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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Domenica di sangue nel Vibonese. Ieri sera, intorno alle 21,30, il 23enne Giovanni Emanuele è stato gravemente ferito in un agguato nei pressi di Savini, frazione di Sorianello. Mentre era a bordo della sua auto, Emanuele, già noto alle forze dell'ordine e parente del presunto boss Bruno, è stato raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco al torace e alla testa. Sul posto, allertati da alcuni automobilisti, sono giunti gli uomini del commissariato di P.S. di Serra San Bruno guidati dal dirigente Domenico Avallone. Il 23enne è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, dov'è giunto in fin di vita. Le sue condizioni restano molto critiche. Allo stesso orario si è verificato un altro fatto di sangue a Triparni, dove un 50enne con precedenti, Mario Longo, di Vibo Marina, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre era a bordo della sua auto. Anche se i due fatti di sangue non sono collegati tra loro, le modalità sembrano in tutto e per tutto riconducibili ad agguati di 'ndrangheta.
Di seguito il testo del manifesto affisso stanotte per le vie di Serra San Bruno:
Egr. sig. Sindaco
ci rivolgiamo di nuovo a Lei per chiederLe chiarezza in merito alla precaria situazione in cui versa l’ospedale cittadino e per conoscere la posizione che la Sua maggioranza intende assumere al fine di difendere e rilanciare l'unico baluardo sanitario del nostro territorio. E’ chiaro a tutti che l’ospedale “San Bruno" e', ormai, avviato sulla strada di una progressiva chiusura, senza che alcun rappresentante politico del territorio abbia preso alcuna iniziativa. A sentire le promesse fatte da Lei e dalla Sua maggioranza in campagna elettorale, Serra San Bruno avrebbe dovuto avere un nosocomio d'avanguardia. A distanza di quasi un anno vorremmo sapere che fine abbia fatto “L’ospedale del futuro”SERRA SAN BRUNO – Di fronte alla crisi dei partiti nazionali tradizionalmente intesi è necessario rispondere con partiti territoriali capaci di recepire le istanze del territorio e dare risposte. Di tutto questo, della federazione tra “Autonomie e diritti” di Agazio Loiero e “Movimento per le autonomie” di Lombardo, si è discusso alla manifestazione promossa e tenutasi sabato scorso a Palazzo Chimirri dall’ex sindaco di Serra San Bruno Raffaele Lo Iacono che di recente ha intrapreso proprio questa strada. Ad aprire gli interventi è stato il componete del locale circolo Nazzareno Salerno che ha evidenziato come dalla sconfitta elettorale della lista “La Serra” nasce questo nuovo gruppo con l’intenzione di «non correre da soli, ma vivere di alleanza e collaborazione per sconfiggere la maggioranza che governa Serra». Il coordinatore cittadino Valeria Giancotti ha sottolineato come «la presenza del presidente Loiero nel nostro territorio è indicativa dell’importanza che assumiamo» dicendosi successivamente «orgogliosa di essere meridionale». Secondo Vincenzo Albanese «l’Mpa nasce dal sud che vive un disagio sociale , ciò che è necessario è riflettere sul ruolo della politica». Il coordinatore provinciale Angelica Carnovale ha esordito dicendo che «i problemi sono tanti ma la gente ci ascolterà, c’è bisogno di rinnovamento». Territorialità, rappresentanza e interessi del mezzogiorno, questi secondo il coordinatore regionale Bianca Rende sono i pilastri a cui si riferisce l’autonomismo meridionale «oggi – ha detto la Rende – siamo cittadini di serie b. Di certo non vogliamo separare il paese ma intendiamo ribadire le ragioni della coesione». L’ex primo cittadino serrese si è soffermato a lungo sulla situazione politica locale che ha visto la disfatta del centrosinistra alle amministrative dello scorso anno. «Abbiamo avuto un enorme potere – ha detto Lo Iacono – ma siamo implosi» e riferendosi al consigliere regionale del Pd Bruno Censore suo ex alleato «ha saccheggiato un tesoro anche nostro». Lo Iacono crede «in un progetto comune con gli amici di ieri, non è avendo la tessera di un partito nazionale che si è uomini di partito o della nazione». Per quanto concerne l’amministrazione comunale serrese targata Pdl con a sindaco Bruno Rosi «governa con il 34 % dei consensi contro il 66 dell’opposizione. Al momento in comune si sta vivendo un momento di ombre ed omertà, il paese è governato da una banda di scalmanati, una sorta di “Armata Brancaleone”». Articolato l’intervento dell’ex presidente della regione Calabria Agazio Loiero che ha sottolineato come «qui si sono poste le basi per una classe dirigente nuova, certo è che alla fine della mia carriera politica avrei potuto starmene a casa ed invece ho abbracciato la causa dell’autonomia. Il tipo di partito generalista – ha detto Loiero – che rappresenta tutti dal Trentino alla Sicilia non esiste più, per demerito della lega esiste solo l’egoismo del territorio rappresentato da piccoli partiti». Al tavolo dei relatori presenti anche Alfonso Scoppetta e Bruno Iovine.
(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)
SERRA SAN BRUNO – Dopo l’imponente manifestazione dello sciopero generale promosso dal Comitato civico Pro-Serre ed accolto dai sindacati, dalle associazioni e dai commercianti serresi al fine di richiamare l’attenzione sul problema del forte ridimensionamento dell’ospedale cittadino, il sodalizio civico del comprensorio delle Serre riparte da dove era rimasto. All’assemblea promossa dal Comitato in piazza monumento c’era una folta platea di cittadini di si sono susseguiti gli interventi dei membri del comitato e di quanti hanno ritenuto opportuno fornire testimonianze dirette sull’importante funzione svolta dal presidio ospedaliero “San Bruno”. Cittadini, pazienti che grazie all’essenziale opera sanitaria di medici e paramendici del nosocomio serrese ora possono raccontare la propria storia ma che senza la provvidenziale assistenza ospedaliera non avrebbero avuto questa possibilità, gente comune che crede che il baluardo della sanità pubblica nel comprensorio montano non debba essere smantellato. Ad introdurre i lavori è stato Davide Schiavello, il quale si soffermato sulla riunione tenutasi di recente con il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, ringraziando inoltre il capo dell’Ufficio Territoriale del Governo per la «sensibilità dimostrata al problema della sanità nel comprensorio delle Serre». Salvatore Albanese, presidente del gruppo, ha espresso forti perplessità circa le dichiarazioni rilasciate durante una intervista televisiva dall’ex presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, circa la centralità del locale nosocomio; critiche anche nei confronti del consigliere regionale del Partito Democratico Bruno Censore e alla volta del’assessore comunale del Pdl Adriano Tassone. Sergio Gambino, dal canto suo, si è soffermato sulla crisi che attanaglia le classi più deboli del Paese, sottolineando come «nel caso in cui il commissario ad acta, Giuseppe Scopelliti, non ci dovesse ricevere, intraprenderemo ogni azione utile in difesa del nostro ospedale». Paolo Reitano, invece, ha elencato le azioni legali da adottare per la tutela del locale presidio ospedaliero tra le quali rientrerebbe anche «una petizione popolare indirizzata al presidente della Repubblica ed ai presidenti di Camera e Senato». Il Comitato Pro – Serre, in chiusura, ha fatto sapere che «non è da escludere l’istituzione di un’assemblea permanente per informare costantemente i cittadini sulle misure che verranno intraprese nelle prossime settimane».
Dalla Chiesa dell’Addolorata a San Giluormu. Salendo dapprima dallo “stradone” di Via Sette Dolori, dove sulla destra trovo la casa dell’infanzia di mio Padre, la famosa casa dal pavimento di tavole tra le quali fessure Mastru Biasi accendeva la sua pipa, segno del via libera al dopocena, e Sharo giovanotto, scendeva con i suoi fratelli ad ascoltare li “stuori” che il loro ospite dispensava intorno al braciere ardente. Guardo la stanza e mi sembra, tale l’enfasi con la quale questi fatti mi sono stati raccontati, di rivivere quei momenti nell’immaginazione di un bimbo preso per mano a cui queste cose venivano raccontate con la poesia delle parole che solo il Sharo papà sapeva esprimere.
E ancora avanti, dopo il negozio di alimentari di Ernesta, dove ci avevi “la libretta”, e poi, quando è fine mese che la ditta paga mio marito passo a pagare, e poi avanti la casa di Mastro Peppe “Stivaledha”, la cantina quasi di fronte, e poi BonsignuriSERRA SAN BRUNO - Domani mattina alle 10, nei locali di palazzo Chimirri, si riunirà il Consiglio comunale in seduta straordinaria. L'unico punto previsto all'ordine del giorno è quello relativo alla nomina del revisore dei conti. Proprio questa nomina era stata rinviata nell'ultima seduta di Consiglio, passata alle cronache per la notizia dell'ormai noto "caso Zaffino", relativo alla controversa vicenda della revoca dell'ex assessore Bruno Zaffino, che proprio in Consiglio ha contestato le motivazioni date dal sindaco al provvedimento. La seduta era stata convocata per domani alle 18 ma poi è stata anticipata alla mattinata.
Al culmine della straordinaria manifestazione svoltasi stamattina a Serra San Bruno il Comitato civico Pro-Serre, in lotta per la difesa dell’ospedale “San Bruno”, ha occupato il municipio della cittadina montana come estremo atto di protesta contro i tagli della sanità che hanno messo in ginocchio un territorio già di per sé svantaggiato ed emarginato. Il Comitato continuerà la sua occupazione ad oltranza, finché il commissario ad acta Scopelliti non prenderà in considerazione le richieste del popolo serrese, ormai stanco della politica delle promesse e degli annunci.
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