Venerdì, 24 Agosto 2012 17:40

Ma l’Alaco, esiste?

mini schiumaSERRA SAN BRUNO - Ma l'Alaco è ancora lì? Esiste ancora quel serbatoio di veleni e di affari torbidi e maleodoranti, proprio come l’acqua che arriva ai serresi e ai vibonesi? Ad assistere ai dibattiti del Pd serrese, penseresti che l’Alaco non esiste, o che forse non è un problema che ci tocca piu' di tanto. Poi ti viene da chiederti chi mai può aver fatto assumere quei tecnici che cercavano di seminare i Nas per andare a nascondere la famigerata schiuma marrone dai sedimentatori, e allora capisci che, per chi sosteneva la giunta Loiero, oggi è meglio parlare dei massimi sistemi, o inseguire alleanze con chi sostiene il “modello peggio”, oppure dissertare su quello che ha scritto l’Economist. Gli stessi dubbi ti assalgono osservando l’operato del Mpa: silenzio totale.

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mini mostra_rocco_giancottiSERRA SAN BRUNO – Rocco Giancotti non ha ancora compiuto 10 anni. A dispetto della sua giovanissima età, però, è già alla sua seconda mostra di pittura. Dopo il successo della sua prima personale, che ha ospitato centinaia di visitatori a ridosso del Natale scorso, il giovanissimo artista serrese ha riproposto una seconda esposizione che proprio in questi giorni sta riscuotendo notevole interesse. “Illusione, inganno, realtà: il magico mondo dell’arte”, questo il titolo della personale che rimarrà aperta fino a stasera a mezzanotte nei locali di Palazzo Chimirri. Da più di due anni Rocco si diletta con tele e pennelli sotto la guida esperta di Nazzareno Vellone, noto artista serrese che sta forgiando il pittore in erba lasciando ampio spazio alla sua innata creatività. E di creatività Rocco ne ha parecchia: seppure si tratti sempre di un bambino, è evidente, passando in rassegna le sue opere, la sua capacità di assorbire, comprendere ed interpretare la società in cui sta crescendo. Gli innumerevoli stimoli a cui ogni bambino di questo secolo è sottoposto trovano in Rocco una via di fuga che, inevitabilmente, diventa espressione artistica. Così, nelle sue tele dipinte ad olio, si possono scovare segni e simboli che rimandano a suggestioni magari distanti dall’estetica apparente del quadro, si ravvedono attimi di realtà che, nella fantasia di un artista bambino, assumono contorni surreali, a volte eterei. Alcuni dei dipinti che hanno riscosso maggior interesse nella sua prima mostra sono stati riproposti – come il ritratto di Charlie Chaplin, che pare abbia ricevuto anche delle offerte di acquisto importanti – mentre moltissime sono le novità a cui invece Rocco ha lavorato in questi mesi e che ora sono esposte a palazzo Chimirri. Come si era già capito, le sue fonti di ispirazione artistica sono eterogenee e differenti tra loro, e adesso sono arricchite anche dallo studio della storia dell’arte: dai collage alla Rotella, alle nature morte con rimandi vagamente caravaggeschi, alle installazioni postmoderne che non ti aspetteresti da un bambino di questa età. Così al centro della mostra Rocco ha piazzato una sua singolarissima opera: un ritratto di Silvio Berlusconi a cui manca mezza faccia – perché, ci ha spiegato lui stesso, è uno che fa le cose sempre a metà – con un microfono puntato sul quadro – che simboleggia la pervasività e le devianze dei media di massa – e una sorta di altarino da cui spuntano delle scarpe da donna – rimando, quest’ultimo, alla società dell’immagine e dell’apparenza. E c’è anche molto altro nei quadri di Rocco, un piccolo artista tutto da scoprire.      

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mini ospedale serraSERRA SAN BRUNO – Morso da una vipera, in ospedale. Il fatto, incredibile, è avvenuto venerdì pomeriggio nei magazzini del “San Bruno”, quando un dipendente dell’Asp, A.R., 60 anni, mentre spostava alcuni pacchi è stato morso all’indice della mano sinistra da una vipera. Il pericoloso rettile era rimasto impigliato nel nastro adesivo di uno dei tanti scatoli depositati nel magazzino della struttura, che si trova a piano terra, vicinissimo ai locali della fisioterapia - molto frequentati, spesso anche da bambini. Il 60enne, sottoposto ad una cura cortisonica e non al tradizionale antidoto, che ormai si usa solo nei casi più gravi, è ricoverato presso l’ospedale serrese, dove sarà tenuto sotto osservazione fino allo scadere delle 72 ore dal morso. La mano e il braccio sinistro dell’uomo sono visibilmente tumefatti; le sue condizioni, al momento in cui scriviamo, paiono in lieve miglioramento, ma i sanitari restano comunque cauti vista la gravità dell’episodio.

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mini serrese cIl Consiglio direttivo del Comitato regionale Lnd Calabria ha ufficializzato gli organici ed i gironi del campionato di Prima categoria con i relativi ripescaggi per la stagione 2012 - 2013. Tra le squadre vibonesi che non hanno provveduto a presentare la domanda di iscrizione ci sono  Limbadi e Zungrese. La Serrese, invece, è stata inserita nel girone "C", così composto:

 

 

BADOLATO
BIVONGI PAZZANO
CAMPORA CALCIO
FILOGASO
FRONTI
GALATRO
LAUREANESE
MARINA DI NICOTERA
PETRIZZI
PIANOPOLI
PRASAR
RAFFAELE NICASTRO
REAL PIANOPOLI
SERRESE
SORIANO 2010
STILESE A TASSONE

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mini IMG_1246SIMBARIO – Ieri l’Anas ha aperto al traffico due nuovi tratti del tronco IV della Trasversale delle Serre che collegano Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro, a Simbario, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso la tanto agognata apertura dell'importante arteria stradale, dopo i primi 8 km inaugurati lo scorso anno, che si estendono lungo il territorio del comprensorio serrese nei comuni di Spadola, Simbario e Serra San Bruno. Alla presenza del direttore dei lavori dell’Anas Vincenzo Desarro, del responsabile del procedimento Sergio Lagrotteria, dell’assessore provinciale al turismo di Catanzaro Salvatore Garito e del sindaco di Simbario Franco Andreacchi, sono sati rimossi a blocchi stradali e la nuova arteria è stata aperta al pubblico.

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mini pd_logoRiceviamo e pubblichiamo:

I recenti fatti di cronaca nera che hanno profondamente segnato la cittadina di Serra San Bruno non possono che portare il circolo Serrese del Partito Democratico ad assumere una posizione di forte preoccupazione e di crescente allarme per ciò che da più parti viene considerato il momento storico più buio per la società serrese. La preoccupazione maggiore – viene affermato dalla segreteria del Pd – riguarda gli obiettivi verso cui si rivolge l’escalation criminale: si tratta, per lo più, di  anziani che vivono da soli, di  furti e danneggiamenti contro la proprietà privata e la cosa pubblica.

Tale recrudescenza criminale altro scopo non ha se non quello di annullare la tranquillità dei cittadini che all’unisono chiedono maggiore sicurezza e rispetto della legalità.

Il PD di Serra San Bruno affida al proprio consigliere comunale, Rosanna Federico, l’iniziativa di un’interrogazione indirizzata al Sindaco Rosi e volta a capire quali iniziative intenda assumere il primo cittadino e  la sua amministrazione per contrastare i ripetuti episodi criminali di queste settimane.

“E’ ora che il sindaco Rosi rompa il silenzio per dire ai cittadini cosa sta succedendo nella nostra cittadina - ha affermato la Federico. Sicuramente le forze dell’ordine stanno svolgendo una importante opera di intelligence ma i cittadini hanno bisogno anche di sapere se le motivate preoccupazioni di questi giorni possono presto finire. Ricordo ancora – ha commentato il consigliere del Pd - che il Sindaco è anche responsabile della sicurezza nell’ambito del territorio comunale, pertanto lo invitiamo ad assumere un atteggiamento più  comunicativo con i cittadini e rassicurarli sullo stato delle cose. Mi auguro - ha aggiunto la Federico - che il primo cittadino abbia una sua propria idea e che presto voglia convocare un consiglio comunale ad hoc.  Il contenuto della mia interrogazione vuole proprio verificare questo e sollecitare azioni più incisive per far vivere i cittadini in tranquillità”.

Partito Democratico Serra San Bruno

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santa maria

Riceviamo e pubblichiamo

A distanza di un anno dai tanti proclami elettorali, l'amministrazione  riemerge dal lungo silenzio tombale nel quale è sprofondata subito dopo la vittoria, adoperandosi nel rifacimento di un manto stradale che ormai rappresentava per automobilisti e pedoni una gincana che la cittadina bruniana non poteva più accettare.
Se da un lato tale manutenzione potrebbe contribuire alla riduzione delle spese per il risarcimento dei danni subiti dagli utenti, nonché delle spese legali che ha visto in quest'ultimo anno di amministrazione pidiellina  intaccare pesantemente le casse comunali, dall'altro emerge un dato preoccupante: totale disattenzione verso il patrimonio culturale serrese.
Possibile che nessuno si sia reso conto che in Viale Marconi è emersa una pavimentazione granitica  realizzata dalle vecchie maestranze serresi? L'attuale amministrazione ha pensato bene, sempre in base alla tanto proclamata valorizzazione della nostra cittadina, a ricoprire il tutto con un nuovo manto di bitume senza neppure interrogarsi se non fosse il caso di recuperare quella pregevole pavimentazione venuta alla luce.
Nei paesi ad alta concentrazione artistica si provvede a valorizzare il proprio patrimonio, a Serra San Bruno no.
Mi chiedo se esista una programmazione di interventi volti alla valorizzazione dell'importante patrimonio storico, artistico e culturale serrese. Un dato è chiaro anche sotto questo aspetto l'attuale maggioranza dimostra una inadeguatezza politico-amministrativa disarmante aggravata dalla totale inesistenza di linee programmatiche e di pianificazione degli interventi da realizzare.     
Ma questo non è un caso isolato. Basta spostarsi a pochi chilometri dal centro abitato e recarsi presso il Santuario di Santa Maria del Bosco. I nostri amministratori si sono posti il problema del degrado in cui versa questa importante meta turistica e religiosa? Si sono accorti che la facciata del Santuario sta cadendo a pezzi? Si sono chiesti come apparirà agli occhi dei turisti e dei serresi che dopo tanti anni fanno ritorno nel proprio paese mai dimenticato per soggiornarvi?
Troppi sono i limiti che gravano sull'attuale maggioranza .
Serra San Bruno oltre ad essere un importante centro spirituale, grazie alla presenza della millenaria Certosa fondata da San Bruno, è il paese di maestranze, di poeti e scrittori. Per anni è stato uno dei centri culturali della Calabria e dell'intero Mezzogiorno. Proprio per queste ragioni ci urge chiedere  un'immediato cambio di rotta sperando che il Sindaco e l'intera maggioranza pongano fine alle loro  precedenti e reiterate negligenze.

 

PISANI RAFFAELE
(Componente del PD serrese)

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Sabato, 09 Giugno 2012 16:22

Al via il campionato di Tennis maschile

E’ tutto pronto a Serra per il campionato di serie D3 maschile di Tennis, il cui inizio è fissato per domani, alle 9 e 30, presso il centro polifunzionale di via San Brunone. Si tratta di una competizione inserita in un più ampio programma di manifestazioni della Federazione italiana tennis (FIT). Il circolo cittadino, presieduto da Bruno Salerno, dopo aver dato vita alle prime due edizioni del torneo “Città di Serra San Bruno”, dunque, si appresta  a scendere in campo per la disputa di incontri ben più prestigiosi. Parteciperanno al torneo, oltre ai tennisti serresi, tutti i circoli tennistici regionali, regolarmente affiliati alla FIT. Gli atleti, suddivisi in gironi, disputeranno due gare singole e un doppio sotto l’occhio vigile di ufficiali, designati dalla Federazione e di commissari di gara che avranno il compito di certificare la regolarità degli incontri, accertare la posizione dei giocatori schierati e stilare le classifiche finali. La gara sarà vinta alla meglio di due set su tre. L’ASD Tennis club di Serra San Bruno rappresenta una delle poche  realtà consolidate nel tennis regionale, forte sia sul piano agonistico che organizzativo, di persone che dimostrano tutta la loro passione per il gioco del tennis. Grande soddisfazione per esser riuscito a portare il campionato di serie D3 nella cittadina della Certosa è stata espressa dal presidente del circolo serrese Bruno Salerno, che si è detto «orgoglioso di organizzare per il terzo anno consecutivo un’iniziativa simile», ma non vuole prendersi tutti i meriti, che vuole anzi dividere insieme ai suoi compagni di avventura «che mi hanno dato una mano non indifferente per riuscire a portare in alto il nome di Serra San Bruno anche nel campo tennistico, non essendo così costretti a migrare in altri circoli per praticare il loro sport preferito». L’invito a sostenere la squadra serrese è esteso a tutta la cittadinanza ma in particolare il presidente Salerno vuole rivolgere «un invito alle autorità comunali del luogo, a presenziare e sostenere iniziative del genere che altro non fanno che creare benessere e sviluppo nel nostro territorio e nella nostra comunità».

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mini FOTO_AIBESSERRA SAN BRUNO – Pubblico delle grandi occasioni a Gasperina per l’ undicesimo concorso regionale organizzato dall’ Aibes (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori) svoltosi lunedì scorso nella ridente cittadina Jonica. Undici sono i concorsi regionali organizzati finora nella nostra regione che, anno dopo anno,  vedono sempre più numerosi Barmen professionisti del mestiere, giovani che  ambiscono a diventarlo ed appassionati di questo avvincente e affascinante  mondo del beverage. La competizione ha stabilito chi, tra i partecipanti, avrà l’onore di approdare alla finale nazionale Aibes che si terrà a Sorrento nel prossimo mese di Novembre. Sei le sfide in programma, suddivise nelle seguenti categorie: “Amici Sparkling”, “Emergenti – cocktails al caffé”, “Aspiranti - Frozen”, “Professionisti – Afterdinner”, “Professionisti – Longdrink” e “Professionisti – Predinner”. Ancora una volta, la sezione vibonese dell’ Aibes sorprende per le posizioni in classifica dei propri affiliati: dopo la vittoria nella scorsa edizione di Barban dell’ anno da parte Dominic Garcea, l’ undicesimo concorso ha visto protagonisti nelle varie categorie la tropeana Mariastella Scrugli (1a classificata), i vibonesi Fausto Ranniti (3° classificato) ed Erika Bentivoglio (terza classificata),  ed il serrese Domenico Scrivo (foto), primo classificato nella categoria “Aspiranti Frozen Barmen”.

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mini stivalaNon riesco, per quanto possa sforzarmi, a pensare di vivere in un luogo che sia più distante di un quarto d’ora di cammino dal bosco. Come ogni buon serrese, sono innamorato della montagna, del faggio e dell’abete bianco. L’abete il grande saggio, scrive Corona ne “Le voci del bosco”, il faggio l’operaio. Mi piace l’odore del muschio e l’odore dei funghi, mi piace il suo silenzio assordante fatto di tanti piccoli suoni che assieme, poi, formano uno sfondo musicale che è talmente armonizzato con l’orecchio e lo spirito umano che è quasi silenzio, rumori impercettibili. Quando ero piccolo a casa, il suono della Olivetti di mio Padre era talmente continuo che oramai non lo sentivo più….din! A capo…trrrrrr...

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