mini sisma_02_672-458_resizeNelle ore immediatamente successive alla forte scossa registratasi attorno all’1:05 di questa mattina in provincia di Cosenza (magnitudo 5° grado della scala Richter), sembrava che il sisma non avesse provocato alcuna vittima. In realtà, anche se indirettamente, il terremoto ha provocato la morte di un uomo di 84 anni per infarto. L’uomo era residente a Scalea, località marittima del cosentino, a pochi chilometri di distanza da Mormanno dove si è originato l’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto dal malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. Al momento sembra che non vi siano altre vittime o feriti.

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mini IMG00168-20121015-2233_1Nonostante l’impianto dell’Alaco, gestito da Sorical Spa dal 2006, sia stato posto sottosequestro da parte della Procura della Repubblica di Vibo ormai da diversi mesi, la situazione connessa al caso “acqua sporca” non è affatto cambiata. Continuano infatti ad arrivare copiose segnalazioni da parte di cittadini che tuttora ricevono nelle proprie case acqua maleodorante e dal colorito anomalo. Le ultime segnalazioni sono arrivate addirittura da cittadini residenti in abitazioni site nel centralissimo C.so Umberto I, a Serra San Bruno (foto). Di conseguenza l’acqua che dall’Alaco arriva fino alle case di migliaia di calabresi, presenta le stesse identiche deficienze nonostante, appunto, al momento l’impianto sia stato affidato alla gestione di un custode giudiziario.

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Domenica, 07 Ottobre 2012 13:30

Bruno Censore e l’antimafia di cartapesta

mini 546267_10150685458181306_653150564_nSerra. La mattina del 5 ottobre, ai piedi del cancello dell’istituto d’istruzione superiore ‘L. Einaudi’, vengono ritrovati 3 bossoli ad attendere l’ingresso dei ragazzi nella scuola. Il fatto provoca sgomento. Il preside denuncia il ritrovamento, la scuola chiude e gli studenti tornano a casa. Allora, dopo un lungo letargo, che si è protratto anche nelle ultime poco tranquille settimane, il vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Bruno Censore, seriamente preoccupato per l’accaduto, impugna carta e penna e scrive una nota di solidarietà a tutta la scuola, perché “si tratta di una scuola che da sempre è riconosciuta come baluardo di legalità e di diffusione del sapere”, ed inoltre - secondo lo stesso Censore - il misfatto sarebbe “indicativo del livello di criminalità che ormai serpeggia nel territorio delle Serre Vibonesi”.

Già, le Serre Vibonesi. Proprio la circoscrizione elettorale che partorì il consigliere regionale Censore. Un territorio che storicamente, ma soprattutto negli ultimi mesi, ha vissuto fatti di ‘ndrangheta ben più eloquenti

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Sabato, 06 Ottobre 2012 17:20

I figli di Osso Mastrosso e Carcagnosso

mini enotrio-pugliese-onorata-societa-casolare-uomo-fucile_1E’ l’espressione piena di una generazione, quella che ancora non ha raggiunto i vent’anni, di quella consolidata subcultura mafiosa che oramai è radicata nelle loro menti ignoranti. Vent’anni di Berluscoglionismo televisivo, una certa propensione all’idolatrare capi mafia e gangster, quella spettacolarizzazione del crimine e del malaffare come se fosse un probabile modello di vita da imitare, perché se ti va bene, sei rispettato e sei pieno di soldi. La Magliana, il Capo dei Capi, ecco cosa ci propina la televisione, quando io da piccolo ricordo, ad esempio in prima serata sulla Rai, Mistero Buffo del nobel Dario Fo. Ora la televisione, cattiva, anzi pessima educatrice, crea miti, falsi e violenti. Ecco cosa succede a Serra San Bruno. Una qualsiasi banalità, un richiamo, una sanzione disciplinare, un qualsiasi evento o discussione, porta i protagonisti dell’eventuale dissidio, a cercare risoluzione commettendo un gesto, che probabilmente è ora considerato di routine

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mini calendariSi terrà venerdì prossimo (14 settembre), alle ore 16 e 30, presso la sala convegni del Comitato regionale Calabria della Lnd, la manifestazione di presentazione dei calendari di Prima categoria. Nell'occasione, saranno consegnati i palloni "Molten" da utilizzare nelle gare ufficiali, nonchè verranno premiate le società vincenti del Premio disciplina - Prima Categoria, per la stagione 2011-2012.

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mini lubelluSERRA SAN BRUNO - L’estate che sta per concludersi sarà ricordata come la stagione del balletto delle ordinanze sulla questione acqua (non) potabile. Una stagione che è stata caratterizzata dal susseguirsi di svariate ordinanze di non potabilità, e relative deroghe. In particolar modo l’annosa questione ha interessato l’acqua proveniente dal serbatoio di “Castagnari”. Tale serbatoio eroga acqua nel rione Ombrellino, in Via Catanzaro, in Via Serra dei Monaci e nelle relative traverse. Fino ad ora gli amministratori sono sempre stati vaghi di fronte al fatto che proprio in questi quartieri del centro abitato di Spinetto, per diversi giorni si sono registrati problemi di erogazione dell’acqua.

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mini serra_san_brunoSERRA SAN BRUNO – Con l’autunno e con le prime foglie che si lasciano candidamente cogliere dal vento, torna la voglia di fare politica, quella strana arte, che nella definizione di Taillerand, consisterebbe nell’«agitare il popolo prima dell’uso». Non è ancora finita l’era della provincia di Vibo Valentia che già il comprensorio serrese si vede proiettato verso due competizioni elettorali, l’una connessa all’altra. La prima consiste in quella nazionale, siamo a sei mesi dalle elezioni politiche con le quali, si spera, dovremmo dare un nuovo governo al paese più ingovernabile d’Europa. La seconda è, diciamolo pure, eventuale.

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Sabato, 28 Luglio 2012 13:55

L'amicizia ai tempi di Feisbuc

mini lamore_ai_tempi_della_telecomNelle mie vorticose scorribande nella rete, spesso mi  imbatto nei soliti post, qualcuno stupido, qualcuno simpatico, qualcuno inguardabile insomma quel ginepraio che è Facebook. Quello che vuole sapere a cosa sto pensando, qual sia il mio Stato, che avrebbe detto Pino Amaddeo “…non ha capito che mi deve dare del Lei”…insomma Facebook, proprio quello che sto utilizzando in questo momento per raggiungervi con i miei pensieri. Non so perché scrivo, forse perché “l’arte di lu Tata è menza ‘mparata”, ma probabilmente non l’ho imparata neanche per metà, oppure perché mi succedono tante cose interessanti. C’è in ogni caso una cosa in comune col mio Tata, lui scriveva nella baraonda creata dalla sua numerose prole, della quale io comprendo in volume (di suono) una grossa percentuale, io scrivo per lo più nel bordello dell’Associazione, dove in questo momento, da quando ho iniziato a scrivere si è parlato di svariati argomenti, in tono abbastanza sostenuto, colorito da imprecazioni di ogni sorta

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mini impianti_Sorical_SpadolaNel corso di un’assemblea pubblica tenutasi in piazza a Serra San Bruno, il Comitato civico Pro-Serre ha affrontato nuovamente la questione della potabilità dell’acqua proveniente dall’invaso SoRiCal dell’Alaco, recentemente posto sotto sequestro dalla Procura di Vibo Valentia. Il Comitato ha ribadito che nulla è cambiato anche dopo il sequestro, poiché con un balletto di ordinanze il Comune di Serra continua a confondere le idee dei cittadini esasperati che si vedono arrivare nelle case la solita acqua giallastra proveniente dall’Alaco, che pure viene dichiarata ufficialmente potabile e che invece, secondo il Comitato, è “semplicemente” avvelenata.

Oltre a ciò gli attivisti del Comitato hanno denunciato un’ulteriore anomalia.

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mini ccNella notte tra lunedì e martedì i carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia hanno tratto in arresto Domenico Lavecchia, 38 anni, ricercato da otto giorni perchè accusato del tentato omicidio di Salvatore Stambè, pastore 26enne ferito da diversi colpi di pistola dieci giorni fa, mentre pascolava il suo gregge nelle campagne di Dinami. Il presunto responsabile del tentato omicidio è stato scovato nelle campagne di Francica. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, alla base dell'episodio ci sarebbero dei contrasti che durano da tempo tra la famiglia di Stambè e quella di Lavecchia per motivi legati al pascolo abusivo.  Dopo l'ennesimo diverbio, dunque, Lavecchia avrebbe deciso di risolvere la questione con le armi. Determinante, nella ricostruzione dell'episodio, è stata la testimonianza resa da un 30enne rumeno che lavorava per Lavecchia e che ha riconosciuto proprio nel suo datore di lavoro l'autore del tentato omicidio. 

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