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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
E’ iniziato questa mattina nell’aula bunker del Tribunale di Vibo Valentia il maxiprocesso a danno del clan Mancuso di Limbadi. Il troncone processuale si è originato dall’unione delle tre operazioni antimafia “Black money”, “Purgatorio” ed “Overseas” che, nel complesso, riguardano ben 24 imputati accusati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, usura, estorsioni, danneggiamenti, riciclaggio e detenzione di armi.
Si tratta di quello che, molti degli addetti ai lavori, hanno etichettato come uno dei più importanti processi dell’intera storia della 'ndrangheta Vibonese. Fra gli imputati i boss Antonio Mancuso, Pantaleone Mancuso, Agostino Papaianni, Giovanni Mancuso, Giuseppe Mancuso e gli imprenditori Antonio Prestia, Antonino Castagna e Nicola Castagna.
Attesa l’incompatibilità del giudice vibonese Lucia Monaco (che in veste di gip alcuni mesi fa aveva convalidato i fermi dell’operazione "Black money") a presiedere il Collegio è stata chiamata Maria Carla Sacco, gip del distretto di Catanzaro, già pm della Procura catanzarese. Il maxiprocesso riprenderà tra tre settimane, il prossimo 22 maggio, con le eccezioni preliminari dei difensori degli imputati.
È stata convocata per la tarda mattinata di domani presso la sala del Consiglio provinciale, alle ore 12, la conferenza dei sindaci del Vibonese, per discutere sulla manutenzione straordinaria delle strade e sull'elaborazione del protocollo d'intesa inerente le specifiche modalità di intervento.
Sempre domani, al fine di verificare la possibilità di concordare il programma relativo alla modalità di intervento ed applicazione del redigendo Regolamento provinciale in materia di difesa del suolo, il commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi, ha organizzato la conferenza dei servizi alla quale, oltre ai sindaci del territorio, sono stati invitati anche i responsabili del Corpo forestale dello Stato, dell’Afor, dell’Autorità di bacino regionale, del Consorzio di bonifica Marepotamo, nonché tutte le associazioni agricole di categoria.
Ultima giornata di campionato per le compagini impegnate nei gironi della Seconda categoria. Nel raggruppamento F epilogo dolce-amaro per il Real Serra di mister Nicola Fortebuono che in definitiva si guadagna il gradino più basso del podio piazzandosi al terzo posto, a 39 punti, in compagnia del Mammola. Un risultato eccellente che, però, per via della famigerata regola “dei 10 punti” nega ai serresi l’accesso ai play off. Infatti, secondo il regolamento, gli spareggi per la corsa alla promozione in prima categoria – che avrebbero dovuto coinvolgere anche terza, quarta e quinta in classifica – nel girone F non verranno però disputati proprio per un distacco superiore alle 10 lunghezze tra la prima classificata e la terza. Di conseguenza, risultati alla mano, a guadagnarsi l’accesso diretto in prima categoria sono soltanto il Nicotera (secondo classificato) e, soprattutto, la Rombiolese, vera dominatrice del campionato.
Per la cronaca della partita di ieri, il Real Serra, impegnato in trasferta sul campo del Vigor Sant’Onofrio, è sceso in campo con Valenti, Politi, Capone, Gamo, Bertucci, Maiolo, Tripodi, Vallelunga, Tassone, G. Pisani, e Iozzo. A dominare la prima frazione di gioco sono stati proprio i ragazzi del presidente Bruno Masciari, tanto da riuscire a conquistare il vantaggio al 32’ con una prodezza di Bruno Vallelunga. La risposta del Sant’Onofrio giunge però al 14’ del secondo tempo, quando Amante trova il pari con un gol in probabile posizione di fuori gioco. Nel finale arriva il forcing dei padroni di casa ma che, nonostante qualche ghiotta occasione, non riescono a siglare il raddoppio. Giusto il pareggio.
Ritornando alla classifica, se la situazione nelle zone alte è ormai ben definita e le promosse Rombiolese e Nicotera hanno già brindato alla meritata prima categoria, rimangono grossi interrogativi per la retrocessione. Ad approdare – loro malgrado – ai play out troviamo la Joppolese contro la vincente dello spareggio preliminare tra Nuova Mileto e Galatro. Direttamente retrocessa in terza categoria, l’ultima classificata, San Costantino, già da tempo esclusa dal campionato.
RISULTATI 26a giornata
Galatro Rombiolese 1 - 4
Nicotera Grotteria 2 - 0
Nuova Mileto Hierax 3 - 1
Real Spilinga Joppolese 3 - 3
Vigor Sant’Onofrio Real Serra 1 – 1
CLASSIFICA
Rombiolese 53
Nicotera 52
Real Serra 39
Mammola 39
Grotteria 36
Vigor Sant’Onofrio 36
Real Spilinga 28
Allarese 24
Hierax 23
Nuova Mileto 22
Galatro 17
Joppolese 6
San Costantino esclusa dal campionato.
I VERDETTI
Rombiolese e Nicotera promosse direttamente in prima categoria
Play out tra Joppolese e la perdente dell’incontro tra Galatro e Nuova Mileto
San Costantino retrocessa direttamente in terza categoria
Un punto. Tanto basta al Futsal Serra nel prossimo impegno in campionato per festeggiare la meritata promozione in serie C2. La squadra di mister Pisani, attualmente, è in vetta alla classifica con 55 punti, tre in più rispetto al Five Falerna che, però, deve ancora osservare il turno di riposo. Sabato al "Cuda Stadium" andrà in scena l'attesissimo match tra le prime due della classe. Alla capolista basta un pareggio per festeggiare la vittoria del campionato. In base ai criteri promozione, infatti, nel caso in cui a fine campionato Futsal Serra e Five Falerna dovessero arrivare a pari punti "si procede alla compilazione di una graduatoria (c.d. “classifica avulsa”) tra le squadre interessate tenendo conto nell’ordine: 1) dei punti conseguiti negli incontri diretti; 2) a parità di punti, dalla differenza tra le reti segnate e quelle subite negli stessi incontri; 3) della differenza tra reti segnate e subite negli incontri diretti fra le squadre interessate; 4)della differenza tra reti segnate e subite nell’intero Campionato". Ed è proprio la differenza reti nell'arco di tutto il campionato a premiare la squadra del patron Domenico Mangiardi.
Negli ultimi tre turni rimasti, il Futsal Serra affronterà, in ordine, Five Falerna (in trasferta), Cavita (in casa) e Futsal Club Filadelfia (in trasferta).
Al Falerna, invece, il calendario riserva il Futsal Serra (in casa) e Capo Vaticano (in trasferta), mentre all''ultima giornata Amatruda e compagni riposeranno.
Nell'ultimo turno disputato, il Futsal Serra ha ottenuto i tre punti senza neppure scendere in campo: la Polisportiva Capo Vaticano, infatti, non si è presentata ed il giudice sportivo, a questo punto, assegnerà la vittoria a tavolino ai biancoverdi. Dietro, perde terreno il Five Falerna che, a questo punto, dovrà dire addio ad ogni sogno di promozione diretta. I lametini sono stati, infatti, sconfitti dal Silver City con un netto 11 a 4 che non lascia spazio ad ulteriori commenti. Silver City che, con questo successo, si porta momentaneamente al terzo posto, superando in classifica il Lamezia Soccer, al suo sesto ko in questo campionato: la squadra di mister Carnuccio, reduce dalla sconfitta nella finale di coppa Calabria contro l'Aurora Gallico, non riesce a riscattarsi e, a Sorbo San Basile, subisce una sconfitta che costa il terzo posto.
Questi i risultati completi della 23^ giornata e la classifica
Futsal Serra | Pol. Capo Vaticano | 6 - 0 |
Silver City | Five Falerna | 11 - 4 |
Free Time | Cavita | 5 - 5 |
Futsal Catanzaro | Futsal Club Filadelfia | 3 - 7 |
Real Monterosso | Atl. Club Gizzeria | 14 - 9 |
Tegola Canadese | Lamezia Soccer | 7 - 3 |
RIPOSA | ROMBIOLO |
Classifica
Futsal Serra | 55 |
Five Falerna | 52 |
Silver City | 45 |
Lamezia Soccer | 43 |
Cavita | 36 |
Rombiolo | 34 |
Tegola Canadese | 32 |
Futsal Club Filadelfia | 27 |
Free Time | 26 |
Atl. Club Gizzeria | 22 |
Futsal Catanzaro | 15 |
Real Monterosso | 11 |
Polisportiva Capo Vaticano | 6 |
foto di Daniele Mangiardi
TORINO - Si riapre la vicenda giudiziaria sull’incendio dello stabilimento ThyssenKrupp, l'acciaieria di Torino in cui, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, divampò un tragico rogo che provocò sette vittime - tutti operai - tra cui il giovane Giuseppe Demasi, all’epoca 26enne, i cui genitori sono originari di Fabrizia.
Nella serata di ieri le sezioni unite penali della Cassazione, inaspettatamente, hanno annullato con rinvio le condanne a danno dei manager imputati per il rogo della ThyssenKrupp, multinazionale tedesca leader nel settore dell'acciaio. Quindi, contrariamente alle sentenze precedenti, i giudici supremi hanno confermato la responsabilità degli imputati per omicidio colposo ma allo stesso tempo hanno annullato una parte della sentenza di appello che riguarda una circostanza aggravante, riferita – secondo la difesa - alle omesse misure di sicurezza. Ci sarà bisogno quindi di un nuovo processo d’appello per rideterminare le pene.
Il verdetto ha scatenato la rabbia dei familiari delle vittime, tanto che proprio in seguito alla pronuncia della sentenza, fuori dall’aula, si sono levate le urla di dissenso da parte di molti dei presenti. «Avete scelto di non decidere in modo che questi vigliacchi non vadano in carcere», hanno gridato alcuni parenti degli operai che persero la vita nel tragico incidente di sei anni e mezzo fa.
Si attendono quindi le motivazioni della decisione, soprattutto perché il procuratore generale Carlo Destro aveva chiesto la conferma delle pene inflitte in appello per omicidio colposo: 10 anni di reclusione per l’ex amministratore delegato, Harald Espenhahn, e dai 9 ai 7 anni per i dirigenti Gerald Priegnitz e Marco Pucci, il direttore dello stabilimento Raffaele Salerno, il responsabile dell’area tecnica Daniele Moroni e il responsabile della sicurezza Cosimo Cafueri. Pene che erano comunque state ridotte rispetto alla sentenza di primo grado del 15 aprile 2011, in cui Espenhahn - con una decisione definita all’epoca «un verdetto senza precedenti per i casi di morte sul lavoro» - era stato condannato per omicidio volontario con dolo eventuale. Ora, però, le pene per gli imputati dovranno essere rideterminate.
Sabato 26 aprile, nel salotto di On the News - programma condotto da Francesca Onda e Antonio Zaffino in onda sulle frequenze di Rs98 - saranno presenti l'ex sindaco di Mongiana, Rosamaria Rullo, l'ex vice sindaco Mimmo Pisano e l'ex presidente del Consiglio comunale Giuseppe Campese. Con loro si discuterà della sentenza di incandidabilità notificata agli ex amministratori nel gennaio scorso nella quale viene attribuito un arresto per estorisione alla Rullo, che risalirebbe al lontanto 1996.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato questa notte, attorno alle ore 3.30, un sisma di magnitudo 2.6. Il terremoto ha interessato il distretto sismico della costa calabrase occidentale, antistante alla riviera del basso tirreno Vibonese e di quello Reggino.
Già, nella giornata di ieri, una precedente scossa era stata avvertita in prossimità della stessa area sismica nella zona di Capo Vaticano - sempre in provincia di Vibo Valentia - dove si è registrato un terremoto di magnitudo 2. In entrambi i casi non si sono riscontrati danni a cose o persone.
Quello dell’ex isola ecologica comunale di Serra San Bruno - trasformata ormai in semplice punto di conferimento dei rifiuti - sta diventando un vero e proprio tormentone primaverile. Già nelle scorse settimane la struttura si era guadagnata l’attenzione delle cronache locali con il sequestro preventivo di cui era stata oggetto.
Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Vibo Valentia, d'intesa con la Diocesi di Mileto, ha deciso di commissariare le processioni dell'Affruntata di Stefanaconi e Sant'Onofrio, che si svolgono la mattina della domenica di Pasqua. La decisione è stata presa per evitare infiltrazioni della 'ndrangheta nei due eventi religiosi. Al termine della riunione è stato deciso che le statue saranno portate dai volontari della Protezione civile. (ANSA)
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