mini Rete-KalabriaVIBO VALENTIA - Erano entrati in sciopero perché non percepivano lo stipendio e, nonostante il cambio di proprietà, la loro situazione si era ulteriormente aggravata, ma come se ciò non bastasse oggi sono stati licenziati in tronco dall'editore, perché avrebbero "danneggiato l'immagine dell'azienda". E' quanto sta succedendo all'emittente televisiva locale Rete Kalabria, acquisita mesi fa dal gruppo Pubbliemme, di proprietà di Domenico Maduli. Oggi il direttore della rete, dopo aver inviato le lettere di licenziamento, ha letteralmente cacciato via i giornalisti

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mini Rete-Kalabria“Non è tutto oro quello che luccica. A Rete Kalabria i giornalisti non ricevono lo stipendio da otto mesi e, nonostante le reiterate promesse, il Gruppo Pubbliemme, che ha acquisito l’emittente televisiva di Vibo Valentia nel settembre scorso, non ha neppure provveduto a saldare le mensilità correnti”.

Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, denuncia la drammatica situazione in cui versano i cinque giornalisti dell’emittente vibonese che, nonostante il passaggio di proprietà, non hanno visto modificare la loro situazione creditoria nei confronti dell’azienda che, anzi, risulta aggravata dalla mancata corresponsione delle due ultime mensilità.

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mini nardodipaceRomano Loielo riconquista la poltrona di sindaco col 57,37% delle preferenze nonostante su di lui penda un giudizio del tribunale di Vibo Valentia, che il 21 ottobre scorso ne ha decretato l'incandidabilità. Per quasi due anni, l'attuale sindaco (uscente e appena rieletto), era stato sostituito da una terna commissariale insediatasi dopo lo scioglimento del consiglio comunale per sospette infiltrazioni mafiose, arrivato anche a causa dei risultati dell'operazione "Crimine" della Dda di Reggio Calabria, che ha portato all'arresto del padre e del cugino dell'ex vicesindaco Romolo Tassone, il quale a sua volta è stato giudicato incandidabile (non presentatosi alle ultime elezioni) come il riconfermato sindaco. Certo, sull’incandidabilità c'è da aspettare la sentenza d'appello per la conferma o meno del primo provvedimento, infatti i cittadini di Nardodipace non hanno pensato due volte a riconfermare Loielo, come se niente fosse successo, e il sindaco da parte sua ha fatto lo stesso ricandidandosi. Penso, per esempio, che in situazioni del genere correre il rischio significhi la possibilità di fare una magra figura ottenendo una manciata di voti, dato che la magistratura sta cercando di fare chiarezza sulle disavventure della passata amministrazione. Il paradosso, invece, sta nel fatto che il principale contendente della lista risultata vincente sia stato un altro ex sindaco, Antonio Demasi. Alla faccia del cambiamento! Senza spingersi troppo nel pantano della morale, mi chiedo: com’è possibile che oggi tutto sia diventato giustificabile? Com'è possibile che ancora la Politica, la più nobile delle arti, sia per centometristi, mentre la Giustizia per maratoneti?

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mini strade_anasIl 29 ottobre scorso, la sede regionale dell’Anas Spa ha diramato un comunicato stampa per ricordare agli automobilisti calabresi che “dal 15 novembre 2013 fino al 31 marzo 2014 vige l’obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve”. Il provvedimento è scattato quindi dalla mezzanotte di oggi e vincola tutti i veicoli a motore che percorreranno i tratti delle stradi statali maggiormente a rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. Le strade del nostro comprensorio interessate dalla comunicazione sono: la SS182 “Delle Serre Calabre” (tra il km 43 e il km 73 del tratto Sorianello-Chiaravalle); la SS713 “Trasversale delle Serre” (tra il km 6 e il km 8 Ponte Scornari-Vazzano; tra il km 15 e il km 17 Viadotto Marino-Vallelonga; tra il km 18 e il km 27 Monte Cucco-Torre Ruggiero e tra il km 31 e il km 34 nel comune di Chiaravalle), oltreché la SS713dir e 713dirA “Di Serra San Bruno” per tutta la sua estensione. 
 
L’obbligo vincola anche la SS107 “Silana-Crotonese” (Paola-Crotone); la SS108 bis “Silana di Cariati” (Cuturelle-Lorica-Bocca di Piazza); la SS109 e la SS109bis “Della Piccola Sila” (rispettivamente tra il km 68 e il km 83 della Cafarda-Taverna e tra il km 0 ed il km 12 della Cafarda-Pentone); la SS177 “Silana di Rossano” (Camigliatelo-Cropalati); la SS179 e SS179dir “Del Lago Ampollino” (Spineto- Bocca di Piazza e Bivio Spineto-Albi); la SS283 “Delle Terme Luigiane” (tra il km 18 e il km 12 della Fagnano-Guardia Piemontese); la SS481 “Della Valle del Ferro” (tra il km 27 e il 31 della Oriolo-Castroreggio); la SS616 “Di Pedivigliano” (Colosimi-Altilia);  la SS660 “Di Acri”; la SS682 “Jonio-Tirreno” (tra il km 24 e il km 15 della Mammola-Cinquefrondi).
 
Sono quindi ben 56 i territori comunali, sparsi in tutta la Calabria, interessati dal provvedimento: Acri, Albidona, Amendolara, Aprigliano, Argusto, Caccuri, Castroreggio, Celico, Chiaravalle Centrale, Cinquefrondi, Colosimi, Cosenza, Fagnano Castello, Fossato Serralta, Francica, Gerocarne, Longobucco, Luzzi, Mammola, Maranise, Martirano, Melicucco, Motta Santa Lucia, Oriolo, Parenti, Pedivigliano, Pentone, Petrizzi, Polistena, Rende, Rocca Di Neto, Rovito, San Fili, San Gregorio Ippona, San Lorenzo Del Vallo, San Marco Argentano, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Soriano Calabro, Spadola, Spezzano Albanese, Spezzano Piccolo, Tarsia, Taverna, Torre Di Ruggiero e Vazzano. 
 
L’obbligo sarà ricordato con apposita segnaletica stradale ed avrà validità anche oltre i periodi indicati dall’Anas se le perturbazioni nevose o formazioni di ghiaccio si verificheranno anche oltre il 31 marzo prossimo. Ai trasgressori sarà comminata una multa da 78euro.
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mini MANIFESTAZIONE optSERRA SAN BRUNO – Le nuvole sull’istituto serrese, teatro dell’accesso diverbio sfociato in una presunta aggressione che un insegnante ha denunciato a carico di uno studente minorenne, si addensano sempre di più. Soltanto oggi rientrerà in sede il dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesco Mercurio, che prenderà visione dell’intera vicenda, e non si esclude che possa decidere d’inviare un’ispezione nella scuola. Tuttavia, l’organismo interessato a comminare delle sanzioni disciplinari, quali la sospensione temporanea dall’insegnamento, è l’ufficio preposto dell’Ambito Territoriale Provinciale, che si pronuncerà entro venti giorni dall’avvenuta segnalazione, previa audizione dell’insegnante interessato accompagnato da un legale o da un sindacalista.

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mini MANIFESTAZIONE_optSERRA SAN BRUNO - Ha dell'incredibile quanto sarebbe accaduto nei giorni scorsi all'interno delle scuole superiori del popoloso centro montano. Un minorenne, che frequenta l'istituto alberghiero, avrebbe preso a pugni un docente. A causare l'accaduto, sarebbero state delle avances che il professore avrebbe rivolto nei confronti di una ragazza. Da qui, l'inevitabile presa di posizione dell'istituto, che ha deciso di sospendere il minore, denunciato anche dal professore a seguito appunto dell'aggressione. 

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mini Carabinieri-sorianelloNARDODIPACE - Ha organizzato tutto nei minimi particolari, D.E., 53 anni, titolare di una ditta edile del Cosentino, arrestato dai carabinieri della locale Stazione, guidati dal maresciallo Mastrodomenico Vittorio e diretti dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone. In base a quanto siamo riusciti ad apprendere, il 53enne truffava gli anziani del piccolo centro posto al confine tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, proponendo loro dei fittizi progetti fotovoltaici ed il successivo smaltimento delle lastre di eternit, presenti sui tetti delle abitazioni. Non sapendo cosa veniva loro proposto, i soggetti in questione si sono visti accendere dei veri e propri finanziamenti. Come se ciò non bastasse, il titolare della ditta edile - a tal proposito - si faceva consegnare un documento di riconoscimento, per poi firmare direttamente i contratti. Da qui, l'intervento inevitabile di Equitalia che spediva agli anziani le apposite cartelle esattoriali. Rendendosi conto della truffa messa in campo nei loro confronti, le vittime dell'accaduto hanno denunciato il fatto ai carabinieri della locale stazione, che hanno subito identificato il responsabile.

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Venerdì, 08 Novembre 2013 13:27

Rosarno sola andata. Un'emergenza 'normale'

mini rosarno_Cdc_7Nella Piana di Gioia Tauro sembra tutto normale. Tutto tranquillo, all'apparenza. Come ogni anno, l'estate si dilata e le temperature rimangono più che gradevoli fino ad autunno inoltrato. Come ogni anno, gli alberi che si riempiono di frutti colorano di verde e di arancio le pianure vaste e fertili che circondano i centri abitati. E come ogni anno, ci si prepara alla stagione del raccolto. Fin da settembre, però, è chiaro che c'è qualcosa di diverso rispetto al passato. Si è detto e scritto tante volte che qui, dopo la rivolta e gli scontri del gennaio 2010, non è cambiato nulla, che tutto è rimasto come prima, ma ciò è vero solo in parte. È cambiato molto negli atteggiamenti dei cittadini del posto e dei migranti. Il precedente fa paura, induce tutti alla prudenza. 
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mini diga-alacoDa ormai diversi giorni l’acqua in alcune zone dell’abitato di Spadola viene distribuita a singhiozzo - pare - per via delle esigue disponibilità nei serbatoi comunali, messi quasi totalmente a secco dalla lunga siccità registratasi in tutto il territorio nelle ultime settimane. “Abbiamo un problema con la quantità d’acqua disponibile – ha spiegato il sindaco Giuseppe Barbara – legato alla lunga siccità che ha caratterizzato questa prima parte della stagione autunnale. Speriamo il disagio possa rientrare celermente”.
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mini cimitero_spadolaGià da diversi giorni si era diffuso il malcontento da parte di numerosi cittadini, riguardo alle condizioni in cui versa attualmente il cimitero di Spadola. Molti hanno lamentato il fatto che fra i loculi dei cari defunti, l’aria sia diventata letteralmente irrespirabile. La maggior parte dei visitatori non ha potuto infatti che evidenziare la presenza – poco gradita – di un odore nauseabondo che ha finito per diffondersi per tutto il cimitero, in particolare in prossimità del muro di cinta posteriore. A tal proposito abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di un cittadino che, volendo mantenere l’anonimato, ha inviato alla nostra redazione delle foto che aiutano a capire quale possa essere la causa dei cattivi odori. A quanto pare, proprio alle spalle del locale camposanto, occultata da un cancello che ne ostruisce la vista, è sorta una discarica abusiva nella quale i rifiuti vengono conferiti ed ammassati direttamente sulla terra nuda.
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