Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
“Cosa puoi dirmi dell'arte?
E' un'altra dimensione? No. Non lo è.
E' il viaggio più appassionante che possono fare gli adulti. Ma è verticale. Come la cultura dalla quale prova a fuggire.
Hai mai letto un libro scritto da un bambino? E un quadro dipinto da lui? Hai mai visto un bambino scolpire la pietra o levigare il legno? E scrivere su un pentagramma?
Guarda un neonato, o un bambino che gioca. Guarda i suoi occhi. Il suo stupore di fronte a ciò che tu ormai reputi consueto. Una superficie ruvida invece che liscia. Un animale che gli cammina accanto. La sua ombra. Tutto lo rende curioso e la sua curiosità è orizzontale. Cerca in profondità dove tu cerchi in altezza.
Si lascia attraversare dall'oggi. Dagli attimi. Non scava nei ricordi. Non si ferma ad immaginare il futuro. La sua immaginazione parte dalla realtà. La tua realtà invece è solo una fuga in un derivato dell'immaginazione.
Se scrivesse o dipingesse come fai tu, le sue parole avrebbero i colori del bisogno che tu reputi tanto banali da doverli sostituire sempre con quelli del desiderio.
Nessuna forma d'arte saprà dipingere con il suo pennello o scrivere con la sua penna”. Carmelo Albanese.
Dopo aver letto questa…fu amore...E poi scopri che è originario di Giffone. “Oh, è pure calabrese”, poi il cognome ci è familiare, lo avevamo capito. Poi un giorno capisci che ha scritto un altro libro. “Lu vuogghjiu”, disse uno, “Jio puru” disse Ciccio Moscato, in arte Sergio Pelaia. E lui continua a scrivere, e le lotte sono uguali, e pensi…magari ci fossero tanti Carmelo e Carmele nelle strade e nelle scuole, e nei cortei, e nei social network, e nei campi. Il suo romanzo riesce a coinvolgerti sin dall’inizio, che già a pagina ventisette sei costretto a fare i giochi di prestigio e leggere mentre abbeveri l’orto, che se calpesti una pianta c’è mio suocero che si incazza. E poi non bisogna bagnare il libro. La recensione critica del romanzo non è il mio pane, che sono un artigiano coltivatore. Ma l’analisi critica di un capitalismo che ci sta strozzando, nella situazione di un amore che ha come coreografia un’azienda specchio della nostra società. La sottile ironia, quella viva anche tra i burberi abitanti delle Serre calabresi e dello Zomaro, scorre tra le sue vene in modo palese, che riesce a vivere una metropoli conoscendo le dinamiche di “un altro mondo”, che riesce a integrare gli argomenti paragonandoli ad una dinamica contadina di quell’essere consapevole che chi ti viene di fronte, come avversario ti vuole schermire ed opprimere. Quella rivalsa di un popolo che viene diviso tra nord e sud e non tra ricchi e poveri, tra crisi e imbroglio bancario, tra acqua pubblica e privatizzazione delle televisioni o delle comunicazioni. Carmelo è un Brigante. A tutti gli effetti. E con la presente, (qualora lui non la leggesse chiunque di voi lo faccia glielo comunichi mantinenti) gli viene conferita: A) la tessera del Brigante ad honorem al prezzo popolare di tre euro; B) accoglienza in loco, mangiare a chilometri zero, dormire all’aria buona, acqua dell’Alaco (scherzo) e cacio e vini e pane caldo; C) il premio Briganti 2012 per il miglior romanzo dell’anno; D) un grazie collettivo per il libro….ma ne serve un’altra copia per la biblioteca del Brigante ed io la copia mia non gliela darò mai a nessuno. Solo a Pelaia. Sennò non mi pubblica l’articolo. Carmelo è un amico, del quale non conosco la voce. Come mio Padre ed Enotrio Pugliese, che si incontrarono per la prima volta dopo vent’anni di lettere e telefonate…Speriamu nui mu ci mintimu di menu. L’amicizia ai tempi di Feisbuc.
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno