mini carcereSi sono provocati molte ferite alle braccia con delle lamette, per protestare contro le condanne che gli sono state inflitte. Nella gabbia del Tribunale di Milano dunque stamattina è comparso il sangue di Vincenzo Pangallo e Antonio Ausilio, condannati rispettivamente a 16 anni e 8 mesi e a 21 anni e mezzo di carcere dalla Corte d'Appello di Milano, nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "Metallica" del luglio 2008 che ha fatto luce su alcune articolazioni della 'ndrangheta lombarda e milanese in particolare. Oggi i due erano in aula per un altro processo a loro carico, per traffico di droga, e hanno compiuto il clamoroso gesto che ha causato la sospensione dell'udienza. Da capire come facessero i due detenuti ad avere a disposizione delle lamette.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini leoluca_orlando-bLa rete dei Sindaci del comprensorio del Reventino ha dato immediato seguito all'incontro avuto a Roma giorno 11/01/2012 con il Presidente della Commissione Parlamentare "Errori Sanitari", On. Leoluca Orlando (foto). L'incontro lametino ha avuto luogo alla presenza di circa 18 dei 24 sindaci che fanno parte della Rete grazie all'ospitalità del Sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. Erano tutti muniti di fascia tricolore per simboleggiare il grande senso delle Istituzioni che anima i primi cittadini impegnati nella difesa delle aree interne ed in particolare l’Ospedale Civile di Soveria Mannelli.

Pubblicato in POLITICA

mini Giuseppe_MorroneIl Consiglio regionale ha proceduto alla sostituzione temporanea del consigliere Franco Morelli, con il primo dei non eletti del Pdl della circoscrizione di Cosenza Giuseppe Ennio Morrone (foto). Morrone, primo dei non eletti con 6.838 voti, ha partecipato ieri ai lavori del consiglio. Morelli e' stato temporaneamente sostituito perche' arrestato il 30 novembre scorso nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Milano con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Nel corso della seduta di ieri, poi, c'è stata l'approvazione della legge che amplia la platea e i benefici delle vittime della 'ndrangheta, già in parte previsti nella Legge Regionale n. 31 del 16 ottobre 2008. E' stato inoltre approvato, all'unanimità dall'intero Consiglio, un ordine del giorno presentato da Bruno Censore (Pd) che impegna il presidente della Giunta regionale a rivolgersi al ministero della Giustizia per evitare la soppressione in Calabria di molti uffici del Giudice di pace.

Pubblicato in POLITICA

mini normal_fiammatricolore1Riceviamo e pubblichiamo

"L’Italia è ormai un paese governato dalla follia. Nessuna azione di governo, a nessun livello, è più guidata dal buon senso. La chiusura del reparto di Nefrologia dell’ospedale provinciale di Vibo è senza dubbio una follia. Non ci sono altri termini per descrivere un atto che ha conseguenze gravissime su tutti i dializzati della provincia. La dialisi rappresenta l’ancora di salvezza per tutti gli ammalati di insufficienza renale e fa la differenza tra vita e morte.  Un centro dialisi è importante quanto una caserma dei Carabinieri e forse più, in quantoché  dalla sua esistenza dipende la vita dei dializzati. Fa piacere che il senatore Bevilacqua si sia, finalmente, svegliato dal lungo letargo in cui versava. Speriamo che le sue non siano semplici parole di circostanza, e che alle parole seguano fatti concreti che facciano tornare sui giusti passi l’azione amministrativa. In Calabria, i livelli di assistenza sanitaria sono tornati a 30 anni fa’. Lo sprezzante atteggiamento della P.A. nei confronti dei cittadini ha raggiunto livelli di perversione tali che rendono sempre più non giustificabile, ma, certamente comprensibile, la violazione delle leggi da parte di alcuni cittadini. È una deriva pericolosissima che potrebbe sfociare in una generale anarchia. Bisogna scongiurare a tutti i costi questo pericolo. Non si può continuare a chiedere sacrifici agli italiani per poi bastonarli con disservizi e privazioni. Come recita la 3^ legge della fisica: “ad ogni azione segue una reazione uguale e contraria”, cosi avviene nelle azioni di governo. La continua richiesta di soldi da parte delle amministrazioni unitamente alla soppressione  di servizi  prioritari, rappresentano, soprattutto per i ceti più abbienti, o un’istigazione al suicidio, oppure, una istigazione alla disobbedienza civile. Esiste uno stato sociale che deve essere assolutamente tutelato. Non si può pensare di elargire solidarietà ai paesi sottosviluppati per poi tradire le legittime aspettative dei cittadini che servono con dovizia lo Stato. Il popolo calabrese, grazie alle accise regionali,  è sottoposto ad un regime fiscale fra i più pesanti esistenti nel Bel Paese. Il costo dei carburanti, dell’energia elettrica, del gas metano, acqua, ici, bollo auto ecc. in Calabria è superiore  a qualunque altra regione italiana, ed in media, il prezzo dell’energia supera del 50% il costo praticato in altri Paesi europei. A tal proposito, giorni addietro è intervenuto l’ex ministro Tremonti dicendo che la pressione fiscale calabrese è così elevata da impedire qualsivoglia possibilità di sviluppo. Quindi, stabilito che le risorse economico-finanziarie sono in mano alla P.A.; come si spiega che la Calabria non riesce neanche lontanamente ad allinearsi agli standard’s del resto del paese? Peppe…! datti una mossa… è tempo di agire seriamente e di mettere da parte le statistiche dei polli o di “Trilussa” secondo la quale: ogni italiano mangia tre polli al dì".

Francesco Pastore - Movimento Sociale Fiamma Tricolore

Pubblicato in POLITICA
Lunedì, 16 Gennaio 2012 15:40

"La miseria di Cutro" (Ugo La Malfa, 1958)

mini la_malfa_e_moroMi piace riproporre un articolo di Ugo La Malfa (foto, insieme ad Aldo Moro), datato 20 marzo 1958 scritto per “La voce repubblicana” e titolato “La miseria di Cutro”, che custodisco gelosamente tra le mie cose ormai da anni. Si tratta di antichità, si tratta di povertà da terzo mondo trasformata decisamente in benessere, e non grazie alle lotte armate, ma alle rimesse e ai sacrifici degli emigrati, del tempo, in Germania e a Reggio Emilia, anche con la conseguenza dell’abusivismo edilizio, “abusivismo di necessità” cosiddetto e giustamente.

Mimmo Stirparo

“Ha scritto Alfredo Todisco su La Stampa di giorni fa, a illustrazione di una sua inchiesta in Calabria, e dopo aver elogiato la riforma agraria, la bonifica, l’intervento della Cassa del Mezzogiorno, le seguenti impressionanti parole: “Un miglioramento, senza dubbio, vi è stato. La visione di Cutro, tuttavia, è ancora terribile. A Napoli la miseria, anche la più tetra, è sempre di uomini che conservano la scintilla dell’anima. Qui la miseria ha uno sfondo che ha perduto molto dell’umano. Senza canti, senza tradizioni artigiane, senza costumi particolari. Cutro è un paese abitato da un popolo di bambini scalzi e di cani randagi. Gli adulti sono sui campi, oppure aspettano un lavoro lungo la strada principale, seduti a terra, gli sguardi stupefatti. I cani di Cutro hanno lunghe orecchie penzolanti, sono tutti diversi gli uni dagli altri, offrono una varietà infinita di musi contraffatti e spiritati. A Cutro, forse il comune più depresso d’Italia, la natalità raggiunge uno dei tassi più elevati, il cinquanta per mille. Gli interni (delle case) sono ancora più tetri delle vie, se possibile. Pavimenti di terra battuta, cosparsi di foglie e di verdura. Il fuoco spesso si accende in un angolo dell’unica stanza, il fumo incrosta il muro di nero, esce dal tetto sconnesso. Nessuna meraviglia che in queste condizioni il tracoma e la tubercolosi infieriscano tra la popolazione del comune. Spingendo ancora più nell’interno del marchesato di Crotone, si traversano paesi che oltre a non avere acqua, luce, fognature, mancano persino del cimitero.”

Ho citato queste parole per dimostrare come, a quasi dieci anni di distanza dalla riforma agraria, dall’istituzione della Cassa per il Mezzogiorno, da una politica di interventi statali, la situazione di molte zone d’Italia sia rimasta in uno stadio di miseria quasi inconcepibile. E non si tratta della sola Calabria o del solo Mezzogiorno. Si visitino molti Comuni montani dell’Umbria, delle Marche, della stessa Emilia, del Piemonte: il quadro non è differente. Vi è in corso una vasta e clamorosa polemica fra statalisti e antistatalisti. L’on. Malagodi, il senatore Sturzo, il ministro Pella, vantano i meriti della libertà economica e si proclamano fieri assertori dell’antistatalismo. Altri difendono lo statalismo o, almeno, si fanno propugnatori dell’intervento statale. Ma come è avvenuto che essendovi state, nel nostro Paese, fasi di libertà economica, a cui sono succedute cosiddette fasi di statalismo, essendo o non essendo esistiti l’IRI e l’ENI, essendovi stati al governo uomini della destra o della sinistra, democratici o totalitari, la sorte di Cutro sia rimasta la stessa? Che cosa ha fatto sì che la civiltà più elementare non abbia sfiorato Cutro, o altri Comuni che si trovano nella stessa tragica condizione di Cutro? Come è possibile che, nell’anno di grazia 1958, giornalisti come Todisco, facciano nel nostro Paese, che noi presumiamo essere di alta civiltà, constatazioni e rilievi che si possono tutt’alpiù riferire a miserrimi villaggi dell’Egitto, della Turchia o dell’India? Quale mai razza di collettività e di società è la nostra, che può mostrare, contemporaneamente, i grattacieli e le costose costruzioni edilizie di Milano e le miserie di Cutro? Come si può pretendere di far parte dell’Europa, della cosiddetta civiltà occidentale, e avere casi come quelli di Cutro, facendone oggetto di commossi e attoniti reportages giornalistici soltanto? Siamo alla vigilia di una battaglia elettorale. Possiamo forse sperare che la sorte di Cutro migliorerà nei prossimi cinque anni? L’on. Malagodi, il senatore Sturzo, il ministro Pella promettono di smantellare l’IRI o l’ENI, di fare tabula rasa dello statalismo, ma forse ci danno una soluzione qualunque del problema della miseria italiana? Lo statalismo imperversa e non si accorge di Cutro, ma se ne è accorta forse l’iniziativa privata in tutti questi anni? Lo Stato sperpera denaro in inutili cose, ma i grattacieli di Milano, ma i lussuosi cinematografi oggi in crisi, innegabili frutti dell’iniziativa privata, sono proprio utili in un Paese che mostra agli stranieri attenti e consapevoli, una desolazione e una miseria ancora tanto assurdamente diffuse? In verità, dopo i primi interventi del 1950, dopo gli entusiasmi e le polemiche intorno alla riforma agraria e alla Cassa del Mezzogiorno, la democrazia si è seduta. La fiamma si è spenta e il regime di oggi continua  l’andazzo di ieri, le tradizioni del fascismo o dello Stato liberale. Si continueranno a gettare centinaia di miliardi dell’iniziativa privata o dell’iniziativa pubblica in investimenti voluttuari o del tutto superflui o non commisurati alle necessità elementari del Paese. Ma all’orizzonte di Cutro non apparirà nulla di nuovo, come dieci anni, come cinquant’anni, come un secolo fa. E’ evidente che la nostra non è una civiltà degna di questo nome, se per civiltà s’intende una condizione di vita dignitosa ed omogenea. E’ evidente che senza un grande sforzo di disciplina, di austerità, di solidarietà, l’Italia non sarà mai un Paese occidentale e moderno. E’ evidente che solo lo Stato, affiancato dalle regioni, dai comuni, dall’iniziativa pubblica e privata, può portare a compimento un grandioso processo di redenzione di tutta la società nazionale. Ma vi è forse una qualsiasi indicazione politica che questo possa essere fatto nei prossimi anni? Vi è un impegno, una battaglia, un programma che dia qualche speranza? Dieci anni fa la democrazia aveva più sensibilità ai problemi della condizione storica e sociale del nostro Paese di quanta non ne abbia oggi. E’ questa la causa vera del generale malessere e di indubbia decadenza. Troveremo l’energia morale e le forze politiche necessarie ad un compito che sistematicamente una certa Italia ufficiale, sia di destra o di sinistra, statalista o antistatalista, democratica o totalitaria, trascura, occupandosi di ben più solidi interessi e di meno crude realtà? E quando governo e parlamento a Roma, ma alcuni liberi iniziativisti a Milano o a Torino, si accorgeranno che Cutro è in Italia e non nel centro dell’Africa”.

Ugo La Malfa

Pubblicato in CULTURA

mini gdpRiceviamo e pubblichiamo:

"Politica delle Serre, intervieni! Per salvare l'Ufficio del Giudice di Pace di Serra San Bruno occorre una richiesta di accorpamento dei Comuni di Serra San Bruno, Spadola, Simbario, Brognaturo, Fabrizia, Vallelonga, San Nicola da Crissa, Nardodipace entro 60 giorni (12 marzo 2012) A nulla sono valse le iniziative dell'Avvocatura delle Serre. Entro il 12 Marzo 2012 la domanda di giustizia di ogni cittadino delle Serre, sarà cancellata da una logica proveniente dall'alto, da Roma che concepisce la gestione della giustizia una mera questione numerica. E' stato cancellato il diritto del popolo delle Serre a poter esercitare la domanda di giustizia a Serra San Bruno, in quel territorio dove una volta esisteva la Pretura. Un territorio quello delle Serre che continua ad essere violato dall'alto da quei poteri forti che cercano di coprire le falle con un taglio di giustizia che vuol dire risparmio della spesa di giustizia. Come il passo del gambero. Quella che per questo territorio desolato si presenta da sempre come una crisi permanente ora si traduce nella cancellazione dei diritti fondamentali delle popolazione delle Serre. Non abbiamo diritto più ad un Ospedale efficiente ed efficace, non abbiamo diritto più ad aver accesso alla giustizia nel nostro territorio. Ci sopprimono l'Ufficio del Giudice di Pace di Serra. Abbiamo perso la Pretura, l'Ospadale “San Bruno”, il Consultorio familiare ed ora anche il Giudice di Pace di Serra San Bruno. Questa terribile notizia ci è stata comunicata da un disegno governativo perverso, da uno schema che da tempo 60 giorni per esercitare una sorta di “riscatto” dell'Ufficio del Giudice di Pace di Serra San Bruno. Proprio come si riscatta una casa popolare. Ma ora più che mai il futuro della sete di giustizia dipende dalla politica delle Serre. Da quella politica che ci ha appassionato, che ci ha fatto sognare, che eletta democraticamente dal popolo ci rappresenta tutti indistintamente ed ascolta quello che il popolo delle Serre gli chiede. Serve ciò che chiamerei “accorpamento su richiesta” dei Comuni di Serra San Bruno, Spadola, Simbario, Brognaturo, Fabrizia, Vallelonga, San Nicola da Crissa, Nardodipace. Se la politica dei precitati Comuni non eserciterà una richiesta di mantenimento dell'Ufficio del Giudice di Pace di Serra San Bruno allora vorrà dire che avranno voluto davvero la chiusura. Non è la questione del destino dell'Ospedale “San Bruno” che i diversi orientamenti politici parlano di rilancio o di chiusura. Qui c'è poco da fare, il nostro Ufficio del Giudice di Pace è soppresso e tale soppressione diventerà definitiva se entro il 12 marzo 2012, gli enti locali precitati, anche consorziati tra loro, non richiederanno il mantenimento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi. In tali ipotesi dovrà essere messo a disposizione dagli enti locali anche il personale amministrativo necessario alla gestione dell’ufficio e rimarrà a carico dell’amministrazione giudiziaria unicamente la determinazione dell’organico del personale di magistratura onoraria entro i limiti della dotazione nazionale complessiva nonché la formazione del personale amministrativo. Entro i successivi dodici mesi il Ministro della giustizia, dovrà apportare con decreto ministeriale le conseguenti modifiche alle più volte menzionate tabelle. Il Ministro potrà e dovrà in tale sede, valutare esclusivamente la rispondenza delle richieste pervenute ai criteri previsti dalla normativa, ovvero se esiste la disponibilità da parte degli enti locali a farsi carico degli oneri relativi all’istituzione ed al funzionamento dei nuovi uffici. Si dice che la reazione di ogni individuo ad alzarsi si verifica quando si raggiunge il fondo e nel caso del Giudice di Pace di Serra San Bruno questo fondo è stato toccato. Allora serve l'intervento della politica delle Serre per evitare di veder cancellato una delle poche tracce di democrazia di questo martoriato territorio".

Avv. Vincenzo Albanese

Pubblicato in POLITICA

mini palazzo campanellaNel corso della seduta di Consiglio regionale che si terrà stamattina, a partire dalle 11, a palazzo Campanella, ci sarà la sostituzione del Consigliere Francesco Morelli, in atto sospeso dalla carica perchè arrestato con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, con il Consigliere Giuseppe Morrone (proposta di Provvedimento Amministrativo n.158/9^ di iniziativa d'Ufficio; art. 4 bis, legge 19 marzo 1990, n. 55). Quello riguardante la sostituzione di Morelli sarà il primo punto all'ordine del giorno del Consiglio di stamattina, di seguito gli altri argomenti che l'Aula sarà chiamata ad esaminare.
2) Interrogazioni a risposta immediata:
Interrogazione n.144/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,M. FRANCHINO recante: "Sulla realizzazione dell’Aeroporto di Sibari"
Interrogazione n.151/9^ di iniziativa del Consigliere F. SULLA recante: "In ordine alla istituzione nella provincia di Crotone del Servizio Vigilanza e Controllo OO.PP. – Sismico – Supporto Tecnico Protezione Civile"
Interrogazione n.167/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE,F. AIELLO recante: "Sulla gestione del sistema idrico calabrese e sulla società Sorical S.p.A."
Interrogazione n.168/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE,F. AIELLO,A. DE GAETANO recante: "Sulle iniziative che si intendono adottare per consentire il pieno svolgimento delle attività del servizio di Vigilanza e Sorveglianza idraulica"
Interrogazione n.171/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alla pianificazione delle politiche sanitarie nella provincia di Crotone"
Interrogazione n.176/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alla mancata erogazione dei fondi per il completamento del Teatro Comunale di Crotone"
Interrogazione n.179/9^ di iniziativa del Consigliere G. GIORDANO recante: "Sullo stato dei pagamenti a favore delle farmacie ricadenti nell’ambito della ASP n. 5"
Interrogazione n.180/9^ di iniziativa dei Consiglieri D. TALARICO,E. DE MASI,G. GIORDANO recante: "In ordine alla situazione dell’Autorità Audit, per i controlli sulla spesa comunitaria"
Interrogazione n.182/9^ di iniziativa dei Consiglieri G. GIORDANO,F. AIELLO recante: "In ordine al fondo regionale per la concessione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione ai sensi della legge 9 dicembre 1993, n. 431"
Interrogazione n.183/9^ di iniziativa del Consigliere G. NUCERA recante: "In ordine alla mancata attuazione dell’articolo 22, comma 5, della legge regionale 7 agosto 1999, n. 23 (Norme per il trasporto pubblico locale)"
Interrogazione n.184/9^ di iniziativa del Consigliere G. GIORDANO recante: "Sul parere emesso dalla Commissione VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare in ordine al progetto di costruzione della centrale termoelettrica a carbone di Saline Ioniche"
Interrogazione n.185/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE,F. AIELLO,A. DE GAETANO recante: "In ordine alle procedure avviate per la concessione del servizio di gestione dell'RSA di Marano Marchesato."
Interrogazione n.186/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine alla situazione dei lavoratori della società TESI S.p.A. in fallimento."
Interrogazione n.187/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine agli avvisi di pagamento emessi dal Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali del Cosentino"
Interrogazione n.188/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE recante: "Sul parere dell'ISPRA riguardo le variazioni apportate al Calendario Venatorio dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Calabria."
Interrogazione n.190/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alle azioni previste dal Comitato di Indirizzo per l’attuazione del programma previsto dal Protocollo d’Intesa stipulato in data 14 luglio 2009 Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per l’energia e la Regione Calabria – Dipartimento per le Attività Produttive"
Interrogazione n.191/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine ai rischi connessi all’attraversamento dell’elettrodotto Feroleto – Savuto – Cosenza nei tratti che attraversano le frazioni di Pugliano nel Comune di Paterno Calabro, di Pianolago nel Comune di Mangone e di Valleggiannò nel Comune di S. Stefano di Rogliano"
Interrogazione n.193/9^ di iniziativa dei Consiglieri D. TALARICO,E. DE MASI,G. GIORDANO recante: "In ordine alla situazione dei lavoratori AFOR sottoposti alla cassa integrazione guadagni in data 29/11/2011"
Interrogazione n.194/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alle azioni previste per il controllo della qualità dell'aria in loc. Donna Rosa - Marina di Strongoli"
Interrogazione n.195/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine alle Linee Guida per l'attuazione del PISR 'Minoranze Linguistiche ed Etnoantropologiche della Calabria' di cui POR FESR 2007/2013"
Interrogazione n.196/9^ di iniziativa dei Consiglieri G. GIORDANO,E. DE MASI,D. TALARICO recante: "Sullo stato di attuazione della deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2010 n. 289 (progetto per la realizzazione del registro tumori di popolazione della regione Calabria)"
Interrogazione n.197/9^ di iniziativa dei Consiglieri D. TALARICO,E. DE MASI,G. GIORDANO recante: "In ordine alla cogenza delle norme che disciplinano l'attività di sindacato ispettivo dei Consiglieri regionali"
3) Proposta di Legge n.174/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione regionale ed attuazione nell'ordinamento regionale delle disposizioni di principio contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150."
Relatore: G. CAPUTO
4) Proposta di Legge n.255/9^ di iniziativa del Consigliere F. TALARICO recante: " Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza dell'amministrazione del Consiglio regionale "
Relatore: G. CAPUTO
5) Proposta di Legge n.238/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Interventi a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata – integrazione alla legge regionale 16 ottobre 2008, n. 31 "
Relatore: S. MAGARÒ
6) Legge regionale n. 24 del 18 luglio 2011, avente ad oggetto: "Istituzione del Centro Regionale Sangue" - Adempimenti conseguenti;
7) Mozioni ed interpellanze.

Pubblicato in POLITICA
Sabato, 14 Gennaio 2012 15:35

Se questa è un'isola ecologica...

mini 20120113_010SERRA SAN BRUNO – Un’isola ecologica. Questo doveva essere il sito di raccolta dei rifiuti che si trova alle porte di Serra, in località Leonà, sulla strada che conduce verso Mongiana. Un’isola ecologica. Fino a pochi anni fa a dire il vero era un parco giochi, mentre oggi, ad accogliere i visitatori che arrivano dal reggino, c’è una discarica pericolosa e nauseabonda che assomiglia alle tante, abusive, che ci sono in queste montagne un tempo incontaminate. Pur nell’amenità del luogo, la discarica è perfettamente coerente con  l’ecomostro che sorge al suo fianco, un enorme palazzetto dello sport mai completato, uno dei pochi “regali” che la Provincia di Vibo ha concesso alle Serre e che oggi sta lì impietoso a deturpare il panorama e ad avvelenare il territorio.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini 62459623E’ successo a Dasà, in località Bracciara, dove i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno (VV), nel corso di un servizio perlustrativo, hanno «rinvenuto resti di ossa umane, frammenti di materiale ligneo e materiale marmoreo riportante iscrizioni parziali di nomi e cognomi di persone defunte» appartenenti ai coniugi Caprino Antonio nato a Dasa’ il 17.03.1899 e Misiti Maria Bambina nata a Dasa’ il 04.09.1902, ivi deceduti rispettivamente in data 31.12.1974 e 09.11.1988.

Pubblicato in ATTUALITÀ
Sabato, 14 Gennaio 2012 14:31

Serra: freddo in arrivo

mini spaghi_viboneseL’inverno, quello vero, ancora non si è fatto vedere nella cittadina della certosa. Ad oggi la neve è comparsa solo due volte, e non sono state nevicate record, e il vero Serrese si aspetta ben altro. Certo, le temperature minime si mantengono ben al di sotto dello zero, con le classiche gelate che imbiancano i tetti delle case. Questo è dovuto ad una forte inversione termica che caratterizza tutto il nostro territorio, ma in particolare la nostra cittadina. I maggiori modelli previsionali non riescono ancora ad inquadrare la situazione futura, ma a partire da domani è previsto un corposo raffreddamento dei Balcani (che è il nostro serbatoi del freddo), e di conseguenza una maggiore possibilità che qualche “spiffero” freddo bussi alle nostre porte. Uno di questi è in arrivo già domenica, mentre domani avremo tempo variabile con possibile pioggia nel pomeriggio e temperature in calo. La neve potrebbe farci visita nella tarda serata di sabato, o nella mattinata di domenica anche se la probabilità che ciò avvenga è ‘’bassina’’. In seguito, come già detto, temperature in calo e sotto media del periodo, con forti gelate notturne.

Leggendo gli ‘’spaghi’’ del Vibonese (foto) proposto dal modello Europeo Ensembles, si avrà un’anomalia termica di 6°-7° inferiore alla media tra il 15 e il 18 di questo mese, ma con scarse o quasi nulle precipitazioni tranne quelle di sabato e la mattinata di domenica. Dopo il 18 costante aumento delle temperature ma con valori vicino o sotto media, e con discrete precipitazioni . Naturalmente il nostro territorio è molto particolare dal punto di vista microclimatico, ed eventuli sorprese sono sempre dietro l’angolo. 

Pubblicato in ATTUALITÀ

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)