mini scuolamedia

Riceviamo e pubblichiamo

Sono una dei genitori direttamente interessati all'articolo da voi scritto e volevo precisarvi alcune cose che non combaciano con la realtà dei fatti: io ero a casa ad aspettare che mio figlio rientrasse da scuola quando la Preside mi ha contattato dalla scuola per dirmi che mio figlio era stato aggredito da un uomo fuori dalla scuola e si era rifugiato nella presidenza con la Preside che ha subito chiamato i carabinieri, io mi sono subito precipitata a scuola e nel frattempo ho avvisato mio marito che stava lavorando quando sono arrivata ho trovato mio figlio in lacrime con delle escoriazioni al collo causate dalla persona adulta padre di un alunno, questa persona aveva afferrato mio figlio per il collo cercando di soffocarlo solo perchè all'uscita dalla scuola i ragazzi si spingevano.
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mini mundizzella_viale_della_paceSerra San Bruno oggi è semplicemente un luogo dove a qualsiasi ora ed in qualsiasi strada, si possono depositare in modo indiscriminato rifiuti di ogni generi: buste, bottiglie, plastica, cartoni, materassi, mobili d’arredamento, scaldabagni e pneumatici. Ancora nella mente dei cittadini riecheggiano freschi i giorni roventi dell’estate appena trascorsa, quando il paese accolse turisti, visitatori ed emigrati figli di questa stessa terra, esibendo il peggio di sé. Sfoggiando piramidi di spazzatura per le vie del centro abitato. Una situazione che si protrae ancora oggi, in una città sempre più risoluta al peggio.

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mini nottediluce
Venerdì 5 ottobre il cielo di Serra splenderà più del consueto, esaltato dall’aura luminosa di 500 candele. 500 luci simbolo di vita, fede e speranza. Si tratta dell’iniziativa ‘Notte di Luce’, promossa dall’associazione ‘L’anima verde del mondo’ di Luciano Pisani in occasione della solenne processione che anche quest’anno, seguito da una copiosa schiera di fedeli, condurrà San Bruno dal Santuario di Santo Stefano fino alla Chiesa di San Biagio. Una volta giunto ai piedi della chiesa principale del paese, in piazza Mons. Barillari, il busto del Santo patrono d’Europa sarà quindi accolto da uno scenario meraviglioso, arricchito dalla fiamma sottile di 500 luci. Un evento inedito, in onore di Brunone di Colonia che condusse una vita ‘illuminata’ dalla preghiera e dalla clausura. Chiunque voglia contribuire all’iniziativa potrà, lungo tutto C.so Umberto I, esporre dalle finestre e dai balconi altre luci, esaltando il passaggio del busto argenteo di San Bruno con il suggestivo riverbero dei ceri votivi. 
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mini IMG00156-20120920-1617Nei giorni scorsi il Comitato civico Pro-Serre ha incontrato Marco Poletto, membro del cda dell’azienda “La Foresta” che sta realizzando a Serra San Bruno una centrale a biomasse all’interno del terreno di proprietà dell’azienda stessa, sito a pochi passi dal Santuario di Santa Maria del Bosco. Il Comitato ha richiesto l’incontro, riscontrando la massima disponibilità da parte dell’azienda, per chiedere informazioni dettagliate sulle caratteristiche dell’impianto e sul potenziale impatto ambientale sul territorio. Il dott. Poletto ha spiegato che si tratta di un impianto di piccole dimensioni (1 megawatt) che si alimenta solo con biomassa legnosa vergine proveniente dai boschi di proprietà dell’azienda.

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mini pistola_1a_pagSERRA SAN BRUNO – Da “risorsa” per il paese e per il suo partito a figura scomoda da scaricare in fretta e in furia. Sapevano chi era e quanti voti avrebbe portato in dote, lo hanno cercato, gli hanno chiesto di candidarsi, hanno insistito. Poi, una volta conquistato il comune, hanno cercato di disfarsene, di prenderne le distanze come da un commensale prima invitato a sedersi a tavola e poi trattato da indesiderato. “Il rilancio dell’attività amministrativa” è la motivazione, evidentemente poco credibile, con cui l’hanno cacciato dalla giunta.

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simbarioSIMBARIO - Non si placano le proteste dei cittadini all’interno del palazzo comunale. Infatti, come segnalato da alcune famiglie, continua a non esserci l’acqua nella zona alta del paese. Principalmente, i luoghi colpiti dal problema sono via Giacomo Matteotti e le abitazioni nei pressi del Calvario. Una storia quella dell’acqua che si ramifica in mille intrecci ai quali i cittadini cercano di far fronte: dalla chiusura sei serbatoi comunali, all’allaccio all’acqua avvelenata dell’invaso dell’Alaco, alle secche estive ecc. Insomma, l’approccio dell’essere umano con prezioso liquido diventa sempre più difficile. E la confusione in merito ai problemi sopra elencati regna sovrana, dato che gli amministratori dei vari Comuni sono sempre di più impegnati nell’infinito balletto di ordinanze che un po’ ne attestano la bontà e un po’ l’impossibilità di utilizzo della stessa per uso umano

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mini Zupo-AntoninoGEROCARNE - L'hanno freddato stamattina nei pressi della sua abitazione, in contrada Comunella, tra Gerocarne e la frazione Ariola, dove era agli arresti domiciliari perchè coinvolto in una vasta operazione antidroga. Antonino Zupo, 31 anni, è stato ucciso in un agguato avvenuto intorno alle 11. Il suo nome figurava tra le 39 persone arrestate nel gennaio del 2011 dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia nell'ambito dell'operazione "Ghost", che ha fatto luce su una fitta rete di trafficanti di cocaina e marijuana che aveva base operativa a Gerocarne. Zupo era considerato dagli inquirenti il braccio destro di Piero Sabatino, ritenuto a sua volta l'elemento di vertice dell'organizzazione dedita al traffico di stupefacenti.   

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mini San_Bruno-BrunoneÈ una miniera intellettuale inesauribile Luciano Pisani, presidente dell’Associazione ‘Cal-Cal’. Una scatola magica forgiata da una brillante dinamicità mentale dalla quale, con cadenza quasi quotidiana, emergono idee utili a soffiare via la polvere annidata sugli albori della nostra storia. Progetti adatti ad infrangere quelle barriere d’oblio che spesso una comunità inconsapevolmente si costruisce attorno. Offuscando le proprie origini. Lacerando la memoria di un passato glorioso.

Luciano Pisani continua a scavare fino alle radici della nostra società. Verso la genesi della comunità serrese. Ponendone in evidenza elementi spirituali, sociali ed antropologici. Mettendo in atto pianificazioni di alto profilo orientate alla promozione di modelli economici virtuosi. Basati sulle nostre risorse umane e culturali. Sulla passione e l’orgoglio di vivere la propria terra. Sull’esigenza di farne riemergere gli elementi migliori. 

Così il ricercatore serrese, intende con forza promuovere ufficialmente l’investitura di San Bruno di Colonia a Santo Patrono d’Europa. Secondo Pisani, San Bruno avrebbe infatti ‘tutte le carte in regola per rivestire questo titolo’. Basta fare semplicemente riferimento alla vita del Santo per capire come durante l’arco della sua vita abbia toccato gli Stati più importanti dell’intero continente, lasciando in ogni paese un’impronta tangibile della sua visita.

Brunone nacque infatti in Germania, a Colonia, nel 1030, per poi trasferirsi da giovanissimo a Reims in Francia, dove il vescovo Gervasio gli affidò la direzione della scuola clericale di cui precedentemente era stato allievo. Nel 1076 Bruno lasciò l’incarico ed, a causa dei dissidi col vescovo di Gournay, fu costretto a rifugiarsi presso il conte Ebal di Roucy. Animato da una profonda vocazione monastica, partì verso l’eremo di Molesme in cui risiedeva San Roberto, per dirigersi in seguito verso Grenoble, alla ricerca di un luogo solitario in cui avrebbe eretto un monastero: la Charteuse, la Gran Certosa. Dopo 6 anni, abbandonò la Francia, per dirigersi in Italia, a Roma, dove Urbano II, suo discepolo, Papa, lo aveva convocato. Ma il Santo, ormai avvezzo alla vita monastica, decise di ritornare al silenzio. Trasferendosi verso l’Italia Meridionale, giunse nell’entroterra dell’Appennino calabrese, dove il conte Ruggero lo omaggiò delle terre su cui avrebbe costruito il santuario di Santa Maria e l’eremo di Santo Stefano. Il Santo fece in modo che gli operai si stabilizzassero distanti dall’eremo, per non turbare la solitudine certosina. Sorsero così le prime abitazioni dell’attuale Serra San Bruno.

È quindi proprio nelle tracce della vita stessa del Santo che le asserzioni di Pisani trovano fondatezza. D’altronde anche il compianto cardinale Carlo Maria Martini, nell’omelia dello scorso 6 ottobre, celebrata proprio a Serra, aveva testualmente ribadito: “È bello pensare come i santi, in tempi lontani, giravano l’Europa trovandosi ovunque a casa loro. Noi stiamo cercando di realizzare il grande disegno di un’Europa senza frontiere,in cui ciascun popolo e ciascuna città mantengano la propria identità, ma uniti dalla solidarietà nel difendere la dignità umana e la pace. San Bruno potrebbe certamente essere considerato, patrono d’Europa e dell’unità europea”.

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mini presidente-provincia-vibo-de-nisiMentre tutta la Calabria aspetta le decisioni del Viminale che, in un senso o nell'altro, segneranno il futuro del famigerato modello Reggio, nella provincia più disastrata della regione ci si comincia ad interrogare sull'esistenza di un ulteriore poco edificante modello Vibo. Si assiste, a meno di clamorose novità, agli ultimi rantoli di un ente che sul territorio è spesso apparso inutile, come però non lo è stato per i vari caporioni della politica che lo hanno usato per spremerne le casse e piazzare i loro pupilli assetati di poltrone ben visibili e remunerate. Questa fine ingloriosa dell'ente però è resa più amara dalla vicenda dell'ammanco milionario che ha portato alle dimissioni un'impiegata dell'ufficio Affari Finanziari, Mirella Currò

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mini arena_e_scopellitiA quanto pare siamo alla frutta. La gestione del Comune di Reggio Calabria potrebbe essere, già nei prossimi giorni, risolta con l’affidamento dell’ente ad una triade commissariale. Nella giornata di giovedì il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha convocato d’urgenza il Prefetto di Reggio, Vittorio Piscitelli, per approfondire ulteriormente i particolari emersi dalla relazione stilata dalla commissione d’accesso insediatasi nella città dello Stretto nel gennaio scorso. Argomento dell’incontro, la presunta continuità di rapporti fra l’amministrazione reggina e la criminalità organizzata, sia per il periodo della gestione Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria fino al 2010 ed attuale presidente della Regione, sia per il breve mandato dell’attuale sindaco Demetrio Arena.

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