Domenica, 12 Febbraio 2012 20:42

Serra, scuole chiuse anche domani

mini neve2012-1_ridSERRA SAN BRUNO - Con un'ordinanza il sindaco Bruno Rosi ha previsto la "chiusura delle scuole di ogni ordine e grado di questo Comune per il giorno 13 febbraio 2012" a causa "del persistere delle nevicate che per la rilevante massa nevosa ostruiscono le strade e costituiscono un pericolo per tutti i cittadini". Qui si può leggere la suddetta ordinanza.

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mini 5neve2012 ridNon ci si fa mancare nulla, a Serra. Si perde sempre tanto tempo a prendersi troppo sul serio, e poi finisce che si dimenticano le cose davvero serie. La nevicata record, la “macchina dei soccorsi”, le polemiche, le strumentalizzazioni, i comunicati stampa, le conferenze stampa, i controcomunicati, e poi gente sempre pronta ad incatenarsi, a maledire ‘li previti l’avaru e lu guviernu’, ma anche ad autoincensarsi, a lodarsi e ad imbrodarsi, ad autocomplimentarsi per il gran lavoro fatto. Ridicolo. Il risultato è ridicolo, solo che non c’è niente da ridere. Ormai è una settimana che è scoppiata l’emergenza neve. Qualcuno dice che è finita, che è ormai storia: speriamo, ma vale la pena liberalizzare ogni tipo di scongiuro, perché il cielo si presenta ancora minaccioso. E comunque: il Vizzarro.it in questi giorni ha fornito aggiornamenti costanti sulla zona delle Serre, dando rilevanza alle emergenze e alle criticità, dando voce alle popolazioni dei paesi dell’interno, aggiornando continuamente il quadro di notizie che abbiamo raccolto su un territorio ferito e abbandonato. Abbiamo dato conto, però, anche dello squallido balletto della politica locale che litiga sulle responsabilità in piena emergenza. Balletto che si è riprodotto su facebook con liti inenarrabili tra sostenitori delle opposte fazioni, pubblici scambi di idee di una bassezza tale da far provare vergogna al peggior Borghezio. Da una parte alcuni militanti del Pd locale e il consigliere comunale Mirko Tassone (‘Al lavoro per il cambiamento’) hanno criticato aspramente l’amministrazione comunale per la gestione dell’emergenza, ma per farlo non hanno atteso che l’emergenza terminasse. E giù comunicati stampa facendo la gara a chi arriva per primo. Dall’altra il sindaco Rosi, l’amministrazione, il Pdl, hanno subito risposto con, in ordine cronologico: un comunicato del sindaco, un comunicato del coordinatore cittadino del Pdl, una conferenza stampa del sindaco. Il tutto in piena emergenza, per dire che cosa? Che il comune ha gestito tutto al meglio, che tutto è andato bene madama la marchesa, e che chi lo ha messo in dubbio dovrebbe andare a spalare la neve invece di scrivere comunicati stampa. Appunto. Un paradosso che si ripropone anche su fb con parallelismi disarmanti: “Invece di criticare e di scrivere su facebook, andate a spalare la neve, come me”. Si fa il comunicato per attaccare chi passa il tempo a fare comunicati; si scrive su fb per attaccare chi scrive su fb. Ma il problema è sempre lo stesso: la politica ridotta a discorso da bar, a lotta tra tifoserie, ad insulto personale. Tutto il resto è una conseguenza.

Anche con la neve dunque, il bar Serra è stato frequentatissimo, specie su fb e sui mezzi di informazione. Eppure alcune cose i più le hanno viste con i propri occhi. Difficile smentire, per esempio, che nel momento della nevicata da record, il comune fosse impreparato, nonostante l’allerta meteo continuasse da giorni. Impreparato perché non ha i mezzi, e questo non è colpa di nessuno, ma impreparato anche perché non ha preventivato e organizzato il pronto utilizzo di mezzi privati. Cosa che invece è avvenuta il giorno dopo della grande nevicata. E’ altrettanto innegabile, infatti, che il comune, dopo lo sbandamento iniziale, abbia messo in campo tutte le forze a disposizione, che purtroppo non sono molte. Forse è stato fatto in ritardo, ma è stato fatto. E’ vero dunque che da parte dell’amministrazione comunale, degli operai, degli Lsu, dei volontari della protezione civile, c’è stato un impegno corale e costante, quindi lodevole. La situazione è stata eccezionale, dunque lo sono state anche le difficoltà, ma l’impegno c’è stato, e va detto. Gli attacchi dell’opposizione, che possono piacere o meno nei contenuti, sono inopportuni perché infelici nel tempismo – prima si spala la neve, tutti, sul territorio, poi semmai si critica – e sono anche strumentali, ma è inutile negare che se il Pdl fosse stato all’opposizione, com’è successo in passato, avrebbe fatto lo stesso, se non peggio. E dunque il comune, che si è impegnato al massimo delle proprie possibilità, poteva anche evitare di autoincensarsi, di tacciare come irresponsabile qualunque voce critica, di spendere tempo ed energie in comunicati e conferenza stampa per dire che va tutto bene e che la macchina dei soccorsi ha funzionato al meglio. Non è così, è vero che c’è stato l’impegno, ma ciò che i cittadini hanno vissuto è un’altra cosa. Innanzitutto l’ambulanza è rimasta bloccata per la neve sulla rampa d’accesso dell’ospedale, e questo è un fatto documentato e non è smentibile neanche con mille comunicati fotocopia. Molte abitazioni sono state liberate solo due giorni dopo la nevicata, e in tante ci abitavano anziani soli. Anziani soli rimasti anche senz’acqua, perché le casse di acqua in bottiglia messe a disposizione dal comune se le sono accaparrate solo i più veloci e i più scaltri, nonché i più avidi, ma a chi ne aveva veramente bisogno, perché impossibilitato ad uscire di casa, nessuno ha portato una bottiglia d’acqua.

Tutto ciò non è colpa di qualcuno in particolare, ma vale per dire che un po’ di buon senso e di sobrietà nei comportamenti non guasterebbero, così come non guasterebbe una visione più ampia delle cose: nessuno ha rilevato, per esempio, che i media, dai tg nazionali fino a quelli di provincia, hanno snobbato completamente l’emergenza neve in questa zona, e ne hanno dato qualche accenno solo quando è arrivato l’esercito. E’ un territorio dimenticato, il nostro, eppure la politica, tutta, continua solo a parlarsi addosso. Forse l’emergenza neve è superata, lo si spera, ma con questa classe dirigente, con questa mentalità da bar, da tifo calcistico, sulle Serre continuerà a piovere (sul bagnato) ancora a lungo.

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 mini il sindaco di Serra San Bruno Bruno RosiSERRA SAN BRUNO – Per chiudere le polemiche e sottolineare come "a Serra si è fatto sciacallaggio politico" il sindaco Bruno Rosi ha indetto una conferenza stampa alla quale ha partecipato tutto lo stato maggiore dell’amministrazione comunale targata Pdl. Oggetto dell’incontro con i giornalisti la storica nevicata che ha messo in ginocchio il comprensorio montano e le iniziative intraprese dall’esecutivo cittadino per fronteggiare l’emergenza. Nel mirino del primo cittadino quei "soggetti a causa dei quali la gente si sta disamorando della politica" mentre per quanto riguarda la nevicata record che ha coperto la cittadina della Certosa sotto una coltre bianca di 80 cm "è stato un evento eccezionale che a memoria d’uomo non si ricorda, se pur prevedibile grazie all’allerta meteo, non ci aspettavamo un evento di tale intensità". Per quanto riguarda le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale, su una cosa il sindaco è stato chiaro "abbiamo lavorato tutti, amministratori, dipendenti, protezione civile, Corpo Forestale, Afor, Lpu e Lsu, Enel, Anas, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia, protezione civile, Esercito e Parco delle Serre", e ringraziamenti particolari "al geom. De Francesco che ha coordinato il Com., al comandante dei vigili urbani Mannella e soprattutto al Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari che ha voluto rendersi conto di persona della situazione". Altrettanto chiaro è stato nel definire alcuni enti come "assenti", un esplicito riferimento all’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, rea di aver lasciato impraticabile la strada che da Brognaturo porta all’invaso dell’Alaco dove a causa delle nevicate c’è stata l’interruzione dell’energia elettrica che ha causato, a Serra, lo stop dell’acqua potabile per 24 ore, a proposito del quale, il primo cittadino ha messo a disposizione un camion di bottiglie di acqua potabile che è stata distribuita ai cittadini. Proprio a tal proposito ha detto il primo cittadino "non è pensabile che l’invaso dell’Alaco che serve comuni del vibonese, del catanzarese e del reggino, sia sprovvisto di almeno due generatori per fare fronte alle emergenze". Non sono mancate critiche nei confronti della situazione dell'ospedale: "in 12 ore – ha detto Rosi – siamo intervenuti 5 volte per garantire agli utenti il raggiungimento dell’ospedale. La cosa grave è che il nosocomio di Serra è stato dotato di una sola ambulanza, senza gomme antineve e provvista di catene che si sono spezzate nella notte, per averne delle nuove c’è voluto il pomeriggio del giorno dopo. Abbiamo accompagnato i dializzati di Serra nel tragitto casa ospedale e ritorno, abbiamo garantito il cambio turno del personale medico e paramedico, abbiamo reso libera e disponibile la pista dell’elisoccorso e fornito i ricoverati di pane". Da quanto sarebbe stato fatto per le sorti degli ammalati e per come è stata gestita la situazione del nosocomio cittadino, secondo Bruno Rosi il messaggio è univoco: "L’amministrazione comunale ha a cuore le sorti dell’ospedale". Quello di cui il primo cittadino si è dimostrato certo è che "la macchina amministrativa ha funzionato bene, solo chi non opera non commette errori". Il vicesindaco Gerardo Bertucci, dal canto suo ha stigmatizzato alcuni comportamenti individuali di "minacce d’incatenamento davanti al comune" e le richieste personali di quella parte di cittadini che si sarebbe dimostrata insensibile alle esigenze generali che stavano alla base dell’emergenza di cui si stava occupando l’esecutivo cittadino serrese. Il coordinatore locale della protezione civile Antonio Carnovale ha voluto ringraziare "di cuore tutti i volontari" che sono stati in prima linea durante l’emergenza neve e che si sono "attivati immediatamente sia nelle strade del centro storico di Terravecchia che in quelle di Spinetto per alleviare i disagi di chi non poteva uscire di casa. Abbiamo – ha detto – fatto la spola tra le farmacie e le case".

Sulla stessa linea del sindaco anche il coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Gambino, che ha affidato le sue valutazioni ad una nota stampa diffusa nel pomeriggio di ieri. “In tutte le situazioni di emergenza  - si legge nella nota - è necessario mettere da parte le polemiche pretestuose volte ad addossare responsabilità all’avversario politico con l’intento di ricavarne benefici elettorali e prestare la propria collaborazione per affrontare la difficoltà delle circostanze. In queste occasioni è infatti prioritario guardare all’interesse collettivo invece di abbandonarsi ad esternazioni gratuite di dubbio gusto che mal si conciliano con il normale funzionamento della società civile. Tengo a sottolineare che, in questi giorni, l’amministrazione comunale ha operato con prontezza individuando le priorità ed intervenendo con efficacia e determinazione. Va apprezzata la capacità del sindaco Bruno Rosi - aggiunge Gambino - di prendere decisioni in tempi brevi e la disponibilità di assessori e consiglieri che, oltre a fornire un apporto di carattere organizzativo, sono stati sempre presenti e, laddove i problemi apparivano più gravi, non hanno mancato di intervenire materialmente. In un contesto eccezionale, vi è stata prontezza d’azione e, a differenza di altre realtà, non vi è stata titubanza e non è stato perso tempo prezioso. Se nell’arco di una giornata i disagi sono stati ridotti va dato merito anche alla protezione civile, alla prefettura, all’esercito e alle forze dell’ordine che hanno lavorato in sintonia con la direzione del Com.”


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mini Immagine_ore_15SERRA SAN BRUNO - Dopo le abbondanti nevicate di questi giorni, e questa piccola pausa che ha permesso quanto meno la pulizia delle strade, sul comprensorio delle Serre sta per tornare il brutto tempo. E' in formazione sullo stretto di Sicilia un intenso gruppo temporalesco che a partire da oggi  pomeriggio porterà delle precipitazioni, che inizialmente potranno presentarsi sotto forma di pioggia, ma che nella nottata probabilmente si trasformerà in neve. Inizialmente la quota neve sarà intorno a 900-1000m, poi, come detto, dovrebbe abbassarsi nella notte. Questa perturbazione proveniente dal nord Africa sarà in grado di far precipitare la temperatura nella giornata di domani e poi soprattutto tra lunedì e martedi, dove la neve potrebbe cadere anche a quote di 2-300 m, e con la colonnina di mercurio che scenderà di diversi gradi sotto lo zero. Le correnti in questo caso arrivano da sud, e in una tale configurazione, generalmente, sul nostro territorio si sarebbero registrate temperature superiori aglio 8-9° (in pieno inverno). Questa volta invece il nord Africa è un serbatoio di gelo, che molto probabilmente verrà dispensato sul nostro territorio nei prossimi giorni. Tornando alle previsioni, potremmo godere di una parziale protezione del colle d'Arena, ma questo piccolo baluardo potrà essere facilmente superato dalla perturbazione. Le zone maggiormente colpite potranno essere ancora Mongiana e Fabrizia, Nardodipace risulta essere più coperto ma anche qui le precipitazioni non mancheranno, andando ad aggravare una situazione che risulta essere ancora ad oggi molto complicata. Questa è una configurazione nuova per il sud, con gelo proveniente dal nord Africa, e quindi di difficile previsione, anche per i modelli matematici, quindi l'unico mezzo è l'immagine satellitare. Dalle immagini delle ore 15, si può notare come quell'ammasso nuvoloso si stia spostando verso le regioni del mezzogiorno, andando a generare un peggioramento del tempo, che molto probabilmente non risparmierà nemmeno la cittadina della Certosa.

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mini DSCN2889SERRA SAN BRUNO - L’emergenza neve che ha interessato le Serre in questa settimana non ha mancato, come spesso succede ad ogni latitudine, di dare adito ad una serie di polemiche politiche tra amministratori e opposizione. Il sindaco Bruno Rosi, in risposta alle critiche, ha parlato, in una nota già pubblicata dal Vizzarro.it, di “strumentalizzazioni irresponsabili”, elencando gli interventi posti in essere dal comune. Per oggi pomeriggio, inoltre, è stata convocata una conferenza stampa nel palazzo municipale. Dall’opposizione, invece, sono stati espressi nell'immediatezza dell'evento giudizi fortemente negativi sull’operato dell’amministrazione comunale nell’affrontare le difficoltà dovute agli 80 cm di neve che hanno coperto Serra San Bruno.

Secondo Mirko Tassone, consigliere comunale di ‘Al lavoro per il Cambiamento’, “un territorio con un’emergenza ampiamente prevista è stato abbandonato: quello che è certo è che le emergenze si possono pianificare”. Lo stesso Tassone ha rilevato che un mezzo spazzaneve e spargisale di proprietà della Comunità Montana delle Serre, giace completamente inutilizzato nel locali di pertinenza dell’ente. Lo stesso mezzo era stato oggetto di una proposta dello stesso Tassone, ex vicepresidente dell’ente montano, per la creazione di un consorzio dei 13 comuni della Comunità Montana che, accollandosi le spese in parti uguali, avrebbero potuto mantenerlo in servizio. A fronte di alcuni comuni che avevano accolto tale proposta, da altri comuni hanno risposto picche. Allora Tassone ha anche proposto l’utilizzo del mezzo, previo mantenimento, all’amministrazione comunale serrese guidata dall’ex sindaco Raffaele Lo Iacono, che però, spiega sempre Tassone, non ha mai dato alcuna risposta.

Critiche anche dal locale circolo del Pd. Secondo Luigi Tassone, “già dalle prime ore di lunedì la situazione appariva problematica, ma ciò lasciava quasi indifferenti i nostri amministratori che si sono limitati esclusivamente a perlustrare le vie cittadine anziché predisporre adeguati mezzi di soccorso. Nella giornata di martedì – prosegue Tassone – i disagi non sono certo diminuiti; oltre ad essere completamente paralizzate tutte le vie cittadine, si registrava una situazione altrettanto grave anche all’ingresso dell’ ospedale “San Bruno”. Situazione che, ha anche impedito il transito dell’ambulanza. Ancora una volta, come Pd, ci troviamo costretti a denunciare l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale targata Pdl e guidata dal sindaco Bruno Rosi, che appare incapace a gestire sia le emergenze che l’ordinario. Diversi sono, infatti, i problemi ai quali l’attuale maggioranza non riesce a trovare soluzioni; difatti, dopo l’emergenza e l’immobilismo sullo smantellamento del presidio ospedaliero e la totale incapacità sulla gestione del ciclo dei rifiuti – con il ritorno dei cassonetti e la trasformazione dell’isola ecologica in discarica – la giunta comunale ha palesato tutta la sua incompetenza nel non saper programmare interventi per limitare i disagi, eccezionali si, ma già ampiamente programmati dalle previsioni meteo”.

Sulla stessa linea Andrea Pisani, sempre del Pd. “L’allerta meteo era stata lanciata da tempo e i vari telegiornali hanno fatto vedere come il maltempo avesse già messo in ginocchio il nord Italia ma evidentemente, visto la vocazione del nostro primo cittadino, l'amministrazione ha preferito rimettersi nelle mani di San Bruno sperando in una sterzata delle nuvole nelle ultime ore. Perché l'amministrazione Salerno-Rosi non ha posto in essere un idoneo piano d'emergenza? Più i mesi passano – afferma ancora Pisani – e più le emergenze si sommano”.

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mini SIMBARIO_1SIMBARIO - Atti di puro e insensato vandalismo continuano ad alimentare le pagine di cronaca locale. Di seguito allo scempio perpetrato nei confronti della statuetta della madonnina lungo la tangente stradale che costeggia il comune di Simbario, nella serata di martedì scorso, passate le ore 22, ignoti hanno appiccato fuoco all’entrata del palazzo municipale. Dopo aver preparato un composto di spazzatura e altro materiale infiammabile, i malfattori hanno dato alle fiamme il portone del municipio. Fortunatamente, alcuni residenti alla vista delle fiamme, con mezzi di fortuna hanno domato l’incendio che avrebbe potuto provocare ulteriori danni alle abitazioni limitrofe. Per fortuna i danni materiali sono stati esigui.

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mini neve_Serra_camion_soricalE’ giunto l'Esercito per sbloccare la situazione che si è venuta a creare a Serra San Bruno e nel comprensorio delle serre a causa dell’eccezionale nevicata che da 3 giorni ha ricoperto la cittadina bruniana sotto una coltre di oltre 80 centimetri di manto bianco. Le scuole rimarranno chiuse fino a sabato e riapriranno quindi lunedì prossimo. E’ stata ripristinata l’energia elettrica la cui mancanza ha determinato l’interruzione del servizio di acqua potabile fornito dalla Sorical mediante l’invaso dell’Alaco anche se nel corso del pomeriggio di oggi in alcune zone di Serra, l’acqua è nuovamente tornata a mancare. I disagi maggiori si sono avuti soprattutto nella zona di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, sepolti sotto un metro e mezzo di neve. Anche in questi luoghi è giunto l’esercito e l’energia elettrica è stata ripristinata fatta eccezione per la zona alta di Mongiana dove ancora cinque nuclei familiari sono al buio. Al momento sono in azione gli spazzaneve della Provincia. Nella cittadina bruniana la situazione è lievemente migliorata sin dal pomeriggio di ieri: alcune delle strade principali sono state liberate con mezzi comunali,

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mini Immagine_cosmo-meSERRA SAN BRUNO - Dopo la grande nevicata di ieri notte, ora su Serra, dal punto di vista delle precipitazioni, sembra essere tornata la calma. In questo momento il cielo è parzialmente nuvoloso e la temperatura è salita sensibilmente. Dalle mappe del modello COSMO-ME, notiamo che sulla nostra cittadina potranno arrivare ulteriori precipitazioni a prevalente carattere nevoso, che sembrano confermate anche dal modello americano ECMWF.  In queste ore però, come detto, il tempo pare in relativa quiete, come mostrano anche le immagini satellitari, con una copertura nuvolosa sottile, ma guardando bene l'immagine sullo ionio si intravede un corpo nuvoloso molto più compatto, che nel pomeriggio di oggi potrebbe portare delle ulteriori precipitazioni qualora riuscisse a valicare la nostra barriera naturale (monte Pecoraro). Nei giorni a seguire ci potrebbero essere ulteriori precipitazioni ma con temperature in leggero aumento, per via di un centro di bassa pressione che si potrebbe formare sul mediterraneo centrale, ma è anche possibile che questo possa essere più basso del previsto e quindi possa portare nuove precipitazioni sul nostro territorio, andando a peggiorare la situazione, già drammatica, dei paesi montani vicini come Mongiana, Fabrizia, Cassari e Nardodipace, dove  la neve supera il metro e mezzo d'altezza.

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mini giacomo-mancini-Riceviamo e pubblichiamo:

Stato d’agitazione alla Comunità Montana delle Serre Calabre: disagi e rabbia tra i 14 lavoratori di pubblica utilita'. Siamo ormai stremati e stanchi della nostra condizione di precarietà e disagio sociale in cui viviamo. Il 2011 si e' chiuso all'insegna di ritardi e promesse non mantenute, ancora una volta intoppi amministrativi e lungaggini burocratiche ci lasciano senza sussidi ed integrazioni dell'orario di lavoro, per i mesi arretrati da ottobre a dicembre stessa sorte per il 2012 che si è aperto invece col mancato trasferimento delle somme da gennaio  ad oggi, per un totale di quasi 5 mesi in cui 14 nuclei familiari continuano a lavorare in nero e senza essere pagati. Nel frattempo notizie contrastanti da parte della regione calabria comunicano  che sono stati preparati senza essere ancora liquidati una parte dei decreti di impegno delle risorse economiche da parte del Dipartimento Lavoro, e' pero' inaccettabile - infatti - che dal 2 di novembre scorso quando lo stesso Presidente Scopelliti insieme all'assessore al bilancio Mancini (foto) assicurarono il saldo delle mensilita' maturate, firmando il verbale con le organizzazioni sindacali che sospesero, in virtu' di tale accordo, lo sciopero generale gia' proclamato, siano passati invano 3 mesi". La Regione, non ha piu' alibi, infatti non ci sono piu’ scusanti perché non ci sono alla data odierna i vincoli derivanti dal patto di stabilita', eppure le risorse necessarie non vengono liquidate e non c’è alcuna notizia sugli organi di stampa, sul perché della mancanza di tali trasferimenti. A questo punto non si capisce cosa ostacola il trasferimento di queste somme che interessano 5200 persone in tutta la regione. Si tratta solo di inefficienza amministrativa oppure manca invece la volonta' politica di affrontare con serieta' la questione, oppure non ci sono le risorse per garantire la copertura di queste mensilità? Allora la domanda nasce spontanea perché si continua a prorogare i progetti se non c’è la relativa copertura finanziaria, perché si continua a far lavorare migliaia di persone senza un progetto serio e fattibile di stabilizzazione, perché si consente a migliaia di lpu/lsu di prestare la propria attività lavorativa in spregio a tutte le forme di contratto presenti in legislazione. Tutte domande a cui molto probabilmente non ci sarà mai una risposta. Oltre modo a questo va aggiunto che l’ente Comunità Montana versa in condizioni economiche disperate in virtu’ dei tagli dei finanziamenti da parte dello stato e che oggi non riesce piu’ a garantire gli stipendi dei dipendenti effettivi che pur vantando un posto fisso da mesi non percepiscono gli stipendi pur essendo in teoria diritti acquisiti. Pertanto  non puo’ provvedere ad anticipazioni di cassa per sopperire ai mancati trasferimenti per gli LPU tali da alleviare i tempi di attesa. Si dimentica purtroppo che LPU/LSU  rappresentano un bacino di precariato che troppo tempo ha aspettato e che necessita di una soluzione di prospettiva, non sara' certamente il saldo degli arretrati maturati a risolvere il problema, per questi motivi l'Assessore al lavoro Stillitani farebbe bene invece di fare proclami in tv ed invece di spendere decine di migliaia di euro in affissioni di giganteschi manifesti pubblicitari di convocare un incontro serio con tutte le componenti interessate per fare il punto sul processo di stabilizzazione, che deve ripartire dal tavolo nazionale con il Governo, la cui convocazione era negli impegni dell'accordo firmato il 2 novembre con i sindacati, visto che il nuovo Governo e' da tempo in carica ma non risulta in calendario nessun incontro con la Regione Calabria. Riteniamo infatti che la discussione nazionale sulla riforma del mercato del lavoro deve trovare invece al suo interno uno spazio per gli oltre 5.200 LSU e LPU calabresi, affrontare la lotta alla precarieta' in Calabria non puo' che partire proprio dal completare il processo di stabilizzazione di questa forma di precariato crudele perche' ormai quindicennale, insopportabile perche' costringe nel limbo dell'incertezza esistenziale migliaia di giovani e di donne che operano nei comuni e negli altri enti calabresi garantendone il quotidiano funzionamento. Bisogna fare in fretta prima che l’apparente calma sociale mascherata da questi progetti di assistenzialismo sfoci in piazza. Bisogna dire basta a questa assurda ingiusta e indignitosa situazione che da oltre 15 anni, i lavoratori sopportano in silenzio garantendo servizi di fatto in nero nei propri comuni e negli enti. La Regione Calabria  deve provvedere ad un piano vero di stabilizzazione che superi i limiti e i paletti del blocco del turn over e dei patti di stabilita' nei comuni.

I 14 Lpu in servizio alla Comunità montana delle Serre

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mini neve_serra_filippoSERRA SAN BRUNO - Ha smesso di nevicare da qualche ora sulle Serre, ma permane lo stato di allerta in vista di probabili nuove precipitazioni. Domani, stando a quanto annunciato, nella zona dovrebbe arrivare l'Esercito per sbloccare la situazione soprattutto nella zona di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, sepolta sotto un metro e mezzo di neve. Nella cittadina bruniana la situazione è lievemente migliorata nel pomeriggio: alcune delle strade principali sono state liberate con mezzi comunali, della protezione civile e dell'Anas mentre in altre zone, come il centro storico o l'abitato di Spinetto

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