Sono ormai passati 15 anni e adesso, per lui, sarebbero stati 33. Ma una mano criminale impunita ha fermato la sua esistenza alla soglia della maggiore età. Anche quest’anno il 13 settembre non ci sarà nessuna festa per Pasquale Andreacchi e per i suoi familiari, ma quanti non lo hanno dimenticato continueranno a tributargli la giusta memoria come sarebbe piaciuto lui, con i suoi amati cavalli. 

È nato con questo intento, l’anno scorso, il Memorial che porta il suo nome. E con la stessa caparbietà il nome di Pasquale sarà ricordato anche quest’anno con la seconda edizione in programma a Serra San Bruno per domenica 15 settembre.

Il “gigante buono” è scomparso da giovanissimo l'11 ottobre del 2009, mentre il 9 dicembre dello stesso anno un terribile ritrovamento ha messo tragicamente fine alle speranze che ancora c’erano sulla sua sorte: i resti straziati del ragazzo furono fatti ritrovare in un cassonetto e poi, il 27 dicembre successivo in un bosco adiacente.

Le indagini sul suo omicidio non hanno portato a nulla, ma è emerso che probabilmente è stato attirato in una trappola, aggredito, sequestrato, ucciso con un colpo di pistola in fronte e poi dato in pasto agli animali. Una sequenza macabra che ancora oggi è avvolta dal mistero. Per lui e per la sua famiglia non c'è stata, in questi 15 anni, nessuna verità e nessuna giustizia.

I cavalli erano la sua unica, grande passione e per questo motivo il suo nome, anche quest'anno, verrà indissolubilmente legato proprio a un evento creato ad hoc con protagonisti i suoi amati quadrupedi. Si tratterà dunque di un'occasione per tenere viva la memoria di quanto accaduto e, magari, per toccare la coscienza di chi potrebbe riaccendere quella necessaria speranza di giustizia che, dopo tanto dolore, potrebbe almeno consegnare un po' di pace al padre Salvatore e alla mamma Maria Rosa.