mini bruno_tassoneSERRA SAN BRUNO - Bruno Tassone (foto), rappresentante del comune di Simbario di cui è stato anche sindaco, è il nuovo presidente della Comunità montana delle Serre. La votazione del nuovo consiglio dell’ente ha dato questo esito pochi minuti fa, andando a confermare ampiamente le previsioni della vigilia. Tassone, esponente del Pd, è già stato presidente dell’ente montano alcuni anni fa, dunque il suo è un ritorno alla guida di una Comunità montana che ormai da tempo sopravvive a stento nella giungla dei tagli riuscendo a malapena, e non sempre, a garantire gli stipendi ai dipendenti. Dal punto di vista puramente politico l’elezione di Tassone, che succede a Pasquale Fera, è il frutto evidente di un accordo tra le anime del centrosinistra vibonese che fanno capo all’assessore provinciale Fera, al consigliere regionale Bruno Censore e al presidente della Provincia Francesco De Nisi. In linea con le firme poste sul documento programmatico che era stato presentato prima del consiglio per proporre la candidatura di Tassone, ad appoggiare il neo presidente sono stati il suo predecessore Fera (sindaco di San Nicola da Crissa)

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mini centro_polif._1SERRA SAN BRUNO - Con la delibera n.87 del 29 novembre scorso la giunta Rosi ha dato il via libera al progetto riguardante “Lavori di ristrutturazione, adeguamento e completamento di un complesso edilizio da destinare a Centro Accoglienza Pellegrini”, relativo al centro polifunzionale che avrebbe dovuto essere adibito a centro anziani e che non ha mai visto la luce. Il progetto del comune, per un totale complessivo di 2 milioni di euro, dovrebbe essere finanziato con i fondi PISL-POR Calabria FESR 2007/2013, qualora il comune di Serra San Bruno dovesse vincere la concorrenza. Vale la pena ricordare, attraverso il reportage che proponiamo, in che condizioni si trova il centro polifunzionale, anche per riflettere sull'inutilità dei tanti progetti portati avanti negli anni (e mai completati)

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mini logo-coordinamento-acquaAssegnata al Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua la menzione speciale del premio “Personaggio Ambiente 2011”. Di seguito la nota del Forum.

Il Comitato Tecnico del premio Personaggio Ambiente 2011 ha assegnato oggi una menzione speciale al Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua “per la spinta che ha portato allo straordinario successoper il referendum sull’acqua pubblica svoltosi a giugno”.
Ringraziando il Comitato Tecnico per il riconoscimento, il Forum Italiano dei movimenti per l'acqua dedica il premio a tre compagni di strada scomparsi durante la campagna referendaria: GiuseppeD'Emidio del Comitato Ambiente Amiata; Bruno Arcuri e Ciccio Svelo del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica.
Nonostante la straordinaria vittoria di giugno è in corso un vero e proprio disconoscimento del voto referendario ignorato da gran parte dei mass media. Per questo il Forum Italiano dei Movimentiper l'Acqua sta lanciando,in tutta Italia, la campagna di obbedienza civile per il rispetto del votoreferendario. Potremo esultare veramente solo quando i referendum avranno trovato piena attuazione equando il servizio idrico sarà davvero pubblico e partecipato.
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mini Carabinieri-sorianelloSERRA SAN BRUNO - E' stato individuato poco fa dai carabinieri il presunto autore degli incendi verificatisi nei giorni scorsi a Sorianello ai danni della chiesetta dedicata a San Bruno. Si tratta, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, di Nicola Figliuzzi, 64enne del luogo con problemi psichici, che è stato denunciato a piede libero dai militari della Compagnia di Serra San Bruno e della stazione di Soriano. La chiesetta, che si trova nella Valle dei Mulini poco distante dalla strada che collega il piccolo centro dell'Alto Mesima a Soriano, era stata incendiata ieri per la seconda volta nel giro di pochi giorni. 

https://www.ilvizzarro.it/sorianello-incendiata-la-chiesa-di-san-bruno-per-la-seconda-volta-in-pochi-giorni.html

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mini sorianelloPer la seconda volta in pochi giorni è stata incendiata la chiesetta dedicata a San Bruno che si trova a Sorianello nella Valle dei Mulini, poco distante dalla strada che collega il piccolo centro dell'Alto Mesima a Soriano. Dopo che era stato incendiato il portone principale del luogo di culto, questa volta è toccato alla porta della sagrestia, da dove si è propagato un incendio, evidentemente doloso, che ha causato ingenti danni alla chiesa. Ieri mattina di buon'ora alcuni passanti si sono accorti del fumo che fuoriusciva dall'edificio ed hanno subito allertato le forze dell'ordine e i Vigili del fuoco, che alla fine hanno domato l'incendio. La comunità di Sorianello, con in testa il sindaco Sergio Cannatelli e il parroco don Nicola Grillo, aveva già reagito con indignazione al primo incendio, che aveva danneggiato tra le altre cose anche l'impianto elettrico. Ora, dopo il secondo grave episodio

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mini manifestazione_21_settembre-2Riceviamo e pubblichiamo:

Domenica 29 gennaio alle 17,30 a palazzo Chimirri si terrà un’assemblea pubblica indetta dal Comitato civico Pro-Serre, che sta organizzando nuove forme di protesta contro il forte ridimensionamento in atto all’ospedale di Serra San Bruno. Il decreto 106 del commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, Giuseppe Scopelliti, ha assegnato al nosocomio cittadino soltanto 20 posti letto nel reparto di medicina. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, sono stati smantellati reparti fondamentali per il nostro territorio quali Ginecologia-Ostetricia, Chirurgia e Cardiologia. Lo smantellamento dell’ospedale, come la mancanza di molti altri servizi scippati alle Serre, comporterà delle ripercussioni negative anche sul tessuto economico-sociale del comprensorio. Per questo il Comitato civico Pro-Serre sta organizzando, probabilmente per sabato 11 febbraio, uno sciopero generale per protestare contro la politica dei tagli che ha privato il nostro territorio di servizi essenziali. In vista di questa giornata di sciopero, il Comitato ha invitato tutti i commercianti serresi, i sindacati, le associazioni di categoria e le altre realtà produttive e associative del territorio delle Serre, a partecipare all’assemblea che si terrà domenica 29 gennaio nei locali di palazzo Chimirri a Serra San Bruno.

Nell’intento di coagulare e di sollecitare tutti quanti abbiano la possibilità di migliorare la preoccupante condizione in cui versa il  Comprensorio delle Serre, il Comitato ha invitato all’assemblea pubblica anche i sindaci della zona, con l’intento di individuare le priorità che possono costituire una piattaforma di rivendicazioni sociali per il rilancio di un territorio ormai abbandonato da tutti. La riunione sarà aperta a chiunque voglia apportare il suo contributo, così come i suoi intenti non vogliono essere di parte. L’unico obiettivo dei promotori è quello di avviare un percorso condiviso teso a ridare dignità ad un territorio emarginato e indifeso ed ai suoi cittadini.

Facciamo sentire la nostra voce, per il futuro dei nostri figli.

Comitato civico Pro-Serre

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mini pd_sanitRiceviamo e pubblichiamo:

SERRA SAN BRUNO - “Al presidente Scopelliti diciamo che sull’ospedale di Serra San Bruno il Partito democratico non getta la spugna. A costo di essere pedanti e ripetitivi, il Pd chiede la revisione dei decreti che finora hanno provocato tagli scellerati ai servizi sanitari del territorio Vibonese”. Con queste parole il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore, ha esordito all’affollato dibattito che ieri sera si è svolto presso il circolo democratico di Serra San Bruno a difesa del diritto alla salute per i cittadini dell’area interna delle Serre. L’iniziativa, organizzata dai giovani democratici Serresi, è stata indetta con lo scopo di mantenere alta la guardia dell’opinione pubblica del comprensorio Serre sulla sorte dell’ospedale San Bruno. “Il progressivo smantellamento dell’ospedale di Serra San Bruno – ha continuato Censore - rischia di riversare un carico eccessivo di pazienti sull’ospedale di Vibo che oggi non si trova nelle condizioni strutturali e strumentali per poter sopportare l’utenza di tutta la provincia. Il Partito democratico, insieme ad altre forze civiche che si sono costituite per la difesa del diritto alla salute, mantiene alta la guardia ed invita il Commissario Scopelliti alla revisione immediata dei decreti che egli stesso ha emanato facendo finta di disconoscere le difficoltà in cui versano i territori delle aree interne come quello delle Serre. Questa battaglia per la difesa di un diritto essenziale viene portata avanti a nome dei calabresi e per tutti i cittadini che stanno pagando a caro prezzo le scelte sbagliate del Commissario che ad oggi non sa produrre i riscontri economici a seguito dei tagli nei servizi. Più che razionalizzare, a noi sembra che tutto sia frutto dell’irrazionalità per questo chiediamo maggiore responsabilità  e sensatezza nelle scelte”.

A dare il loro contributo all’incontro sono stati l’ex assessore provinciale Domenico Dominelli, il coordinatore del Circolo Serrese del Pd Paolo Reitano, il capogruppo del Pd in consiglio comunale Rosanna Federico, ed inoltre Andrea Pisani, Maria Rosaria Franzè e  Luigi Tassone.

Ad aprire la lunga schiera di interventi è stato proprio Reitano, il quale si è soffermato sulle misure previste dal Piano di rientro, evidenziando come "le scelte del governo regionale abbiano portato al depauperamento delle aree interne". Presente anche il primo cittadino di Spadola, Giuseppe Barbara, che non ha esitato a lanciare strali nei confronti della politica nazionale, regionale e provinciale. L’esponente del Pd nell’assise cittadina, Rosanna Federico, ha spiegato le ragioni dell’iniziativa, soffermandosi anche sulle "devastanti" conseguenze del Piano di rientro. "Soprattutto negli ultimi mesi – ha aggiunto – stiamo assistendo alla demolizione del sistema sanitario e, come se ciò non bastasse, le misure vengono attuate senza alcun riguardo ai principi di eguaglianza territoriale. La provincia di Vibo, infatti, è quella più emarginata dalle scelte della politica regionale, indifferente di fronte ai problemi del nostro territorio". Critiche anche nei confronti del primo cittadino, Bruno Rosi, che continua ad essere "defilato" di fronte alle problematiche del nostro nosocomio. Anche a giudizio dell’ex consigliere comunale Vincenzo Damiani, bisogna "mettere in atto quei pochi servizi che si possono mantenere". Maria Rosaria Franzè, dal canto suo, ha criticato il "fiume di parole inutili" del presidente Scopelliti, per poi aggiungere che "noi, come cittadini, non siamo più disposti a tollerare tale situazione". Presente anche l’esponente locale dell’ Udc, Antonio Andreacchi, il quale si è congratulato con gli organizzatori dell’iniziativa, non risparmiando però la classe politica del nostro Paese, che dovrebbe "fare di tutto per trasmettere fiducia nelle persone". Secondo Pisani, negli ultimi mesi si sta diffondendo "la moda di affidare incarichi senza seguire alcuna metodologia, basata anche su un minimo di meritocrazia". L’esponente dei Gd Luigi Tassone, invece, ha preso di mira il consigliere regionale del Pdl Salerno ed il sindaco Rosi, che si starebbero mostrando "indifferenti" di fronte al problema della sanità calabrese.

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L'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo (ETH-Eidgenössische Technische Hochschule) ha recentemente reso disponibile con licenza Creative Commons una bella serie di fotografie scattate dal botanico svizzero Werner Lüdi (1888-1968) nel corso della VII Escursione Fitogeografica Internazionale che si svolse nell'estate del 1934 dalla Maremma alla Calabria attraverso l'appennino centro-meridionale. Alcune di queste fotografie furono scattate nei boschi di Serra San Bruno, della cui flora Lüdi avrebbe poi discusso nella memoria "Beitrag zur regionalen Vegetationsgliederung der Appeninenhalbinsel" (Contributo sulla distribuzione regionale della vegetazione nell'Appennino italiano, in E. Rübel, ed., Ergebnisse der Internationalen Pflanzengeographischen Exkursion durch Mittelitalien, 1934, Bern, H. Huber 1936).

[fig. 1-Abeti e faggi] [fig. 2-Abeti e qualche faggio]

mini fig._1mini fig.2

 

Le Escursioni Fitogeografiche Internazionali erano state ideate nel 1911 dal botanico inglese Arthur G. Tansley (1871-1955) come strumento per avvicinare gli scienziati di diversi paesi e favorire così la comunicazione scientifica internazionale, e si tennero a cadenza irregolare (generalmente ogni 2-3 anni) fino al 1989. Il passaggio a Serra San Bruno dell'Escursione del '34 –organizzata da Giovanni Negri (1877-1960)– era in gran parte dovuto all'interesse suscitato nella comunità botanica internazionale dalla presenza, nei boschi serresi, del «puro» Abete bianco (abies alba), la cui distribuzione lungo l'Appennino era all'epoca oggetto di viva discussione.

[fig.3-Sentiero scavato nel terreno] [fig.4-Trasporto dei tronchi]

mini fig.3

mini fig._4 

 Nativo di Müsingen, nel cantone di Berna, dopo un periodo di studio a Montpellier Lüdi era tornato in Svizzera per insegnare Botanica prima a Berna e poi a Zurigo. I suoi studi sulla successione vegetale e sulla fitosociologia gli valsero la nomina a direttore del Geobotanischen Forschunginstitut Rübel di Zurigo (1931), carica che tenne fino alla morte, avvenuta a Zollikon il 29 febbraio del 1968. Uomo di scienza autorevole e rispettato, durante il fugace passaggio a Serra San Bruno scattò delle fotografie che costituiscono una preziosa testimonianza sulla vita della gente dei boschi.

[fig.5-Trasporto del carbone] [fig.6-Legna da ardere] [fig. 7-Carbonaio vicino alla sua capanna]

mini fig.5mini fig._6mini fig.7

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mini iniziativa_pdSERRA SAN BRUNO – Si terrà domani alle 17,30 presso la sede del circolo del Pd di Serra San Bruno, l’iniziativa promossa dai giovani democratici su “Le scelte di politica sanitaria regionale: quali conseguenze per il nostro territorio”. All’incontro con i giornalisti durante il quale è stata presentata la manifestazione, il coordinatore cittadino Paolo Reitano ha sottolineato come "non è possibile più sostenere un’azione che mira a ridurre la sanità nel vibonese. E’ necessario che la politica dia segnali forti circa i reali bisogni della gente". Non sono mancati strali da parte del coordinatore democratico nei confronti dei 4 consiglieri regionali di maggioranza del vibonese rei di non intervenire sulla politica del presidente Scopelliti. Critiche anche nei confronti del binomio comune-regione propagandato dal sindaco Bruno Rosi in campagna elettorale e diventato "una formula fallimentare che ha portato solo conseguenze negative. Quello a cui assistiamo – ha detto Reitano – e lo smantellamento dell’ospedale e l’immobilismo del sindaco e del presidente della commissione regionale sanità Nazzareno Salerno". Per il consigliere comunale di minoranza Rosanna Federico, l’iniziativa è necessaria per "evidenziare le conseguenza devastanti del piano sanitario di rientro di Scopelliti. Il silenzio della classe politica - ha ammonito - non può essere indifferenza o rassegnazione e l’amministrazione comunale ha una posizione poco chiara e defilata, e finge di non vedere la politica scellerata della Regione che incide negativamente sul diritto alla salute dei cittadini e sulla sopravvivenza economica e sociale del nostro territorio". Secondo Maria Rosaria Franzè sul territorio esistono soltanto "servizi sanitari inadeguati. Quello che è certo – ha aggiunto – è che non abbiamo più intenzione di rinunciare ai nostri diritti a fronte di meri calcoli numerici che non fanno altro che portare discriminazioni". Di "emergenza sanitaria" ha parlato Luigi Tassone che ha accusato Scopelliti e la sua maggioranza di non sapere cosa significhi "smantellare l’ospedale. A questa politica – ha affermato – noi diciamo no mentre riscontriamo l’immobilismo del sindaco e dell’amministrazione comunale". Andrea Pisani ha invece sottolineato come il presidente della commissione sanità Nazzareno Salerno sia interessato "solo all’ospedale di Tropea. La nostra manifestazione – ha concluso – non vuole essere un’alternativa a quella del comitato Pro-Serre".

 (articolo pubblicato si Il Quotidiano della Calabria)

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mini rocco_larizza_manifestazioneSERRA SAN BRUNO - "Grazie al lavoro svolto in un anno e mezzo dalla giunta regionale, dal presidente Scopelliti e dal presidente della terza commissione sanità on. Nazzareno Salerno, il cosiddetto Tavolo Massicci ha sbloccato 220 milioni di euro spettanti alla sanità calabrese. Questo è quanto proclamano Scopelliti e Salerno, continuando a dire che la strada intrapresa è quella giusta e dimenticandosi dei tagli fatti e dei disagi creati ai cittadini calabresi". Lo afferma Rocco Larizza, vicepresidente del Comitato civico Pro-serre, che ha cuore le sorti dell’ospedale di Serra San  Bruno ormai sulla via della chiusura, e che in una nota intende porre l’attenzione "su come molti pazienti che rivolgendosi al pronto soccorso di vari ospedali calabresi sopratutto nel vibonese, e in particolare presso il nosocomio di Serra San Bruno, con varie patologie più o meno gravi, si sono sentiti dire che nella nostra regione non c’erano posti letto". A questo punto, "rivolgendomi al presidente Regione Calabria e della Commissione sanità chiedo di uscire dalla campana di vetro del palazzo regionale, e di prendere atto dei disagi causati dalle loro scelte. Una volta ci si curava fuori per scelta ora ci vieni mandato per mancanza di posti letto. Bisogna cambiare la strada. Quanti ospedali chiuderanno ancora per ottenere la rimanenza della premialità? C’è bisogno di un po’ di umanità ed è necessario toccare con mano i veri bisogni dei cittadini. Stesso discorso per quanto riguarda i malati terminali che non trovando posti letto non usufruiscono delle cure necessarie per diminuire le atroci sofferenze. Invece con la chiusura dei punti nascita si è creato disagio alle donne che per tutta la gravidanza devono fare via vai dagli studi privati dei medici che lavorano nelle strutture pubbliche". Secondo l’attivista sarebbe necessario incontrare Scopelliti affinchè "ascolti le nostri ragioni; non si può chiudere i presidi pubblici soprattutto quelli di montagna per poi finanziare le cliniche private per creare clientelismi e favorire imprenditori amici. Vi ricordo che la sanità è un diritto di tutti, e noi cittadini paghiamo le tasse per questi servizi". L’invito è quello a rimboccarsi le maniche: "Lavorate nella giusta direzione senza causare altri disagi ai cittadini. Noi cittadini rappresentanti dei comitati civici non chiediamo altro che i nostri diritti, i meriti li lasciamo a voi se saprete fare il vostro dovere e l’interesse delle popolo che vi ha votato".

 

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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