Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SORIANELLO – Un giovane 23enne, Salvatore Lazzaro, è stato ferito gravemente in un agguato nella frazione Fago Savini di Sorianello. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, Lazzaro era seduto sul divano della propria abitazione, quando all'improvviso sarebbe stato raggiunto da alcuni colpi che lo avrebbero ferito tra la testa ed il collo. Immediati i soccorsi che hanno provveduto a trasportare il giovane presso il nosocomio di Serra San Bruno. Le sue condizioni, al momento, sarebbero gravi. Elemento, questo, che ha reso necessario un primo intervento chirurgico. Solo nella tarda serata, è stato trasferito presso la struttura di Germaneto anche se, le sue condizioni, rimangono comunque molto critiche.
Riceviamo e pubblichiamo:
Il responsabile aveva incaricato per la realizzazione del casolare, in zona boschiva sottoposta a vincoli, una ditta edile del luogo senza essere in possesso delle relative autorizzazioni.
Mongiana – Gli agenti del Comando Stazione di Serra San Bruno (VV) hanno denunciato un pensionato 62enne del posto, tale M.C., perché, senza aver acquisito le necessarie autorizzazioni, aveva commissionato ad un ditta edile locale la costruzione di una struttura in legno con platea in cemento nella località Gozzi dello stesso Comune.
L’accertamento è stato possibile effettuando un consueto giro di perlustrazione e controllo del territorio nella zona interessata.
Al momento della constatazione stava lavorando un solo operaio il quale riferiva che l’opera era stata ordinata dal M.C., proprietario del fondo. Non era a conoscenza, però, dell’esistenza o meno delle necessarie autorizzazioni.
Convocato sul posto, il M.C. non era in grado di esibire alcun titolo autorizzativo, propedeutico per la realizzazione del casolare in questione.
La mancanza delle autorizzazioni veniva confermata dagli accertamenti espletati presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Serra San Bruno.
Di conseguenza, si procedeva ad apporre i sigilli e sequestrare l’intero manufatto, avente una superficie pari a 60 mq.
Il responsabile veniva deferito presso la competente Autorità Giudiziaria per violazione al vincolo paesaggistico-ambientale, per violazione alla normativa urbanistico-edilizia nonché per violazione al vincolo idrogeologico perché, sempre in assenza di autorizzazione, per effettuare lo sbancamento del terreno si era altresì reso necessario praticare il taglio di parte del soprassuolo boschivo ed effettuare lo sradicamento delle ceppaie.
CORPO FORESTALE DELLO STATO
COMANDO PROVINCIALE
VIBO VALENTIA
SORIANO CALABRO – “San Francesco ha insegnato a pregare con i nostri fratelli ladroni”. Dev’essere quello che ha pensato un uomo di 53 anni che si è introdotto furtivamente nel convento dedicato a San Domenico approfittando del buio serale per mettere a segno un colpo ai danni dei frati domenicani, che però ha prodotto un magro bottino e che si è concluso con il suo arresto. E’ stato, infatti, tratto in arresto in flagranza di reato, con l’accusa di furto aggravato in abitazione, F. P. classe 1961, di Cosenza ma domiciliato a Squillace, già noto alle forze dell’ordine. Erano passate da poco le 18,00 di giovedì sera quando i militari dell’Arma della locale Stazione, appartenenti alla Compagnia dei Carabinieri di Serra San Bruno al comando del Capitano Stefano Esposito Vangone, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati, sono intervenuti presso il locale Convento di San Domenico dei Frati Domenicani, sorprendendo e arrestando in flagranza di reato il 53enne con l’accusa di furto aggravato. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri, F. P. dando presumibilmente per scontato che l’orario fosse propizio per un furto senza impedimenti, si sarebbe introdotto nelle stanze private dei monaci a cui avrebbe sottratto una somma contante di 145,00 euro. Successivamente, i carabinieri, dopo aver tratto in arresto il 53enne hanno provveduto informate l’Autorità Giudiziaria competente che ha disposto la traduzione dell’uomo presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
Con la nota di protocollo n. 4123 del 4 febbraio 2013, inviata questa mattina dall’ufficio della Prefettura di Vibo Valentia, il capo dell' Utg Michele Di Bari, ha convocato un tavolo tecnico “al fine di esaminare la problematica connessa alla verifica della potabilità delle acque dell’invaso Alaco”. L’incontro avrà luogo presso la Prefettura di Vibo Valentia, domani, martedì 5 febbraio 2013, dalle ore 10.00. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente del Comitato Civico Pro - Serre, Salvatore Albanese, il neo Commissario Asp, Maria Bernardi
MONGIANA – Grave incidente sul lavoro nella mattinata di ieri, quando un giovane operaio del paese delle Reali Ferriere, Antonio Cavallaro di 21 anni, è rimasto gravemente ferito al volto da una fune di ferro che si sarebbe accidentalmente spezzata nel corso di operazioni di traino di alcuni tronchi. Il ventunenne, subito soccorso da altri operai che lavoravano con lui, è stato immediatamente trasportato presso l’ospedale civile di Serra San Bruno, dove i sanitari lo hanno stabilizzato per essere successivamente ricoverato presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro. Più in particolare, secondo quanto si è potuto apprendere, i medici del nosocomio serrese avrebbero riscontrato al giovane operaio un trauma cranico e un trauma maxillo-facciale, richiedendo peraltro l’immediato intervento dell’elisoccorso vista la gravità delle ferite. Elisoccorso però non sarebbe riuscito a decollare a causa del forte vento, a quel punto il ventunenne è stato trasferito presso il policlinico con un’ambulanza scortata dai Carabinieri della compagnia di Serra San Bruno. Nella serata di ieri, intanto è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico, il ventunenne sarebbe in gravi condizioni e quindi in prognosi riservata. L’intera comunità mongianese è rimasta sconvolta dall’accaduto, il giovane infatti noto in tutto il paese è considerato un ragazzo per bene, un lavoratore che purtroppo, come spesso accade nei lavori particolarmente pericolosi, è rimasto ferito nell’adempimento del suo dovere quotidiano, quello di assicurare a se stesso e alla propria famiglia un tozzo di pane.
(articolo pubblicato su Il Quotidiano dela Calabria)
di Dante il Sapiente
Era lo loco ov'a scendea Ancinale
veniro, il pdl e, per quel che v'er'anco,
tal, ch'ogni lecchino ne berrebbe uguale.
che da cima dell'Alaco, onde si mosse,
al piano è sì la roccia avvelenata
nei rubinetti scorrea a chi giù fosse:
cotal di quel pontano era la scesa;
e 'n su la punta de la rotta diga
l'infamia di Deo Marco era distesa
che fu creato ne la falsa Regione;
e quando vide noi, sé stesso morse,
sì come quei cui l'ira dentro la prigione
Lo savio mio inver' lui gridò: «Forse
tu credi che qui sia il Padre Umile
che giù a Serra le carte ti porse?
Pàrtiti, bestia: ché l'Alaco non vene
depurato da la tua sorella,
ma esiste per veder le nostre pene».
Lui è quel cornuto che sversa in quella,
c'ha ricevuto già, molti milioni,
che da dove fuoro, non sa, ma se dici, accoltella
da tutte parti l'alta valle feta
tremò sì, ch'i' pensai che la regione
sentisse amor, per lo suo popolo che l'vota.
Oh cieca cupidigia e ira folli,
che sì ci porti ne la vita corta,
e ne l'etterna pozza poi c'ammolli!
Lo mio maestro disse: «la pena a loro;
la farem noi, a sorical costà di presso:
ai sui non toccherà premio né alloro».
Poi guardò, e disse: «Quelli è Rizziuto,
che affogò nei suoi fitusi fanghi
nulla servì arricchirsi anche se molto arguto.
Dintorno al fosso vanno a mille a mille,
quivi è Deo Marco, chi 'mpurra, fiero
e lasciò la vita misera e senza faville.
La divina giustizia di qua punge
don Peppino che fu flagello in terra
e Nazza più non Bevil'acqua; e in etterno munge
Poi vidi gente che di fuor del Pontano
tenean la testa e ancor tutto 'l casso;
e di costoro assai riconobb'io lo Salatino.
(foto Salvatore Federico)
Riceviamo e pubblichiamo:
Domenica 9 dicembre l’Associazione culturale “Tempo nuovo” presenterà il cartellone della sua sedicesima stagione teatrale.
In programma: spettacoli di prosa, commedie brillanti, ma anche rappresentazioni che invitano alla riflessione, tenendo conto dei gusti eterogenei degli spettatori e mantenendo l’alto profilo che ha sempre contraddistinto le stagioni di “Tempo nuovo”.
Punto di riferimento culturale per un ampio comprensorio, nel corso degli anni il sodalizio: ha promosso e realizzato laboratori teatrali per bambini e ragazzi, ha creato una sua compagnia, ha prodotto spettacoli, ha portato in scena rappresentazioni rivolte alle scuole, ha promosso presentazioni di libri e manifestazioni, ha sostenuto delle pubblicazioni e allestito rassegne musicali.
L’appuntamento con la presentazione della nuova stagione è previsto alle ore 17.30 presso il Teatro “Tempo nuovo” sito in via Cappuccini a Chiaravalle Centrale.
È rivolto ai suoi affezionati spettatori, all’intera cittadinanza e a quanti vorranno parte dall’intero comprensorio.
Per contattare l’associazione “Tempo nuovo” si può chiamare al numero 0967/92186, visitare il sito www.teatrotemponuovo.it, consultare il profilo facebook, o scrivere all’indirizzo iQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno