mini liberaRiceviamo e pubblichiamo:

- Pensiamo che una reale Liberazione della nostra Terra di Calabria non possa non passare per la liberazione dalle mafie e dalla denuncia e testimonianza pubblica di ciascuno di noi. Invitiamo perciò tutti gli iscritti e simpatizzanti a partecipare alla Festa della Liberazione, che avrà luogo il 25 aprile 2013 in piazza Diaz, organizzata anche con la collaborazione, tra gli altri, di Libera-Vibo Valentia e dell'Associazione  Il Brigante. Durante la festa lasceremo un "microfono aperto" dove ogni cittadino e cittadina potrà esprimersi Liberamente riguardo ai temi della giornata, per testimoniare la propria esperienza di resistenza e liberazione in Calabria. Facciamo sentire la nostra voce onesta contro le manovre 'ndranghetiste, dei corrotti e dei disonesti.

La difesa del territorio e delle regole contro una subcultura mafiosa che oramai è radicata, richiede lo sforzo di tutti quanti. A voi ragazzi del "Brigante" di Serra San Bruno,che nei giorni scorsi siete stato oggetto di un vile atto intimidatorio, e che siete impegnati quotidianamente sul 'campo' per la difesa dei diritti, per la difesa del bene primario dell'acqua -bene pubblico e che deve rimanere libero dagli interessi delle lobby-  
a voi che in questi anni siete stati 'sentinelle' di legalità, in un territorio dove lo strapotere delle consorterie criminali è soffocante, ,
vogliamo esprimere solidarietà e vicinanza. 
Non mancherà il nostro sostegno e l'appoggio per continuare nel percorso che abbiamo assieme intrapreso da diverso tempo per riprenderci il presente e far ripartire il futuro di questa nostra terra. 

Coordinamento Provinciale Libera Vibo Valentia

- Esprimo la mia solidarieta' e quella del WWF Calabria a tutti i militanti dell'Associazione "Il Brigante" di Serra San Bruno per il barbaro atto di intimidazione subito ieri sera, nella certezza che simili manifestazioni di vile arroganza mafiosa non potranno che rafforzare la volonta' di continuare a lottare per la difesa del nostro territorio .

Pino Paolillo

- L'amministrazione comunale di Sorianello, guidata dal sindaco Sergio Cannatelli ed il consigliere Bruno Ciconte, condannano il vile atto che ha colpito l'associazione culturale ‘Il Brigante’ ed esprimono ai componenti del sodalizio la più totale ed incondizionata solidarietà e vicinanza per quanto accaduto. È evidente che si tratti di un messaggio di chiaro stampo mafioso, perpetrato da chi, probabilmente, vorrebbe intimidire giovani attivisti che, da anni, si battono per la tutela della salute pubblica, contro l’invaso dell’ Alaco e, non per ultimo, contro ogni forma di criminalità organizzata. Nel ribadire con forza il nostro sostegno all’associazione, invitiamo i componenti a proseguire su questa strada, perchè solo così si potrà liberare la nostra terra dalle ingiustizie e dalle malefatte.

- Una testa di pecora grondante sangue lasciata sulla soglia della porta. Un’immagine macabra da film di far west o tipo il padrino. Una triste realtà, invece, che si è materializzata nei giorni scorsicontro i compagni e le compagne dell’associazione culturale il Brigante di Serra San Bruno. Un chiaro segnale di stampo ‘ndranghitista ad uno “sgarro” maldigerito dalle onorate locali che con la copertura delle famigliepolitiche/massoniche più influenti si spartiscono e gestiscono le ricchezze ed i posti di potere nell’amministrazione del territorio. I compagni del brigante non sono nuovi a tali attacchi. Nei mesi scorsi pallettoni sono stati lasciati sui gradini dell’abitazione di Sergio uno degli esponenti più in vista del collettivo, ora invece il pacco è stato recapitato sotto il portone dei locali dell’associazione, a dimostrazione che qualcosa nella prassi politica del collettivo ha infastidito, e pure parecchio, qualcuno. Ai briganti di serra sempre in prima linea nella difesa del territorio delle serre vibonesi, contro gli scempi dei boschi e dei terreni, contro le speculazioni nella gestione dell’acqua, in difesa dei diritti dei lavoratori dei precari e degli sfruttati, la nostra solidarietà militante, certi che non saranno tali atti a smorzare la loro caparbietà, a frenare la loro volontà, ad annichilire la loro convinzione nella giustezza della causa e nella conduzione della lotta per una società diversa. L’unico freno all’ingerenza delle ‘ndrine, al potere dei padroni e al malaffare dei politici è l’autorganizzazione popolare e la lotta politica di massa, non l’intervento di questori, prefetti e polizia sempre pronti a pose e dichiarazioni roboanti solo dopo che si materializzano atti di tale portata, ma che niente fanno di realmente efficace e concreto per prevenirli. Ed in questa direzione noi andiamo avanti. La solidarietà è un’arma. Lunga vita ai briganti

CPOA RIALZO - COSENZA


 

 

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mini brigante_entrataRiceviamo e pubblichiamo: Stamani la deputata Cinque Stelle Dalila Nesci ha depositato un’interrogazione parlamentare sull’atto intimidatorio dello scorso 9 aprile contro l’associazione culturale “Il Brigante” di Serra San Bruno (Vibo Valentia), destinataria di una testa di pecora mozzata davanti alla porta della propria sede. Nell’atto ispettivo, la parlamentare ventiseienne ha chiesto ai ministri dell’Interno e della Giustizia se risultano collegamenti tra l’episodio e l’intimidazione subita da Sergio Gambino, membro dell’associazione “Il Brigante”, il 17 novembre 2011. Soprattutto, Nesci vuole capire – spiega – “se tali episodi dal linguaggio mafioso siano tentativi di cucire la bocca a esponenti della società civile che in Calabria s’impegnano ogni giorno per il bene comune, l’acqua, l’ambiente, la legalità e la democrazia, dimostrando coraggio e voglia di sovvertire le logiche dell’imposizione che finora hanno provocato emigrazione e silenzio”.

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mini alaco_schiuma
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Stamani abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare sull’invaso dell’Alaco, per verificare se va chiuso. L’atto, di mia iniziativa, è firmato anche dagli amici Paolo Parentela, Federica Dieni e Sebastiano Barbanti, deputati Cinque Stelle. Grazie a un impegno collettivo insieme alle associazioni e ai comitati del territorio, nel testo è ricostruita la storia dell’opera, che rifornisce 88 comuni del Catanzarese e Vibonese, in tutto circa 400 mila persone. Il lago fu sequestrato dalla Procura di Vibo Valentia, col sospetto di avvelenamento, tornato nei mesi scorsi con il caso del benzene nei prelievi dell’Arpacal, che poi fornì la sua giustificazione. L’odierno atto ispettivo serve per avere certezze – sottolinea Federica (Dieni) – visto che finora sono stati dati elementi inesatti e contraddittori, con un pessimo esempio di prontezza e coordinamento istituzionale”.
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mini brigante_piazzettaRiceviamo e pubblichiamo:

- Il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” ed il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua esprimono piena solidarietà e vicinanza ai militanti e alle militanti dell’associazione Il Brigante di Serra San Bruno (VV) per il vile messaggio intimidatorio fattogli recapitare ieri notte proprio all’ingresso della sede della storica associazione che da anni, nelle Serre Calabresi, si batte in difesa del territorio e per l’acqua pubblica.Dopo i bossoli di lupare nel novembre del 2011, arriva la testa mozzata di una pecora, chiarissimo messaggio intimidatorio di matrice ‘ndranghetista rivolto ai militanti dell’associazione, aderente al Coord. Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”, che da tempo si batte per far emergere la verità sulla gestione dell’invaso dell’Alaco e sull’inquinamento delle sue acque.

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mini sede_associazione_Il_BriganteSERRA SAN BRUNO - Ieri sera l’Associazione Culturale Il Brigante ha subito una raccapricciante intimidazione: una testa mozzata di pecora è stata ritrovata, pochi minuti dopo le ore 22:30, ai piedi della porta d’ingresso della sede storica de Il Brigante, in pieno centro a Serra San Bruno. La macabra scoperta l’hanno fatta alcuni attivisti che si trovavano in quel momento all’interno dei locali dell’associazione e che hanno prontamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Un segno di matrice inequivocabilmente ‘ndranghetista: un’inquietante minaccia di morte, rappresentata con il classico rito del “macabro” cimelio della testa di animale decapitata e adagiata, col sangue ancora caldo, sull’atrio di ingresso. Un atto gravissimo che ha colpito un luogo di aggregazione sociale e di lotta politica

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mini adrenalina_verdeSERRA SAN BRUNO - L’esplosione della natura, con l’arrivo della primavera, colora i boschi delle Serre di quel fresco verde delle gemme nuove. E il bosco si risveglia dal letargo invernale. Si risvegliano lepri, ricci e tassi, lucertole e qualche serpe e assieme a loro, si mettono in moto i ragazzi del Parco Avventura Adrenalina Verde. A ripulire il sottobosco dai rami, dalla nuova nascita di polloni, dalle foglie secche e dai ricci di castagna. Il Parco Avventura, nasce da un’idea di turismo sostenibile e di sfruttamento equo e solidale del bosco. I percorsi aerei, divisi per difficoltà e contrassegnati da colori diversi, si sviluppano tra gli alti fusti di querce monumentali e castagni e abeti dalle quali cime il panorama è mozzafiato. Ma le attrattive non sono finite, per i più “audaci” lo Zorbing è quasi obbligatorio, mentre la gioia di grandi e piccoli arriva allo zenith sul Tubbing, la sensazione di essere su uno slittino sulla neve, il brivido della discesa che..quando arrivi a destinazione lo “sventato pericolo” ti obbliga a fare un altro giro, perché oramai lo sai che è solo divertimento. I boschi che la fanno da padrone intorno al vicinissimo centro storico di Serra sono la corona perfetta per un incontro ravvicinato con la natura. E poi, la possibilità di vivere l’intera giornata, e di gustare le delizie calabresi o presso il ristorante annesso del "Fondo dei Baroni" o con la possibilità di fare un vero e proprio pic-nic con la famiglia o con gli amici. Le piccole case in legno, quasi fiabesche, permettono di allungare questo viaggio nella natura e dormire in un certosino silenzio rotto solo dal canto di qualche usignolo. Insomma gli ingredienti che servono per preparare una sana giornata di divertimento ci sono tutti. La gentilezza, la professionalità e il senso dell’accoglienza che hanno sempre contraddistinto il popolo calabrese, sono molto ben rappresentati da Imma, Laura, Sabrina, Francesco, Mimmo, Bruno, Davide… fino a Nonno Ciccio. Vi assicuro che vi troverete a casa vostra. Tanti di voi conosceranno Il barone rampante, il famoso romanzo di Italo Calvino scritto nel 1957, (secondo capitolo della trilogia araldica I Nostri Antenati), beh se quella che vi ho raccontato pensate sia una favola fate bene, perché io ho avuto la stessa impressione, per un attimo mi sono sentito il Barone rampante e da quegli alberi, non ci sarei mai voluto scendere.

www.adrenalinaverde.it

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Domenica, 07 Aprile 2013 14:20

Tante, troppe vittime innocenti

mini giornata_della_resp_civSERRA SAN BRUNO - Un’occasione mancata. L’ennesima per i serresi che, ancora una volta, hanno preferito voltarsi dall’altra parte, preferendo l’apatia e la rassegnazione al riscatto. Quello di una comunità che ha perso il proprio figlio. Pasquale Andreacchi, dunque, è morto un'altra volta a causa dell’indifferenza di coloro i quali, al contrario, si sarebbero dovuti ribellare, esternando tutta la propria condanna, per l’atroce uccisione di un ragazzo nel pieno della maturità. Pasquale, però, non è l’unico ad essere stato dimenticato dai serresi. Perchè ieri, nel corso della prima delle due giornate in memoria delle vittime di mafia, sono state ricordate anche le figure di Gianluca Congiusta, Massimiliano Carbone e Giuseppe Russo. Vittime innocenti. Vittime sì della protervia della criminalità organizzata. Ma, soprattutto, vittime di quella politica che in questi anni ha fatto poco per cercare di arginare questo fenomeno.

L’iniziativa, organizzata dall’ associazione Incastri presieduta da Donatella Cristiano, con la collaborazione di Libera, si è aperta con una messa presso la chiesa dell’ Assunta di Spinetto celebrata dal parroco, don Ferdinando Fodaro che, nel corso della sua omelia, ha evidenziato come «per costruire un mondo miglior è necessario il contributo di tutti, a partire dai cittadini per poi arrivare alla classe politica». Al termine delle celebrazione, la giornata è proseguita con un dibattito tenutosi nei locali di palazzo Chimirri, al quale hanno preso parte, oltre a Donatella Cristiano, anche l’onorevole Bruno Censore, il giudice Romano De Grazia, il papà di Pasquale, Salvatore Andreacchi, il giornalista Angelo De Luca, l’ex sindaco Raffaele Lo Iacono, Mario Congiusta, papà della giovane vittima Gianluca ed il testimone di giustizia Rocco Mangiardi. Ad aprire l’incontro, è stato il neo parlamentare Bruno Censore: «Se si lavora e si crede veramente in ciò che si fa - ha affermato il vicepresidente della commissione regionale Antimafia - saremo sempre di più a combattere contro questo male. Famiglie come quella di Pasquale non devono essere lasciate sole dalle istituzioni. Al contrario, bisogna coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini affinché questi episodi diminuiscano e che si ponga dunque un freno a questa situazione». Angelo De Luca, invece, ha incentrato il suo breve intervento sul caso dell’ Alaco e sui problemi relativi alla presunta non potabilità dell’acqua, elogiando il lavoro svolto in questi mesi dall’associazione culturale ‘Il Brigante’ e dal Comitato civico Pro - Serre, oltre a rimarcare l’impegno dello stesso Censore, che si è reso promotore di una interpellanza parlamentare. Salvatore Andreacchi, dal canto suo, ha ripercorso la vicenda di Pasquale, dal giorno della scomparsa, fino al ritrovamento dei resti. Per l’ ex sindaco Lo Iacono «è necessario stare vicino a queste persone che, giorno dopo giorno, vivono tragedie del genere». Presente al dibattito anche l’avvocato Giovanna Fronte, legale della famiglia Andreacchi: «Quando si parla di Pasquale - ha evidenziato - è come se si parlasse di tutti noi, perchè purtroppo, quello che è successo nel 2009 potrebbe accadere a chiunque». Secondo Rocco Magiardi «la legalità non bisogna insegnarla, come qualcuno fa pensando di sconfiggere la ‘ndrangheta. Al contrario, bisogna praticarla con i fatti, anche con piccoli gesti». Critiche alla classe politica sono giunte dal papà di Gianluca Congiusta, Mario, mentre il giudice Romano De Grazia ha posto l’accento sulla Legge Lazzati, approvata di recente e che lo ha visto come uno dei principali promotori. 

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini alaco_schiumaGuardavo le sue acque calme ma della calma c’era solo la parvenza. Bellissima e truffaldina la parvenza. Capace di ingannarti perché la tua buona fede non è la buona fede che in troppi dividono in due categorie: quella cattolica della quale non ho voglia di parlare e quella sociale in cui la buona fede messa a disposizione si tramuta in un boomerang che ti colpisce alla nuca se non stai attento ai venti contrari. Ostinato e convinto che la bellezza della natura resista agli uomini, anche ai peggiori della specie, mi ritrovo sereno a fumare del tabacco ai bordi del lago, che qui chiamerò di Lacina.

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mini foto_consiglio_regionale_7La bufera che ha investito Palazzo Campanella e che ha attivato i controlli degli uomini della Guardia di Finanza sui rimborsi folli alla Regione Calabria, non vuole arrestarsi. Grazie alla notizia lanciata mercoledì scorso dal QuotidianodellaCalabria era emerso che 10 Consiglieri regionali (8 appartenenti al centro-destra e 2 al centro-sinistra), di cui ancora i nomi rimangono occulti, dal 2010 al 2012, avrebbero utilizzato i soldi derivanti da fondi pubblici per chiedere ed ottenere il rimborso per ingenti spese “poco giustificabili” di numerosi Gratta & Vinci, detersivi e detergenti per la casa, per il pagamento della tassa della spazzatura della propria abitazione privata, viaggi all’estero, cene faraoniche, sanitari per il bagno, tablet e per altri dispositivi tecnologici.

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mini incastri_-_pasqualeRiceviamo e pubblichiamo:

L’organizzazione IN.CA.STRI – INterculturali CAmmini illuSTRI, presieduta da Donatella Cristiano, con la collaborazione del coordinamento antimafie “Libera”, indice le Giornate della Responsabilità Civile in Memoria delle Vittime di Mafia, che avranno luogo sabato 6 sabato 13 aprile 2013 c/o Serra San Bruno (VV).

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