mini sharo_gambinoDurante un incendio nel bosco, mentre tutti gli animali fuggivano, un passerotto volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco. "Chi volarissi mu fai!" Gli chiese il cinghiale. "Vajiu e astutu lu fuocu!" Rispose l'uccellino. "Cu 'na guccia d'acqua?" Disse il cinghiale con un ghigno beffardo. Ed il passero, proseguendo il volo, rispose: "Jio la parti mia la fazzu. Si la faciti puru vui....". A questa  “paravula” rispolverata nell’archivio dei ricordi paterni, Valerio, figlio di Luzzetto Pelaia (e della mia cara maestra Palma), compagno di infanzia di Sharo, commenta citando Baruch Spinoza: “C'è dietro una visione classica e spinoziana (deus sive natura) al contempo della vita. Una salvaguardia per non farsi travolgere dalla follia di questo mondo...”. E sì, la follia di questo mondo. Folle per certi versi, ma se tutti, come quel passerotto, facessimo la nostra parte, sarebbe possibile anche spegnere quel fuoco. Allora capiamo l’importanza che la stampa libera, popolare, fatta dal “basso” del proletariato, da gente che non ha bisogno di fare notizia per veicolare l’informazione e soggiogare le masse con questa potente droga che è la televisione

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mini vigili_del_fuocoUn incendio devastante quello che ieri sera, intorno alle 20, ha colpito una azienda che si occupa di grafica e produzioni digitale, la Pika Boo. La ditta, che da poco si era trasferita e aveva ingrandito i propri locali, era ubicata nella zona industriale di Satriano, paese limitrofo a Soverato.

L'allarme è scattato intorno alle 20, quando alcuni vicini, hanno avvisato i vigili del Fuoco. Dalle prime ricostruzioni sembra che l'incendio che ha distrutto quasi completamente l'azienda, causando ingenti danni sia al fabbricato che ai macchinari, sia partito dal locale falegnameria che si trovava nel piano inferiore della struttura. Le fiamme hanno invaso l'intero edificio in pochissimo tempo e sono state domate solamente dopo oltre tre ore di duro lavoro. Sull'episodio indagano i carabinieri della locale stazione e nonostante restino aperte ancora tutte le ipotesi, quella meno accredita, al momento, sembra essere quella d'origine dolosa. Nei prossimi giorni i Vigili del Fuoco faranno un sopralluogo per verificare le condizioni di agibilità della struttura che però sembrano essere seriamente compromesse.

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mini fortapascNella notte tra martedì e mercoledì l’auto di Ilario Filippone è saltata in aria. L’aveva acquistata pochi mesi fa: l’hanno incendiata, dopodiché hanno sfasciato la cassetta della posta di casa sua. Filippone è un cronista di nera e di giudiziaria, scrive di ‘ndrangheta dalla Locride per Calabria Ora. Le prime a vedere la sua auto in fiamme sono state sua madre e sua sorella. Un attentato gravissimo, l’ennesimo, alla libertà di informazione in Calabria. Una frase banale, questa, ipocrita, che ogni volta che accade un fatto simile rimbalza nei comunicati sfornati in serie dagli uffici stampa di politici e sindacalisti, rappresentanti delle istituzioni e predicatori della “società civile”. Eppure fatti gravi, come quello accaduto a Filippone, a queste latitudini sono all’ordine del giorno. E sempre fiumi di solidarietà vomitevole.

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mini fernando_settimisi_1Anche questo ricordo di un personaggio di Serra, che probabilmente ai molti sarà sconosciuto, Fernando Barillari (“settimisi”), vuole essere il prosieguo intellettuale di un percorso che si sviluppa nel ricordo di ciò che era la Maestranza serrese. E, naturalmente, la voce di mio Padre ritorna nei miei pensieri. Questa grande eredità di racconti che mi ha lasciato. Le case del centro storico di Serra, come ancora si può ben notare, hanno quasi sempre la stessa disposizione dei locali. Nella parte bassa la bottega, con le tipiche porte a bandiera, e nella parte superiore le abitazioni. Appunto sotto l’abitazione di mio Nonno Antonio, dunque quella di Sharo dodicenne, vi era la bottega  di un artigiano serrese, un grande maestro ebanista, che a bottega teneva, come tutti, dei ragazzi.

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mini pd sanitRiceviamo e pubblichiamo:

Allo sciopero generale del 24 marzo il Partito Democratico di Serra darà il proprio sostegno mobilitando i propri iscritti, i simpatizzanti e tutti coloro che con convinzione credono che la chiusura dell’ospedale San Bruno sia una sciagura per un territorio che continua a testimoniare il progressivo svuotamento di molti servizi primari esistenti, ed ora anche quello sanitario.

Lo rendono noto Paolo Reitano, coordinatore cittadino del PD e Rosanna Federico, Capogruppo del PD al Consiglio Comunale di Serra San Bruno.

“Ormai è chiaro a tutti - sostiene Reitano - il disegno di chi oggi governa la Regione è quello di depotenziare ed indebolire le aree marginali della Calabria accentrando infrastrutture e servizi nelle città più popolose. Così facendo, intere popolazioni che vivono nelle aree interne, come quella delle Serre, sono costrette a ricorrere alla continua mobilità forzata che a lungo andare rischia di trasformarsi in un lento ed inesorabile abbandono delle comunità d’origine. La questione che insieme al comitato civico Pro-Serre poniamo come filo conduttore dello sciopero generale del prossimo 24 marzo non è affatto ispirato da matrici e strumentalizzazioni politiche in quanto il rischio grave di deficit sanitario che oggi affligge il nostro territorio aggrega e preoccupa in modo trasversale persone che appartengono a tutti gli schieramenti. Quei rappresentanti istituzionali eletti dal popolo che si ostinano a difendere a spada tratta un modello di sanità regionale che non regge più alla domanda di una popolazione complessa come quella calabrese, oltre ad essere scellerati sono anche politicamente miopi. Disconoscere, ad esempio, che le aree interne della regione sono in gran parte popolate da un’altissima percentuale di anziani che sono bisognosi di prestazioni sanitarie quasi quotidiane significa ignorare la natura delle esigenze più impellenti dei cittadini calabresi. Le garanzie minime di sopravvivenza, a cominciare dai livelli assistenziali di base, rivolte alle fasce dei più deboli sono ormai ridotti al lumicino senza che siano stati previsti servizi territoriali alternativi a quelli ospedalieri e senza che l’ospedale Spoke di riferimento, quello di Vibo, si stato adeguatamente potenziato con nuovi posti letto, adeguati strumenti e sufficiente personale per far fronte alla domanda di una popolazione che nella provincia conta quasi 180 mila abitanti”. Sulla stessa linea il consigliere comunale Rosanna Federico “Nello sfascio più totale della rete sanitaria pubblica, ci chiediamo se un territorio come quello delle Serre abitato da quasi 40 mila persone possa reggersi solo su un Pronto soccorso, 20 posti letto di medicina ed un’ambulanza. Per questo motivo, il Partito democratico di Serra, che si è mobilitato da tempo contro la chiusura dell’ospedale San Bruno, si porrà alla testa del corteo insieme agli altri comitati civici che il prossimo sabato sfileranno per le vie del paese condividendo le ragioni di un dissenso civile e democratico che vogliamo che arrivi alla modifica del piano di rientro. Noi crediamo che non si possa rimanere inermi, immobili ed indifferenti di fronte a scelte irrazionali che penalizzano pesantemente il nostro territorio e che vanno a gravare solo sulla popolazione di un’area già fortemente penalizzata.

Allo stato in cui stanno le cose ed a pochi giorni dalla scadenza del 31 marzo, a noi non importa sapere perché il Sindaco e la sua maggioranza non abbiano aperto gli occhi e non abbiano voluto prendere per tempo una posizione ferma e tempestiva contro le decisione assunte nel Piano di rientro in ordine all’ospedale di Serra; oggi, ci chiediamo invece, se non sia opportuno che questi rappresentanti eletti dai cittadini Serresi prendano parte al corteo insieme alle popolazioni delle Serre per sostenere il diritto alla salute dei cittadini di un intero comprensorio”.

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mini SERRESE_CALCIOSERRA SAN BRUNO – Vista la posta in palio, era prevedibile che quello tra Serrese e Santa Caterina sarebbe stato un incontro giocato a viso aperto da entrambe le formazioni ed, a tratti, anche nervoso. Per ambedue le compagini, l'obiettivo principale era quello di portare a casa i tre punti. Il pareggio, infatti, non sarebbe servito nè all'undici di mister Megna, nè tantomeno ai catanzaresi del collega Pilato. Alla fine, però, ad aggiudicarsi il match di recupero è stata proprio la Serrese che, con questo risultato, supera in classifica il Polistena e conquista il primato solitario in vetta alla classifica. A timbrare il cartellino per l’ 1 a 0 finale ci ha pensato il solito Megna con un tiro dagli undici metri. Da registrare, una rissa al 35’ del primo tempo per gioco falloso di Pantano – poi espulso – ai danni di un giocatore ospite, che ha costretto l’arbitro a sospendere il gioco per diversi minuti. 

SERRESE – SANTA CATERINA    1 – 0
SERRESE: Piccolo, Pantano, Callà, Campisi, Carchedi, Monaco, Iorfida, Oppedisano, Zaffino, Megna (15’ st Mazzitelli), Greco. In panchina: Albano, Miletta, Febbraro, Vellone, Contartese. All.: Megna
S. CATERINA: Chiefari, Giannini, Caporale, Pilato, Lattari, Voci, Leto, Carnovale (38’ pt Catuogno), Pestich, Caporale D., Gangale (1’ st Arabia). In panchina: Lattari, Russo, Conidi, Calubriale, Chiera. All.: Pilato
ARBITRO: Franco di Locri
MARCARTORI: 5’ st Megna (rig.)
NOTE: giornata nuvolosa. Campo da gioco in buone condizioni. Spettatori 200 circa. Ammoniti: Campisi, Greco, Mazzitelli (S), Gangale (SC). Espulsi: Pantano (S) per gioco pericoloso. Rec.: 0 pt e 4 st. Angoli: 9 – 1
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mini quotidiano_29_marzo_2011_1SERRA SAN BRUNO – Assume contorni sempre più controversi il caso Zaffino scoppiato in seno all’amministrazione comunale serrese targata Pdl. La cronistoria dei fatti è chiara: Bruno Zaffino, imprenditore alla prima esperienza in politica, viene cercato e candidato dal Pdl serrese in una lista ufficiale del partito; il Pdl vince le elezioni; Bruno Zaffino – iscritto al partito – ha un boom di consensi (oltre 200) e viene nominato assessore dal sindaco Bruno Rosi; il 29 novembre in Consiglio comunale i vertici dell’amministrazione affermano che la giunta Rosi è il meglio che il partito vincente possa esprimere; il 22 dicembre, all’improvviso, Zaffino viene estromesso dalla giunta con una motivazione banale, la necessità di rilanciare l’attività amministrativa. Si torna in Consiglio giovedì 1 marzo, e la bomba scoppia: il sindaco comunica l’avvicendamento in giunta, tutti nella maggioranza sperano che sia finita lì e invece Zaffino prende la parola

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mini Certosa_2Un giallo, ma più che un giallo un mistero, un autentico rompicapo del quale si è lentamente persa la memoria. Un episodio, strano, accaduto oltre trent’anni fa, in un luogo sul quale, da sempre, aleggia il mistero ed alberga la leggenda. La Certosa di Serra San Bruno, per certi aspetti, un luogo simbolo, sul quale spesso si esercita un giornalismo da avanspettacolo alla ricerca di facile sensazionalismo e scoop a buon mercato. Da Majorana, a Milingo, dal pilota di Hiroshima a Federico Caffè, ammesso che sia tutto falso, quando c’è da cercare una traccia di qualche illustre personaggio “svanito” nel nulla, la Certosa viene sistematicamente chiamata in causa.

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mini minoranza_serraSERRA SAN BRUNO – I quattro esponenti della minoranza in seno al Consiglio comunale serrese sono determinati a chiedere al prefetto se nell’amministrazione comunale “esistono ancora le condizioni, sotto ogni profilo incluso quello della legalità, per gestire la cosa pubblica”. Il concetto è stato ribadito più volte nel corso della conferenza stampa indetta dall’opposizione all’indomani della seduta di Consiglio in cui l’ex assessore Bruno Zaffino ha chiesto platealmente al sindaco Bruno Rosi di dire tutta la verità sulla sua estromissione improvvisa dalla giunta, provocando la reazione della minoranza che si è autosospesa dal Consiglio in attesa di chiarimenti con il prefetto.

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Giovedì, 01 Marzo 2012 14:01

E' morto Lucio Dalla

mini lucio-dallaE' morto stamane uno dei più grandi cantautori italiani, Lucio Dalla. L'artista, che si trovava in Svizzera per una serie di concerti, è stato trovato morto nel suo letto in una camera d'albergo di Montreaux. Stando alle prime indiscrezioni pare che la causa del decesso sia stato un attacco cardiaco. Dalla Midas Promotion, società di comunicazione nel mondo della musica e dello spettacolo fondata da Michele Mondella, fanno sapere che Dalla stava benissimo e, al malore che lo ha stroncato, non c'era stata nessuna avvisaglia, "stava bene. Lui e Mondella si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreaux: era contento di come era andato il concerto. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate, poi il malore." Innumerevoli gli attestati di stima e affetto che stando spuntando sul web, si va da quello inviato dalla societa del  Bologna, squadra per la quale faceva il tifo e della quele spesso spesso seguiva le gare casalinghe, a quello di amici e colleghi increduli e addolorati.

Lucio Dalla avrebbe festeggiato il suo 69esimo compleanno il 4 marzo.

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