Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Domenica, alle ore 17.30, presso il palazzetto dello sport di viale della pace, arriverà la carovana di "A ruota Libera" staffetta ciclistica partita dalla Vallecamonica e che attraversando tutta l'Italia arriverà a Palermo per la ricorrenza della strage di via d'Amelio!! la tappa vibonese,organizzata in collaborazione con Libera-Vibo prevede l'arrivo e la sistemazione degli atleti al palazzetto dello sport e poi alle ore 21:30 presso il teatrino del valentiaun la proiezione del fil documentario 'uomini soli' di Attilio Bolzoni.
Il Sindaco di Serra San Bruno
Nella mattinata di venerdì, il CDM ha ripreso i lavori sulla ‘spending review’, prendendo in analisi la possibilità del taglio degli uffici giudiziari. Il verdetto, come d’altronde era facilmente ipotizzabile, anche questa volta per la Calabria risulta amarissimo: saranno infatti ben 4 i Tribunali da tagliare (Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Rossano). La chiusura non sarà comunque immediata. La riforma che prevede una profonda razionalizzazione all’impianto del sistema giudiziario, coinvolgerà circa 300 uffici. Infatti oltre ai 37 tribunali saranno intaccate anche le posizioni di 38 procure e ben 220 sezioni distaccate sparse in tutta Italia. Per la Calabria le sezioni distaccate che giungono alla conclusione della loro attività sono Acri, Chiaravalle C.le, Cinquefrondi, Melito Porto Salvo, San Marco, Scalea, Siderno, Strongoli e Tropea. Il risparmio previsto, dal 2012 al 2014, è di 50 milioni di euro. Magistrati e personale amministrativo non saranno comunque ridotti, ma saranno piuttosto progressivamente assorbiti ed assunti negli uffici accorpati da riorganizzare in un tempo massimo di 5 anni.
Saranno riorganizzate anche le sedi degli uffici dei Giudici di Pace. Ne sono già state individuate ben 674 da sopprimere fra le quali risulta anche quella di Serra San Bruno.
MONGIANA - Dopo Nardodipace, anche il comune di Mongiana è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. La decisione è stata presa stamattina dal Consiglio dei Ministri nella riunione che ha visto il varo dell'ormai famigerato decreto contenente i tagli alla spesa pubblica (spending review). Su proposta del ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, il governo ha deliberato "ai sensi della normativa antimafia" lo sciolgimento del consiglio comunale di Mongiana. Si chiude quindi con il commissariamento dell'ente l'esperienza amministrativa della compagine guidata dall'ormai ex sindaco Rosamaria Rullo, che nel 2009 aveva vinto le elezioni a capo di una lista civica di centrodestra. Allora la Rullo ebbe la meglio, per soli 18 voti, sulla lista di centrosinistra guidata dall'ex sindaco Vito Scopacasa.
SERRA SAN BRUNO - Anche questa estate il centro storico della cittadina della Certosa sarà sede del mercato serale domenicale. La Cicas (Confederazione degli Imprenditori dei Commercianti degli Artigiani delle Attività del Turismo e dei Servizi), il cui referente provinciale è Claudio Rullo, insieme al sindaco di Serra Bruno Rosi, fa sapere che da domenica prossima 1 luglio fino a domenica 26 agosto, avrà luogo il mercato serale, che ospiterà i venditori ambulanti e i loro stand dalle 16 alle 24. Come la scorsa estate il centro storico serrese, ricco di storia e spiritualità, con le belle chiese barocche in granito grigio locale, farà da teatro alle bancarelle dei venditori ambulanti che per l’occasione potranno posizionarsi lungo il centralissimo Corso Umberto I, per essere visitate non soltanto da cittadini ma anche da turisti che con l’arrivo della bella stagione prendono dl’assalto la cittadina bruniana per l’aria pura ed il clima fresco e salubre.
Il prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari, il procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo ed i sindaci di undici comuni della provincia hanno sottoscritto un protocollo finalizzato alla demolizione di opere abusive con sentenza passata in giudicato e destinato a restituire legalita', mediante regole e procedure certe, ad un settore particolarmente travagliato qual e' quello dell'edilizia residenziale abusiva, in cui non di rado, sono presenti fattori speculativi e interessi criminosi. L'intesa e' stata sottoscritta dai sindaci di Vibo Valentia, Acquaro, Fabrizia, Mileto, Nicotera, Pizzo, Ricadi, San Calogero, Serra San Bruno, Soriano e Tropea. Spagnuolo ha rilevato che, ''ancora una volta, si e' riusciti a fare rete tra autorita' giudiziaria e amministrazioni. Prendiamo consapevolezza di un territorio devastato anche per mano dell'uomo, ma non possiamo piu' permettere il lusso di continuare a costruire degli scempi, che poi creano oggettiva pericolosita'. La collettivita' ed il sindaco devono mettersi sulle spalle i costi di questo scempio. Sia chiaro che non si tratta di una guerra all'abusivismo di necessita' ma intendiamo colpire i fenomeni piu' macroscopici''. il magistrato ha poi spiegato le modalita' degli interventi di demolizione (circa una cinquantina) evitando di gravare sui comuni che verrebbero ad avere costi insopportabili. Il prefetto Di Bari ha parlato di ''un'iniziativa molto importante, la prima del genere attuata in Calabria, poiche' crea una vera collaborazione tra la autorita' giudiziaria e le amministrazioni locali. E' una vera testimonianza di legalita', in particolare in una materia come quella dell'abusivismo e della demolizione che sono settori molto complessi. Inoltre diventa un'azione educativa per l'intera collettivita' che assolve ad un'esigenza di mettere la parola fine in maniera intelligente al problema''. Sono previsti incontri periodici che consentiranno di monitorare lo stato operativo dell'accordo sottoscritto innestandovi, se necessarie, nuove migliorative.
SERRA SAN BRUNO - Aveva deciso di trascorre qualche giorno in compagnia per scoprire le bellezze dell’entroterra vibonese. Una volta giunto nella cittadina della Certosa, però, la vacanza di un turista originario del Trentino si è rivelata uno spiacevole inconveniente. Tra sabato e domenica, infatti, alcuni malviventi, approfittando del buio della notte, hanno agito nel centro storico del popoloso centro montano, rubando la moto – una Honda VRF – di proprietà di C.V., approdato a Serra assieme a degli amici romani. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere direttamente dal turista vittima del furto, il fatto sarebbe accaduto intorno alle 00:35 e, presumibilmente, i ladri hanno utilizzato un furgone rubato per mettere a segno il colpo. Nell’intento di rubare la moto, infatti, l’antifurto del camion era attivo.
Noi italiani non abbiamo l’eleganza dei francesi con le loro migliaia di formaggi, né il coraggio degli spagnoli. Quelli si fanno incornare perfino dai tori. O degli giapponesi-kamikaze che si immolano per la patria. Siamo un popolo utilitarista ed il termine sacrificio non è annoverabile nella nostra enciclopedia. Pensate alle bambine olandesi: fino all’adolescenza a raccogliere papaveri fra i mulini con gli zoccoli di legno ai piedi. E i fachiri indiani che riposano su scomodi materassi chiodati? Gli Italiani sono più passivi. Diciamoci la verità, siamo il popolo delle comodità. E chi ci rappresenta non può che farlo al meglio. Dopo tutto come chiedere a dei vecchi marpioni milionari di tradire la fama del Bel Paese? Perché, è vero, si la crisi c’è, ma non per questo si può chiedere a tecnici e politici di andare a piedi. Come ad esempio, nel caso dell’austera Gran Bretagna che da due anni ha deciso di mandare tutti i suoi lord a lavorare con i mezzi pubblici. In Italia no. Non è possibile.
Stasera alle ore 18.30, presso la sala consiliare del municipio di Simbario, si terrà un incontro sui Pisl organizzato dai comuni di Vazzano (Comune Capofila con funzioni di Coordinatore), Brognaturo, Dasà, Capistrano, Pizzoni, Mongiana; Nardodipace, Polia, Simbario, Vallelonga e Zaccanopoli. Questi 11 Comuni vogliono lavorare insieme per l’elaborazione e l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo, intitolato: “contrasto allo spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in declino”. Il Progetto Integrato rappresenta un insieme di azioni definite per un comune obiettivo di sviluppo locale. A tale scopo gli 11 Comuni intendono sperimentare una metodologia di coinvolgimento di noi giovani, finalizzato ad una migliore programmazione degli interventi di politica locale.
Riceviamo e pubblichiamo:
Signor Sindaco,
le note vicende di questi giorni che hanno portato al sequestro dell’impianto dell’Alaco ci impongono, quale forza politica responsabile, di rivolgerci a Lei, quale massima autorità territoriale in materia, per avere garanzie e chiarezza sulla qualità dell’acqua che ancora oggi sgorga dai rubinetti delle nostre case e dalle nostre fonti.
E’ passato più di un anno dal Suo insediamento e da quella campagna elettorale che vedeva la lista supportata dal nostro partito mettere al primo punto del proprio programma il necessario distacco da So.ri.cal. e quella da Ella capeggiata seguire a ruota tale idea impegnandosi a ripristinare le vecchie fonti e ricercarne di nuove.
Oggi, alla luce dell’emergenza che il nostro paese sta affrontando, ci chiediamo e Le chiediamo, cosa Lei e la Sua maggioranza stiate facendo per ottemperare all’impegno assunto oltre che confondere i cittadini con proclami quali “io bevo l’acqua del rubinetto” e lacunose e contraddittorie ordinanze di non potabilità.
Considerato che la qualità dell’acqua erogata da So.ri.cal è, quantomeno, dubbia e che il problema non sarà certo di pronta soluzione, esiste, anche in previsione di una possibile interruzione dei rifornimenti, un programma di interventi volto a renderci autosufficienti o quantomeno a ridurre il ricorso all’acqua dell’Alaco?
O la comunità serrese, pur vivendo in un territorio storicamente noto per la qualità e quantità delle sue acque, accanto alla spesa per l’aumento dei tributi (tassa sui rifiuti aumentata del 43% e nuova IMU sugli immobili) dovrà caricarsi la spesa per l’acquisto di acqua minerale anche per l’igiene quotidiana?
I cittadini serresi non possono accettare questo! E’ una vergogna per la nostra comunità oltre che un grave danno in termini economici anche in prospettiva dell’incipiente stagione turistica che, con l’acqua di dubbia potabilità, non può promettere certo nulla di buono.
Nel difendere, quindi, le istanze dei nostri cittadini e del nostro territorio chiediamo e riteniamo indispensabile che il Comune di Serra San Bruno assuma una posizione autorevole, netta e chiara sulla questione acqua potabile e nei confronti della SORICAL, anche nel rispetto della volontà degli oltre 2.600 cittadini serresi che nella scorsa tornata referendaria hanno deciso di votare per l’acqua quale bene pubblico e comune.
E’ evidente, infatti, come la gestione del privato delle risorse idriche e, nello specifico, la gestione portata avanti dalla SORICAL, abbia dimostrato una paurosa inefficienza. Gli anni di privatizzazione del sistema idrico hanno prodotto solo aumenti delle bollette senza un corrispondente miglioramento del servizio.
La salute dei cittadini serresi non può essere messa nelle mani di chi agisce per interessi privatistici e deve essere tutelata da ogni potenziale pericolo. Noi chiediamo e pretendiamo che questo venga fatto da chi, in questo momento, ha l’onore e l’onere di amministrare.
L’acqua è bene primario e comune. L’acqua non può essere fonte di guadagno. L’acqua non può essere gestita dai privati ma deve essere totalmente ricondotta nell’alveo del controllo pubblico. Deve essere gestita come servizio ai cittadini lontana da ogni speculazione di natura economica.
Crediamo e riteniamo indispensabile che il nostro Comune porti avanti una battaglia di equità e giustizia sociale per tornare al sistema di gestione e fornitura dell’acqua potabile attraverso la rete degli acquedotti comunali anche a costo di subire una riduzione dell’erogazione. Meglio poca acqua ma buona!
Sappiamo che una manutenzione attenta della rete esistente e quindi degli acquedotti comunali potrebbe portare ad un aumento della portata dell’acqua. Sappiamo che il territorio serrese è ricco di sorgenti. E’ necessario potenziare i pozzi già esistenti, realizzare nuovi pozzi di adduzione, realizzare nuovi acquedotti per raggiungere la completa autosufficienza e autonomia e staccarsi definitivamente da SORICAL.
Non vogliamo continuare ad avere rapporti con chi, per anni, ha lucrato su un bene primario mettendo interessi economici al primo posto rispetto alla salute dei nostri cittadini.
Tornare alle nostre risorse idriche si può. Si deve fare per il bene della nostra comunità.
Chiediamo allora:
- chiarezza e garanzie sulla qualità dell’acqua;
- un’immediata programmazione di interventi volti al distacco da SORICAL con il ritorno ai pozzi ed agli acquedotti comunali per una graduale e completa autonomia idrica;
- la sospensione dell’invio delle bollette per il pagamento del servizio idrico;
- la convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema;
- che il Comune di Serra San Bruno intraprenda contro la SORICAL ogni azione necessaria ad ottenere il risarcimento degli ingenti danni subiti con la cattiva gestione del servizio e l’eventuale restituzione delle somme ingiustamente pagate.
Paolo Reitano (coordinatore Pd Serra San Bruno)
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