Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
L’assicurazione della responsabilità civile per moto e autoveicoli è obbligatoria da quando la Legge 990/1969 impose la copertura assicurativa per "tutti i veicoli a motore senza guida di rotaie". Ma nessuno, quarant’anni fa, poteva mai immaginare che col tempo, quella che aveva tutta l’aria di essere una “tassa” utile a conducenti, passeggeri e pedoni, potesse poi trasformarsi in una vera è propria spada di Damocle sospesa, con cadenza annuale, sulla testa degli auto conducenti italiani. Una batosta che, in tempo di crisi, rappresenta un fastidioso ed ulteriore aggravio nelle tasche già scarne di gran parte dei calabresi. Una tassa divenuta insostenibile in particolar modo in Calabria e, più ancora, nelle province di Vibo, Crotone e Reggio.
Infatti secondo la ricerca condotta nell’ambito del progetto “RC Auto. Quando mi costi?”, realizzato dall’Associazione dei Consumatori “CittadinanzAttiva”, proprio i 3 capoluoghi di provincia calabresi sopracitati, risulterebbero tra le prime 10 città italiane in cui per assicurare moto ed auto si paga mediamente di più. Un dato davvero anomalo, vista che la distribuzione dei sinistri nella nostra regione si attesta al 2,2%, una percentuale fra le più basse (al sesto posto sul totale delle 20 regioni italiane).
La situazione RCA rasenta quindi i limiti del proibitivo per le famiglie calabresi, tanto che gli adulti in classe di massimo sconto della nostra regione sono costretti in media ad un esborso di 926 euro annui, mentre la media nazionale si attesta a 661 euro. Ancora più grave la condizione dei neo patentati che in Calabria, secondo la stessa ricerca, sarebbero chiamati a sborsare addirittura 3.423 euro all’anno per l’assicurazione della propria autovettura (la media nazionale si attesta a 2.828 euro annui).
Emergono quindi dati preoccupanti, non solo per la già agonizzante Calabria, ma per tutto il Mezzogiorno in genere. Infatti il caro RC Auto risulta più marcato al Sud (dove un’automobilista adulto spende all’anno 776 euro), leggermente più moderato al Centro Italia (712 euro annui) e ben più basso al nord (547 euro).
di Dante il Sapiente
Era lo loco ov'a scendea Ancinale
veniro, il pdl e, per quel che v'er'anco,
tal, ch'ogni lecchino ne berrebbe uguale.
che da cima dell'Alaco, onde si mosse,
al piano è sì la roccia avvelenata
nei rubinetti scorrea a chi giù fosse:
cotal di quel pontano era la scesa;
e 'n su la punta de la rotta diga
l'infamia di Deo Marco era distesa
che fu creato ne la falsa Regione;
e quando vide noi, sé stesso morse,
sì come quei cui l'ira dentro la prigione
Lo savio mio inver' lui gridò: «Forse
tu credi che qui sia il Padre Umile
che giù a Serra le carte ti porse?
Pàrtiti, bestia: ché l'Alaco non vene
depurato da la tua sorella,
ma esiste per veder le nostre pene».
Lui è quel cornuto che sversa in quella,
c'ha ricevuto già, molti milioni,
che da dove fuoro, non sa, ma se dici, accoltella
da tutte parti l'alta valle feta
tremò sì, ch'i' pensai che la regione
sentisse amor, per lo suo popolo che l'vota.
Oh cieca cupidigia e ira folli,
che sì ci porti ne la vita corta,
e ne l'etterna pozza poi c'ammolli!
Lo mio maestro disse: «la pena a loro;
la farem noi, a sorical costà di presso:
ai sui non toccherà premio né alloro».
Poi guardò, e disse: «Quelli è Rizziuto,
che affogò nei suoi fitusi fanghi
nulla servì arricchirsi anche se molto arguto.
Dintorno al fosso vanno a mille a mille,
quivi è Deo Marco, chi 'mpurra, fiero
e lasciò la vita misera e senza faville.
La divina giustizia di qua punge
don Peppino che fu flagello in terra
e Nazza più non Bevil'acqua; e in etterno munge
Poi vidi gente che di fuor del Pontano
tenean la testa e ancor tutto 'l casso;
e di costoro assai riconobb'io lo Salatino.
(foto Salvatore Federico)
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