Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Ai tempi di Silipo i calabresi cominciavano ad assaporare il veleno dell'assistenzialismo che avrebbe disidratato la regione di ogni sapere. Cinquant’anni prima, alle porte del primo conflitto mondiale, moriva Bruno Pelaggi. Era depresso e stanco. Nato e vissuto a Serra San Bruno, la sua storia ha attraversato due secoli. Era cresciuto sotto il regime borbonico, aveva sperato nell’Unità d’Italia, ma poi fu la fame, ancora prima del suo intelletto fecondo, a fargli capire che in Calabria lui mai avrebbe visto “l’arva”. Fu un poeta dialettale, interprete e narratore tagliente della realtà che viveva la classe operaia calabrese, i contadini, gli artigiani che come lui furono risucchiati dalla miseria postunitaria e finiti in un buco nero. Senza memoria. Sta per concludersi l’anno del Centenario della sua morte. “Il Brigante” lo ha ricordato con rappresentazioni teatrali, concerti e reading di poesia. Il comune di Serra ha latitato, se n’è ricordato solo quando l’anno del Centenario è finito, e per pubblicizzare un’iniziativa tardiva ha "rubato" un’immagine creata proprio dall’associazione che, per non farsi mancare nulla, gli amministratori serresi tentano di boicottare in ogni modo.
“Duvi ‘ncappamma nui”… avrebbe detto beffardo e rassegnato mastro Bruno. Una rassegnazione diffusa in questa terra, ma che non era per nulla familiare a Ciccio Svelo. Un uomo, un guerriero vissuto nella Calabria che Silipo e Pelaggi non riuscirono a cambiare. Era l’avvocato dei migranti, la faccia al vento in ogni lotta dei movimenti calabresi, dal No Ponte all’acqua pubblica, dalla Rete “Franco Nisticò” ai No Alaco. Un ruolo da protagonista, il suo, nella creazione di bellezza nella Calabria degli ultimi decenni: Paleariza, Re Niliu, Radio Out of the Shell, Csoa Cartella, Autori Appesi. Molto altro. E c’era sempre la sua mano. Uno stratega della lotta, un collettore di speranze.
Quando Ciccio è morto all’improvviso, nell’estate del 2011, si sentiva di casa a Serra San Bruno, tra i briganti. Era a casa. La sua storia oggi continua tra le mura di quest’associazione. Il suo volto è proprio sui muri, in questo scalcinato olimpo di periferia, tra Sharo Gambino e Dizzy Gillespie, tra Che Guevara e Peppe Ranieri. Le loro storie, quelle di mastro Bruno Pelaggi, di Luigi Silipo, di Ciccio Svelo, stanno germogliando su questi muri, come in mille altre stanze di altre mille periferie di una regione che da sempre è periferia di se stessa. La Calabria che canta e piange, direbbe Sharo.
5 GENNAIO 2013 - ASSOCIAZIONE CULTURALE "IL BRIGANTE", SERRA SAN BRUNO
PAGINE PERDUTE
CALABRIA CANTA E PIANGE: DA MASTRO BRUNO A SHARO GAMBINO, DA CICCIO SVELO A LOU PALANCA
- ore 17,30
Presentazione del romanzo "Blocco 52" di Lou Palanca. Con LOU PALANCA 2
- ore 20,30
Cena sociale, blues e poesia.
Con GIANNI CUSUMANO, GIANCARLO GALANTE E FRANCESCO VILLARI.
Incursioni poetiche di ULUCCI ALI'
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Associazione "Il Vizzarro”
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