Venerdì, 12 Aprile 2013 14:05

Intimidazione al 'Brigante', Dalila Nesci presenta un'interrogazione parlamentare

Scritto da Redazione
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mini brigante_entrataRiceviamo e pubblichiamo: Stamani la deputata Cinque Stelle Dalila Nesci ha depositato un’interrogazione parlamentare sull’atto intimidatorio dello scorso 9 aprile contro l’associazione culturale “Il Brigante” di Serra San Bruno (Vibo Valentia), destinataria di una testa di pecora mozzata davanti alla porta della propria sede. Nell’atto ispettivo, la parlamentare ventiseienne ha chiesto ai ministri dell’Interno e della Giustizia se risultano collegamenti tra l’episodio e l’intimidazione subita da Sergio Gambino, membro dell’associazione “Il Brigante”, il 17 novembre 2011. Soprattutto, Nesci vuole capire – spiega – “se tali episodi dal linguaggio mafioso siano tentativi di cucire la bocca a esponenti della società civile che in Calabria s’impegnano ogni giorno per il bene comune, l’acqua, l’ambiente, la legalità e la democrazia, dimostrando coraggio e voglia di sovvertire le logiche dell’imposizione che finora hanno provocato emigrazione e silenzio”.

“Non è sufficiente – afferma Nesci – la solidarietà a mezzo stampa, che comunque è importante perché i responsabili delle intimidazioni capiscano che i cittadini non sono da soli, in Calabria”. “Piuttosto – prosegue la deputata Cinque Stelle – occorrono interventi istituzionali immediati”. Per questo, tanto per Gambino quanto per gli altri associati di “Il Brigante” Nesci ha chiesto ai ministri dell’Interno e della Giustizia di verificare se debbano essere adottate misure di tutela personale, alla luce delle loro iniziative civili, che hanno “avuto risalto sulla stampa nazionale, per esempio le denunce sull’invaso dell’Alaco”, e di un’area, la provincia di Vibo Valentia, “segnata da crimini di ‘ndrangheta, da un dominio esteso di consorterie mafiose e dallo scioglimento di comuni per infiltrazioni, pari, stando ai dati di Legautonomie Calabria, al 24% del totale”.

Per ultimo, la deputata Nesci vuole sapere dai ministri dell’Interno e della Giustizia “quali sono le informazioni di cui dispongono in ordine a rischi di incolumità per associazioni e comitati che svolgono analoghe attività nel medesimo territorio”, “primo passo – conclude la parlamentare Cinque Stelle – per ridare dignità, nella sicurezza, alla società civile che semina cultura e democrazia per un futuro senza mafie”.

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    «Effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia tramite internet, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili, evitando al tempo stesso lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici».

    Sono queste, in sintesi, le proposte avanzate dal consigliere regionale vibonese Vincenzo Pasqua e contenute in una mozione rivolta al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio.

    «Si tratta di un’iniziativa – afferma Pasqua – per snellire le procedure di prenotazione e pagamento delle visite specialistiche ed ambulatoriali nelle strutture sanitarie della Calabria. È una proposta tanto semplice quanto rivoluzionaria. L’idea – prosegue il consigliere regionale – è di permettere agli utenti della sanità calabrese di potere effettuare le prenotazioni e i relativi pagamenti utilizzando Internet, attraverso i portali istituzionali delle diverse Aziende ospedaliere e sanitarie o comunque nel modo che verrà ritenuto più opportuno. Uno strumento da affiancare a quelli già esistenti – ovvero gli uffici ticket e il Centro unico di prenotazione – che sia al passo con la tecnologia e permetta un notevole risparmio di tempo a chiunque disponga di una semplice connessione internet, da smartphone, tablet o pc, magari realizzando una apposita App. Ad ognuno, con la prescrizione del medico curante che contiene tutte le informazioni necessarie – continua Pasqua – sarà quindi consentito di effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili ed evitando lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici, che a volte richiedono addirittura, per chi non può farne a meno, un giorno di permesso dal proprio posto di lavoro. È assolutamente doveroso andare incontro alle legittime istanze della popolazione calabrese, ed è nostro compito, fare in modo che la qualità della vita di ogni singolo cittadino, dal primo all’ultimo, migliori in ogni campo. E come tutti sappiamo quello della sanità è un settore che tocca le vite di ognuno di noi. Nel 2018 la politica deve attivarsi ancora più di prima per sfruttare appieno le immense opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche. In questo caso, con la mia mozione intendo proprio massimizzare i vantaggi per l’utenza calabrese: fare risparmiare tempo ai cittadini, riducendo di conseguenza le file agli sportelli, ed offrire un servizio che costerà un’inezia all’amministrazione regionale ed è pensato per tutti».

    E ancora: «La mozione nasce da una serie di considerazioni preliminari: non di rado, infatti, abbiamo assistito al blocco del sistema delle prenotazioni delle visite mediche, dovuto a cause diverse. Dobbiamo tenere presente che simili ritardi ingenerano sfiducia e disagi nell’intera popolazione, con notevoli ricadute anche sul piano dell’efficienza del sistema sanitario regionale. Purtroppo c’è da considerare anche che alcuni strumenti adottati, come il numero verde o la possibilità di effettuare prenotazioni nelle parafarmacie, non è riuscita a colmare del tutto il gap esistente tra la domanda di servizi e le possibilità offerte. È inconcepibile assistere a file interminabili con persone sofferenti. Ecco perché, nell’era del digitale, bisogna sfruttare queste occasioni e migliorare quanto più possibile i servizi, specie nel campo della sanità e della tutela del bene-vita. Il fine della mozione – conclude Pasqua – è dunque quello di impegnare la Giunta regionale a volere verificare l’opportunità di attivarsi nella direzione e con le modalità che riterrà più opportune al fine di risolvere la delicata problematica».

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