mini tribunale_viboIl Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso dei coniugi sorianesi Giovanni Battista Tassone e Teresa Mancuso contro il provvedimento con cui il Gip, il 3 maggio scorso, ha sequestrato i loro beni per un valore di 4,5 milioni di euro. I congiugi Tassone-Mancuso sono coinvolti nell'operazione antiusura "Business cars". Tassone è stato arrestato il 3 novembre 2011 insieme ad altre 10 persone accusate di far parte di due distinte organizzazioni di 'cravattari', operanti una nel reggino e l'altra nel vibonese. Il Riesame ha quindi rigettato il ricorso della coppia e ha confermato il provvedimento che ha portato al sequestro di 4,5 milioni di euro  beni (2 appartamenti, 7 magazzini commerciali, un terreno, un supermercato e un ingrosso alimentari, tutti a Soriano) che non erano giustificati rispetto alla loro capacità reddituale.

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mini giuseppe_barbaraSPADOLA – Inizia, con il primo consiglio comunale, in programma questa sera, alle ore 18,30, il Barbara “bis”. I nuovi consiglieri, eletti al termine delle consultazioni del 6-7 maggio, nell’eventualità in cui non dovesse essere raggiunto il numero legale, saranno chiamati in seconda convocazione per le 18,30 di domani. In ogni caso, non dovrebbe esserci nessun problema, pertanto la seduta è destinata a svolgersi regolarmente, in prima convocazione. Con la prima riunione, il nuovo consesso cittadino è chiamato ad adempiere alle formalità previste dal Testo unico per gli enti locali. In osservanza dell’art 41 del d.lgs 267/2000, il consiglio si aprirà con la convalida degli eletti, si passerà, poi, al giuramento del sindaco ed alla comunicazione del vice. Si procederà, infine alla nomina della commissione elettorale comunale. Sarà, quasi sicuramente, una seduta rapida ed indolore. Vista la sostanziale assenza di un gruppo di minoranza il dibattito, qualora ci dovesse essere, sarà piuttosto cordiale. Del resto, l’implosione del centrodestra cittadino, oltre ad offrire su un piatto d’argento la riconferma, ha regalato a Barbara la possibilità di governare in tutta tranquillità. Un dato rilevante ed ambivalente poiché, da un parte, la nuova amministrazione, potrà agire in maniera indisturbata, dall’altra, però avrà l’obbligo di realizzare il programma di mandato, in caso contrario, tra cinque anni, non avrebbe alcun alibi. Gli elementi caratterizzanti di questo nuovo corso, sono, quindi, rappresentati dall’assenza di conflittualità e dal tandem tra il sindaco ed il suo vice. Un ruolo strategico quello del vice che sarà interpretato da Angela Valente, eletta a furor di popolo con ben 113 preferenze. Rispetto al passato, alla luce della riforma introdotta con il decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, non ci sarà, infatti, la figura dell’assessore e quindi della giunta, le cui competenze sono state attribuite al sindaco ed al suo vice. Drastica riduzione, anche, per il consiglio, i cui componenti sano complessivamente sei, quattro, Angela Valente; Cosimo Piromalli; Domenico Ionadi e Nicola Valelà, in rappresentanza della maggioranza e due, Nicola Tassone e Cosmo Tassone, in rappresentanza del gruppo di minoranza.

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini municipio serraRiceviamo e pubblichiamo:

Certamente, se si vuole essere seri, non si può giudicare un’amministrazione comunale ad un anno dal suo insediamento, ma quanto fatto vedere fino ad oggi dalla maggioranza pidiellina non lascia presagire nulla di buono per il futuro. A distanza di un anno i cittadini serresi sono in attesa delle tante promesse fatte durante la campagna elettorale: cento posti di lavoro al parco, mutui per le giovani coppie, ospedale del futuro, ecc…Ma, al di là, di questa fantomatiche promesse l’azione dell’amministrazione si è caratterizzata per un netto ritorno al passato. In questo paese, da tempo, era stata avviata una raccolta differenziata “porta a porta” ed erano stati rimossi i cassonetti dalle vie cittadine, certo essa poteva essere migliorata, meglio strutturata, ma tutto poteva essere fatto tranne che eliminarla quasi totalmente. Perché questo passo indietro che ha portato anche all’aumento della tarsu del 43%? Non sarebbe stato opportuno proseguire con un progetto di raccolta differenziata seria, che avrebbe avuto una duplice funzione e cioè quella di tutelare l’ambiente e riuscire, magari, ad abbassare la tariffa della tarsu anziché aumentarla?

Forse, anche questo rientra in uno dei tanti doveri morali di quest’amministrazione, così come recitava uno spot utilizzato in campagna elettorale dal Pdl. Oltre a questo, non è stato possibile capire, pur presentando come gruppo consiliare del pd un’interrogazione a firma del consigliere Rosanna Federico, il motivo che ha portato alla chiusura della piscina comunale nel pieno della sua stagione (Gennaio-Maggio). Non si è fatto così un danno ai tanti cittadini serresi, e non solo, che per anni hanno aspettato l’apertura di una struttura, che oltre alla sua funzione sociale, rappresenta un centro di eccellenza per il nostro territorio? Anche questo sarà stato un dovere morale!

Che fine hanno fatto gli eventi culturali che negli anni passati hanno dato lustro alla nostra cittadina in Calabria ed anche al di fuori dei confini regionali? Il Sindaco e la sua maggioranza, non ritengono l’attività culturale elemento fondamentale dell’agire amministrativo? Ad oggi non ci è dato sapere che posizione ha assunto l’amministrazione Rosi in ordine alla mozione sull’IMU presentata dal partito democratico e per questo auspichiamo che la nostra proposta di applicare le tariffe minime e di aumentare al massimo le detrazioni venga accolta. Se questo dovrà continuare ad essere l’agire amministrativo per i prossimi anni, allora, per il bene della nostra amata cittadina il Sindaco Rosi e la sua maggioranza targata pdl farebbero bene a rassegnare le dimissioni.

Luigi Tassone (Partito democratico Serra San Bruno)                                                                                                                                                                

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Venerdì, 18 Maggio 2012 10:48

Tassone sul sequestro dell'Alaco: 'Era ora!'

mini conf stampa mirko 30 aprile 2012Riceviamo e pubblichiamo:

Finalmente! Era ora! La notizia del sequestro dell’invaso dell’Alaco che rifornisce di acqua 80 comuni calabresi, tra i quali, anche, Serra, consente, da una parte, di tirare un sospiro di sollievo, dall’altra, fa lievitare l’apprensione e le preoccupazioni dei cittadini/consumatori che, ormai, da anni, utilizzano quell’acqua per bere, cucinare, lavarsi etc. Ora, è necessario attendere l’esito delle indagini, anche per sapere cosa Sorical e soci ci abbiano propinato. In ogni caso, l’intera vicenda pone, ancora una volta, in evidenza il ruolo marginale e subalterno della politica. Eppure, che l’acqua non fosse buona, ormai, lo sapevano tutti o quasi, forse, anche, qualche amministratore comunale che, di giorno, invitava i cittadini a bere dal rubinetto e di sera andava a rifornirsi alla “scorciatina”. Che il problema fosse maledettamente attuale, lo si era intuito anche nella passata campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, allorquando tutti i candidati avevano assunto impegni precisi per “staccare il comune da Sorical”. Il più originale, quello con la ricetta più persuasiva e convincente era stato, però, l’attuale sindaco, il quale aveva promesso un carico di picconi da consegnare ad “esperti boscaioli”, i quali, nelle vesti di rabdomanti avrebbero dovuto trovare l’acqua, incanalarla e portarla nelle case dei serresi. Ma parafrasando Rino Gaetano, gli attuali amministratori “partiti incendiari e fieri, sono arrivati pompieri”, nel senso che appena si sono insediati, non solo, non hanno affrontato il problema, ma lo hanno addirittura negato, in perfetta sintonia con quanto fatto, anche, prima del 2011. A ciò si aggiunga il silenzio pressoché assordante dei vari protagonisti politici degli ultimi anni. Eppure, come spesso accade, c’è sempre qualcuno che, pur non avendo mai proferito parola, alla fine dice “l’avevo detto!”. La verità, però, è un’altra, a sollevare il caso, facendolo entrare nell’agenda politica è stato un solo consigliere comunale, ovvero sottoscritto, il quale, in tempi non sospetti e in particolare il 9 luglio 2008 presentava una richiesta di accesso agli atti relativi alle analisi delle acque erogate nel territorio comunale. In data 5 agosto dello stesso anno, presentata un’interrogazione indirizzata al sindaco, dopo qualche giorno è stata diramata un’ordinanza per vietare l’uso dell’acqua. Le altre interrogazioni, portano le date del 2 settembre 2009; 20 luglio 2010; 1 agosto 2011. A ciò si aggiunga che, nell’indifferenza di molti, il 16 dicembre 2011 ho denunciato pubblicamente il contenuto della convenzione con la quale in cambio di 30 mila euro il comune rinunciava a tutte le controversie pendenti con Sorical. Potrei, inoltre, citare i moltissimi comunicati stampa, gli articoli o i servizi televisivi nei quali ho richiamato l’attenzione sul problema. Il tutto è chiaramente documentato e documentabile ed a disposizione di chi, eventualmente, volesse prenderne visione. Eppure a fronte di tutti questi interventi, delle continue ordinanze di non potabilità, nessuno, tra gli amministratori, si è mai preoccupato di guardare al di là del naso, al contrario, sindaci, assessori e consiglieri comunali succedutesi si sono sempre limitati ad esibire il, semplice, risultato delle analisi, anche, quando era evidentemente contraddetto dal colore e dall’odore dell’acqua. Che dire poi dei big della politica, come i consiglieri regionali, i quali, nonostante, Sorical sia una società le cui azioni sono detenute al 51 % dalla Regione Calabria, non si sono preoccupati di presentare neppure una semplice interrogazione per cercare di far luce su una vicenda che riguarda, in fin dei conti, la salute dei cittadini. Non solo, la politica si è fatta notare, ancora una volta, per la sua assenza e quando è intervenuta ha perso una buona occasione per tacere. Chi in passato ha minacciato di denunciarmi, chi ha, subdolamente, insinuato che l’acqua fosse artatamente colorata per screditare l’amministrazione, chi, irresponsabilmente, ha invitato i cittadini a bere dal rubinetto dovrebbe avere il pudore di chiedere scusa e dimettersi o per lo meno di tacere.

Mirko Tassone (consigliere comunale 'Al Lavoro per il Cambiamento')

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mini gdfBeni per un valore di 4,5 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri e dai finanzieri di Vibo Valentia ai coniugi Giovanni Battista Tassone, di 57 anni, e Teresa Mancuso, 42 anni, coinvolti nell'operazione 'Business Cars' per i reati di usura ed estorsione. I beni sequestrati sono 2 appartamenti, 7 magazzini commerciali, un terreno, un supermercato e un ingrosso alimentari, tutti a Soriano Calabro. Nell'operazione "Business Cars" erano stati tratti in arresto 10 persone e, contestualmente, ai coniugi Tassone-Mancuso erano stati sequestrati quattro autovetture, di cui due di lusso, un appartamento e denaro contante per un valore di oltre 400.000 euro. Oltre a quello che ha riguardato Tassone, nell'ambito dell'inchiesta era già scattato un altro sequestro di 1,2 milioni di euro di beni all'imprenditore lametino Adriano Sesto.

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mini brognaturo_municipioBROGNATURO – Pino Iennarella è il nuovo sindaco del borgo della Madonna della Consolazione. Con 253 voti, il capolista di “Ancora insieme per Brognatuto” conquista le chiavi dell’amministrazione cittadina e si pone nel solco della continuità con il suo mentore, Cosmo Tassone. Nulla da fare, quindi, per il nuovo corso propugnato da Maria Carmela Mangiardi che, alla guida di “Rinnovamento e crescita”, non è andata oltre le 231 preferenze. La differenza, cristallizzata in ventitre voti, rappresenta un divario, tutto sommato contenuto. A determinare l’esito della competizione, con tutta evidenza, è stato il peso specifico ed il valore aggiunto dei singoli candidati a consigliere.

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mini giuseppe-barbaraSPADOLA – Nulla di nuovo sotto il sole. Con 411 voti, Giuseppe Barbara, più che la riconferma conquista un vero e proprio trionfo. Un risultato scontato, ma clamoroso, per l’entità. La lista “avversaria”, “Il Campanile”, guidata da Nicola Tassone ha conquistato, infatti, solamente ventisette preferenze. I numeri sono perfettamente in linea con una tornate elettorale in cui non c’è stato alcun rapporto competitivo tra le forze in campo. Quella appena conclusa, passerà, infatti, alla storia del borgo della Minerva come la prima elezione cittadina priva di un’autentica contrapposizioni politica. Con due liste, sostanzialmente espressione, della medesima colazione l’esito non poteva essere diverso. Quella spadolese, quindi, più che un’elezione è stato un vero e proprio plebiscito sia nella forma, che nella sostanza.

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mini elezioni_comunaliBROGNATURO - Nel Vibonese la tornata elettorale amministrativa ha toccato tredici comuni, tra cui due nel territorio delle Serre: Spadola e Brognaturo. In quest'ultimo comune la suspence non ha tradito le attese della vigilia, infatti è stato un vero e proprio testa a testa quello che ha portato alla vittoria Giuseppe Iennarella, che a capo della lista “Ancora insieme per Brognaturo” ha superato per 25 voti la sfidante Maria Carmela Mangiardi, candidata della lista numero 2, “Rinnovamento e crescita”. A far parte dell’assise cittadina saranno Nicola Rizzo (46 preferenze), Antonio Papa (42 preferenze), Cosimo Nicola Papa (51) e Massimiliano Bruno Tassone (69), oltre allo stesso sindaco Iennarella. Ad occupare i banchi dell’opposizione, invece, saranno Mangiardi e Bruno Papa (68). Risultato prevedibile, invece, a Spadola. Nel paese della Minerva a contendersi la fascia di primo cittadino c’erano l’uscente Giuseppe Barbara e lo sfidante Nicola Rocco Tassone.

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mini conf_stampa_mirko_30_aprile_2012SERRA SAN BRUNO - «E’ doveroso che con molta serenità, il sindaco di Serra Bruno Rosi, anche in virtù del suo slogan “un dovere morale”, convochi un consiglio comunale per riferire all’intero consesso e alla comunità sulla vicenda del “caso Zaffino”. Nel caso in cui il primo cittadino non reputi opportuno fare questo e contravvenire al dovere di trasparenza nei confronti della comunità, deve fare un passo indietro e dimettersi». Così il consigliere di minoranza Mirko Tassone nel corso della conferenza stampa che il movimento politico “Al lavoro per il cambiamento” ha deciso di convocare in riferimento alle ultime vicende che riguardano la revoca del’ex assessore comunale

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mini chimirri_3_3Riceviamo e pubblichiamo: Incuria, inconcludenza, superficialità e pressapochismo. Queste le caratteristiche salienti di un’amministrazione comunale che se non ci fosse nessuno noterebbe la differenza. Basta dare un’occhiata in giro per il paese, per constatare il generale stato di degrado ed abbandono. Una situazione che non sarà sfuggita ai vertici regionali dell’Admo, l’associazione donatori midollo osseo che, sabato, hanno svolto la giornata della donazione nella sala convegni di palazzo Chimirri. Come benvenuto e biglietto da visita, l’amministrazione comunale ha ben pensato di offrire, ai partecipanti all’importante iniziativa, l’ennesima prova della sua proverbiale ignavia. L’ erba alta, le cartacce ed alcuni sacchetti di spazzatura, presenti nel giardino antistante lo storico palazzo hanno dato la dimensione del generale stato d’abbandono cui, il sindaco ed i suoi sodali, hanno condannato l’intera cittadina. Eppure, non sarebbe stato necessario un grande sforzo per presentare il volto migliore; sarebbe stato sufficiente dotare di un semplice decespugliatore uno dei tanti lavoratori in forze al comune, far tagliare l’erba e raccogliere spazzatura e cartacce.

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