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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Nei miei occhi chiusi Pasquale è il frastuono degli zoccoli di un cavallo nero e bianco. Un cavallo che passa veloce come il vento. Passa tra gli alberi, sulla strada, entra nelle case, nelle stanze, nelle ossa. Ma anche il tempo passa veloce. Scorre inesorabilmente, vola via portando con se il ricordo di ogni cosa. Rischiando di cancellare quello che non meriterebbe di essere cancellato.
Continua il percorso culturale dell’associazione Il Brigante di Serra San Bruno. Questa volta, nell’ambito del programma estivo “Cu resta la Cunta 2014”, sarà la volta della giornata titolata “Salute e bene”, organizzata in ricordo di una personalità simbolo del nostro territorio: il compianto Bruno Tassone, scomparso lo scorso 26 febbraio.
Per l’occasione l’evento prevede un fitto programma che abbraccerà gran parte del corso della giornata. Infatti, fin dal pomeriggio di domani, sabato 9 agosto, dalle ore 16.30, proprio nella piazzetta adiacente alla storica sede de Il Brigante, verrà allestita una mostra con in esposizione alcune delle migliori opere lignee di Bruno Tassone, rinomato artista ed abile sculture, nonostante, già durante l’infanzia, avesse subito l’amputazione della mano destra. Le sculture in esposizione domani appartengono alla linea realizzata da Bruno sul mondo contadino, uno dei filoni preferiti dall’artista.
Poi, dopo la cena sociale a chilometri zero, verso le ore 22.30, sarà la volta del documentario “Simu vinuti di tantu luntanu”, prodotto dalla stessa associazione culturale Il Brigante, frutto di un faticoso lavoro di studio, ricerca, riprese e montaggio durato ben tre anni, con soggetto peculiare i pellegrini delle Serre in cammino verso il Santuario dei Santi Cosma e Damiano a Riace. Un lungo ed emozionante viaggio di devozione, condotto - chiaramente esclusivamente a piedi - dal gruppo di fedeli che ogni anno, durante il mese di settembre, partono all’alba dalle montagne delle Serre verso il reggino, per raggiungere nella mattinata del giorno successivo il Santuario dei due Santi Medici. Viaggio che vedeva Bruno impegnato da molti anni nel ruolo distintivo di “capo pellegrino”.
In quella frazione di Sellia Marina Arruzza non c'era mai stato: il maestoso quadro sull'assassinio della contadina – uccisa all'età di 31 anni, nel 1946, quando era incinta del suo terzo figlio, durante le lotte per la terra tra braccianti e latifondisti calabresi – lo aveva infatti dipinto facendo leva sulla sua fervida immaginazione, partendo da ciò che aveva letto sul movimento contadino dell'epoca. E così una volta giunto sul posto, dopo aver parlato a lungo con la nipote di Giuditta, la sua sorpresa crebbe ancor di più quando vide che quelle pianure coltivate, circondate da colline verdeggianti, erano esattamente come lui le aveva immaginate e riprodotte su tela.
SERRA SAN BRUNO - Sarà l'occasione per ricordare un grande portiere, che per anni ha difeso i pali della squadra biancoblu. Purtroppo, però, il cancro non gli ha dato scampo e se l'è portato via. Sabato prossimo, presso lo stadio comunale "La Quercia", alle ore 18, si svolgerà un incontro di calcio, in ricordo di Pino Boragina. Gli organizzatori dell'evento, ovverosia Gerardo Pisani e Gesuele La Grotteria, hanno scelto di devolvere l'intero ricavato della serata all' AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). Per questo motivo, si invita la cittadinanza tutta a partecipare in massa a questo importantissimo evento, in memoria di Pino. Per l'occasione, si affronteranno la "vecchia" Serrese e la "vecchia" Soverato Frama.
SERRA SAN BRUNO - Aveva deciso di trascorre qualche giorno in compagnia per scoprire le bellezze dell’entroterra vibonese. Una volta giunto nella cittadina della Certosa, però, la vacanza di un turista originario del Trentino si è rivelata uno spiacevole inconveniente. Tra sabato e domenica, infatti, alcuni malviventi, approfittando del buio della notte, hanno agito nel centro storico del popoloso centro montano, rubando la moto – una Honda VRF – di proprietà di C.V., approdato a Serra assieme a degli amici romani. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere direttamente dal turista vittima del furto, il fatto sarebbe accaduto intorno alle 00:35 e, presumibilmente, i ladri hanno utilizzato un furgone rubato per mettere a segno il colpo. Nell’intento di rubare la moto, infatti, l’antifurto del camion era attivo.
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