Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono stati deferiti in stato di libertà i due soggetti, tale C.N., 56enne imprenditore edile, in concorso con C.S. di anni 28, entrambi originari di San Calogero (VV), autori dello sfruttamento abusivo di un’area di circa 7.000 mq in località Fondo Rotondello di Filandari (VV), dalla quale veniva estratto abusivamente materiale calcareo.
L’attività investigativa è stata originata da una segnalazione pervenuta presso la Sala Operativa Regionale del CFS, tramite il numero di emergenza ambientale 1515.
Nel corso delle operazioni, gli agenti del Comando Stazione Forestale di Spilinga (VV) hanno monitorato per circa dieci giorni quanto stava accadendo nella località in esame, documentando un sistematico via vai di mezzi meccanici intenti nelle opere di escavazione.
Dopo una serie di riscontri documentali che hanno evidenziato l’illegittimità delle opere, il personale operante ha deciso di intervenire, sancendo l’epilogo dell’ ennesimo scempio ambientale consumato ai danni del territorio.
Sono così finiti sotto sequestro un grosso autocarro ed un escavatore cingolato, adoperati per la commissione del reato, nonché il fondo di natura agricola di circa 7000 metri quadrati dal quale veniva sottratto indebitamente l’ingente quantitativo di materiale inerte, impiegato per la produzione di miscele cementizie.
I successivi rilievi del Corpo Forestale, eseguiti con l’ausilio di strumentazione GPS e la consultazione di aerofotogrammetrie del luogo, hanno sottolineato come l’ attività delittuosa, posta in essere dagli indagati, abbia comportato una significativa e permanente modificazione dello stato dei luoghi, creando una vistosa depressione del suolo con alterazione della morfologia e dell’assetto territoriale.
L’estrazione abusiva, nello specifico, ha interessato una parete rocciosa, creando un fronte di lunghezza pari a 40 metri lineari per una larghezza di 25 metri lineari ed altezza media di circa 5 metri. Le prime stime, basate anche sul raffronto tra le ortofoto degli anni trascorsi e la situazione di fatto, parlano di oltre 5000 metri cubi di materiale calcareo trafugato illecitamente, con profitti per svariate migliaia di euro.
I destinatari del provvedimento di sequestro, a cui è stata peraltro affidata la custodia giudiziaria dei beni, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia in ordine al reato di abusivismo edilizio in concorso.
Il fascicolo relativo agli atti d’indagine è ora in mano alla Magistratura di Vibo Valentia che ha già convalidato il sequestro eseguito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, iscrivendo i due soggetti nel registro degli indagati.
Intanto le indagini proseguono a ritmo serrato e mirano ad accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti nella vicenda.
Corpo Forestale dello Stato
Comando Provinciale Vibo Valentia
Riceviamo e pubblichiamo:
Nei giorni scorsi, presso la pizzeria la Plaka di Serra San Bruno, la Comunità Capi del gruppo scout Serra San Bruno1 ha ospitato gli studenti egiziani coinvolti nel progetto di cooperazione internazionale “Pitagora Mundus”.
Tale incontro, programmato fin dall’arrivo degli egiziani nel nostro paese, ha fatto sì che i giovani ospiti scoprissero la realtà dello scoutismo a Serra e il fine che muove l’associazione in Italia e nel mondo.
Tramite la proiezione di immagini legate all’AGESCI, la Comunità Capi del Serra San Bruno 1 ha voluto proporre loro attività e occasioni d’incontro (escursioni, riunioni in stile scout), che nell’arco del’anno si potrebbero gestire insieme.
Tra Inglese, Francese, Arabo, Italiano e dialetto serrese, simpaticamente ci siamo scambiati esperienze e confronti su vite, culture e stili profondamente diversi . Tali caratteristiche costituiscono la base dell’integrazione e meritano di essere totalmente rispettati e accettati sia dall’una che dall’altra parte.
Ne è seguita una cena a base di pasta con il ragù (non di maiale), pollo e patate, frutta e un dolcetto. Nel rispetto della cultura musulmana niente vino e alcolici, ma solo un po’ di coca cola e aranciata.
L’esperienza degli studenti Egiziani a Serra costituisce una sfida che proietta il nostro comune, per la prima volta, in un’ottica di globalizzazione vera. L’Egitto investe in cultura e formazione, e Serra San Bruno, diventa il centro di tale attività.
La scelta del nostro comprensorio da parte della Regione Calabria non è casuale, ma legata a caratteristiche culturali, strutturali e di bacino chiuso che vive l’esperienza più del borgo rispetto alla città.
Dobbiamo rispondere nel migliore dei modi a questa prova di integrazione e di civiltà: non possiamo fallire.
Un cerchio di gioia con canti e ban ha concluso la serata.
Alla prossima
La Comunità Capi del gruppo scout Serra San Bruno1
Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).
La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".
"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..."
Foto di Salvatore Federico.
Come le cucine Scavolini è stato ‘il più amato dagli italiani’. Peppe Scopelliti per ben 8 anni dominò la classifica dei primi cittadini d’Italia con un indice di gradimento superiore al 70%. Ben 3 reggini su 4. Ma i giorni del giovane sindaco rampante, trascorsero in realtà all’insegna di una modernizzazione di facciata, palesatesi oggi in una gestione ‘disinvolta’ che ha condotto al dissesto il comune reggino. Oggi la sua carriera politica sembra aver imboccato mestamente il viale del tramonto. Un viale contorto, illuminato dalla luce fievole degli innumerevoli scandali che lo stanno travolgendo e che lo hanno portato ad accumulare nel tempo un curriculum giudiziario davvero invidiabile.
Ecco i nomi delle persone arrestate nella mattinata odierna dalla Squadra Mobile di Catanzaro, ritenute affiliate alla cosca Ariola, attiva soprattutto nelle Serre vibonesi. Nei loro confronti, pesano i reati di associazione mafiosa e traffico di droga. Alcuni sono accusati anche del duplice omicidio dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Loielo,esponenti della cosca avversa, avvenuto a Gerocarne il 22 aprile del 2002. Le persone coinvolte nell'operazione sono: Bruno Emanuele (nato nel 1972); Gaetano Emanuele (1975); Piero Sabatino (1982); Giuseppe De Masi (1982); Franco Idà (1965); Angelo Maiolo (1984); Pasquale De Masi (1981); Vincenzo Bartone (1968); Domenico Monardo (1973) e Damiano Zaffino (1969).
Dieci persone - accusate a vario titolo di associazione a delinquere, spaccio di sostanze stupefacenti e di aver preso parte alla faida dei boschi che, da anni, sta insanguinando le Serre vibonesi e parte del Catanzarese - sono state arrestate dalla squadra mobile di Catanzaro, a seguito di un' inchiesta della DDA del capoluogo calabrese. I provvedimenti, in particolare, riguarderebbero alcune persone ritenute appartenenti alla cosca denominata 'Ariola', attiva nei comuni del Vibonese, e con canali di approvvigionamento dello stupefacente in Olanda ed Albania.
All’inizio di questa settimana, Vittorio Piscitelli e Michele Di Bari, rispettivamente prefetti di Reggio Calabria e Vibo Valentia, hanno disposto l’accesso agli atti dei comuni di Taurianova (RC), San Calogero (VV) e Gerocarne (VV). In tutti e tre i casi vi è il dubbio che vi siano stati condizionamenti della ‘ndrangheta nella vita amministrativa recente degli enti. Fra tre mesi, così come prescritto dalla normativa vigente, le commissioni dovranno presentare una relazione ai rispettivi prefetti, che in seguito decideranno se procedere all’archiviazione del caso o se si dovrà passare al commissariamento definitivo dei comuni interessati.
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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
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