Giovedì, 09 Gennaio 2014 13:31

Il calciatore e il certosino

mini frapaolo_eusebioSERRA SAN BRUNO – E’ la storia di una amicizia, un incrocio di destini nato sui campi di calcio e custodito tra le mura della Certosa. Una storia d’altri tempi, quando si giocava per amore o per riscatto, e i soldi erano considerati più una eventualità che una bramosia. Quella tra due ex calciatori di serie A che negli anni sessanta giocavano in squadre contrapposte che si contendevano il primato in Portogallo e in Europa, è la dimostrazione di come uno dei sentimenti più nobili possa sopravvivere a tempo, distanza, e ritiro nella solitudine di un eremo.
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il fisarmonicistaLa “strina” in Calabria ha origini remote. Una tradizione per molti perduta da tempo. È infatti ormai da diversi anni che non si sentono più, durante l’ultimo giorno dell’anno, i canti e i suoni festosi che annunciavano la gradita visita della “strina”. Un rito ben distante dalla moderna e consumistica mania di scambiarsi i regali durante le feste natalizie e che nella tradizione calabrese era legato alla consuetudine del “musicista” povero e meno abbiente, che in cambio di un robusto bicchiere di vino rosso, di qualche oliva o di una manciata di acciughe salate, faceva spola tra le case di amici, parenti o semplici conoscenti per augurare a loro e alle loro famiglie l’auspicio di un nuovo anno pieno di felicità e piaceri.

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Lunedì, 23 Dicembre 2013 13:24

Le note mancanti del Natale

interrotte«Il Natale non si fa se non c’è la zampogna», così recitava in un canto Salvatore Barreca, abile suonatore e cantore della Locride. Fra pochi giorni le zampogne – proprio in attesa del Natale – cominceranno infatti a diffondere nell’aria la loro dolce sinfonia. Ma, quest’anno, si sentirà la mancanza delle note di Pasquale Raffa e di Leonardo Tassone, due esponenti delle famiglie storiche di suonatori e costruttori di quella che è considerata, in Calabria, la mamma di tutti gli strumenti tradizionali. In più di un mese sono venuti a mancare entrambi, lasciando un vuoto incolmabile nella cultura musicale tradizionale.

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certosa allagamentoIl Museo della Certosa - nato nel ‘94 su impulso della comunità certosina di  Serra San Bruno, con lo scopo di rappresentare un importante legame tra la vita monastica ed il resto del mondo – è pronto a ripartite dopo il forte nubifragio che, nel novembre scorso, ha messo a dura prova tutto il comprensorio delle Serre. Infatti, anche i locali del Museo erano stati letteralmente allagati dall’abbondante pioggia caduta circa un mese e mezzo fa.

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mini serrese2013-2014Mancano ancora tante partite prima della fine delle ostilità. Ma dopo il successo di ieri, al "La Quercia" contro il Nicotera, lo possiamo dire tranquillamente: la Serrese ha messo una seria ipoteca sulla vittoria del campionato. I ragazzi di mister Amoroso, infatti, sono già a dieci punti di vantaggio sul San Calogero, attualmente secondo, quando siamo arrivati alla tredicesima giornata di campionato. Ieri pomeriggio, netta affermazione per Piccolo e compagni contro una squadra che - vedendo la posizione in classifica - sembrerebbe una delle concorrenti al salto di categoria. Il Nicotera, però, non ha potuto nulla contro la corazzata biancoblu, che si è imposta con il risultato finale di 4 a 1, grazie alle marcature di Valente (doppietta), Corsi e Di Siena. Dietro, il San Calogero guadagna una posizione in classifica, vincendo di misura contro il Real Pianopoli. In zona playoff, pareggio a reti inviolate tra Stilese e Nicastro, mentre il Campora fatica più del previsto per superare un buon Chiaravalle. Riportiamo, dunque, i risultati completi della tredicesma giornata e la classifica aggiornata

 

 

RISULTATI

Serrese  Nicotera  4 - 1
San Calogero Real Pianopoli 4 - 3
Campora  Chiaravalle 3 - 2
Stilese  Nicastro 0 - 0
Zungrese Gasperina 1 - 3
Fronti Piscopio 1 - 1
Badolato  Bivongi 0 - 0
Maida Terina 4 - 3

 

CLASSIFICA

SERRESE 32
San Calogero 22
Nicotera 20
Campora 19
Nicastro 19
Gasperina 18
Badolato 17
Piscopio 16
Real Pianopoli 16
Fronti 15
Stilese 14
Maida 14
Chiaravalle 13
Zungrese 8
Bivongi 8
Terina 5
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cacciaNelle ultime ore, in due distinti incidenti di caccia, sono rimaste ferite altrettante persone impegnate in battute al cinghiale, rispettivamente, nelle province di Catanzaro e Crotone. Nel primo caso – quello più grave – la vittima è un sessantenne di Torre di Ruggiero, colpito in pieno viso da alcuni pallini. I soccorsi sono stati allertati immediatamente ed il cacciatore è stato comunque dichiarato fuori pericolo di vita.

Analoga dinamica nel Crotonese, dove un altro cacciatore è rimasto lievemente ferito alla nuca. Si tratterebbe di un militare libero dal servizio, colpito soltanto di striscio dai proiettili. In entrambi i casi sono partite le indagini delle forze dell’ordine per determinare le dinamiche dei due incidenti.

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mini concorso_fotograficoSi è concluso il concorso fotografico "Scatti dal Parco" indetto l'estate scorsa dall'ente Parco Naturale delle Serre. Dopo la prima fase lanciata su Facebook e vinta da Filippo Rachiele con la foto "Viale Certosa" che ha collezionato ben 650 "mi piace", a vincere il premio della giuria è stato Tassone Biagio con la sua "Mai più". Secondo i giurati «l’opera viene premiata per il forte contenuto socio-culturale e di salvaguardia ambientale, oltre che per la buona tecnica di realizzazione e qualità di presentazione».
Uno scatto fatto nella stupenda faggeta delle Serre, che però presenta una terribile ferita: un'auto abbandonata al centro della composizione. I commenti su Facebook si sono immediatamente accesi. A farla da padrone tanto scibile tecnico-teorico a scapito della creatività.
Certo, lo scatto vincitore del concorso non potrà mai essere utilizzato a fini promozionali, sarebbe del tutto contro-producente per il Parco Naturale delle Serre. Ma ha sicuramente colto degli aspetti differenti e provocatori senza cadere nella trappola del doppione.
Il secondo e terzo posto sono invece andati rispettivamente alla foto "Panta Rei" di Antonio Mancuso e "Light Marmarico" di Danilo Mastroddi.
La cosa che comunque più di tutte le altre desta preoccupazione è il "coraggio" della giuria ad assegnare il primo posto alla foto "Mai più!". Se da una parte si evince nel giudizio un comportamento virtuoso lungi dal censurare il tanto commentato soggetto, dall'altra sembra che si concretizzi un problema. Insomma, qual è la realtà del Parco? Quella dai più rappresentata che ne esalta la magnifica biodiversità o quella ferita dalla troppa inciviltà e incuria?
Se la foto che si è aggiudicata il primo posto non può essere assunta a manifesto del Parco, sicuramente può farsi monito e veicolo di sensibilizzazione affinché certe atrocità non vengano ripetute.
 
Gli altri premi sono andati a:
 
- "Il borgo d'inverno" di Francesco Macrì, menzione speciale per la sezione in bianco e nero;
"Vita passata" di Salvatore Federico, menzione speciale per il contenuto socio-culturale tipico
dell'entroterra;
"Natura in movimento" di Filippo Rachiele, menzione speciale per la ricerca e l’espressione artistica
di maggiore impatto;
"Gens Justa" e “Lu Ciucciu” di Giulia Teresa Scordo, menzione speciale per la buona capacità di
osservazione e rappresentazione del proprio territorio.
 
 
Di seguito il link per visionare le foto vincitrici del concorso "Scatti dal Parco"
 
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Domenica, 01 Dicembre 2013 11:22

Caligiuri il mattatore

mini 1451325_10200306411582073_659142453_nL'hanno sentito parlare più volte di «libertà della cultura» e, subito dopo, correggere il tiro con lo sguardo di chi ha trovato la formula giusta, di sicuro impatto comunicativo, come piace a lui. E quindi a suo parere si dovrebbe, piuttosto, raggiungere «la libertà dalla cultura», dunque tenersi a distanza «da ogni forma di retorica», così da poter finalmente affrontare con serenità il dibattito mai risolto, specie al Sud, sul rapporto tra la cultura e le istituzioni. Appunto. Mario Caligiuri parla a braccio, ma segue sempre un canovaccio che, mettendo insieme il mosaico delle sue numerose dichiarazioni pubbliche, è facile ricostruire. Quindi, solo per fare un esempio: «La Regione intende concorrere alla creazione di una rete del sapere, volta ad approfondire tematiche legate al rinnovamento del comune sentire verso la promozione di un’armonia fra le genti».

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mini Documento_-ordinanza_20_29112013-page-001Il primo cittadino di Serra, Bruno Rosi - attraverso un'apposita ordinanza - ha disposto a titolo precauzionale la chiusura di tutte le scuole per domani, sabato 30 novembre, riservandosi inoltre di adottare ulteriori provvedimenti in relazione all'andamento metereologico. Il tutto si è reso necessario a seguito dall'avviso di allerta meteo pervenuto dalla Regione Calabria - Settore Protezione civile e dalla Prefettura di Vibo Valentia. 
 
Identica situazione in altri centri calabresi, come Soverato e Catanzaro. Il sindaco del capoluogo di regione, Sergio Abramo, oltre alla chiusura delle scuole sia per domani che per la giornata di lunedì ha disposto anche quella degli impianti sportivi della città. Si attende, dunque, il rinvio della partita di Prima divisione tra Catanzaro e Benevento. 
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mini san_calogeroLa carenza di giudici in servizio presso il Tribunale di Vibo Valentia sta mettendo a serio rischio prescrizione una delle più importanti inchieste in materia ambientali dell’intero territorio provinciale. Un’inchiesta – condotta dalla Procura e dalla Guardia di Finanza – che, tra il 2009 e il 2010, aveva scoperchiato l’annosa questione “Fornace Tranquilla” di San Calogero: un’ex fabbrica di laterizi ufficialmente dismessa, ma dove in realtà sono state smaltite illegalmente per ben 7 anni, circa 135mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Ceneri e fanghi industriali provenienti dalla centrale a carbone Enel “Federico II” di Brindisi, ammassi in un’area di 150 metri quadri. Il presunto smaltimento illecito dei rifiuti, avrebbe fruttato agli imputati un risparmio di oltre 18 milioni di euro.
 
Anche le associazioni, in primis il Wwf, si sono costituite parte civile nel processo, ma nell’udienza dello scorso 24 novembre – presieduta da un giudice onorario – non era presente neanche il pm titolare dell’inchiesta. Il processo è stato quindi rinviato al 2014. Cosa che rende il rischio prescrizione ormai assodato. Insomma, in definitiva sia il filone inerente alla gestione non autorizzata dei rifiuti, al traffico e l’illecito smaltimento degli stessi (effettuati fino al 2007), sia quello riguardante il reato di disastro ambientale (fino al 2009) rischiano di chiudersi con un nulla di fatto.
 
Secondo gli inquirenti i rifiuti tossici (metalli pesanti, solfuri, cloruri, floruri, nichel, selenio, stagno e vanadio) venivano ufficialmente classificati come non pericolosi, destinati al rimpiego del ciclo produttivo. In realtà venivano interrati proprio nel terreno dell’ex “Fornace Tranquilla” limitrofo agli agrumeti. Il CTU dell’accusa non ha escluso «la concreta e reale possibilità che i componenti pericolosi presenti in abbondanza nel sito potessero essere diffusi nell'ambiente circostante». Infatti, inseguito alla conclusione delle indagini, all’epoca il prefetto di Vibo, dispose la distruzione di tutti i prodotti agricoli coltivati nell’area interessata. 
 
Tra le 12 persone per cui era stato disposto il rinvio a giudizio vi erano: Giuseppe Romeo, 67 anni di Taurianova (incaricato della gestione dei rifiuti che arrivavano all'impianto), Stefano Romeo, 34 anni di Taurianova, Umberto Acquistapace, 80 anni di Rosarno (legale rappresentante della S.r.l. “Fornace tranquilla”) e Angelo Vangeli (dipendente e ragioniere della società). A cui si aggiungono i responsabili delle società detentrici dei rifiuti e incaricate del trasporto: Vito Sabatelli, 56 anni di Cisternino (titolare dell'omonima impresa individuale), Antonio Roma, 70 anni di Carovigno (aministratore unico della “Società lavori ecologici S.r.l.”), Angelo Ippolito, 39 anni di Monopoli (rappresentante legale della “Sotram S.r.l.”), Giuseppe Antonio Marraffa, 49 anni di Carovigno (rappresentante legale, dal 2003 al 2006, della “Ecoservizi S.r.l.”), Vito Antonio Sacco, 53 anni di Carovigno (amministratore unico, fino al 2003 e dal 2006, della stessa azienda). Infine gli uomini Enel: Luciano Mirko Pistillo, 54 anni di Rovigo (responsabile dell'unità di business della centrale di Brindisi dal 2003 al 2006), Carlo Aiello, 49 anni di Brindisi (responsabile della liena movimentazione materiali, compresi i rifiuti della “Federico II”), Diego Baio, 55 anni di Roma (dal 2001 al 2006 responsabile “Esercizio Ambiente e Sicurezza” della centrale a carbone).
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