mini Carabinieri-sorianelloSERRA SAN BRUNO - E' stato individuato poco fa dai carabinieri il presunto autore degli incendi verificatisi nei giorni scorsi a Sorianello ai danni della chiesetta dedicata a San Bruno. Si tratta, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, di Nicola Figliuzzi, 64enne del luogo con problemi psichici, che è stato denunciato a piede libero dai militari della Compagnia di Serra San Bruno e della stazione di Soriano. La chiesetta, che si trova nella Valle dei Mulini poco distante dalla strada che collega il piccolo centro dell'Alto Mesima a Soriano, era stata incendiata ieri per la seconda volta nel giro di pochi giorni. 

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mini Tribunale-MilanoNuovi arresti eccellenti, con perquisizioni e sequestri di immobili, sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Milano, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, contro il clan 'ndranghetista Valle-Lampada. L'operazione, eseguita stamane a Milano dalla Polizia di Stato, è una prosecuzione delle indagini che pochi mesi fa hanno portato a molti arresti, in diverse città italiane, di mafiosi e fiancheggiatori eccellenti tra cui il consigliere regionale calabrese del Pdl Franco Morelli, il giudice Vincenzo Giglio (presidente delle misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria) e il cugino omonimo medico, l'avvocato Vincenzo Minasi. Anche nell'operazione scattata oggi sarebbero coinvolti dei pubblici ufficiali ritenuti fiancheggiatori della cosca. Ci sono, infatti, anche tre finanzieri tra gli arrestati nella nuova tranche dell'inchiesta

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L'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo (ETH-Eidgenössische Technische Hochschule) ha recentemente reso disponibile con licenza Creative Commons una bella serie di fotografie scattate dal botanico svizzero Werner Lüdi (1888-1968) nel corso della VII Escursione Fitogeografica Internazionale che si svolse nell'estate del 1934 dalla Maremma alla Calabria attraverso l'appennino centro-meridionale. Alcune di queste fotografie furono scattate nei boschi di Serra San Bruno, della cui flora Lüdi avrebbe poi discusso nella memoria "Beitrag zur regionalen Vegetationsgliederung der Appeninenhalbinsel" (Contributo sulla distribuzione regionale della vegetazione nell'Appennino italiano, in E. Rübel, ed., Ergebnisse der Internationalen Pflanzengeographischen Exkursion durch Mittelitalien, 1934, Bern, H. Huber 1936).

[fig. 1-Abeti e faggi] [fig. 2-Abeti e qualche faggio]

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Le Escursioni Fitogeografiche Internazionali erano state ideate nel 1911 dal botanico inglese Arthur G. Tansley (1871-1955) come strumento per avvicinare gli scienziati di diversi paesi e favorire così la comunicazione scientifica internazionale, e si tennero a cadenza irregolare (generalmente ogni 2-3 anni) fino al 1989. Il passaggio a Serra San Bruno dell'Escursione del '34 –organizzata da Giovanni Negri (1877-1960)– era in gran parte dovuto all'interesse suscitato nella comunità botanica internazionale dalla presenza, nei boschi serresi, del «puro» Abete bianco (abies alba), la cui distribuzione lungo l'Appennino era all'epoca oggetto di viva discussione.

[fig.3-Sentiero scavato nel terreno] [fig.4-Trasporto dei tronchi]

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 Nativo di Müsingen, nel cantone di Berna, dopo un periodo di studio a Montpellier Lüdi era tornato in Svizzera per insegnare Botanica prima a Berna e poi a Zurigo. I suoi studi sulla successione vegetale e sulla fitosociologia gli valsero la nomina a direttore del Geobotanischen Forschunginstitut Rübel di Zurigo (1931), carica che tenne fino alla morte, avvenuta a Zollikon il 29 febbraio del 1968. Uomo di scienza autorevole e rispettato, durante il fugace passaggio a Serra San Bruno scattò delle fotografie che costituiscono una preziosa testimonianza sulla vita della gente dei boschi.

[fig.5-Trasporto del carbone] [fig.6-Legna da ardere] [fig. 7-Carbonaio vicino alla sua capanna]

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mini rocco_larizza_manifestazioneSERRA SAN BRUNO - "Grazie al lavoro svolto in un anno e mezzo dalla giunta regionale, dal presidente Scopelliti e dal presidente della terza commissione sanità on. Nazzareno Salerno, il cosiddetto Tavolo Massicci ha sbloccato 220 milioni di euro spettanti alla sanità calabrese. Questo è quanto proclamano Scopelliti e Salerno, continuando a dire che la strada intrapresa è quella giusta e dimenticandosi dei tagli fatti e dei disagi creati ai cittadini calabresi". Lo afferma Rocco Larizza, vicepresidente del Comitato civico Pro-serre, che ha cuore le sorti dell’ospedale di Serra San  Bruno ormai sulla via della chiusura, e che in una nota intende porre l’attenzione "su come molti pazienti che rivolgendosi al pronto soccorso di vari ospedali calabresi sopratutto nel vibonese, e in particolare presso il nosocomio di Serra San Bruno, con varie patologie più o meno gravi, si sono sentiti dire che nella nostra regione non c’erano posti letto". A questo punto, "rivolgendomi al presidente Regione Calabria e della Commissione sanità chiedo di uscire dalla campana di vetro del palazzo regionale, e di prendere atto dei disagi causati dalle loro scelte. Una volta ci si curava fuori per scelta ora ci vieni mandato per mancanza di posti letto. Bisogna cambiare la strada. Quanti ospedali chiuderanno ancora per ottenere la rimanenza della premialità? C’è bisogno di un po’ di umanità ed è necessario toccare con mano i veri bisogni dei cittadini. Stesso discorso per quanto riguarda i malati terminali che non trovando posti letto non usufruiscono delle cure necessarie per diminuire le atroci sofferenze. Invece con la chiusura dei punti nascita si è creato disagio alle donne che per tutta la gravidanza devono fare via vai dagli studi privati dei medici che lavorano nelle strutture pubbliche". Secondo l’attivista sarebbe necessario incontrare Scopelliti affinchè "ascolti le nostri ragioni; non si può chiudere i presidi pubblici soprattutto quelli di montagna per poi finanziare le cliniche private per creare clientelismi e favorire imprenditori amici. Vi ricordo che la sanità è un diritto di tutti, e noi cittadini paghiamo le tasse per questi servizi". L’invito è quello a rimboccarsi le maniche: "Lavorate nella giusta direzione senza causare altri disagi ai cittadini. Noi cittadini rappresentanti dei comitati civici non chiediamo altro che i nostri diritti, i meriti li lasciamo a voi se saprete fare il vostro dovere e l’interesse delle popolo che vi ha votato".

 

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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Domenica, 22 Gennaio 2012 12:19

Ricadi, insegnante rapinata in casa

mini furto-repertorioSi sono introdotti nella sua abitazione e l'hanno immobilizzata, dopodichè hanno cercato in tutta la casa soldi e gioielli. Il bottino però alla fine è stato scarso per i due rapinatori che, a volto coperto, hanno forzato una finestra e sono entrati nella casa di un'insegnante 68enne, a Ricadi, nella quale sono riusciti a trovare solo 30 euro ed alcuni monili in oro. I rapinatori sono rimasti alcune ore all'interno dell'abitazione, cercando di farsi dire dalla donna immobilizzata se ci fossero altri soldi. Poi, avendo atteso che non ci fosse nessuno in strada sono fuggiti senza lasciare tracce.

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mini ELIO_FERRANTEVIBO VALENTIA – Lo staff tecnico rossoblu ha reso nota la lista dei convocati per il match di domani contro L’ Aquila, vice capolista del torneo con 44 punti all’attivo, a cinque lunghezze di distanza dalla capolista Perugia. Nell’elenco dei giocatori disponibili figurano anche i nuovi arrivi: Alletto e Coco. La segreteria della società di Piazza D’ Armi, dunque, ha sbrigato a tempo di record tutte le pratiche necessarie per far sì che, domani, le due giovani promesse possano dare il proprio contributo alla causa vibonese. Per la sfida contro gli abbruzzesi, Elio Ferrante e Franco Viola hanno convocato 19 calciatori. Tra i disponibili non rientrano Di Berardino, che non ha recuperato dallo stato influenzale, Borghetto, alle prese con guai fisici che ne impediscono l’utilizzo, e lo squalificato Doukara.  Questo, comunque, l’elenco dei convocati per la gara di domani, fra i quali figura anche il giovane Antonio Federico, centrocampista classe ’93. 

Portieri: De Filippis, Saraò. 
Difensori: Alletto, Caridi, Cosentino, D’Agostino, Salvatori 
Centrocampisti: Benincasa, Coco, Corapi, Cosenza, Federico, Mazzetto, Mercuri, Petrucci, Vitale 
Attaccanti: Caraccio, De Francesco, Saturno

Così il tecnico Elio Ferrante (foto) sulla gara di domani: «Conosciamo bene la situazione di classifica della formazione abruzzese e sappiamo altrettanto bene che noi, provenendo da due ko di fila, non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. In settimana ci siamo ben preparati, studiando a fondo le caratteristiche e i punti di forza del nostro avversario. A prescindere, però, dalla caratura dell’Aquila, noi dovremo stare ben attenti, giocando una partita praticamente perfetta. Errori non ne possiamo fare più».  Si prevede una Vibonese inedita, fra arrivi, partenze, infortuni, squalifiche. «Non potremo avere a disposizione tutti gli effettivi – dice Ferrante – ma ho piena fiducia nei ragazzi che scenderanno in campo e che avranno la possibilità di dimostrare il proprio valore».  Un appello anche ai supporter rossoblu: «Spero che i nostri tifosi ci stiano vicino. Siamo una squadra composta in larga parte da giovani e la Vibonese, anche per questo, ha bisogno di sentire attorno a sé un po’ di calore. E’ vero, veniamo da due ko di fila, ma siamo sempre in piena corsa per la salvezza. Per battere la vice capolista, tuttavia, avremo bisogno anche dei nostri tifosi».

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mini alluvione_vibo1La Coldiretti Calabria richiama ancora una volta l'attenzione sui fondi destinati alle imprese agricole del vibonese che subirono ingenti danni dall'alluvione del 3 luglio 2006. Di seguito la nota di Coldiretti: "A distanza di cinque anni e mezzo, dall’evento alluvionale verificatosi nella provincia di Vibo Valentia che arrecò gravi danni al territorio, alle attività produttive ed alle persone, le 61 aziende agricole danneggiate, non hanno avuto alcun indennizzo. Questo il dato che emerge a fronte di tante istruttorie, di passaggi di competenze e trasferimento di fondi che ad oggi non hanno prodotto nulla se non lungaggini ed illusioni. La Coldiretti Calabria, ha scritto una lettera al Commissario delegato il presidente della Regione Scopelliti, al presidente della provincia di Vibo Valentia

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Rocco PistininziVIBO VALENTIA - L'assessore provinciale Rocco Pistininzi (foto) è pronto a presentare le sue dimissioni dalla giunta De Nisi. L'esponente del Pd, entrato in giunta in quota Riformisti, potrebbe già in queste ore protocollare l'atto di dimissioni, anche se ancora nulla trapela circa le motiviazioni della scelta che, secondo quanto ci risulta, è stata confermata anche dal diretto interessato. Se con le dimissioni di Pistininzi si aprirà l'ennesima fase di crisi politica dell'amministrazione De Nisi non è ancora dato saperlo, ma di certo la stabilità della giunta provinciale è sempre stata una chimera e si è tradotta in una scarsa maggioranza in Consiglio. Un consiglio provinciale a porte girevoli, quello vibonese, con continui cambi di casacca da parte di singoli rappresentanti che passano con facilità dalla maggioranza all'opposizione e viceversa.

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mini forconiMentre l'Italia e almeno mezzo mondo sono impegnati a mettere alla gogna il capitano Schettino, comandante della nave da crociera Costa Concordia, naufragata al largo dell'isola del Giglio, nel Sud Italia una protesta popolare è partita dalla Sicilia per arrivare nelle ultime ore a contagiare anche la Calabria. A protestare non è un popolo indignato per la manovra azzardata di un capitano che è costata la vita ad almeno 11 persone, comunque una grande tragedia,  ma sono quei cittadini, quegli italiani, che appartengono alle fasce più deboli del tessuto sociale della nostra nazione e che denunciano di essere stati messi ulteriormente in ginocchio

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mini RiccardiIl ministro all'Integrazione Andrea Riccardi arriva a Rosarno, invitato dal sindaco della città che il 7 gennaio 2010 fu teatro della rivolta degli immigrati e degli scontri tra stranieri e rosarnesi. A due anni da quegli eventi, resta vivo il problema della ghettizzazione, dello sfruttamento, del lavoro nero e sottopagato. Gli immigrati continuano ad arrivare a Rosarno, 1500 all'anno, e alcuni di loro, africani, a due anni dalla rivolta hanno scritto una lettera aperta ai rosarnesi. Per ringraziare dell'ospitalità, dire che i rosarnesi non devono avere paura di loro, e che "dobbiamo parlarci, capirci, e insieme riuscire ad andare avanti". Il ministro Riccardi, stamattina a Rosarno per visitare il campo di accoglienza per gli immigrati in contrada Testa dell'Acqua

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