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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Il Consiglio dei ministri ha conferito al dottor Michele Di Bari, 53 anni, originario di Mattinata (Foggia), l'incarico di prefetto di Vibo Valentia in sostituzione del prefetto Luisa Latella, "che viene collocata in disponiblità - si legge nel comunicato stampa diffuso al termine del Consiglio dei ministri - ai fini del conferimento dell'incarico di commissario straordinario del comune di Palermo". Il prefetto Di Bari, che probabilmente si insedierà già nei prossimi giorni, proviene da Trieste, dal Commissariato del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia, dove ricopriva l'incarico di Vice Commissario del Governo.
Da qui a poche ore dovrebbe sciogliersi il rebus sulla nomina del commissario che guiderà il comune di Palermo dopo le dimissioni del sindaco Cammarata, e secondo quanto stanno riportando diversi organi di informazione - ieri ne ha dato notizia Repubblica, nelle pagine siciliane - in pole position per l'incarico ci sarebbe il prefetto di Vibo Valentia, Luisa Latella. Alla guida dell'Ufficio territoriale del governo di Vibo dal 2009, la Latella starebbe ancora valutando se accettare o meno l'incarico, dubbi che potrebbero derivare dalla difficilissima situazione economico-finanziaria del comune di Palermo. In proposito, sarebbero determinanti eventuali garanzie che il governo nazionale potrebbe dare per traghettare l'ente verso acque meno agitate e verso nuove elezioni. Secondo la ricostruzione di Repubblica, sulla Latella sarebbe in atto il pressing del presidente della Regione Sicilia Lombardo e del ministro dell'Interno Cancellieri, ma il prefetto di Vibo avrebbe preso ancora 24 ore di tempo prima di decidere se accettare l'incarico e quindi lasciare Vibo Valentia.
Riceviamo e pubblichiamo
"Sono trascorsi otto mesi da quando l’attuale amministrazione comunale di centrodestra, guidata dal sindaco, Bruno Rosi, ha vinto le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Ed in questi otto mesi di governo, la coppia formata da Rosi – Salerno, ha disatteso gli impegni presi in campagna elettorale. Pur essendo coscienti e consapevoli del fatto che, in meno di un anno, è difficile risolvere le problematiche presenti in città, il primo cittadino dovrebbe rendersi conto che, la sua maggioranza, non sta facendo alcunché per migliorare l’immagine della nostra cittadina. Anzi, i problemi piuttosto che diminuire, aumentano di giorno in giorno. E non è necessario vivere nei palazzi del potere per rendersi conto del fallimento di questa amministrazione comunale. Basterebbe soltanto vivere il quotidiano per capire che le tante difficoltà già presenti in passato (acqua, rifiuti, randagismo, tanto per citarne qualcuno) ad oggi permangono e, in alcuni settori, si sta addirittura facendo passi indietro. Ma andiamo al dunque. Con una delibera datata mercoledì 11 gennaio, il Comune avrebbe rinunciato ai giudizi pendenti con la Sorical (la società che gestisce gli acquedotti calabresi) in cambio di uno sconto di 30mila euro sui debiti. Il Comune, infatti, sarebbe in debito con la Sorical per un importo pari a 321 mila euro e, così facendo, il debito scenderebbe a 291 mila. Quindi, la Sorical concede al Comune uno sconto sulla somma che quest'ultimo dovrebbe versare alla società e l' ente, in cambio, rinuncia ai giudizi in corso contro la Sorical. Quali sono i motivi di questa operazione? Perché il sindaco Rosi e la sua maggioranza hanno rinunciato ai giudizi pendenti con la Sorical alla misera cifra di 30.000 euro (dei 321mila totali)? Già nei mesi scorsi, avevamo invitato il sindaco Rosi a chiudere ogni rapporto con la Sorical o, quantomeno, ad avviare un processo di distaccamento che si possa attuare in un determinato lasso di tempo. Il sindaco, invece, né si è degnato di rispondere alle nostre richieste, né tantomeno sembra si stia adoperando per far si che questa collaborazione si concluda nel più breve tempo possibile. Noi, come Rifondazione Comunista - Giovani Comunisti abbiamo più volte ribadito la nostra posizione: bisogna chiudere ogni rapporto con le società private e tornare ad una gestione pubblica del servizio idrico. È impensabile, ma soprattutto inaccettabile che, ad oggi, l’acqua che sgorga dalle nostre case sia maleodorante e nessuno interviene per cercare di risolvere il problema. Per questo motivo, ci chiediamo perché affidare il servizio ad una società che, come tante altre, pensa soltanto ad aumentare i profitti, disinteressandosi dei bisogni della gente?"
Di seguito pubblichiamo integralmente il decreto del Presidente della Repubblica con cui è stato sciolto il Consiglio comunale di Nardodipace e la relazione del ministro dell'lnterno Anna Maria Cancellieri contenente le motivazioni del provvedimento.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nel comune di Nardodipace (Vibo Valentia), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 27 e 28 maggio 2007, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi;C'era tempo fino alla mezzanotte di lunedì 9 gennaio per Michele Traversa, sindaco dimissionario del comune di Catanzaro, per tornare sui suoi passi. Le notizie ufficiose che arrivavano ieri dall'entourage dell'ex sindaco non facevano ben sperare su un eventuale passo indietro da parte dell'onorevole Traversa e così infatti è stato. Stamani il segretario generale del comune catanzarese ha ufficialmente comunicato al prefetto Reppucci che non c'è stato nessun ripensamento dell'ormai ex sindaco Pidiellino in merito alle sue dimissioni e quindi, già nella mattinata di oggi, è arrivata la nomina a commissario del comune di Giuseppina Di Rosa, ex prefetto della città stessa. Il commissario Di Rosa prenderà servizio già da domattina e rimarrà in carica fino alla prossima primavera, quando i cittadini catanzaresi saranno richiamati alle urne.
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