Il Vizzarro.it - quotidiano online
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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Nella prima giornata del campionato regionale di serie D maschile la Maxi Sidis Serra San Bruno viene sconfitta in casa dall'Asd Lamezia volley per 3-1. Davanti a un buon pubblico i padroni di casa si schierano con la diagonale palleggiatore-opposto formata da capitan Pisani e da Mazzarelli, le due ali Giurlanda e Galeano, centrali Papillo e Vellone, e Alcaro (foto) - risultato alla fine il migliore in campo - nel ruolo di libero. Primo set poco combattuto, con la squadra di casa molto determinata e che sul 9-7 trova l'allungo decisivo con una serie di battute del proprio centrale Papillo che porta i suoi sul 13/7. Parziale che vede la squadra di casa guidata da coach Barone imporsi nettamente per 25-15 grazie a un ottimo livello di gioco espresso in tutti i fondamentali. Nel secondo parziale il Lamezia scende in campo più agguerrito e anche grazie ai numerosi errori in attacco della Maxi Sidis trova convinzione. Coach Barone prova a cambiare inserendo Bonazza,Celi e Marino ma la squadra ospite riesce lo stesso a far suo il set per 22-25 nonostante un andamento del set giocato punto a punto dalle due squadre. Analogo l'andamento del terzo set, sempre giocato punto a punto, dove la squadra di casa fatica a muro e al servizio e vede nuovamente gli ospiti imporsi per 22-25, grazie anche a delle buone difese e alla buona prestazione del proprio palleggiatore che serve palloni precisi ai propri compagni. Nel quarto e ultimo parziale la Maxi Sidis inizia male e il Lamezia si trova già sull' 1-5. Un break in battuta di Mazzarelli consente ai suoi di arrivare a una sola lunghezza dagli avversari. Coach barone inserisce Valente al posto di Vellone al centro. Il set prosegue con questo andamento che vede il Lamezia trovarsi sempre a +2 dai serresi, e proprio quest'ultimi non riescono a trovare il break decisivo per agganciare gli ospiti che dopo essersi portati sul 20-22, trovano l'allungo decisivo vincendo 21-25. Tutto sommato esordio in campionato non dei migliori da parte della Maxi Sidis, che però ha grandi margini di miglioramento e vuole subito riscattarsi dopo questo "ko" andando a vincere domenica prossima sul campo del Motta San Giovanni. Maxi Sidis Serra San Bruno - Asd Lamezia volley 1-3 (25/15-22/25-22/25-21/25)
A Serra San Bruno Norman Douglas ci arrivò nell’anno 1911, risalendo l’Appennino calabrese da Gioiosa Jonica per una strada dell'epoca - come a dire una strada dell’inferno - pilotato dal solito “esperto” mulattiere. Che fu un viaggio massacrante lo si intende dal tono che lo scrittore usa, corrivo e gravido di disappunto: definisce, infatti, la cittadina “uno dei luoghi più bigotti d’Italia”, appella “rinomata” la cappella di Santa Maria, sfoggia una diretta conoscenza “in merito alle pretese inclinazioni al furto di terra manifestate da quell’ordine religioso”, che è quello dei certosini, e per più approfondite descrizioni del monastero rimanda a vari autori nostrani ed esteri. Lui, il celebrato autore di Old Calabria, a Serra San Bruno, a parte certe curiosità sulla vita borghese dei monaci, c’era venuto per sapere cosa succedesse alla “divina confraternita”, che (tra gli altri) ha fatto anche il voto di non mangiare carne, quando il postale non portava dalla “lontana” Soverato il quotidiano pesce.
Vanta ormai un curriculum di tutto rispetto il Laboratorio Teatrale T.N.S.G.C. di Simbario, tanto che tra poco meno di un mese, proprio a Simbario il 12 agosto prossimo in Piazza Vittorio Veneto, porterà in scena addirittura la sua quinta fatica a soli tre anni di distanza dalla fondazione del gruppo. Infatti, dopo il successo delle rappresentazioni precedenti – Il Candidato; Lu cumpari di lu tata; Fegato Gruppo C Poste & Telegrafi; Dui matrimoni e nu funerali – questa volta toccherà a Mortu chi parra, una commedia dalla trama leggera e coinvolgente, liberamente ispirata ad un’opera abruzzese e riadattata in vernacolo simbariano dall’impeccabile Pina Tassone, curatrice della regia di tutte le rappresentazioni inscenate fino ad ora dal gruppo teatrale simbariano.
Una realtà consolidata quindi quella dal Laboratorio T.N.S.G.C., costituito esclusivamente da giovani di Simbario e dintorni, fondato nel 2010 su proposta del Parroco Don Stephen - vero e proprio punto di riferimento per la comunità locale – che per le prove teatrali ha messo a disposizione del gruppo la canonica afferente alla Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo. Una struttura utilizzata prima a singhiozzo, trasformata oggi dai ragazzi che la vivono e la animano quotidianamente nell’unico vero punto di aggregazione sociale di tutto il paese. Negli anni, allo zoccolo duro originario degli attori che portarono sul palco la commedia d’esordio Il Candidato – inscenata da Gabriele Coda, Gina Tassone, Nicola Ciconte, Iole Corsaro, Fabio Barbieri, Valentina Ierace, Maria Stella Corsaro e Federica Sacchinelli- si sono poi via via uniti nel tempo Basilio Roti, Stella Tassone, Francesca Giuliano, Paolo Timpano, Raffaele Timpano, Giovanni Parise, Oscar De Leo, Dalila De Leo, Chiara Roti, e Saverio Bertucci. L’ultimo progetto teatrale - ancora in elaborazione, ma ormai in dirittura d’arrivo - vedrà impegnati sulla scena anche le new entry Monica Fraietta, Enza Figliuzzi, il piccolo Manuel Tassone ed il meticcio Fuffy, attore e mascotte del gruppo. A dare manforte al cast da dietro le quinte e non solo, pregevole anche il lavoro di Angela Casini, Salvatore Nardi, Vincenzo Battaglia e di molti altri ragazzi che si spendono periodicamente per dare sostegno ai progetti del laboratorio teatrale.
Cresce quindi l’attesa per la prima teatrale di Mortu chi parra, quando centinaia di spettatori potranno plaudire ed apprezzare le fatiche di un gruppo che ormai da anni con tanta passione e smisurata abnegazione (tutte le attività sono completamente autofinanziate) porta avanti, in un contesto culturale difficile e tra mille difficoltà, quella magnifica arte che è il teatro.
Riceviamo e pubblichiamo:
FABRIZIA - Se il Sindaco non può, per varie ragioni, assumersi le responsabilità gestionali di competenza dirigenziale, non è obbligato a farlo. Non è peraltro comprensibile una posizione ibrida e rischiosa che evidenzi sostanziali limiti per tempo a disposizione e per competenze specifiche. Per quale recondito motivo, invece di autonominarsi, non ha fatto ricorso ad altri, anche all’interno della struttura? In molti piccoli enti ci si avvale del Segretario comunale, il quale affida i procedimenti a personale di adeguata qualifica: il Comune di Fabrizia è fornito di queste possibilità. Probabilmente la scusante assunta a sostegno del mancato turn over in occasione del pensionamento del personale nel 2011 sarà stata la ristrettezza delle risorse, ma su questo ci sarebbe molto da ridire. Avrà intenzione di usare lo stesso sistema fra qualche mese, allorché si verificherà la fuoruscita di altri due dipendenti giunti al top dell’anzianità di servizio e d’età pensionabile? Evidentemente non c’è molto da giustificare. Infatti i contratti di lavoro dei dipendenti pubblici sono fermi al 2010 per disposizioni del Governo. La vacanza nella titolarità dell’Area Amministrativa, risalente al 2011, non ha conseguito gli eventuali risparmi matematici. In effetti, nonostante il numero ridotto di personale, la spesa da consuntivo recentemente approvato, tra il 2011 ed il 2012 si equivale.
Ma, facciamo il punto sull’anomalia dei compiti e responsabilità trattenute dal Sindaco iN capo a sé. L’atto è solo formale, soprattutto, strumentale. Esempio lampante ne è la recente occasione del bando per la formazione di una graduatoria di aspiranti alla frequenza di un corso di formazione per braccianti agricoli disoccupati, regolarmente retribuito e finanziato dalla Regione Calabria. In tale occasione, sapientemente, il Sindaco-Responsabile di Area, ha pensato bene di delegare la sua responsabilità ad una specie di Commissione. Il problema però, non è solo la commissione – assurda quanto assurdo è l’averla costituita – ma soprattutto il "commissariamento" dei suoi doveri. Avrebbe potuto e dovuto confrontarsi direttamente con la sua responsabilità ed avrebbe potuto farlo affidando il procedimento interno ad idoneo personale comunale a disposizione, che avrebbe steso matematicamente la graduatoria provvisoria, sulla base dei formali ed automatici criteri oggettivi cristallizzati nel bando. Invece ha ideato un inutile strumento, a mo’ di scatola cinese, o per meglio dire Matriosca, dentro e fuori della quale c’è la sua regia, il suo “seme”, ma anche, piaccia o no, la sua responsabilità. Ha assegnato ad un organismo strutturalmente fuori luogo, un’attribuzione sua, per poi tornarci come “approvatore”, come se si trattasse di un compito di altri e non di un suo precipuo dovere strutturale. Quand’anche si facesse una forzatura mentale per accettare, dal punto di vista squisitamente organizzativo, l’utilizzo di una bizzarra commissione per un compito elementare quale mettere in ordine di grandezza degli indicatori Isee, non si capisce perché abbia esagerato pretendendone anche l’avviamento! Al pari grave, se non di più, è stato l’aver bypassato addirittura la pubblicazione della graduatoria provvisoria, facendola dichiarare immediatamente definitiva e rubando agli interessati esclusi la possibilità di difendere il proprio diritto eventualmente negato. Mimetizzare le responsabilità amministrative, traslandole – in apparenza, perché ne è e ne rimane il solo responsabile - artificiosamente su dipendenti comunali indifesi, non può essere metodo per affrancarsi dalle le responsabilità politiche sgradevoli ed autoritarie.
Per questo tipo di eventi ci sarebbe forse da far intervenire il Prefetto, mostrandosi in tutta evidenza motivi ben più ragionevoli di quelli che hanno reconditi scopi da campagna elettorale, interna ed esterna dell’Amministrazione comunale. Ma questa campagna elettorale quasi certamente resterà inascoltata da chi aspira a legalità piuttosto che all’autoritarismo di vecchio stampo, riproposto fuori tempo massimo.
Maria Cirillo
SERRA SAN BRUNO - Inizia male e si conclude peggio il sedicesimo Consiglio comunale della poco prosperosa era Rosi, con lo stesso Sindaco in evidente difficoltà, incollato al cellulare per chiedere “l’aiuto da casa” ed una maggioranza che alla fine sarà anche incapace di mantenere il numero legale determinando così il rinvio degli ultimi 2 punti all’ordine del giorno: una manovra voluta e pilotata che causerà le ire di qualcuno fra il pubblico.
Ma andiamo per gradi. Col primo punto all’ordine del giorno si approvano i verbali del Consiglio precedente. Si passa poi al vero nodo della seduta: il Rendiconto di Gestione dell’esercizio Finanziario 2012. Nello schema emergono diverse incongruenze fra quanto approvato dalla Giunta e quanto invece riportato nella relazione firmata dal Revisore dei Conti
SERRA SAN BRUNO - Novanta minuti che valgono una stagione. Gli ultimi per il Real Serra che, domani, dovrà fare il possibile per superare il Cortale e dare, così, inizio ai festeggiamenti per la promozione in Seconda categoria. C’è bisogno dell’impegno di tutti per coronare un sogno. Non sono ammesse distrazioni. Anche perchè, al primo errore, si rischierebbe seriamente di compromettere una stagione iniziata bene. Poi, ad un certo punto, c’è stata una crisi di risultati, il cambio in panchina e l’arrivo di mister Gerardo Pisani che ha, un po’, risollevato gli animi. Alla fine, però, è arrivato un secondo posto che ha consentito ai giallorossi di poter giocarsi il tutto per tutto nella lotteria dei playoff. Per l’organico a disposizione, i serresi avrebbero dovuto vincere con largo anticipo il campionato. Senza nulla togliere alle altre squadre, ovviamente. Una serie di passi falsi nel girone d’andata, però, hanno contribuito in maniera notevole a costringere il Real Serra ad accontentarsi del secondo posto. Nell’incontro valido per la semifinale degli spareggi promozione di domenica scorsa, intanto, i vibonesi hanno superato senza grossi problemi il Jacurso. L’ incontro è stato dominato dalla squadra di casa che, per avendo concluso il match con sole due reti di scarto, ha creato più di qualche occasione da rete, dimostrando di potersela giocare con chiunque. Dopo il vantaggio, arrivato al 15‘ della ripresa grazie ad un calcio di rigore ben trasformato da De Caria, i locali sigillano il risultato a soli quindici minuti dal termine con un gran gol di Salvatore Zaffino. A questo punto, per i ragazzi di mister Pisani basta soltanto vincere contro la Folgore Cortale, per poter festeggiare così la promozione in Seconda categoria. I vibonesi, però, dovranno fare attenzione, perchè la squadra di mister Catalano, oltre ad aver concluso la stagione ad un solo punto di distacco dal Real Serra, ha superato in semifinale il Don Bosco Jacurso. La compagine vibonese, invece, è reduce appunto dalla vittoria, ampiamente meritata, per due a zero contro il Jacurso. Domani, quindi, alle ore 16 si deciderà chi, tra il Real Serra e la Folgore Cortale, otterrà il pass per la promozione in Seconda categoria. La dirigenza, con a capo il presidente Masciari, per l’occasione invita i tifosi ad essere presenti in massa per l’ultimo appuntamento di questa annata calcistica, sostenendo la squadra nella gara che ha un sapore particolare tanto per i vibonesi, quanto per la compagine ospite.
(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)
VIBO VALENTIA - Le ferite maturate all’indomani delle politiche sono ancora visibili nello scudocrociato. Un partito, l’ Udc, che - suo malgrado - non potrà contare su alcun rappresentante calabrese in Parlamento, in virtù della decisione del segretario nazionale Lorenzo Cesa di optare per il seggio calabrese, non consentendo dunque la rielezione del secondo in lista, l’ex parlamentare Roberto Occhiuto. Una ferita, come già anticipato, ancora oggi visibile. Soprattutto nel Vibonese. Dopo la fuoriuscita dell’ ex assessore regionale e punto di riferimento del partito in ambito provinciale, Francescantonio Stillitani, e dopo le dimissioni dell’ormai ex segretario comunale, Bruno Greco - che, subito dopo, ha spiegato la propria decisione parlando di un risultato elettorale "non in linea con le aspettative del partito" e frutto di "atteggiamenti che nulla hanno di politico e che necessitano di una riflessione completa", capace di rimettere "tutto in gioco" - adesso anche i quadri dirigenti hanno rimesso il proprio mandato. Tra questi, il coordinatore provinciale Iconio Massara - da sempre vicino a Stillitani - e Sabrina Caglioti, già candidata alle politiche del 24 e 25 febbraio. Al momento, non è facile comprendere quali siano state le motivazioni di una simile decisione. Una scelta, questa, che molto probabilmente verrà approfondita nelle prossime ore. Una cosa è certa però: che l’ Udc non stia vivendo momenti felici, è ormai noto a tutti. A questo punto, resta soltanto da capire come si muoveranno i dirigenti serresi del partito, a seguito di un vero e proprio terremoto politico che pare si stia estendendo in molti comuni del Vibonese.
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