature che crolleranno raggiungendo valori tipicamente invernali. In riferimento a quest’ultime – come è possibile osservare dagli spaghi – subiranno una flessione di oltre 10 gradi rispetto la giornata odierna, portandosi su valori che anche in pieno giorno faticheranno a superare gli 8-9°, e in condizioni di pioggia intensa avranno valori anche inferiore, con la possibilità, se pur scarsa, dei primi fiocchi di neve in cima alle nostre amate montagne (circa 1400 metri s.l.m.).
Questa situazione si prolungherà per un paio di giorni, in seguito le temperature subiranno un incremento di 3-4° ma rimanendo su valori inferiori rispetto alla media, fino alla fine del mese di ottobre.
Il rischio di eventi intensi è elevato a causa di una perturbazione a carattere freddo che, attraversando un mare ancora caldo, può generare cellule temporalesche imponenti, le quali sono in grado di scaricare ingenti quantità di pioggia in porzioni di territorio molto ristretto. Tale rischio sarà maggiore sulle coste, con la possibile creazione di trombe d’aria, mentre per quanto riguarda il nostro territorio possiamo dire che saremo maggiormente protetti dai fenomeni estremi grazie alla barriera creata dal nostro sistema montuoso.
"Spaghi" Serre Calabre - martedì 21 ottobre - mercoledì 5 novembre
SORIANO CALABRO – Disco verde del consiglio comunale sull'intitolazione di un campo da tennis a Filippo Ceravolo, il giovane ucciso per errore due anni fa sulla strada che collega Pizzoni a Soriano. Accolta, dunque, la richiesta della minoranza, che inizialmente aveva avanzato la proposta di intitolare il campo di calcetto, poi modificata in quanto questo era già intitolato ad una ragazza morta anni fa. "Ci sembra legittimo – avevano dichiarato i componenti dell'opposizione prima della seduta - intitolare un' area frequentata da giovani nel nome di Filippo Ceravolo, affinché questo servi a ricordarlo per come lo conoscevamo tutti, un giovane amante dello sport". Oltre a questo, il consiglio ha dato il via libera anche ad un altro punto, per ricordare la figura di Filippo, ovverosia l'istituzione di una borsa di studio di un valore di 500 euro, le cui modalità verranno concordate nei prossimi giorni con la preside dell'istituto comprensivo. Nonostante tutto, però, non sono mancate le polemiche: prima ancora venisse dichiarata chiusa la seduta, il papà di Filippo, Martino Ceravolo, ha chiesto di intervenire, ma il presidente del Consiglio, Vincenzo Bellissimo, ha replicato dicendo di “aspettare la fine del consiglio, perchè questo prevede la procedura”. Gli animi, quindi, si sono surriscaldati, tanto che è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Il sindaco Francesco Bartone ha, dunque, preso la parola, criticando la minoranza, rea a suo dire di “strumentalizzare il tutto e di cavalcare l'onda del disagio”. Critiche, queste, che la minoranza ha subito respinto. Al termine della seduta, Martino Ceravolo è riuscito, comunque, a fare il suo intervento, scagliandosi contro amministrazione e mondo dell'associazionismo, “colpevoli di aver lasciato da sola la mia famiglia nell'organizzazione della fiaccolata che si sarebbe dovuta tenere il 25 ottobre prossimo. Ed, invece – ha proseguito il papà di Filippo – ho deciso che non ci sarà nessuna fiaccolata, soltanto una messa per il secondo anniversario dall'omicidio di mio figlio”.
Omicidio che, come in molti ricorderanno, è avvenuto la sera del 25 ottobre 2012, quando il giovane si trovava in auto in compagnia di Domenico Tassone. Filippo aveva deciso di recarsi a Pizzoni per trovare la ragazza e, al ritorno, aveva chiesto un passaggio proprio a Tassone, vero obiettivo dei sicari. Per una tragica fatalità, il destino ha voluto che a morire fosse proprio Filippo.
SORIANO CALABRO – Filippo Ceravolo, il giovane ucciso per errore la sera del 25 ottobre di due anni fa, è stato riconosciuto vittima di Mafia. L'annuncio è stato dato dal padre Martino, ospite ieri sera alla trasmissione “Il rinoceronte”, condotta da Michel Dessì e in onda sul canale SUD 656. Nel corso della puntata, il papà di Filippo ha ripercorso un po' le fasi dell'omicidio del figlio, 19enne di Soriano, “colpevole” di trovarsi quella sera nel posto sbagliato e, soprattutto, con la persona sbagliata.
SIMBARIO – Un passo indietro quale scelta di buon senso è quello che ha fatto l’amministrazione comunale di Simbario, dichiarando la volontà di non dipendere più da Sorical per la gestione del servizio idrico. Più che una dichiarazione, una dimostrazione fattiva, con cotanta richiesta formale (redatta dall’avvocato, nonché consigliere comunale Antonio Fazio) che nella giornata di oggi verrà inviata ai vertici della società che da 10 anni, oramai, gestisce l’incriminato invaso dell’Alaco. Si è tenuta ieri a partire dalle ore 19, presso la sala consiliare del comune di Simbario, una conferenza stampa per comunicare la risoluzione del contratto di servizio idrico. Secondo quanto riferito dal sindaco Ovidio Romano, l’amministrazione – grazie anche all’aiuto volontario dei cittadini – avrebbe recuperato le vecchie strutture di captazione dell’acqua dalle sorgenti, in modo da garantire ai simbariani l’autosufficienza idrica. Il legale Antonio Fazio ha redatto dunque una comunicazione di avvio del procedimento di distacco da Sorical, sia per motivi “qualitativi” che “quantitativi”. Per quanto riguarda il primo punto, tristemente noti sono oramai i fatti dell’inchiesta “Acqua sporca”, portati a galla da sodalizi spontanei di cittadini quali il Comitato Civico Pro Serre, l’associazione culturale “Il Brigante” e la scrivente redazione, che nel maggio del 2012 ha condotto i Carabinieri del Nas di Catanzaro, sotto provvedimento di sequestro emesso dalla Procura, a sequestrare l'invaso artificiale dell'Alaco per carenze igienico-strutturali. Da un punto di vista meramente quantitativo, come ha spiegato il legale Fazio, il contratto di gestione del servizio sarebbe viziato dal non rispetto delle tariffe previste dal Cipe. Infatti, la cifra prevista dal contratto di gestione Sorical, di euro 0,33 per m3, sarebbe nettamente superiore a quella prevista dalla legge, che si ferma alla soglia di euro 0,25 per m3. Queste due motivazioni dovrebbero essere più che sufficienti per ottenere senza problemi la risoluzione del contratto, che di fatto dovrebbe essere comunicata 6 mesi prima della scadenza annuale (ovvero il 30 giugno) per ovviare al rinnovo tacito dello stesso. Dunque, alla già non potabilità dell’acqua proveniente da un invaso mai bonificato, si aggiunge la speculazione finanziaria della società di gestione, che da anni vende ai comuni (circa 80) acqua non potabile e a prezzi nettamente superiori a quelli previsti dalla legge. Per il tramite di Esilab, il comune di Simbario ha già effettuato una prima verifica di potabilità dell’acqua delle proprie sorgenti, ottenendo un riscontro positivo. In più, è già stato disposto un secondo esame delle acque che verrà effettuato nei prossimi giorni.
FABRIZIA - Alessandro Greco non ce la faceva a restare con le mani in mano nell’attesa del tanto ambito posto di lavoro. Date le difficoltà di realizzarsi nel suo paese (Fabrizia), col coraggio e la determinazione degli emigrati di un tempo, qualche anno fa, ha sistemato la sua valigia e si è trasferito in Svizzera, a Sinarch, per cercare di vivere una vita dignitosa. Purtroppo però, a causa di un incidente, il giovane che aveva compiuto da poco 25 anni, ha perso la vita proprio sul posto di lavoro.
Nell'ambito di una serie di controlli territoriali disposti dal questore di Vibo Valentia, nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato di polizia di Serra San Bruno - temporaneamente guidati dal Commissario Marco De Bartolis - e coadiuvati dai colleghi del reparto prevenzione crimine di Vibo, hanno tratto in arresto C.N., 30enne di Gerocarne. L’uomo è stato fermato in quanto colpevole di aver evaso il regime dei domiciliari a cui era obbligato.
Secondo quanto ravvisato dagli inquirenti, C.N. si sarebbe allontanato dal proprio domicilio per recarsi da parenti e amici. L'attività degli agenti di polizia ha consentito, dunque, di accertare il fatto e di esercitare l'azione repressiva nei suoi confronti. Finito in manette, nella giornata di ieri è arrivato il giudizio per direttissima, in seguito al quale sono stati nuovamente disposti gli arresti domiciliari.
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