mini 11Il nuovo del Partito dei Riformisti Italiani parte dal teatro Politeama di Lamezia Terme. A presentarlo sono il presidente Stefania Craxi, figlia dell'ex-Presidente del Consiglio dei ministri Bettino Craxi, Saverio Zavettiri, segretario Nazionale de I Socialisti uniti - P.S.I. e Nicola Carnovale, membro della Segreteria nazionale dei Socialisti uniti - P.S.I. e già Segretario della "Nuova Generazione Socialista" (ndr organizzazione giovanile del medesimo partito). Le ragioni dell'incontro erano avviare la raccolta delle firme a favore dell'istituzione di un'assemblea costituente che provvederà al disegno di una serie di riforme che successivamente saranno sottoposte a referendum. Il moderatore è Zavettieri che attacca subito, con un'aspra critica, l'attuale Giunta Regionale e tutto il centro-destra dicharando: "Sono andati sulla Sila, non so se a rinfrescarsi le idee o a congelarle ulteriormente. Di solito sulla Sila si va d’estate per rinfrescarsi le idee, se si va d’inverno in un weekend si va perché probabilmente non si sa cosa dire". Insieme a Zavettieri, non risparmia critiche all’attuale governo regionale nemmeno Stefania Craxi che fa notare come in Calabria "non è stato fatto un processo di selezione, di pulizia della classe dirigente e non è stato scardinato il sistema clientelare di Loiero". "Questa regione è proprio sintomatica di quello che succede in Italia - conclude la Craxi - non mancano vitalità, energie, volontà di fare. Bisogna consentirglielo». Dello stesso avviso anche Nicola Carnovale che delinisce "la Calabria, una regione paradigma e crocevia delle crisi del nostro tempo". "Crisi ascrivibile - sempre secondo Carnovale - ad un contesto globale con l’esplosione, in rapida successione, di ben 4 bolle negli ultimi dieci anni".

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mini Scalfaro_Oscar_Luigi_4Questa notte a Roma è morto a 93 anni Oscar Luigi Scalfaro, nono presidente della Repubblica Italiana, inquilino del Quirinale dal 1992 al '97. Scalfaro è stato un padre costituente, parlamentare per tutta la storia della Repubblica, e ha ricoperto (come Pertini e De Nicola) tutte le tre più alte cariche dello Stato. "Un esempio di coerenza e integrità", ha subito commentato il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Nato nel 1928 a Novara, mantenne sempre un legame forte con la nostra regione poichè la sua famiglia era di origine calabrese, di Catanzaro. Pochi sanno, però, che era legato e aveva frequentato per diverso tempo la zona delle Serre. La moglie infatti, Maria Inzitari, era di Arena, e qui il futuro capo dello Stato si recava spesso negli anni giovanili a corteggiare la futura sposa, che morì tragicamente di parto dando alla luce la sua unica figlia, Marianna. Gli anziani del luogo ancora ricordano la piccola Marianna accompagnata proprio dal padre presso l'abitazione delle zie, sorelle di Maria Inzitari, che erano maestre di telaio e abitavano, nei primi anni '40, vicino la piazza centrale del paese. 

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mini manifestazione_21_settembre-2Riceviamo e pubblichiamo:

Domenica 29 gennaio alle 17,30 a palazzo Chimirri si terrà un’assemblea pubblica indetta dal Comitato civico Pro-Serre, che sta organizzando nuove forme di protesta contro il forte ridimensionamento in atto all’ospedale di Serra San Bruno. Il decreto 106 del commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, Giuseppe Scopelliti, ha assegnato al nosocomio cittadino soltanto 20 posti letto nel reparto di medicina. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, sono stati smantellati reparti fondamentali per il nostro territorio quali Ginecologia-Ostetricia, Chirurgia e Cardiologia. Lo smantellamento dell’ospedale, come la mancanza di molti altri servizi scippati alle Serre, comporterà delle ripercussioni negative anche sul tessuto economico-sociale del comprensorio. Per questo il Comitato civico Pro-Serre sta organizzando, probabilmente per sabato 11 febbraio, uno sciopero generale per protestare contro la politica dei tagli che ha privato il nostro territorio di servizi essenziali. In vista di questa giornata di sciopero, il Comitato ha invitato tutti i commercianti serresi, i sindacati, le associazioni di categoria e le altre realtà produttive e associative del territorio delle Serre, a partecipare all’assemblea che si terrà domenica 29 gennaio nei locali di palazzo Chimirri a Serra San Bruno.

Nell’intento di coagulare e di sollecitare tutti quanti abbiano la possibilità di migliorare la preoccupante condizione in cui versa il  Comprensorio delle Serre, il Comitato ha invitato all’assemblea pubblica anche i sindaci della zona, con l’intento di individuare le priorità che possono costituire una piattaforma di rivendicazioni sociali per il rilancio di un territorio ormai abbandonato da tutti. La riunione sarà aperta a chiunque voglia apportare il suo contributo, così come i suoi intenti non vogliono essere di parte. L’unico obiettivo dei promotori è quello di avviare un percorso condiviso teso a ridare dignità ad un territorio emarginato e indifeso ed ai suoi cittadini.

Facciamo sentire la nostra voce, per il futuro dei nostri figli.

Comitato civico Pro-Serre

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mini pd_sanitRiceviamo e pubblichiamo:

SERRA SAN BRUNO - “Al presidente Scopelliti diciamo che sull’ospedale di Serra San Bruno il Partito democratico non getta la spugna. A costo di essere pedanti e ripetitivi, il Pd chiede la revisione dei decreti che finora hanno provocato tagli scellerati ai servizi sanitari del territorio Vibonese”. Con queste parole il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore, ha esordito all’affollato dibattito che ieri sera si è svolto presso il circolo democratico di Serra San Bruno a difesa del diritto alla salute per i cittadini dell’area interna delle Serre. L’iniziativa, organizzata dai giovani democratici Serresi, è stata indetta con lo scopo di mantenere alta la guardia dell’opinione pubblica del comprensorio Serre sulla sorte dell’ospedale San Bruno. “Il progressivo smantellamento dell’ospedale di Serra San Bruno – ha continuato Censore - rischia di riversare un carico eccessivo di pazienti sull’ospedale di Vibo che oggi non si trova nelle condizioni strutturali e strumentali per poter sopportare l’utenza di tutta la provincia. Il Partito democratico, insieme ad altre forze civiche che si sono costituite per la difesa del diritto alla salute, mantiene alta la guardia ed invita il Commissario Scopelliti alla revisione immediata dei decreti che egli stesso ha emanato facendo finta di disconoscere le difficoltà in cui versano i territori delle aree interne come quello delle Serre. Questa battaglia per la difesa di un diritto essenziale viene portata avanti a nome dei calabresi e per tutti i cittadini che stanno pagando a caro prezzo le scelte sbagliate del Commissario che ad oggi non sa produrre i riscontri economici a seguito dei tagli nei servizi. Più che razionalizzare, a noi sembra che tutto sia frutto dell’irrazionalità per questo chiediamo maggiore responsabilità  e sensatezza nelle scelte”.

A dare il loro contributo all’incontro sono stati l’ex assessore provinciale Domenico Dominelli, il coordinatore del Circolo Serrese del Pd Paolo Reitano, il capogruppo del Pd in consiglio comunale Rosanna Federico, ed inoltre Andrea Pisani, Maria Rosaria Franzè e  Luigi Tassone.

Ad aprire la lunga schiera di interventi è stato proprio Reitano, il quale si è soffermato sulle misure previste dal Piano di rientro, evidenziando come "le scelte del governo regionale abbiano portato al depauperamento delle aree interne". Presente anche il primo cittadino di Spadola, Giuseppe Barbara, che non ha esitato a lanciare strali nei confronti della politica nazionale, regionale e provinciale. L’esponente del Pd nell’assise cittadina, Rosanna Federico, ha spiegato le ragioni dell’iniziativa, soffermandosi anche sulle "devastanti" conseguenze del Piano di rientro. "Soprattutto negli ultimi mesi – ha aggiunto – stiamo assistendo alla demolizione del sistema sanitario e, come se ciò non bastasse, le misure vengono attuate senza alcun riguardo ai principi di eguaglianza territoriale. La provincia di Vibo, infatti, è quella più emarginata dalle scelte della politica regionale, indifferente di fronte ai problemi del nostro territorio". Critiche anche nei confronti del primo cittadino, Bruno Rosi, che continua ad essere "defilato" di fronte alle problematiche del nostro nosocomio. Anche a giudizio dell’ex consigliere comunale Vincenzo Damiani, bisogna "mettere in atto quei pochi servizi che si possono mantenere". Maria Rosaria Franzè, dal canto suo, ha criticato il "fiume di parole inutili" del presidente Scopelliti, per poi aggiungere che "noi, come cittadini, non siamo più disposti a tollerare tale situazione". Presente anche l’esponente locale dell’ Udc, Antonio Andreacchi, il quale si è congratulato con gli organizzatori dell’iniziativa, non risparmiando però la classe politica del nostro Paese, che dovrebbe "fare di tutto per trasmettere fiducia nelle persone". Secondo Pisani, negli ultimi mesi si sta diffondendo "la moda di affidare incarichi senza seguire alcuna metodologia, basata anche su un minimo di meritocrazia". L’esponente dei Gd Luigi Tassone, invece, ha preso di mira il consigliere regionale del Pdl Salerno ed il sindaco Rosi, che si starebbero mostrando "indifferenti" di fronte al problema della sanità calabrese.

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Venerdì, 27 Gennaio 2012 15:04

La lenta agonia delle Serre

mini Serra_San_Bruno_2040-12-57-03-4870SERRA SAN BRUNO – Lenta e dolorosa, come solo un’agonia può esserlo. Un’agonia ancor più tragica, poiché colpisce, non una singola persona, ma un paese, un’intera comunità. Una cittadina, fino a qualche anno addietro, fiera ed orgogliosa della sua centralità rispetto ad un intero comprensorio. Una centralità, nata non per caso, ma dettata dalla storia e dagli uomini. A dare l’abbrivio alla nascita di Serra, furono due figure dall’eccezionale lavatura, chiamate a fare la storia, Brunone di Colonia e Ruggero d’Altavilla, un santo ed un soldato, condottieri, entrambi, seppur in opposti campi. Da quell’incontro e da quel “privilegio” del 1091, concesso dal conte normanno al santo tedesco, ebbe origine Serra e la sua centralità. Una centralità puntellata, nel corso degli anni, dall’affiancarsi alla Certosa di strutture ed uffici civili. Fu così, che nel paese della Certosa pian piano, vennero realizzati i centri di un potere civile destinati a far sentire più vicina la presenza dello Stato. La pretura, l’ufficio del registro, l’ospedale avevano fatto di Serra un piccolo capoluogo. Vennero, poi, gli anni Novanta e con essi l’inizio della lunga agonia. Un’agonia che non si abbatte solamente su Serra, ma sull’intero circondario. Come se non bastassero, lo spopolamento ed un reddito medio pro capite di appena 5.067 euro annui, di gran lunga al di sotto della media  regionale e provinciale, i serresi, nelle loro diverse declinazioni, trovano sul loro cammino sempre più domande e sempre meno risposte. Domande sulle quali campeggia quella principale, perché rimanere in un territorio che dall’offrire poco è passato a non offrire nulla? Come fosse una miniera da cui attingere senza pensare alla conseguenze nel lungo periodo, una classe politica arrogante ed inutilmente vanagloriosa ha pensato di fare delle Serre un deserto. L’attentato alla sopravvivenza di un territorio ebbe inizio con la chiusura della pretura e la sostanziale chiusura dell’ufficio del registro. Per arricchire ulteriormente il loro bottino i novelli saccomanni stanno provando a sottrarre, a Mongiana, il comando provinciale del Copro Forestale dello Stato. In attesa di conoscere l’esito di quest’ultima contesa, al fine di minare in maniera definitiva il territorio, si è proceduto alla sostanziale chiusura dell’ospedale San Bruno e del giudice di pace. Un colpo che, con ogni probabilità, si rivelerà fatale. Alla politica, ricordando con un noto detto serrese “ca lu pieju vena arriedi”, non si può che rivolgere la classica domanda da seduta spiritica, “se ci sei batti un colpo” con la consapevolezza che i politici, come i morti, appartengono ad un altro mondo, i morti però, talvolta, rispondono. (foto Michele Zaffino)

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mini Tribunale-MilanoNuovi arresti eccellenti, con perquisizioni e sequestri di immobili, sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Milano, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, contro il clan 'ndranghetista Valle-Lampada. L'operazione, eseguita stamane a Milano dalla Polizia di Stato, è una prosecuzione delle indagini che pochi mesi fa hanno portato a molti arresti, in diverse città italiane, di mafiosi e fiancheggiatori eccellenti tra cui il consigliere regionale calabrese del Pdl Franco Morelli, il giudice Vincenzo Giglio (presidente delle misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria) e il cugino omonimo medico, l'avvocato Vincenzo Minasi. Anche nell'operazione scattata oggi sarebbero coinvolti dei pubblici ufficiali ritenuti fiancheggiatori della cosca. Ci sono, infatti, anche tre finanzieri tra gli arrestati nella nuova tranche dell'inchiesta

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mini metanoRiceviamo e pubblichiamo:

L’impegno politico deve essere esclusivamente inteso come servizio e ricerca del bene comune. Una ricerca che non può venire meno neppure quando si ricopre un ruolo di opposizione. Al contrario, il ruolo di controllo, esercitato dalla minoranza, rappresenta uno strumento imprescindibile per garantire la trasparenza e la democraticità all’interno degli organi elettivi. Certo, non v’è dubbio che l’importate funzione svolta dall’opposizione vada esercitata in maniera propositiva e con un posizione che non sia pregiudizialmente contro. Animato da tale spirito, nella mattinata odierna, ho depositato in comune la seguente proposta di deliberazione che, ai sensi dell’art. 21 del Regolamento, per il funzionamento del consiglio Comunale ho indirizzato al sindaco.

Mirko Tassone (consigliere comunale del gruppo "Al lavoro per il cambiamento")

Oggetto: Individuazione annuale zone non metanizzate nell’ambito del territorio comunale ex art. 8 comma 10 lettera c) punto 4 della Legge n° 448 del 23/12/1998. – Proposta di deliberazione.

Visto l’art. 21 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, il sottoscritto consigliere comunale sottopone alla Sua cortese attenzione la proposta di deliberazione di cui all’oggetto

Relazione

L’ art. 13, comma 2, della legge n. 448/2001 (Legge Finanziaria 2002), ha previsto la possibilità di concedere per gli anni 2002 e 2003 agevolazioni sul costo del gasolio e del GPL da riscaldamento per i cittadini dei comuni ricadenti nella zona climatica “E”, residenti nelle frazioni di territorio parzialmente non metanizzate individuate con apposita delibera del Consiglio Comunale. La proroga di tale provvedimento, inserito, anche, nelle Leggi Finanziarie successive, ha indotto, nel 2009, il Consiglio Comunale di Serra San Bruno a deliberare in merito (Deliberazione C.C. n. 14 del 6 agosto 2009). La legge  13 dicembre 2010, n. 220 (Legge Finanziaria 2011) non ha prorogato l’ambito di applicazione dei benefici fiscali a tutte le zone parzialmente non metanizzate ricadenti nella zona climatica “E”. Al tal riguardo, l’Agenzia delle Dogane, con lettera prot. 33321 R.U. dd. , 16.3.2011, ha posto in evidenza che “ La previsione di cui all’art. 2, comma 13, della legge 22.12.2008, n. 203 … non è stata reiterata nella legge finanziaria per l’anno 2010, né per l’anno 2011. Pertanto, l’ambito applicativo del beneficio in questione, come quantificato dalla sopraccitata Legge Finanziaria 2009, deve ora essere individuato esclusivamente sulla base dell’art. 8, comma 10, lett. c), punto 4) della Legge 448/98 come modificato dall’art. 12, co. 4, della legge n. 488/99 e di quanto stabilito dall’art. 4 del decreto-legge 30.09.2000, n. 268, convertito con modificazioni dalla    Legge            23.11.2000,n.354”. A ciò si aggiunga che con decisione del Consiglio dell’Unione Europea del 7 aprile 2008 n. 2008/318/CE, l’Italia è stata autorizzata ad applicare aliquote di tassazione ridotte al gasolio e al GPL utilizzati per il riscaldamento in alcune zone geografiche caratterizzate da costi di riscaldamento elevati. Tale autorizzazione riguarda il periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2012. In sostanza, le agevolazioni di cui all’articolo 2, comma 12, della Finanziaria 2009, per le frazioni non metanizzate sono ormai a regime, mentre non sono più in vigore, dalla fine del 2009, le agevolazioni di cui all’articolo 2, comma 13, della medesima Legge Finanziaria 2009 sul gasolio e sul GPL impiegati nelle frazioni parzialmente non-metanizzate di comuni ricadenti nella zona climatica “E”, di cui all'articolo 13, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (cioè, quelle che si trovano nel centro abitato dove ha sede la casa comunale). I Comuni interessati sono, quindi, tenuti annualmente ad adottare apposita deliberazione consiliare, da comunicare al Ministero delle Finanze ed al Ministero dell'Industria, del Commercio e dell’Artigianato, entro il 30 settembre, con la quale procedere all’individuazione delle “frazioni” di territorio non metanizzate ed al relativo perimetro del centro abitato ove ha sede la casa comunale. Considerato che il Comune di Serra San Bruno ricade nella zona climatica “E”, si rende necessario adottare una nuova deliberazione con la quale individuare le zone non metanizzate del territorio comunale affinché i residenti in dette zone possano beneficiare della riduzione sul costo dei combustibili utilizzati per il riscaldamento.

Proposta deliberazione

Premesso che

  • l’art. 8 comma 10 lettera c) della 448/1998, così come modificata dalla legge 17 maggio 1999 n. 144 art. 39, nell’istituire la “carbon tax” ed al fine di attenuare l’aumento dell’accisa applicata al gasolio e al gas di petrolio liquefatto (GPL) usati come combustibile, ha previsto un’agevolazione per gli acquisti di detti prodotti in determinate zone del territorio nazionale;
  • con l’art. 12, comma 4, della legge 23 dicembre 1999 n. 488 (finanziaria 2000), la riduzione di prezzo sull’acquisto di gasolio e GPL, per uso riscaldamento, è stato esteso, ai Comuni ricadenti nella zona climatica “E” limitatamente alle frazioni non metanizzate e individuate annualmente con deliberazione del Consiglio Comunale interessato e comunicata al entro il 30 settembre di ogni anno;
  • Il Comune di Serra San Bruno ricade nella zona climatica “E” di cui al DPR 412/1993;
  • La legge n. 354/2000 chiarisce che per “frazioni di Comune” si intendono le porzioni edificate di cui all’art. 2, c.4, del D.P.R n. 412/1993, ivi comprese le aree su cui insistono case sparse;
  • l’art. 27, commi 2 e 3, della legge 23.12.2000 n. 388 (legge finanziaria 2001), ha precisato che le frazioni di Comuni e le case sparse possono essere ubicate a qualsiasi quota, al di fuori del centro abitato ove ha sede la casa comunale;
  • la previsione di cui all’art. 2, comma 13, della legge 22.12.2008, n. 203 che ha prorogato tale ampliamento anche all’anno 2009 non è stata, infatti, reiterata nella legge finanziaria per l’anno 2010 per cui il beneficio di cui all’art. 8, comma 10 – lett. c), della legge n. 448/1998 è oggi applicabile alle sole frazioni, non metanizzate della zona climatica E, appartenenti a Comuni metanizzati che ricadono nella medesima zona climatica E, intese secondo la lettera del citato art. 4, del D.L.. n. 268/2000 come “….porzioni edificate… ubicate a qualsiasi quota, al di fuori del centro abitato ove ha sede la casa comunale, ivi comprese le aree su cui insistono case sparse”;
  • con nota n. 5961/prot. del 15.1.2010, l’Agenzia delle Dogane, ribadendo la mancata reiterazione, nella Legge Finanziaria 2010, del beneficio in questione per le frazioni parzialmente non metanizzate ricadenti nella fascia climatica “E”, di Comuni ricadenti anch’essi nella medesima zona climatica, ancorché nelle stesse frazioni fosse ubicata la casa comunale, segnalava inoltre che “i Comuni, nelle proprie delibere, sono tenuti a distinguere le zone metanizzate da quelle non metanizzate, individuando quali di queste zone si trovino nel centro abitato dove è ubicata la casa comunale e quali, invece, si trovino al di fuori dello stesso”.
  • Tale indicazione risulta necessaria al fine di consentire “da una parte ai cittadini di presentare ai propri fornitori di combustibili dichiarazioni sostitutive basate su atti ufficiali delle Amministrazioni interessate, dall’altra di garantire alle aziende fornitrici certezza nel recupero delle somme anticipate”;
  • successivamente, l’Agenzia delle Dogane, con nota n. 41107/prot. in data 12.4.2010, ha precisato che l’agevolazione deve considerarsi applicabile a tutto il territorio comunale che si trova al di fuori del centro abitato ove è ubicata la sede municipale, sempreché in detto territorio le “porzioni edificate” non metanizzate siano state individuate con delibera consiliare;
  • da ultimo l'Agenzia delle Dogane con nota prot. 32251/R.U. in data 18.03.2011 ha confermato che: “tenuto conto che sia la Legge 13 dicembre 2010 n. 220, sia il D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, convertito in legge 26 febbraio 2011 n. 10, nulla hanno previsto in merito all’agevolazione di cui trattasi, si ripropone la stessa condizione dell’anno scorso........”;
  • con decisione del Consiglio dell’Unione Europea del 7 aprile 2008 n. 2008/318/CE, l’Italia è stata autorizzata ad applicare aliquote di tassazione ridotte al gasolio e al GPL utilizzati per il riscaldamento in alcune zone geografiche caratterizzate da costi di riscaldamento elevati. Tale autorizzazione riguarda il periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2012.

Tutto ciò premesso e considerato, si propone di adottare apposita deliberazione consiliare finalizzata all’individuazione delle zone non metanizzate del territorio comunale.

Serra San Bruno, 25 gennaio 2012

IL CONSIGLIERE

Mirko Tassone

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mini protesta_caminiosti5Continuano le proteste e i blocchi degli autotrasportatori su tutte le principali arterie stradali calabresi. La regione è ormai in ginocchio per uno sciopero che dovrebbe durare fino alla mezzanotte di venerdì ma che, secondo quanto affermano i manifestanti, durerà ad oltranza e ci si sposterà anche in altre sedi, come la capitale. In tutta la Calabria è ormai introvabile anche una sola goccia di carburante e i distributori sono a secco dovunque, ma difficoltà ben più gravi si registrano nel settore alimentare: c'è penuria di generi di prima necessità, mancano acqua e farina per fare il pane, in più i prezzi dei prodotti ittici ed ortofrutticoli sono schizzati alle stelle. A Gioia Tauro si parla di una probabile chiusura delle scuole, mentre i rallentamenti e le code per gli automobilisti - quelli che ancora hanno carburante nei serbatoi - continuano con costanza nei pressi di tutti gli svincoli calabresi dell'A3. Il Vizzarro.it pubblica qui un reportage fotografico realizzato da Salvatore Federico tra gli autotrasportatori che stanno presidiando da giorni proprio lo svincolo di Serre.

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mini pasquale_2SERRA SAN BRUNO - E' stata depositata proprio stamattina, presso la cancelleria del Tribunale di Vibo, l'istanza per la riapertura delle indagini sull'omicidio di Pasquale Andreacchi, 18enne serrese sequestrato, picchiato selvaggiamente e poi ucciso con un colpo di pistola in fronte nell'ottobre del 2009. A depositare la richiesta l'avvocato Giovanna Fronte, che si occupa del caso da poco tempo ma che probabilmente ha già trovato nelle indagini svolte in precedenza molti elementi da chiarire e da approfondire. In effetti, aveva destato molto stupore la notizia dell'archiviazione del caso avvenuta il 30 dicembre 2010; una notizia passata completamente sotto silenzio e di cui non erano a conoscenza neanche i genitori di Pasquale. E' stato proprio grazie ad un'altra richiesta presentata di recente dall'avv. Fronte che si è scoperto dell'archiviazione dell'inchiesta per omicidio e sequestro di persona

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mini polizia-di-statoSono in corso da stamattina 30 arresti tra Calabria, Piemonte e Toscana, tutti mirati a sgominare le cosche operanti nelle Preserre vibonesi con base ad Ariola di Gerocarne. L'operazione, coordinata dalla Dda catanzarese ed eseguita dagli agenti della Squadra Mobile del capoluogo, dovrebbe fare luce su molti delitti - tra cui anche sequestri di persona - avvenuti negli ultimi vent'anni proprio nella zona delle Preserre. I 30 soggetti a cui è indirizzato il provvedimento di custodia cautelare in carcere sono accusati, tra le altre cose, di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni e alla turbativa di appalti pubblici. Tra gli arrestati, infatti, c'è anche Michele Altamura, 42 anni, ex sindaco di Gerocarne, accusato di associazione mafiosa. L'intera operazione della Dda fa luce, in sostanza, sulla faida che ha insanguinato le Preserre e l'Alto Mesima a partire dai primi anni '90 e fino a pochi anni fa. 

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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

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