Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Vanta ormai un curriculum di tutto rispetto il Laboratorio Teatrale T.N.S.G.C. di Simbario, tanto che tra poco meno di un mese, proprio a Simbario il 12 agosto prossimo in Piazza Vittorio Veneto, porterà in scena addirittura la sua quinta fatica a soli tre anni di distanza dalla fondazione del gruppo. Infatti, dopo il successo delle rappresentazioni precedenti – Il Candidato; Lu cumpari di lu tata; Fegato Gruppo C Poste & Telegrafi; Dui matrimoni e nu funerali – questa volta toccherà a Mortu chi parra, una commedia dalla trama leggera e coinvolgente, liberamente ispirata ad un’opera abruzzese e riadattata in vernacolo simbariano dall’impeccabile Pina Tassone, curatrice della regia di tutte le rappresentazioni inscenate fino ad ora dal gruppo teatrale simbariano.
Una realtà consolidata quindi quella dal Laboratorio T.N.S.G.C., costituito esclusivamente da giovani di Simbario e dintorni, fondato nel 2010 su proposta del Parroco Don Stephen - vero e proprio punto di riferimento per la comunità locale – che per le prove teatrali ha messo a disposizione del gruppo la canonica afferente alla Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo. Una struttura utilizzata prima a singhiozzo, trasformata oggi dai ragazzi che la vivono e la animano quotidianamente nell’unico vero punto di aggregazione sociale di tutto il paese. Negli anni, allo zoccolo duro originario degli attori che portarono sul palco la commedia d’esordio Il Candidato – inscenata da Gabriele Coda, Gina Tassone, Nicola Ciconte, Iole Corsaro, Fabio Barbieri, Valentina Ierace, Maria Stella Corsaro e Federica Sacchinelli- si sono poi via via uniti nel tempo Basilio Roti, Stella Tassone, Francesca Giuliano, Paolo Timpano, Raffaele Timpano, Giovanni Parise, Oscar De Leo, Dalila De Leo, Chiara Roti, e Saverio Bertucci. L’ultimo progetto teatrale - ancora in elaborazione, ma ormai in dirittura d’arrivo - vedrà impegnati sulla scena anche le new entry Monica Fraietta, Enza Figliuzzi, il piccolo Manuel Tassone ed il meticcio Fuffy, attore e mascotte del gruppo. A dare manforte al cast da dietro le quinte e non solo, pregevole anche il lavoro di Angela Casini, Salvatore Nardi, Vincenzo Battaglia e di molti altri ragazzi che si spendono periodicamente per dare sostegno ai progetti del laboratorio teatrale.
Cresce quindi l’attesa per la prima teatrale di Mortu chi parra, quando centinaia di spettatori potranno plaudire ed apprezzare le fatiche di un gruppo che ormai da anni con tanta passione e smisurata abnegazione (tutte le attività sono completamente autofinanziate) porta avanti, in un contesto culturale difficile e tra mille difficoltà, quella magnifica arte che è il teatro.
E' ormai imminente il dissesto finanziario per il Comune di Vibo Valentia. Il Tar ha infatti rigettato il ricorso che l'amministrazione D'Agostino aveva presentato contro il provvedimento con cui la Prefettura di Vibo, il 22 aprile scorso - su segnalazione della Corte dei conti - aveva diffidato l'ente a dichiarare il dissesto entro e non oltre 20 giorni. La giunta di centrodestra, fresca di un nuovo rimpasto, il 18 maggio scorso, era inizialmente riuscita ad ottenere la sospensiva della diffida. Risultato che aveva diffuso un leggero entusiasmo tra le fila dell'esecutivo, tanto che si era proprio in quei giorni ricucito lo strappo tra il corposo gruppo di consiglieri di maggioranza fedeli all'ex senatore Franco Bevilacqua (tra cui anche lo stesso Sindaco D'Agostino) passati a febbraio in Fratelli d'Italia e quelli rimasti invece in forza al Pdl.
VIBO VALENTIA - Non è nemmeno passato un mese dall’ultima emergenza, che subito ne inizia un’altra della stessa natura. Rifiuti. Tanti, forse troppi. Disseminati in ogni angolo delle città, nauseabondi e pericolosi per l’igiene e la salute pubblica. Una storia talmente atrofizzata che la parola “emergenza” non è nemmeno poi troppo adeguata al caso. Perché questa storia è ormai normalità, specie in provincia di Vibo Valentia, costretta a sentire oltretutto il peso ingombrante dell’ospite scomodo, dovendo per forza di cose conferire oltre i propri confini. E i 50 Comuni del comprensorio vibonese, lamentosi e perennemente in cerca di soluzioni calate dall’alto, stanno ancora a guardare. Guardare e aspettare che qualcuno o qualcosa si muova per ripristinare l’ordinario, senza conseguentemente tentare di correre ai ripari potenziando magari quel servizio virtuoso della differenziata che solo alcuni enti praticano e in maniera per giunta neanche ottimale. Tra l’altro pare non siano bastate nemmeno le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, che appena qualche giorno fa ha ammesso la particolare difficoltà di far conferire i rifiuti calabresi nelle discariche autoctone, per spingere i sindaci a dire finalmente “basta” al sistema vecchio e obsoleto, oltre che controproducente, della spazzatura indifferenziata. Così, Gregorio Greco proprietario di una delle due uniche piattaforme ecologiche della provincia, la Gf Ambiente sita in loc. Aeroporto, lancia la sua personale iniziativa: "offrire a tutti i Comuni la gestione gratuita di tutte i rifiuti differenziati". Che in tempo di emergenza suona come una preziosa idea da sposare immediatamente. “L’iniziativa – ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri mattina proprio il titolare della piattaforma Greco - che per ora ha una durata sperimentale di 6 mesi ha il duplice scopo di promuovere sia l’attività della GF Ambiente, che di dare un concreto contributo alle amministrazioni locali in questo particolare momento storico, per la corretta gestione del ciclo dei rifiuti, universalmente riconosciuta nella “raccolta differenziata spinta” e unica modalità possibile per portare a soluzione il drammatico problema dei rifiuti”. In realtà, ormai dovrebbe essere noto a tutti il modus operandi del ciclo dei rifiuti indifferenziato che finiscono il loro percorso in delle grosse buche scavate dovunque sia possibile per, prima o poi, saturarsi e creare, fintanto non si individuino nuovi terreni da scavare, l’emergenza. La Calabria, in questo particolare settore, vanta dei primati negativi insieme alla Campania e, non a caso, anche il governatore Giuseppe Scopelliti ha dovuto pagare dazio con sei mesi di reclusione confermati in appello per “omissione in atti di ufficio” in merito alla mancata bonifica della discarica di Longhi-Bovetto nel periodo in cui era Sindaco di Reggio Calabria. Però, c’è da dire che la stessa Calabria ha anche delle eccellenze di cui andare fieri e da cui prendere esempio, come il comune cosentino di Saracena tra i primi in Italia per la percentuale di differenziata raggiunta. Ovviamente, tra gli ultimi del bel Paese rimane Vibo Valentia, che con il suo misero 9,8 per cento (dati Istat aggiornati al 10 luglio 2012) rischia davvero di sommergere, con l’estate alle porte, sotto tonnellate di rifiuti. Ma questa iniziativa può far cambiare il pessimo trend fin qui percorso, sempre che i primi cittadini abbiano giuste orecchie per sentire.
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