Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).
La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".
"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..."
Foto di Salvatore Federico.
Rise up
Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità. Thatha?ka Iyotha?ka (Toro seduto)
VIBO VALENTIA - Sarebbe uno degli autori di una rapina ai danni di un distributore di carburanti che avrebbe fruttato nel complesso 15mila euro. Con questa accusa, i carabinieri hanno fermato nella giornata di ieri Giuseppe Lo Bianco, classe '72, pluripregiudicato appartenente all'ominimo clan operante nella città capoluogo. Il fatto risale intorno alle 18 di ieri, quando due persone con il volto coperto e armate di pistola, hanno fatto irruzione in un distributore situato nella centralissima viale Affaccio, intimando il titolare facendosi consegnare la somma in contanti che ammontava a 15mila euro. Subito dopo i malviventi si sarebbero dati alla fuga a bordo di un'autovettura, guidata da un altro complice. Scattato l'allarme, i carabinieri nel giro di pochi minuti sono riusciti a rintracciare la macchina in località Ottocanalli. Alla guida c'era lo stesso Lo Bianco che è stato immediatamente bloccato. Dalla perquisizione eseguita all'interno dell'autovettura, inoltre, i militari hanno rinvenuto un passamontagna nascosto sotto i sedili che sarebbe lo stesso utilizzato dai malviventi per compiere la rapina. Il 42enne, posto in stato di fermo e tradotto in carcere, è già noto alle forze in quanto rimasto coinvolto nell'operazione “Cash”, scattata nel luglio del 2011. Nei suoi confronti, infine, viene contestata anche un'altra rapina, messa a segno ad ottobre in un supermercato di Vibo.
Dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto i volontari del WWF impegnati nell’opera di sensibilizzazione alla conservazione del nostro patrimonio naturalistico nella suggestiva cornice del vivaio forestale “Rosarella” di Serra San Bruno, l’associazione ambientalista invita tutti ad un nuovo appuntamento con la biodiversità e il contrasto alle minacce che incombono su di essa. Attivisti, soci, simpatizzanti e cittadini, domenica prossima, dalle 10,30, saranno ospiti delle splendide strutture di Villa Vittoria a Mongiana, messe a disposizione dal Comando Provinciale del Corpo Forestale che ha risposto con entusiasmo alla proposta del WWF Calabria.
La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.
Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.
Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.
Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.
Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.
WWF Calabria
VIBO - Sono in attesa di ricevere da mesi le spettanze arretrate e, non avendo ancora avuto certezze, i lavoratori della Provincia sono arrivati al punto di occupare questa mattina l'aula consiliare. La protesta, alla quale hanno preso parte i 379 dipendenti, si è resa necessaria dopo che, nella giornata di ieri, gli stessi lavoratori hanno incontrato, assieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, il presidente della Provincia, Andrea Niglia.
Al termine della riunione di ieri i dipendenti avevano annunciato lo stato di agitazione permanente, per poi avviare questa mattina l'occupazione. Proprio durante l'incontro sarebbero emersi i nodi connessi all'impossibilità di procedere al pagamento delle spettanze arretrate, visto anche lo stato di dissesto dell'ente e il mancato trasferimento delle risorse regionali, a cui si aggiungono le incertezze sul futuro degli enti intermedi legate alla riorganizzazione post-riforma.
Il presidente Niglia avrebbe spiegato infatti ai lavoratori che, ad oggi, non ci sono coperture a sufficienza per pagare gli stipendi e che, anzi, si rimane in attesa anche degli emonumenti regressi. Dovrebbero, quanto prima, arrivare i fondi da parte della Regione che consentirebbero per il momento di procedere al pagamento delle spettanze del solo mese di ottobre. L'incertezza, però, è legata agli stipendi di novembre e dicembre, per i quali la Provincia non è in grado di dare garanzie.
Ancora Niglia ha evidenziato proprio l'assenza di certezze, comunicando ai dipendenti dell'ente intermedio di contrada Bitonto che novità in merito ai fatti potrebbero arrivare solo col nuovo anno, probabilmente verso marzo. Come se non bastasse si paventa la possibilità di dover procedere a numerosi esuberi, circa 200, da trasformarsi in mobilità. Da qui la decisione dei lavoratori di occupare l'aula consiliare. La protesta dovrebbe andare avanti fino a sabato prossimo.
Dovrebbe già prendere corpo all’inizio della prossima settimana il provvedimento che, di fatto, determinerà il trasferimento di tutti gli anziani ricoverati a Vibo, nella Rsa di località Moderata Durant, verso la nuova struttura realizzata all’interno dell’ex ospedale di Soriano Calabro. Potrebbe acquisire dunque concreta efficacia la decisione assunta già da diverse settimane dai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale, che però solo in questi ultimi giorni aveva ricevuto l’assenso da parte della Regione.
Del trasferimento dei degenti del Moderata Durant a favore della Residenza sanitaria assistenziale di Soriano se ne era discusso, addirittura, già dall’anno scorso, ma in questi mesi si era protratto un eloquente nulla di fatto sancito dalla mancata autorizzazione, nero su bianco, del provvedimento da parte proprio degli uffici competenti della Regione Calabria. La nuova struttura di Soriano dispone di posti letto funzionali al ricovero di diverse unità di pazienti, con assistenza sanitaria garantita per tutto l’arco delle 24 ore. I lavori per l’adeguamento dei locali della nuova Rsa sorianese sono stati ultimati infatti di recente.
Secondo quanto asserito dai vertici dell’Asp, il trasferimento degli anziani comporterà, indirettamente, oltreché il miglioramento del servizio prestato, anche una forma di risparmio economico. Infatti, nei locali di Moderata Durant, che tra pochi giorni dovrebbero risultare dunque liberi, verrà sistemato il laboratorio analisi sito attualmente in via Pellicanò a Vibo, in alcuni locali di proprietà di privati per il quale la stessa Azienda sanitaria corrisponde il pagamento di una somma di 15mila euro annui di affitto. Un provvedimento, quindi, che si porrebbe anche in continuità con il piano di eliminazione dei fitti passivi lanciato di recente dall’Asp.
Non sono mancate, però, le polemiche rispetto alla decisione. A sollevare dubbi di illegittimità è stato Giuseppe Folino, candidato al Consiglio regionale della Calabria nelle fila del Cdu, che alcuni giorni fa si era recato in visita proprio alla Rsa di Muderata Durant, dove – in occasione di un incontro elettorale – si era intrattenuto con diversi familiari e operatori della struttura. «Come per moltissime altre vicende sanitarie calabresi, ho costatato, che anche in questa situazione, si stanno adottando provvedimenti dal sapore “elettorale” – aveva dichiarato Folino –, nello specifico si stanno trasferendo i pazienti presso la Rsa di Soriano, con forti disagi sia per questi che per gli Operatori della struttura Vibonese. Questi scellerati provvedimenti, distruggono la già provata sanità calabrese e non devono certamente essere strumenti di propaganda elettorale».
Lo stesso candidato a sostegno di una delle compagini della coalizione di centrosinistra, ha posto l’accento sul fatto che il provvedimento risulterebbe illegittimo, in quanto del tutto privo della firma del neo commissario straordinario della sanità regionale, Luciano Pezzi. Altresì, sempre Folino, ha chiesto al candidato alla carica di Presidente regionale, Mario Oliverio, di «adottare tutte le iniziative opportune» e, ancora al generale Pezzi di «congelare il provvedimento, in attesa delle determinazioni che vorrà adottare la prossima Giunta Regionale».
Il potere degli uffici e della carta timbrata ha oramai preso il sopravvento sulla vita, tanto da minare gli stessi diritti umani. Si continua a parlare di incostituzionalità delle leggi senza rendersi conto che sono gli stessi principi della Costituzione ad essere compromessi, in una Repubblica che potremo oggi definire “antidemocratica” e fondata sulla “burocrazia”. In questo ultimo mese, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, conscio delle priorità del paese, ha diramato una circolare alle prefetture per annullare le registrazioni dei matrimoni omosessuali. «In caso di inerzia - ha asserito il ministro - si procederà all'annullamento d’ufficio». Oltre alle proteste delle associazioni di parte, molti sindaci hanno alzato la voce per contestare l'assurdo provvedimento. In particolare, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha definito la circolare di Alfano «stupida e tragicomica». Rosalie Papallo, originaria di Serra San Bruno, vive felicemente in Francia con la sua compagna e in merito alla questione ha voluto rilasciarci un'intervista.
Come ha vissuto e come vive il suo rapporto di coppia all'interno della società, nonostante le cose siano cambiate la gente ancora non riesce ad accettare certe scelte?
È stato difficile all'inizio, specialmente dopo aver vissuto una vita da eterosessuale per tanti anni. Gli amici hanno capito benissimo e forse se l'aspettavano. Invece per mia mamma è stato complicato accettare la situazione, anche se adesso tutto è diventato comprensibile e normale. Per me è stato anche complicato perché non è facile ammettere che forse ti sei sbagliata durante tutti questi anni. Poi subentra anche un po' di vergogna per il fatto che sai di essere giudicata. Adesso, ma sono passati quindici anni ormai, ho meno difficoltà a parlare della mia vita di coppia. La gente che mi sta vicina lo accetta benissimo. Per gli altri, non puoi mai sapere se rappresenta un problema.
Lei è sposata?
Sono sposata da quasi un anno.
Quali sono le differenze e i vantaggi derivanti dal matrimonio per una coppia omosessuale?
Il matrimonio ti dà gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Sia in fatto di beni, ma anche e soprattutto per poter avere dei bambini. Adesso, per esempio, ho la possibilità di adottare la figlia che abbiamo avuto con la mia compagna (tramite fecondazione eterologa ndr).
Avete avuto difficoltà ad ufficializzare il vostro rapporto?
Non abbiamo avuto nessuna difficoltà. Il sindaco del nostro paese è stato disponibile e molto professionale.
Dunque, il governo francese riconosce le coppie omosessuali?
Il governo francese riconosce le coppie omosessuali. Da tanti anni sono stati istituiti i Pacs, che già garantivano dei diritti, e dall’anno scorso si può anche contrarre il matrimonio.
Ad oggi, uno dei paletti insormontabili è quello dell'adozione. Voi oggi avete una figlia vostra. Come ci siete riusciti?
Noi abbiamo una figlia di tre anni. Il governo francese non ha autorizzato la riproduzione assistita. Dunque siamo state in Belgio dove si può fare, anche se per le coppie straniere è a pagamento. Adesso abbiamo fatto una richiesta al tribunale per l’adozione. Essendo sposate abbiamo anche questo diritto.
Io sono dell'avviso che per un bambino vivere in una famiglia come la vostra o in quella cosiddetta tradizionale sia la stessa cosa, partendo dal presupposto che la sessualità non è una cosa che si sceglie o si può imporre. Molte volte si confonde la sessualità con l'educazione. Qual è il messaggio che vuole lanciare agli italiani?
Nonostante la differenza faccia paura, soprattutto in culture come la nostra, non è una ragione per impedire a della brava gente di vivere e di usufruire degli stessi diritti di tutti i facenti parte di una società. Le coppie omosessuali e i loro bambini esistono e in qualità di persone a loro non si può negare nulla. Bisogna lottare e andare avanti. Nessuno può pretendere di educare un bambino meglio di un altro. L'importante è dargli una famiglia che lo possa amare, che gli possa spiegare le cose e che gli garantisca una vita dignitosa e senza pregiudizi. Ci sono bambini educati in maniera impeccabile che da grandi diventano dei criminali. Chi può dire che la colpa è dei genitori?
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