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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO - Bastano poco meno di quarantacinque minuti alla Serrese per regolare senza grossi problemi il Real Pianopoli. I biancoblu di mister Rolando Megna, dunque, riscattano il pari esterno di una settimana fa e lanciano un messaggio chiaro alle dirette concorrenti per la vittoria del campionato. Per la cronaca, nei primi minuti le squadre si limitano a controllare il pallino del gioco cercando di capire le intenzioni dell' avversario. Per vedere un' occasione degna di nota bisogna attendere il 24', quando Ascone non ci pensa due volte a tirare da fuori area. Il pallone, però, esce di poco alla sinistra del portiere. Al 36' occasione per De Siena che, sempre da fuori area, centra in pieno la traversa. A tre minuti dal termine della prima frazione, gli ospiti vanno in tilt: prima Crudo apre le marcature tutto solo davanti ad Aiello; due minuti più tardi è Greco a raddoppiare il vantaggio. Ed il numero 7 biancoblu si ripete dopo appena sessanta secondi, chiudendo la prima frazione sul risultato di 3 a 0. Nella ripresa, la Serrese si limita a controllare l'incontro, ma alla prima occasione arriva addiritttura il 4 a 0 con Megna. Al 30' st, invece, Mazzitelli ha tutto il tempo per controllare il pallone e fissare il risultato finale sul cinque a zero.
SERRESE - R. PIANOPOLI 5 - 0
Giornata tutto sommato positiva per le vibonesi impegnate nel campionato di Prima categoria, girone 'C'. Esordio più che convincente per la matricola Soriano che, tra le mura amiche, supera con un secco 3 a 0 il Marina di Nicotera, grazie alle marcature di Nesci, Macrillò e Galeano. Vittoria anche per il Filogaso (3 a 2 sul Badolato), mentre la Serrese si è dovuta accontentare del pareggio (1 a 1) contro il Pianopoli. Tra sette giorni, il Nicotera ospiterà proprio il Pianopoli. I rossoblu del Soriano faranno visita al Prasar e la Serrese, invece, se la vedrà con il Real Pianopoli.
È una miniera intellettuale inesauribile Luciano Pisani, presidente dell’Associazione ‘Cal-Cal’. Una scatola magica forgiata da una brillante dinamicità mentale dalla quale, con cadenza quasi quotidiana, emergono idee utili a soffiare via la polvere annidata sugli albori della nostra storia. Progetti adatti ad infrangere quelle barriere d’oblio che spesso una comunità inconsapevolmente si costruisce attorno. Offuscando le proprie origini. Lacerando la memoria di un passato glorioso.
Luciano Pisani continua a scavare fino alle radici della nostra società. Verso la genesi della comunità serrese. Ponendone in evidenza elementi spirituali, sociali ed antropologici. Mettendo in atto pianificazioni di alto profilo orientate alla promozione di modelli economici virtuosi. Basati sulle nostre risorse umane e culturali. Sulla passione e l’orgoglio di vivere la propria terra. Sull’esigenza di farne riemergere gli elementi migliori.
Così il ricercatore serrese, intende con forza promuovere ufficialmente l’investitura di San Bruno di Colonia a Santo Patrono d’Europa. Secondo Pisani, San Bruno avrebbe infatti ‘tutte le carte in regola per rivestire questo titolo’. Basta fare semplicemente riferimento alla vita del Santo per capire come durante l’arco della sua vita abbia toccato gli Stati più importanti dell’intero continente, lasciando in ogni paese un’impronta tangibile della sua visita.
Brunone nacque infatti in Germania, a Colonia, nel 1030, per poi trasferirsi da giovanissimo a Reims in Francia, dove il vescovo Gervasio gli affidò la direzione della scuola clericale di cui precedentemente era stato allievo. Nel 1076 Bruno lasciò l’incarico ed, a causa dei dissidi col vescovo di Gournay, fu costretto a rifugiarsi presso il conte Ebal di Roucy. Animato da una profonda vocazione monastica, partì verso l’eremo di Molesme in cui risiedeva San Roberto, per dirigersi in seguito verso Grenoble, alla ricerca di un luogo solitario in cui avrebbe eretto un monastero: la Charteuse, la Gran Certosa. Dopo 6 anni, abbandonò la Francia, per dirigersi in Italia, a Roma, dove Urbano II, suo discepolo, Papa, lo aveva convocato. Ma il Santo, ormai avvezzo alla vita monastica, decise di ritornare al silenzio. Trasferendosi verso l’Italia Meridionale, giunse nell’entroterra dell’Appennino calabrese, dove il conte Ruggero lo omaggiò delle terre su cui avrebbe costruito il santuario di Santa Maria e l’eremo di Santo Stefano. Il Santo fece in modo che gli operai si stabilizzassero distanti dall’eremo, per non turbare la solitudine certosina. Sorsero così le prime abitazioni dell’attuale Serra San Bruno.
È quindi proprio nelle tracce della vita stessa del Santo che le asserzioni di Pisani trovano fondatezza. D’altronde anche il compianto cardinale Carlo Maria Martini, nell’omelia dello scorso 6 ottobre, celebrata proprio a Serra, aveva testualmente ribadito: “È bello pensare come i santi, in tempi lontani, giravano l’Europa trovandosi ovunque a casa loro. Noi stiamo cercando di realizzare il grande disegno di un’Europa senza frontiere,in cui ciascun popolo e ciascuna città mantengano la propria identità, ma uniti dalla solidarietà nel difendere la dignità umana e la pace. San Bruno potrebbe certamente essere considerato, patrono d’Europa e dell’unità europea”.
SERRA SAN BRUNO - Il Comitato regionale Calabria della Lega nazionale dilettanti ha reso noti, nella giornata di ieri, i calendari del campionato di Prima categoria. Quattro le compagini vibonesi impegnate in questa competizione: Serrese, Soriano, Marina di Nicotera e Filogaso. I biancoblu faranno visita al Pianopoli. La matricola Soriano, invece, riceverà il Marina di Nicotera; mentre il Filogaso sarà impegnato, in casa, contro il Badolato. Il fischio di inizio è fissato per domenica prossima, 23 settembre. Il calendario potrà essere visualizzato collegandosi al seguente indirizzo: http://www.crcalabria.it/CALENDAR_FINITO_Prima_categoria-2012-2013.pdf
SERRA SAN BRUNO – E’ forse il reparto che più di tutti dà risposte sul territorio del comprensorio montano. Quella del servizio dialisi dell’ospedale di Serra San Bruno, è una storia di efficienza, dedizione, competenza e sacrificio. Diretto egregiamente da Raffaele Regio con la collaborazione del collega Galati, ha tutti i posti sempre occupati, a fronte di una domanda sempre maggiore che obbliga molti dializzati del comprensorio a spostarsi verso i nosocomi di Chiaravalle o di Soriano. Per questo, per dare ulteriore risposte a quanti ne hanno bisogno, il servizio dialisi serrese, necessita dell’attivazione di un nuovo turno, dove possano trovare posto quei dializzati che rimangono fuori dalla turnazione ordinaria e che sono costretti, quasi ogni giorno, a sollecitare il proprio corpo, già insultato dalla malattia, in un viaggio di andata e ritorno verso un nosocomio esterno al territorio, dove potersi sottoporre al trattamento sanitario. Degli attuali cinque infermieri, ne rimangono in servizio quattro, un sanitario infatti non presta attualmente servizio per motivi personali, mentre i medici che garantiscono le operazioni del servizio sanitario che per molte persone è vitale, sono soltanto due e compiono il loro lavoro con l’esperienza necessaria che possedere chi è destinato a questo servizio. Senza contare che gli attuali locali dov’è ospitato il servizio dialisi sono attigui all’astanteria del pronto soccorso, con la conseguenza che la porta di entrata del servizio e sempre occupata da parenti o persone che aspettano i degenti del servizio di urgenza e che non permettono il sereno e riservato svolgimento del trattamento sanitario dialitico. Ecco, allora, che oltre al necessario aumento di turnazione, sarebbe necessario reperire dei nuovi locali che possano ospitare il servizio dialisi. E di nuovi locali il presidio ospedaliero serrese ne ha a iosa, basti pensare che ben due piani della struttura attualmente risultano quasi vuoti e ben potrebbero ospitare questo importante servizio, garantendo maggiore riservatezza e mettendo in condizione il personale di svolgere il proprio compito senza un ulteriore aggravio di responsabilità. Bisogna ricordare che la dialisi è un processo che consiste nel purificare il sangue almeno tre volte alla settimana attraverso un apposito macchinario: il rene artificiale. Questo trattamento viene fatto in pazienti con insufficienza renale, in attesa di trapianto e molti sono i pazienti trapiantati e quelli in attesa che vengono seguiti dal servizio serrese, con una complessa rete di comunicazione con i maggiori centri di trapianto nazionali e internazionali.
Riceviamo e pubblichiamo:
Si apre anche a Serra San Bruno la stagione congressuale del Partito democratico.
Giovedì 13 settembre alle ore 18 i democratici serresi si incontreranno presso la sede del Circolo di Corso Umberto I per discutere di idee, alleanze e progettualità anche in vista dello scenario che si comincia a delineare per le prossime elezioni politiche di primavera.
I lavori del congresso saranno presieduti da Enzo Insardà della federazione provinciale del Pd a cui si aggiungeranno i contributi del coordinatore provvisorio Paolo Reitano, del coordinatore provinciale dei Gd Luigi Tassone, del consigliere comunale Rosanna Federico e di altri esponenti del partito cittadino.
Non mancherà l’apporto del consigliere regionale Bruno Censore che fin dal primo momento ha suggellato l’attività del circolo con una lungimirante impronta di rinnovamento, trasparenza e democrazia fondata sulla forza delle idee e dell’impegno dei giovani.
Il circolo serrese del Partito democratico, infatti, si contraddistingue da tempo come vera e propria fucina di idee e laboratorio di attività che sono dirette a tutto vantaggio di una nuova classe dirigente fatta di giovani che si apprestano a confermarsi come unica vera alternativa alla fallimentare e disastrosa esperienza amministrativa comunale del centro-destra.
Il congresso serrese del Pd si preannuncia aperto ma unitario a motivo della condivisa convinzione che è compito di questo partito galvanizzare i partiti di centro-sinistra intorno ad un programma credibile e capace di attrarre la fiducia della maggioranza degli italiani.
Il Circolo del Pd di Serra San Bruno
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