E’ nato! Fiocco azzurro-piddielle nel capoluogo Catanzaro. Dopo uno scrutinio che è durato quasi più della campagna elettorale (2 giorni per votare e 4 per scrutinare) la gravidanza è finita. Sarà Sergio Abramo, mister SoRiCal, il nuovo sindaco della città del Cavatore. Risultato sofferto: le votazioni si sono chiuse lunedì alle 15 ed ancora giovedì alle 10 della sera non se ne sapeva nulla e Catanzaro rimaneva cristallizzata, con la squadra in serie C, ma senza un sindaco, né di destra né di sinistra. La città di tutti e di nessuno. Alla base del ritardo diverse “incomprensioni”. La prima era già sbocciata a voto in corso, quando a 20 metri da un seggio, la Digos aveva perquisito due noti furbetti del luogo in possesso di fac-simili elettorali e di una cospicua somma di denaro. I due, già indagati nel 2011 per la vicenda delle schede fotografate nelle amministrative che videro trionfare Traversa (PdL), sono stati inscritti nel registro degli indagati per compravendita di voti insieme ad un terzo furbetto: un candidato, Franco Leone, che risulta eletto in una lista del centrodestra che ha sostenuto la candidatura di Abramo.
Altra incomprensione: l’anomalo caso del seggio 85, dove il giudice Commodaro ed alcuni agenti delle forze dell’ordine, nel riconteggio delle schede, si sono accorti che risultano certificati elettorali usati due volte, due schede in più rispetto al numero effettivo degli elettori e ulteriori 3 schede votate e vidimate ma non firmate. Secondo gli inquirenti la presenza di schede in esubero fa inequivocabilmente pensare al tipico trucco della scheda precompilata fatta girare di votante in votante. Meccanismo che può portare a falsare fino a migliaia di voti. Cosa determinante per la tornata elettorale catanzarese visto che Abramo è stato eletto sindaco al primo turno per soli 130 consensi.
Ultima incomprensione: la coalizione di centro-sinistra, che si opponeva ad Abramo, ha consegnato al Prefetto di Catanzaro un dossier in cui si denunciano diversi casi di rappresentanti di lista, che non si sono mai presentati al seggio, strategicamente sostituiti da altri soggetti. Inoltre nel dossier sono riportate diverse segnalazioni di persone che, secondo i verbali, risulta avessero già votato domenica ed invece si erano recate al seggio solo il lunedì.
Intanto 9 deputati calabresi hanno presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno sulle amministrative di Catanzaro pretendendo chiarezza. Il Codacons ha chiesto l’annullamento del voto.
A Catanzaro si è stuprata la volontà dei cittadini. Il “modello Reggio” si diffonde e prosegue verso nuovi inesplorati orizzonti di gloria.