Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
di Francesco Tiron Petrarca
III
Venne il giorno che al sol si riversaro
per la fiele dell’Umil Mentore i rai,
quand’altro fu preso pei suoi già noti guai
che i nostr’occhi a lui gli si legaro.
Tempo non gli parea ormai da far riparo
contra’ colpi della Società d’Onor: e di Saggezza assai
secur, ma con sospetto; onde i suoi di guai
nel Comune con dolor s’incominciaro.
Trovonsi ’l suo Mentor del tutto disarmato,
et aperta la via per gli occhi al disonore,
che di legnate furon fatti uscio e varco:
perché a suo parer, non gli fu onore
ferirlo di saetta in quello Stato
non più armato a mostrar il suo di arco.
IV
Quel ch’infinita "Provvidenza" e parte
mostrò nel suo infame magistero,
che creò questo e quell’altro mostro nero,
come il feroce Salatino "in arte",
vegnendo così la Commission a ’lluminar le carte
ch’avean di molt’anni già celato il vero,
tentò di toglier Ulucci dalla rete, et non fiero
del regno degli indagati fece lor parte.
Di sé, nascendo a Serra non fe’ grazia
al Giuda, tonto sovr’ogni stato
di cui l’humiltate esaltar sempre gli piacque;
che ora il picciol borgo dov’è lui nato,
tal che natura e luogo non ringrazia
onde cattiva sorte al mondo nacque.
di Francesco Tiron Petrarca
I
Voi ch’ascoltate in rime e farse il tono
di quei comizi ond’io nutrivo il cuore
in sul mio primo e senile errore
quand’era in parte altr’uom da quel ch’i sono:
del vario stile in ch’io bleffo et ragiono,
fra le vane carte e il van clamore,
ove sia che prova intenda di guancia il rossore,
spero trovar chi passa, nonché abbandono!
Ma ben vedo ora, come alla comunità tutta
leggenda fui gran tempo, mentr’ora spesso
di me stesso con me mi vergogno;
e del mio amministrar vergogna è il frutto,
e il pentirsi e il conoscer con certezza
che quanto di me piace al paese è dell’Arrè il segno
II
Per fare or ora la sua vendetta,
et punire chi fin lì l’offese,
celatamente Umil il mazzo riprese,
come huom che più non nuoce al luogo e la Scopa aspetta.
Era l’incartata sua al cor ristretta
Tanto giulivi i suoi occhi da eschimese,
quando di colpo mortal il Sette di spade discese
dove solea sputarsi la maglietta.
Così, rubata la Primiera d’assalto,
si ebbe conto del Sett’Or in quello spazio
che poteva al bisogno prender d’"arte"
ovvero al poggio faticoso del polso alto
ritrarsi accortatamente da quello strazio
dal quale oggi vorrebbe e non può per parte.
VIBO MARINA - C’è un capitolo di un film che torna sempre di moda, quasi come se fosse divenuto un cult. E la visione è ogni volta diversa da quella precedente, scoprendo a poco a poco quei particolari che erano passati inosservati. A Vibo Marina, per esempio, i ragazzi del “Facciamo Rumore” hanno scoperto la totale disinformazione della cittadinanza sulla saga dell’acqua sporca. La maggior parte dei presenti, per esempio, era convinta che l’acqua era sporca solo per via della rete colabrodo del Comune e che le analisi dell’Asl erano attendibili solo perché erano loro stesse ad emanarle. E mentre per alcuni, vedi magistratura e associazioni varie, la pellicola è quasi consumata, per altri invece si tratta di una prima visione assoluta.
L’eleganza del pianista, l’abilità di un croupier, il ritmo del disc jockey. Le mani agili e sicure di Domenico Scrivo danzano tra cubetti di ghiaccio e rum bianco. A colpi di shaker, il giovane barman serrese, campione regionale 2012, si è fatto largo fino alle finali nazionali dell’AIBES, l’unica associazione di barman legalmente riconosciuta in tutta Italia.
L’evento, a cui hanno preso parte oltre 1000 soci, si è tenuto a Sorrento nel magnifico scenario offerto, oltre che dalle bellezze paesaggistiche della cittadina napoletana, anche dall’ambiente raffinato e sobrio del “Grand Hotel Vesuvio” dove, dal 5 all’8 novembre, nell’ambito della 63° kermesse nazionale dell’Associazione Barman e Sostenitori, si sono sfidati i migliori chef barman e barlady italiani, i talenti emergenti (premio Angelo Zola riservato ai professionisti di età inferiore ai 28 anni) ed altri appassionati del beverage. I 134 concorrenti provenienti dalle diverse sezioni regionali si sono cimentati nella preparazione di gustosissimi e fantasiosi drinks, animati dal desiderio di impossessarsi del titolo di Campione Nazionale 2012. Il tutto sotto l’occhio vigile di un’attenta giuria tecnico-degustativa, composta da cariche associative e da giornalisti esperti del settore, chiamata ad incoronare il drink migliore per composizione, gusto ed equilibrio.
Il giovane barman serrese già nei mesi scorsi aveva brillantemente superato le selezioni calabresi imponendosi come Campione Regionale 2012: il visto che gli ha permesso di approdare a Sorrento per la finalissima nazionale, dove i 4 giorni di gare, convegni ed assemblee, hanno reso la cittadina della costiera campana capitale italiana del bere buono, moderato e consapevole. Domenico Scrivo ha dato lustro alla nostra regione concorrendo per la categoria aspiranti barman “tema Cocktail Frozen”, mancando per un soffio il podio, classificandosi alla quarta posizione a solo 6 punti di distacco dal vincitore. “Si tratta comunque di un’esperienza unica e da ripetere già nel 2013. – racconta Domenico – Sono più che soddisfatto per aver preso parte per la prima volta al concorso Nazionale e per aver onorato la nostra amata Calabria con la quarta posizione”. Quindi un risultato positivo, che lascia spazio a presagi più che ottimistici per il Concorso Nazionale AIBES 2013, che il prossimo anno Domenico affronterà con un pizzico di esperienza in più e soprattutto con la piena consapevolezza di possedere tutte le carte in regola per ottenere il biglietto utile a sfidare poi il resto del mondo nel IBA Training Centre Europe.
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