Venerdì, 26 Ottobre 2012 14:42

Il Pollino trema: molte strutture dichiarate inagibili, un morto a Scalea ed un ospedale evacuato a Mormanno

Scritto da Salvatore Albanese
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mini sisma_02_672-458_resizeNelle ore immediatamente successive alla forte scossa registratasi attorno all’1:05 di questa mattina in provincia di Cosenza (magnitudo 5° grado della scala Richter), sembrava che il sisma non avesse provocato alcuna vittima. In realtà, anche se indirettamente, il terremoto ha provocato la morte di un uomo di 84 anni per infarto. L’uomo era residente a Scalea, località marittima del cosentino, a pochi chilometri di distanza da Mormanno dove si è originato l’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto dal malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. Al momento sembra che non vi siano altre vittime o feriti.

Ciò nonostante si sono registrati molti danni a cose e strutture. In particolare all’ospedale di Mormanno dove si sono verificati ingenti crolli, tanto che si è prontamente deciso, già alcuni minuti dopo la scossa, di evacuare il presidio. I 36 pazienti ricoverati sono stati trasferiti in cliniche o strutture sanitarie della zona.

Ulteriori danni si sono riscontrati oltre che a numerose abitazioni del centro storico, ponti e strade, anche alla Cattedrale di Mormanno, dichiarata inagibile per via di una grave lesione alla volta centrale. Pochi chilometri più a nord, a Laino Borgo, è stata sgombrata una casa di riposo per anziani, anche questa lesionata sia all’esterno che all’interno dalla scossa. Anche ad Altomonte si sono verificati dei crolli che hanno interessato due case del centro storico, già danneggiate dal sisma del maggio scorso e che hanno costretto il sindaco a disporre la chiusura di tutte le scuole fino a domenica, così come d’altronde è stato deciso in tutti gli altri comuni del comprensorio. A Castrovillari, nel corso della notte è stata aperta l’area del mercato ed il campo sportivo per accogliere le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni. Le aree rimarranno aperte anche nei prossimi giorni. Le squadre di emergenza dell’ANAS, si sono immediatamente attivate per effettuare sopralluoghi e verifiche continue in corrispondenza di gallerie, ponti e viadotti presenti sulla rete stradale in gestione diretta nelle due regioni, Calabria e Basilicata, ed in particolare sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria dove comunque la circolazione stradale non ha subito interruzioni. Nessuna conseguenza neanche per la rete ferroviaria sulle linee tirrenica e ionica.

Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto ipocentro a 6,3 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita anche in Basilicata, oltre che Napoli e Taranto, in particolar modo a Rotonda in provincia di Potenza, dove la popolazione si è immediatamente riversata nelle strade e dove sono state anche segnalate delle fughe di gas provenienti da una centrale elettrica. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha fatto immediatamente rientrare l’allarme. Ciò nonostante molti hanno deciso di trascorrere l’intera nottata nelle piazze o nei punti di raggruppamento indicati dalla Protezione Civile.

Nel corso della notte, la prima scossa è stata seguita da ulteriori 27 scosse di intensità però largamente minore, compresa fra i 2 e i 3,5 gradi di magnitudo.

Il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, si è comunque detto soddisfatto per come l’emergenza è stata gestita sia da parte dei sindaci che dalle forze dell’ordine. Secondo lo stesso Gabrielli “al momento non sussistono le condizioni per dichiarare lo stato di calamità nella zona del Pollino”, interessata comunque nell’arco degli ultimi 2 anni da uno sciame sismico da cui si sono originate ben 2.200 eventi tellurici. Comunque si è già iniziato a pianificare gli interventi necessari a porre in sicurezza gli edifici pericolanti.

In una nota ufficiale il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso vicinanza alle comunità coinvolte. Dal Quirinale, inoltre, si sta seguendo l’evoluzione della situazione attraverso una fitta rete di contatti con i Prefetti ed i vertici del  Dipartimento della Protezione civile.

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    Dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto i volontari del WWF impegnati nell’opera di sensibilizzazione alla conservazione del nostro patrimonio naturalistico nella suggestiva cornice del vivaio forestale “Rosarella” di Serra San Bruno, l’associazione ambientalista invita tutti ad un nuovo appuntamento con la biodiversità e il contrasto alle minacce che incombono su di essa. Attivisti, soci, simpatizzanti e cittadini, domenica prossima, dalle 10,30, saranno ospiti delle splendide strutture di Villa Vittoria a Mongiana, messe a disposizione dal Comando Provinciale del Corpo Forestale che ha risposto con entusiasmo alla proposta del WWF Calabria.

    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


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