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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SAN NICOLA DA CRISSA – Si è tenuta ieri l’udienza a carico dei tre fratelli di San Nicola da Crissa, Giuseppe, Nicola e Rosaria Pileggi, rispettivamente di 79, 72 e 65 anni, già noti alle forze dell’ordine perchè imputati di tentato omicidio ai danni di una vicina di casa, che nel novembre scorso si erano resi responsabili, asce in pugno, di aggressione nei confronti dei carabinieri della locale stazione. I tre, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, avevano violato tale restrizione per uscire, asce in pugno, a tagliare legna da ardere. Una volta fuori di casa, i tre anziani si sarebbero messi ad inveire nuovamente contro la vicina di casa, già loro vittima di tentato omicidio, la quale spaventata si sarebbe barricata in casa. Sul luogo dell’accaduto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della locale Stazione, coordinati dal capitano Esposito Vangone, che una volta accertatisi di quanto stesse succedendo, avrebbero cercato di far desistere i tre fratelli
Mentre su tutti i Tg nazionali rimbalzano le immagini delle tendopoli emiliane messe sotto torchio dalle continue scosse sismiche, anche la terra calabrese sembra non volersi dare pace. Il Pollino continua a tremare e questa volta ha alzato davvero la voce. Dopo quelle di lunedì, altre 2 scosse sono state registrate durante la notte successiva. Una alle 00.51 e la seconda alle 6.04, entrambe di magnitudo 2.8. Salgono così ad 8 le scosse registrate negli ultimi 3 giorni. Quella con magnitudo più alta (4.3) è stata registrata proprio lunedì verso le 3.06 del mattino. Le scosse hanno avuto l'epicentro in prossimità dei comuni di Morano Calabro e San Basile e sono state avvertite anche a Castrovillari e Saracena sino in Lucania a Rotonda, Viggianello e San Severino. Secondo le prime verifiche non sono stati segnalati danni a persone o cose, anche se sembra ci siano delle crepe nella chiesa Collegiata di Santa Maria Maddalena ubicata proprio a Morano.
Con “Uno spettro si aggira per l’Europa”, nel 1848, Marx apriva il “Manifesto del Partito comunista”. A distanza di un secolo e mezzo, senza spettri, l’Europa è diventata una vecchia ed appesantita carampana incapace di superare gli ostacoli della crisi. Una carampana che non teme più lo spettro di cui parlava Marx, ma che deve fare i conti con gli zombi che solcano le sue strade. Lo zombi, presso le popolazioni haitiane, è un corpo che ritorna in vita, dopo che una parte della sua anima è stata catturata dal bokor, ovvero dal sacerdote, che lo controlla e lo guida una volta rianimato. Nell’Europa segnata dalla crisi, sono stati i bokor della finanza a ridare nuova vita alle paure ed alle ansie che, nel volgere di pochi mesi, sembrano aver definitivamente cancellato i sogni e le speranze di intere generazioni. L’apprensione viaggia, di pari passo, con la rabbia, a volte con la furia di chi pensa di non dover essere lui a pagare il conto della crisi. Oggi, il cittadino greco, italiano, spagnolo, portoghese, in altri termini europeo, è come se passasse davanti ad un ristorante, dove si è svolto e continua a svolgersi un lauto banchetto ed uno degli organizzatori pretendesse di fargli pagare il conto. Un conto, per una festa organizzata da altri ed alla quale non ha neppure perso parte. In tempi normali, sarebbe una follia, ma, quelli in cui viviamo, non sono tempi normali, tuttavia, sono i tempi in cui siamo stati destinati a vivere. Ma chi è che vuol farci pagare il conto? Chi ha evocato il moloch che sembra aver divorato il futuro di ciascuno? Per Alain De Benoist, saggista e pensatore francese, autore di “Sull’orlo del Baratro”, le origini della crisi che viviamo «vanno ricercate nella grande ondata di deregulation dei mercati finanziari messa in piedi all’epoca di Margareth Thatcher e Ronald Reagan». Si potrebbe dire, quindi, che le ricette cucinate negli anni Ottanta, siano andate a male nel primo decennio del 2000, con il compimento del processo di globalizzazione iniziato con la caduta del muro di Berlino. « Il sistema- sostiene De Benoist - si è allora dotato di due nuove caratteristiche: abbiamo visto il capitalismo finanziario svilupparsi in proporzioni straordinarie, e questo ha dato luogo a pratiche speculative senza più alcun rapporto con l’economia reale; inoltre, il capitalismo si è completamente deterritorializzato. Fino alla fine del XX secolo esso era ancora legato al territorio, i profitti accumulati nella parte alta della piramide finivano per discendere verso la base e questo ha permesso, nell’epoca del fordismo, lo sviluppo delle classi medie nel mondo Occidentale. Oggi il capitalismo si sviluppa nell’orizzonte di un mercato planetario dove le multinazionali possono piazzare le loro attività secondo il solo criterio della massimizzazione dei loro profitti. Ciò si traduce nel fenomeno della delocalizzazione e nel mettere in concorrenza, i lavoratori europei con quelli sottopagati del terzo mondo» un processo che spiega, tra l’altro, perché le classi medie siano sempre più sull’orlo del declassamento. Ma gli zombi richiamati dai bokor non arrivano solamente dai fatidici anni Ottanta. Qualcuno risale, addirittura, all’agosto del 1971 quando, scrive De Benoist, «Richard Nixon decise di cessare di garantire la convertibilità in oro del dollaro il sistema monetario internazionale è totalmente squilibrato. È in tale contesto che nell’autunno del 2008 si è verificata la crisi dei "mutui subprime" che, partita dagli Stati Uniti, si è estesa rapidamente al mondo intero. Gli Stati, che erano già in deficit, si sono pesantemente indebitati per salvare le banche, le compagnie di assicurazione e i fondi di investimento che rischiavano di fallire. La crisi del debito privato si è così trasformata in crisi del debito pubblico». Un crisi che non ha risparmiato neppure il vecchio continente che si riteneva al sicuro sotto l’ombrello offerto dall’euro. Al contrario « L’avvento dell’euro ha aggravato le cose nella misura in cui la moneta unica, che avrebbe dovuto favorire la convergenza delle economie europee, ha aumentato le loro divaricazioni. Nei Paesi del Sud Europa l’indebitamento è diventato assolutamente insopportabile. Gli Stati credono di poterlo fronteggiare adottando misure di austerità e di rigore che finiscono per far pagare alle classi popolari i costi di una crisi della quale non hanno alcuna responsabilità. Ma tali misure si traducono in bassi salari, perdita del potere d’acquisto e nell’aggravarsi della disoccupazione, e intanto il deficit continua a crescere. Costretti a continuare a indebitarsi, gli Stati si ritrovano nella trappola dell’usura che li rende totalmente dipendenti dagli interessi finanziari privati». Per cercare di venirne fuori, si è arrivati a commissariare la democrazia, al punto che, a dettare l’agenda politica, non sono più i grandi ideali, i sentimenti dei cittadini, le preferenze degli elettori. No! A dare le coordinate, è lo spread, ovvero le banche. E, pur essendo, secondo lo scrittore Ezra Pound, i “politici i camerieri dei banchieri”, ad un certo punto, non fidandosi dei camerieri, i banchieri hanno deciso di sostituirli con i loro segretari. I bokor hanno, quindi, evocato gli zombi, mandando al potere un’aristocrazia tecnocratica che ci impone di pagare e tacere. A ciò si aggiunga, il dramma di chi si trova affidato alle cure, non del medico, ma dell’untore che ha inoculato il virus all’origine di tutti i suoi mali. Come possiamo sperare di uscire dalla tempesta, se al timone di comando è stato imposto chi la tempesta non l’aveva, non solo, prevista, ma addirittura determinata? La sensazione è che i sacrifici che quotidianamente ci vengono, non chiesti, ma imposti, non siano finalizzati a restituirci il futuro, quanto, piuttosto, a farci pagare quel banchetto al quale non abbiamo preso parte.
Riceviamo e pubblichiamo:
ARENA - Riorganizzazione dell’apparo burocratico dell’ente, interventi in tema di pulizia e decoro urbano, recupero di ingenti finanziamenti che il Comune rischia di perdere, manutenzione ordinaria e straordinaria della scuola di Cerasara e altro, tanto altro ancora. La nuova amministrazione targata Antonino Schinella, insomma, ha già incominciato a muovere i primi passi. E tra i primi provvedimenti adottati, per prima cosa, c’è la nomina del nuovo segretario comunale a scavalco. La scelta del neosindaco Antonino Schinella è ricaduta su uno dei professionisti più apprezzati nel panorama dei segretari calabresi: Cesare Pelaia, attuale segretario del Comune di Lamezia Terme.
Già segretario generale prima e direttore generale poi della Provincia di Cosenza, segretario comunale a Gioia Tauro e dg dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Pelaia si è insediato al Comune di Arena venerdì pomeriggio. Senza perdere tempo, di concerto con il primo cittadino, il nuovo segretario comunale si è già attivato per esperire le procedure per la pubblicazione di un avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico di responsabile dell’Ufficio tecnico e, tra le altre cose, ha anche convocato, per martedì 22 maggio, il primo consiglio comunale, nel corso del quale, oltre alla convalida degli eletti e all’indicazione del consigliere che rappresenterà il Comune alla Comunità montana dell’Alto Mesima-Monte Poro, il sindaco Antonino Schinella ufficializzerà la nuova giunta.
Ma la road map della nuova amministrazione comunale ha incominciato ad incrociare anche temi fondamentali e tutti sentitissimi per la gente del luogo. Senza tergiversare, la nuova amministrazione comunale ha preso contatto con Mangiardi, il dirigente dei servizi provinciali dell’Afor di Vibo Valentia con il quale siglerà a breve un Protocollo di intesa. L’obiettivo del sindaco Schinella, dei futuri assessori e dei consiglieri comunali è quello di avviare un programma a tutela dell’ambiente mediante interventi tesi a ridurre l’erosione superficiale e la piantumazione diffusa di piante con effetto di stabilizzazione dei versanti. Ma non è tutto: giovedì prossimo, infatti, il sindaco Antonino Schinella incontrerà Domenico Piccione, presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno vibonese, con il quale firmerà una convenzione temporanea che consentirà al Comune di Arena di iniziare ad affrontare le prime esigenze in tema di pulizia e decoro urbano. La convenzione, per farla breve, permetterà al Comune di poter beneficiare di personale idraulico-forestale che sarà impiegato per interventi come pulizia di aree verdi, cunette e canali di scolo su strade di pertinenza comunale.
Infine, sempre per quanto riguarda politiche di collaborazione e cooperazione tra enti avviata dalla nuova amministrazione comunale, martedì mattina il sindaco si recherà in Provincia, per proporre al presidente Francesco De Nisi e al dirigente del XII settore Giuseppe La Fortuna una convenzione che consentirà al Comune di Arena di utilizzare, a giorni alterni, gli agenti della Polizia Provinciale a supporto degli uffici comunali di Polizia Municipale.
SERRA SAN BRUNO – Bruna Maiolo è la nuova presidente regionale dell’ Admo, l’associazione che si propone di combattere la leucemia, i linfomi, il mieloma, la talassemia e le altre malattie del sangue attraverso la donazione ed il trapianto di midollo osseo. L’ufficialità è arrivata sabato scorso nel corso di una manifestazione tenutasi a palazzo Chimirri, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’ Aics, Avis, del gruppo scout “Agesci 2” e del corpo forestale dello Stato con il quale l’ Admo ha siglato un protocollo d’intesa. Francesco De Caria, presidente dell’ Associazione italiana cultura e sport “Polisportiva delle Serre” si è soffermato sulla necessità di “mettersi a disposizione degli altri”, diffondendo “sani principi” attraverso lo sport ed il volontariato. In rappresentanza dell’ Avis comunale era presente l’ingegnere Salvatore Albano, il quale ha sottolineato l'importanza dell'operato dell’ Avis che, così come l’ Admo, “ ha come unico scopo quello di dare una speranza di vita in più in caso di malattia. Ogni giorno in italia – ha proseguito Albano - servono più di ottomila unità di sangue e dato l'avvicinarsi della stagione estiva è ancora più importante che quante più persone donino il sangue, dato che l'estate è tristemente famosa per essere il periodo durante il quale si verificano la maggior parte degli incidenti stradali”. Giuseppe De Raffele, presidente del Consiglio comunale,ha rimarcato l’attenzione sulla necessità di “dare una mano a chi ne ha veramente bisogno”; anche il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore, ha avvertito il bisogno di “sostenere l’associazione”. Al termine della manifestazione, i componenti del gruppo Scout hanno dato il proprio contributo con una rappresentazione che ha trasmesso in pizzico di entusiasmo tra i presenti. Nel corso del convegno, inoltre, è stato ufficializzato il nuovo direttivo regionale Admo così composto: Vito Nusdeo (vicepresidente), Bruna Maiolo (presidente) e Salvatore Albano (tesoriere).
(foto Filippo Rachiele)
Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).
La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".
"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..."
Riceviamo e pubblichiamo:
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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
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