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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Quella di domani sarà l'occasione per "elencare, senza timore di essere smentiti, tutta una serie di attività amministrative dei precedenti sindaci Salerno e Censore che con i loro espedienti, chi indebitando il Comune per mascherare la propria incapacità politica ad ottenere finanziamenti pubblici, chi contraendo prodotti finanziari per ottenere un po' di liquidità necessaria alla propria visibilità, hanno fortemente ingessato il bilancio dell'Ente". Ad intervenire sulla delibera della Corte dei Conti, dalla quale emergono presunte irregolarità nella gestione del bilancio, è l'ex primo cittadino Raffaele Lo Iacono il quale, per la mattinata di domani, alle ore 11, presso la sala giunta del Comune, ha organizzato una conferenza stampa unitamente al collega dell' Udc Giuseppe Raffele ed a Maria Abronzino, Francesco Bonazza, Antonio Procopio e Biagio Vavalà, già assessori della precedente amministrazione."I sottoscrittori - affermano gli esponenti politici - intendono chiarire in merito a quanto nei giorni scorsi è stato impropriamente addebitato alla precedente amministrazione sulla situazione finanziaria del Comune di Serra San Bruno e stigmatizzare l'inconcludente quanto dubbio, sotto ogni profilo, operato della maggioranza pidiellina".
SERRA SAN BRUNO - "L’ospedale di Serra non c’è più». La sintesi di quanto accaduto nonostante «l’inguaribile ottimismo dei pidiellini serresi", secondo il consigliere comunale di minoranza della lista “Al lavoro per il cambiamento” Mirko Tassone è proprio questa e la conferma la si trova nel "decreto n. 101, del 5 luglio scorso", quando il presidente della giunta Regionale, nella sua qualità di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, ha preso atto della deliberazione del 13 giugno con la quale la commissione straordinaria dell’Asp provinciale ha ridisegnato la mappa dei posti letto nel vibonese. "A ciò – ribadisce il consigliere di opposizione - si aggiunga che, con lo stesso decreto, è stato dato mandato alla commissione straordinaria per integrare l’atto aziendale in coerenza con il decreto n. 106/2011, ovvero il provvedimento con il quale è stato disposto l’avvio del processo di riordino della rete ospedaliera". In altri termini, si tratta di un provvedimento che "ratifica il definitivo smantellamento e la sostanziale chiusura del presidio ospedaliero serrese. A Serra, infatti, sono stati assegnati solamente 25 posti letto, di cui, 18 per la medicina e 7 per day hospital. Rimarrà, quindi, aperta una semplice postazione di medicina generale e null’altro". Ora più che mai, secondo Tassone viene da chiedersi che fine abbia fatto “L’Ospedale del futuro” sbandierato in campagna elettorale. "Viene, ad esempio, da chiedersi – rincara il consigliere della minoranza - che fine abbiano fatto il “primario di chirurgia” promesso e mai arrivato e gli “almeno 2 posti di semiterapia intensiva”. Sarebbe interessante capire dove siano andati a finire i progetti di rilancio dell’ospedale sbandierati dal sindaco e dall’attuale maggioranza durante la campagna elettorale. In una situazione in cui stanno, ormai, emergendo le tante bugie propinate ai serresi, quel che più inquieta è l’immobilismo, in questo come in tutti gli altri campi della vita amministrativa, del sindaco e della sua maggioranza". Di fronte al ridimensionamento ed alla sostanziale chiusura dell’unico presidio sanitario del territorio, "qualunque amministrazione degna di questi nome avrebbe alzato le barricate. Tanto più, che l’ospedale rappresenta, anche, il principale motore economico del circondario. Non comprendere che la chiusura dell’ospedale rappresenterà il declino di un intera area geografica significa dare prova di superficialità ed inadeguatezza". Insieme a Tassone "in molti, oggi si chiedono che fine abbia fatto la “sinergia comune-regione” declamata in campagna elettorale. Ancora di più, sono coloro i quali si domandano se il “dovere morale” di cui parlava il sindaco e la sua maggioranza sia rappresentato dal clientelismo e dalle parentepoli dei giorni scorsi. Ma forse, - conclude - troppo occupati, a “piazzare” qualche cugino o qualche cognato, tra il Parco delle Serre ed il Comune, gli attuali amministratori non si sono accorti di aver trascinato Serra in un baratro dal quale sarà impossibile risalire".
(articolo pubblicato su "Il Quotidiano della Calabria")
Non ci siamo mai fatti mancare nulla, a Serra San Bruno. Un santo di quelli che contano. La visita di due papi. Una certosa millenaria. Carte in regola, insomma, per essere “la capitale europea del turismo religioso”. Come no. Ci credeva il sindaco Bruno Rosi. Così com’era convinto che il “binomio Comune-Regione” avrebbe davvero elargito 100 posti di lavoro al Parco delle Serre, che avrebbe potenziato l’ospedale e che ci saremmo resi autonomi da Sorical e dall’Alaco. Ci credeva. D’altronde i suoi “santi in paradiso” glielo avevano garantito, e lui si è sempre fidato dei suoi santi.
L’ospedale del futuro promesso da Nazzareno Salerno, presidente della Commissione sanità, si è sbriciolato sotto i colpi dei decreti emanati dall’Altissimo, Scopelliti, a cui i nostri eroi volevano dare la cittadinanza onoraria.Sarà Otello Profazio, famoso cantautore calabrese, uno dei leader indiscussi del folk meridionale degli ultimi 40 anni, ad aprire questa sera la prima edizione di “Terra è Libertà”, la tre giorni fortemente voluta dal Sindaco di Torre di Ruggiero, Pino Pitaro, e organizzata dall’associazione culturale “Il Brigante”, che già dall’odierno pomeriggio allieterà turisti e residenti con una serie di eventi e spettacoli all’insegna della gastronomia, della musica e delle tradizioni calabresi.
Profazio andrà in scena con il suo spettacolo “Qua si campa d’aria” alle ore 22.00 all’anfiteatro comunale, portando sul palco i suoi successi immortali. Brani intensi con tematiche di carattere sociale, scritti o rappresentati dal cantautore per tutto il corso degli ultimi decenni ma ancora attualissimi come ‘Mannaja all’ingegneri’ o ‘Guvernu talianu’. Lo spettacolo “Qua si campa d’aria” tratto dall’omonimo album con cui Profazio si aggiudicò il disco d’oro nel 1974, sarà solo il primo dei tanti appuntamenti previsti nell’ambito della rassegna. Domani, martedì 7 Agosto, sempre all’anfiteatro di Torre di Ruggiero sarà il turno dello spettacolo teatrale "Io vedo, io sento...e parlo - Mafia da Sud a Nord" di Tano Avanzato e Zabara, mentre a chiudere la rassegna, mercoledì 8, sarà il gruppo siculo-calabrese ‘Farragonìa’.
L’evento prevede inoltre l’animazione curata dall’Associazione Il Brigante con i ‘Giganti e la Banda Pilusa’, oltre che la presenza di stand e cantautori della tradizione come Bruno Citino o raffinati costruttori di chitarra battente come i fratelli Corrado. Nel tardo pomeriggio si terrà, nei locali della Sala Consiliare del Comune di Torre di Ruggiero, una ricca rassegna di incontri e dibattiti sul tema dello sviluppo economico e sociale che passa peculiarmente dalle risorse del territorio. Agli incontri parteciperanno rappresentanti di Equosud Reggio, Equosud Rosarno, Legacoop e di altre realtà associative e cooperative del territorio.
L’iniziativa rappresenta il primo degli incontri messi in cartellone per l’estate dal Comune di Torre di Ruggiero e mira a tracciare, nell’armonia dei toni ameni della festa, un percorso di riscoperta delle tradizioni musicali, gastronomiche ed etnoantropologiche, mettendo in risalto la vocazione agricola del territorio, soprattutto per quel che riguarda i percorsi del noccioleto.
Nel corso di un’assemblea pubblica tenutasi in piazza a Serra San Bruno, il Comitato civico Pro-Serre ha affrontato nuovamente la questione della potabilità dell’acqua proveniente dall’invaso SoRiCal dell’Alaco, recentemente posto sotto sequestro dalla Procura di Vibo Valentia. Il Comitato ha ribadito che nulla è cambiato anche dopo il sequestro, poiché con un balletto di ordinanze il Comune di Serra continua a confondere le idee dei cittadini esasperati che si vedono arrivare nelle case la solita acqua giallastra proveniente dall’Alaco, che pure viene dichiarata ufficialmente potabile e che invece, secondo il Comitato, è “semplicemente” avvelenata.
Oltre a ciò gli attivisti del Comitato hanno denunciato un’ulteriore anomalia.Il Vizzarro.it - quotidiano online
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