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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
La farsa del "Decreto liste pulite" è risultata alla fine un provvedimento virtuoso da parte del Governo Monti. In sostanza, nessun politico (passato e presente) che ha avuto problemi con la Giustizia rientra nella morsa del Decreto. Infatti, il testo che prevede i criteri di incandidabilità riporta che saranno esclusi coloro che hanno subìto «condanne definitive a più di due anni per delitti di allarme sociale (mafia e terrorismo) e contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, peculato), nonché chi è stato condannato a più di due anni per delitti non colposi per i quali sia prevista una pena non inferiore nel massimo a 4 anni, (stalking, voto di scambio, aggiotaggio, reati fiscali, ecc.)».
Una mossa studiata a tavolino, come se prima della stesura del testo, parlamentari e senatori abbiano confessato le loro condanne per rientrare nei termini di legge. Anche Berlusconi ne esce pulito. Un plauso per il Governo Monti!
«Auspico ? sottolineava infatti la presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio Giulia Bongiorno ? che i partiti si dimostrino ancora più rigorosi della legge approvata, prevedendo regole e limiti ben più stringenti sulle candidature».A ben leggere nelle vicende storiche della 'ndrangheta, il suo dapprima lento e poi via via sempre più accelerato accrescimento è anche frutto di grossolani errori di valutazione. L'onorata società calabrese è stata in ogni tempo sottovalutata e ritenuta pericolo minore rispetto a quella siciliana. La riprova è nell'intervento delle forze dello Stato nella Locride e sull'Aspromonte, prima quasi inesistente ed ora massiccio in seguito alla frustata inferta moralmente da una madre scesa da Pavia in Calabria por cercare di recuperare il figlio prigioniero dell’anonima.
Il primo errore fu commesso all'alba dell'unità nazionale, allorché si provocò l'innesto sul suolo continentale della mafia siciliana. Avvenne sotto il governo Minghetti. Il ministro Tantelli, per rompere collusioni tra l'associazione criminosa e la pubblica sicurezza nelle province di Palermo, Trapani, Girgenti e Caltanissetta, adottò energiche misure di prevenzione. A partire dal 1874 per tre anni centinaia di mafiosi furono arrestati e condannati al domicilio coatto nelle isole di fronte alla Sicilia. Un contingente ebbe a destinazione la dirimpettaia CalabriaRiceviamo e pubblichiamo:
“Vibo Valentia provincia, Perché?”sarà il tema al centro del convegno delle Proloco del vibonese, organizzato dall’UNPLI (Unione Nazionale Proloco d’Italia) Comitato Provinciale, presieduto da Giuseppe Maiuli, con il patrocinio del Comune di Vibo Valentia, che si svolgerà il prossimo 28 Dicembre, dalle ore 17,00 presso la sala congressi dell’Hotel 501 a Vibo Valentia. Sono previsti nel programma gli interventi di autorevoli personalità dal mondo della politica vibonese, della cultura e dell’imprenditoria giovanile, che si confronteranno su un argomento di stringente attualità partendo dagli ultimi sviluppi sulla questione “abolizione delle province “congelata” attraverso una attenta riflessione ed analisi sui perché debba esistere la provincia di vibo valentia ieri ,oggi e domani. ad essere preceduti dai saluti del sindaco di vibo valentia Nicola D’Agostino, del Commissario Straordinario della Provincia di Vibo Valentia Mario Ciclosi, e dall’introduzione del Presidente Unpli Provinciale Giuseppe Maiuli, saranno infatti l’Assessore agli Affari Istituzionali del Comune di Vibo Valentia Nicolino La Gamba, il Prof. Giuseppe Cinquegrana ,storico e Antropologo , Alberto Capria Dirigente Scolastico Regionale, ad esaminare il caso “Provincia”sotto il profilo storico –antropologico , economico e sociale , affidando infine le conclusioni a Mario Romano, Presidente Giovani Imprenditori Vibo Valentia . A moderare il convegno il direttore TG Rete Kalabria Mimmo Famularo.” Un convegno che vuole essere l’occasione per un dibattito serio dal quale emerga il ruolo di importanza strategica dell’UNPLI e delle Proloco in quanto associazioni che sanno esaltare le tipicità del territorio come quello vibonese che ha tutte le carte in regola per essere e rimanere Provincia , lasciando la politica agli addetti ai lavori” ha inteso chiarire il presidente UNPLI provinciale Maiuli. In serata è prevista la consegna del premio “Arcobaleno 2012”, “un riconoscimento tangibile che negli anni passati andava a personalità vicine alle Proloco , quest’anno invece il consiglio UNPLI ha scelto di premiare proprio i protagonisti ovvero le Associazioni Turistiche che con impegno e dedizione hanno reso grande il mondo delle Proloco valorizzando il territorio con il loro fondamentale ruolo di “ambasciatori e promotori del turismo ,della storia , della gastronomia e della cultura del luogo”. Dopo il convegno, a suggellare una giornata di aggregazione e formazione , seguirà il Gran Galà delle Proloco ,un banchetto di delizie enogastronomiche made in Vibo Valentia , messi a disposizione dalle imprese locali sponsor dell’evento , elaborati dalle sapienti mani dello chef del 501 , che allieteranno le papille gustative dei soci delle Proloco associate unpli ,“un evento reso possibile anche grazie alla grande disponibilità di Peppino Mancini a cui va il mio più sentito ringraziamento , senza dimenticare l’appoggio del consiglio unpli formato dal segretario Soccorso Capomolla, dal Vice Presidente Tommaso Belvedere e dai consiglieri Campisi Patrizia, Gigia Turina e Michele Monteleone che ringrazio uno ad uno”.conclude il presidente Maiuli .
La serata sarà allietata dalla buona musica del gruppo etnico popolare “i KUNTURA”, dal duo arpa e flauto di Magda Muscia e Paola Testa per finire con i zampognari del maestro Lorenzo.
Comitato provinciale Vibo Valentia UNPLI
Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).
La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".
"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..."
La deputata Angela Napoli ha indirizzato un'interrogazione al Ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri chiedendo "quali urgenti iniziative intenda attuare per potenziare il Commissariato di Serra San Bruno in modo da garantire la sicurezza sul territorio". Di seguito il testo dell'interrogazione a risposta scritta presentata dalla parlamentare calabrese:
Al Ministro dell'interno. Premesso che: nell'intero territorio della provincia di Vibo Valentia è davvero preoccupante la pervasività della 'ndrangheta ed è, pertanto, necessaria la costante presenza delle Forze di Polizia, sia a livello investigativo che di controllo; in particolare si registrano notevoli difficoltà presso il Commissariato della Polizia di Stato di Serra San Bruno che ha competenza su ben 20 Comuni del territorio delle Serre VibonesiIl Vizzarro.it - quotidiano online
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