Il Vizzarro.it - quotidiano online
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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
MONGIANA - Si è conclusa nella giornata odierna, su iniziativa dei Ministeri dei Beni Culturali e della Pubblica Istruzione, la manifestazione dal titolo "Libriamoci", che ha preso il via mercoledì scorso in tutti gli istituti scolastici del Paese. Anche il piccolo centro del Vibonese ha deciso di aderire a questa iniziativa e, nella mattinata di oggi, alle ore 11.00, presso la sala congressi del “Museo delle Reali Ferriere Borboniche”, alla presenza del primo cittadino, Bruno Iorfida, del dirigente scolastico Tiziana Furlano, degli studenti dell’istituto Comprensivo di Fabrizia, plesso scolastico di Mongiana, e della Pro loco di Mongiana, si è tenuto un incontro con gli studenti, nel corso del quale lo stesso Iorfida ha letto un brano sulla storia di Mongiana, oltre ovviamente anche altri testi scelti direttamente dagli studenti . La manifestazione ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi alla lettura e di stimolare la curiosità e la voglia di sapere e conoscere l’identità culturale del proprio paese. Al termine della manifestazione, il Comune ha provveduto a donare alla scuola un libro sul paese delle Ferriere a ricordo della giornata trascorsa assieme.
La Cenerentola d’Italia è ancora la Calabria. La nostra regione si conferma la più povera dell’intera nazione con un Pil pro capite che nel 2013 si è fermato a soli 15.989 euro, meno della metà delle regioni più ricche della penisola: Valle d’Aosta (34.442 euro), Trentino Alto Adige (34.170 euro) e Lombardia (33.055). E’ questo quanto emerso dal rapporto Svimez 2014 presentato ieri a Roma. I dati dipingono un trend in calo per tutto il Mezzogiorno, che nel 2013 è sceso al 56,6% rispetto al valore del Centro-Nord. Un passo indietro di ben dieci anni, capace di riportare il Sud Italia ai livelli del 2003, con un Pil pro capite di 16.888 euro, mentre quello del Centro-Nord si è mantenuto a quasi il doppio: 29.837 euro pro capite. Un Sud, quindi, poverissimo, discriminato e senza lavoro, con alti tassi di povertà, emigrazione e disoccupazione e soprattutto con un progressivo invecchiamento della popolazione residente.
Dati che confermano la crisi amara in cui è caduto il Mezzogiorno, una delle zone d’Europa ormai a maggiore rischio desertificazione, dove i flussi di emigrazione sono ripartiti con la stessa intensità della metà del novecento, tanto che solo nel 2013 si sono contati ben 116mila abitanti che hanno fatto le valigie per spostarsi dal Meridione verso altre zone d'Italia e d'Europa. Anche il saldo tra natalità e decessi si è chiuso in largo passivo. Fenomeni determinati, anche e soprattutto, da un impoverimento continuo (il tasso delle famiglie meno abbienti è aumentato del 40% nell’ultimo anno) e dalla cronica mancanza di occasioni occupazionali (perso l’80% dei posti di lavoro nazionali tra il primo trimestre del 2013 e del 2014).
Il settore che più di tutti sembra aver accusato il colpo è quello industriale, che ha fatto registrare un calo del 53% degli investimenti dal 2007 al 2013, con un conseguente -20% degli operatori impegnati nel settore. Crollano anche i consumi delle famiglie (-13% in cinque anni) e la soglia dei soggetti occupati ha raggiunto i 5,8milioni, eguagliando il valore minimo registratosi dal 1977 ad oggi. Non va meglio per il settore turistico in preda ad una condizione di piena decadenza economica: fino all’agosto 2014 le imprese turistiche fallite o comunque sparite dal settore commerciale, hanno determinato un saldo negativo di 2.417 occupati.
Nell’ambito della presentazione del rapporto Svimez 2014, si è provato, in conclusione, anche a proporre soluzioni utili a determinare una giusta inversione di tendenza. Tra le idee di “policy” emerse, la fiscalità di compensazione, il rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale specifica per il Meridione. Strategie – afferma lo Svimez – che si pongono dentro una visione di sviluppo nazionale centrata sul riscatto del Mezzogiorno, basata su quattro direttive principali: rigenerazione urbana, rilancio delle aree interne, creazione di una rete logistica in un’ottica mediterranea, valorizzazione del patrimonio culturale.
Coinvolgere i ragazzi delle scuole e sensibilizzarli alle attività sociali derivanti dall’associazionismo è uno dei punti cardini del gruppo micologico “Abete bianco” di Serra San Bruno. Il professore e micologo Maurizio Siviglia, durante il suo percorso naturalistico avviato all’interno del sodalizio serrese, ha sempre cercato di valorizzare l’aspetto didattico della sua attività, trasmettendo ai propri allievi dell’istituto comprensivo, l’importanza di rapportarsi con la natura e di preservarla per il bene della comunità.
Da diversi anni ormai, i ragazzi della scuola media, guidati dal professore Siviglia, sono protagonisti di importanti pubblicazioni di carattere naturalistico, utilizzate anche all’interno della scuola come testi per conoscere le meraviglie delle Serre, peculiari solo a questo territorio.
I membri dell’“Abete bianco”, inventariando sulla tre giorni che si è tenuta dal 17 al 19 ottobre scorso – in occasione della “mostra micologica” promossa dagli attivisti dell’associazione – hanno classificato oltre 250 specie di funghi. La raccolta ai fini della mostra, tenutasi a Palazzo Chimirri, si è svolta il 17 ottobre scorso proprio con la partecipazione dei ragazzi della scuola media (classe 3A), i quali, con l’aiuto del professore Siviglia, hanno classificato tutti gli esemplari raccolti durante l’escursione nella montagna di Serra San Bruno.
«Molti componenti del gruppo micologico – si legge nella nota stampa diffusa dall’associazione – tra cui il prof. Francesco Pupo, La Rizza Maria e Pisani Nazzarena, hanno guidato i ragazzi nei boschi delle Serre Calabre sotto il coordinamento dei micologi Siviglia Maurizio e Porcino Domenico, rispettivamente presidenti del gruppo micologico di Serra San Bruno e di Reggio Calabria».
In occasione della tre giorni, il 18 ottobre, a partire dalle ore 9, all’interno di Palazzo Chimirri si è tenuto anche un importante convegno formativo. Ad avviare i lavori è stato il dott. Vincenzo Barillari, che ha introdotto i relatori: dal professore Tonino Ceravolo, il quale ha incentrato il suo intervento sul contesto storico e sul territorio di Serra San Bruno, fino ai contributi dell’ispettore forestale Domenico Minichini e degli esperti Antonio Raghiele, Pino Greco, De Vito Giuseppe e dello stesso prof. Maurizio Siviglia, chiamati a relazionare sulle caratteristiche del fungo e sull’importanza che lo stesso ha all’interno dell’alimentazione e dell’ambiente.
L’importante manifestazione è stata trasmessa nella giornata del 18 ottobre sull’emittente Radio Serra. La mostra dei miceti è rimasta aperta al pubblico fino a domenica 19 ottobre.
Durante l’ultima campagna elettorale, l'attuale maggioranza comunale guidata dal sindaco Bruno Rosi e dal capogruppo Nazzareno Salerno, aveva garantito con tono possente e deciso: «Adegueremo la piscina alle esigenze dei ragazzi diversamente abili». Un annuncio – con tanto di nomi degli stessi giovani utenti del servizio – scagliato direttamente dal palco in pasto ad una folla in delirio, capace qualche giorno dopo di assegnare senza tante incertezze la guida della cittadina proprio alla compagine del locale centrodestra.
SORIANO CALABRO - Volti squarciati dal dolore. Quello di un padre e di una madre, che non rivedranno mai più il proprio figlio. Quello di due sorelle, che non avranno più un fratello con il quale condividere i momenti più belli. Ma soprattutto quello di un'intera comunità che, per un errore, uno sbaglio, una tragica fatalità, da due anni ha perso un figlio. Si, perchè Filippo era un po' così con tutti. Un ragazzo tranquillo, che non ha mai avuto problemi con la giustizia. Lavorava sodo, andando in giro con il padre Martino nei mercati della zona. Un adolescente come tanti altri, che aveva ancora una vita davanti a sé. In casa Ceravolo, però, è come se l'orologio si fosse fermato a quella maledetta sera del 25 ottobre 2012. Filippo, infatti, aveva deciso di recarsi a Pizzoni per trovare la fidanzata. A separare i due paesini poche, decine di chilometri. Arrivata una certa ora, il 18enne ha pensato fosse il momento di rincasare e, nel fare ritorno a Soriano, evidentemente Filippo non si sarebbe mai aspettato di rimanere vittima in un agguato di mafia. La sua colpa, quella di chiedere un passaggio a Domenico Tassone. Quella sera, infatti, a morire doveva essere proprio Tassone ma chi ha sparato non avrebbe mai immaginato che in quella macchina ci fosse anche Filippo.
A due anni di distanza dalla scomparsa, il movimento Ammazzateci Tutti, in collaborazione con l'associazione ConDivisa e la Consulta sicurezza dei sindacati autonomi delle forze dell'ordine, hanno organizzato una giornata in sua memoria. Dopo la Santa Messa celebrata da don Pino De Masi i presenti hanno tenuto una fiaccolata che ha percorso le vie del paese per poi arrivare in piazza dove ci sono stati tutta una serie di interventi. All'iniziativa c'erano numerose autorità civili e militari, rappresentanti delle forze politiche, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi ed i familiari di Pasquale Andreacchi, giovane come Filippo ucciso brutalmente nel 2009.
È una vera e propria ecatombe quella che è emersa mercoledì scorso nell’incontro tenuto nella sala del consiglio provinciale sullo stato di agibilità degli edifici scolastici del Vibonese. Su 32 strutture di competenza della Provincia – di cui 26 di proprietà e 6 in affitto – solo 4 risultano completamente a norma antincendio, mentre, a parere dei Vigili del fuoco, se l’analisi si estende a tutte le 200 scuole del Vibonese, solo 7 risultano essere perfettamente in regola con le vigenti disposizioni. Una situazione catastrofica sancita dal fatto che per l’adeguamento degli edifici sono stati presentati progetti per un importo complessivo di 9milioni di euro. Progetti che, però, non hanno al momento avuto alcuna copertura finanziaria. La situazione si fa ancora più catastrofica se si considera che, invece, per l’adeguamento alle normative antisismiche di milioni ne occorrerebbero addirittura 30.
Dopo un inizio ottobre abbastanza perturbato, che ha fatto pensare ad un rapido ingresso della stagione autunnale, le ultime due settimane hanno dato un sapore decisamente estivo e alquanto anomalo per il territorio delle Serre, abituato a continue e prolungate giornate uggiose. Ma la situazione è in rapido peggioramento, per via di una perturbazione che tra domani e giovedì si impossesserà del nostro territorio portando un deciso cambio di rotta con un brusco calo delle temperature.
L’elemento saliente di questa perturbazione non sarà tanto la quantità di pioggia, che potrà risultare in alcune zone abbondante (coste tirrenica e ionica), quanto le temperature che crolleranno raggiungendo valori tipicamente invernali. In riferimento a quest’ultime – come è possibile osservare dagli spaghi – subiranno una flessione di oltre 10 gradi rispetto la giornata odierna, portandosi su valori che anche in pieno giorno faticheranno a superare gli 8-9°, e in condizioni di pioggia intensa avranno valori anche inferiore, con la possibilità, se pur scarsa, dei primi fiocchi di neve in cima alle nostre amate montagne (circa 1400 metri s.l.m.).
Questa situazione si prolungherà per un paio di giorni, in seguito le temperature subiranno un incremento di 3-4° ma rimanendo su valori inferiori rispetto alla media, fino alla fine del mese di ottobre.
Il rischio di eventi intensi è elevato a causa di una perturbazione a carattere freddo che, attraversando un mare ancora caldo, può generare cellule temporalesche imponenti, le quali sono in grado di scaricare ingenti quantità di pioggia in porzioni di territorio molto ristretto. Tale rischio sarà maggiore sulle coste, con la possibile creazione di trombe d’aria, mentre per quanto riguarda il nostro territorio possiamo dire che saremo maggiormente protetti dai fenomeni estremi grazie alla barriera creata dal nostro sistema montuoso.
"Spaghi" Serre Calabre - martedì 21 ottobre - mercoledì 5 novembre
A poche settimane dallo stop dei lavori per i due impianti di San Nicola da Crissa, confermato anche dal Consiglio di Stato, il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso adesso la costruzione di un'altra centrale a biomassa, per la produzione di energia elettrica, che la multinazionale “Enel Green Power” avrebbe intenzione di realizzare a Mongiana. Il Tar Calabria ha deciso, dunque, di accogliere la richiesta di sospensiva presentata da un comitato costituito da un gruppo di cittadini residenti nella cittadina delle Reali Ferriere.
E' prevista per il 21 gennaio prossimo l'udienza preliminare a carico di Gerardo Rinaldo Bertucci, 59enne medico e vicesindaco di Serra, e di Fabiana Ceniti, 51 anni di Brognaturo, finiti entrambi nel registro degli indagati per la morte di Giuseppe Schiavello, il 62enne serrese deceduto il 31 gennaio 2011 a Vibo Valentia, a seguito di un presunto caso di malasanità. Bertucci, che tra l'altro era anche il medico curante della vittima, “omettendo l'esecuzione di appropriati esami ematochimici ad elevata valenza diagnostica per svelare la presenza di un fatto trombotico in atto”. Ceniti, invece, medico del Pronto Soccorso dell'ospedale di Serra, secondo l'accusa avrebbe praticato, “pur in assenza di un quadro clinico che deponeva per una trombo embolia polmonare, esclusivamente ossigenoterapia unitamente a Tefamin e Bentelan per via endovenosa, omettendo terapie farmacologiche idonee a lisare i trombi che occludevano quote importanti dell'albero vascolare polmonare”. Entrambi, dunque, secondo l'accusa “non impedivano l'aggravamento delle condizioni del paziente con grave embolia polmonare e, così facendo, cagionavano la morte di Schiavello”.
Il 62enne, inoltre, aveva già accusato malori dieci giorni prima del decesso e il medico di famiglia, Bertucci, secondo quanto riferito dai familiari aveva praticato nei suoi confronti delle cure con semplici antipiretici. L’ultima visita effettuata presso la residenza di Schiavello era stata eseguita nel giorno antecedente al decesso, verso le 11.30 del mattino, quando il paziente presentava ormai notevoli difficoltà respiratorie e chiazze nere sul volto, e il medico – sempre a dire dei familiari della vittima – si era limitato a prescrivere un medicinale mucolitico utile al trattamento sintomatico delle affezioni respiratorie. Le condizioni dell’uomo si erano però aggravate già nel primo pomeriggio, fatto che avrebbe indotto i parenti a trasportare il congiunto all’ospedale “San Bruno”, dove gli sarebbe stata riscontrata una polmonite bilaterale, determinata dal funzionamento del solo polmone sinistro. Viste le condizioni, si era reso necessario il suo trasferimento presso lo “Jazzolino” di Vibo, dove però è deceduto.
SERRA SAN BRUNO - Un giorno in cui poter visitare i musei in Italia in modo speciale con tutta la famiglia. Il 12 ottobre prossimo, in occasione di F@Mu 2014 | Il Filo di Arianna, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, su tutto il territorio del Paese musei, fondazioni ed esposizioni temporanee si apriranno alle famiglie con attività didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l'occasione. Anche quest'anno il Museo della Certosa aderisce alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo con un'iniziativa rivolta in modo particolare ai bambini e alle loro famiglie. L'evento quest'anno ha ricevuto inoltre il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), del Ministero dell'Economia, dell'ICOM, dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio mondiale Unesco, e della RAI. Quest’anno la F@Mu propone un tema conduttore, da cui i musei potranno trarre ispirazione per l’organizzazione delle proprie attività didattiche: IL FILO DI ARIANNA, che diventando il simbolo intorno a cui far ruotare tutte le attività della Giornata unirà idealmente tutti i musei aderenti, le famiglie partecipanti, e veicolerà l’incontro delle diverse culture, favorendo l’instaurarsi di relazioni tra adulti e bambini anche di diverse etnie. Tutte le iniziative si trovano sul sito web www.famigliealmuseo.it che è consultabile dalle famiglie per avere informazioni sui diversi programmi dei Musei aderenti. La modalità di adesione è libera per ogni struttura museale: alcuni musei proporranno la gratuità, altri organizzeranno laboratori e attività speciali apposta per le famiglie. Questa edizione della Giornata sarà l'occasione di presentare alle famiglie il Manifesto per un Museo a Misura di Bambino ideato con Artkids, da anni impegnato in progetti educativi e nella realizzazione di prodotti editoriali che aiutino i bambini a incontrare l'arte e i grandi artisti. Il Museo della Certosa propone quest'anno un'iniziativa legata alla mostra ancora in corso di dipinti degli artisti calabresi Carmelo Zimatore e Diego Grillo. Davanti alle opere di questi artisti i bambini e i loro genitori saranno impegnati in un laboratorio dal titolo "Fermo immagine. Scene di una vita stra-ordinaria" laboratorio per bambini e ragazzi sulla vita di san Bruno. La visione diretta dei dipinti permettera ai giovani visitatori di conoscere gli episodi più importanti della vita del santo e saranno lo spunto per riflettere sugli eventi importanti della vita di ciascuno di loro, quali il giorno della nascita, il primo giorno di scuola, la Comunione ma anche un viaggio o un pranzo con gli amici. Successivamente ci sarà la possibilità di mettere in scena questi momenti importanti e , riproducendo la metodologia di lavoro dei pittori Zimatore e Grillo, immortalarlo in immagini fotografiche per poi riprodurli in disegni e dipinti, creando opere personali ed originalissime. Un laboratorio, quindi, nel quale ad un momento di riflessione storico ed artistica se ne affianca uno più operativo e creativo che lascia spazio alla individualità e alla fantasia di ciascun piccolo visitare. L'ingresso ai laboratori è gratuito e l'occasione per passare una mattinata diversa in famiglia.
Museo della Certosa
096370608 e 3317798429
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