mini giuseppe_barbaraSPADOLA – Inizia, con il primo consiglio comunale, in programma questa sera, alle ore 18,30, il Barbara “bis”. I nuovi consiglieri, eletti al termine delle consultazioni del 6-7 maggio, nell’eventualità in cui non dovesse essere raggiunto il numero legale, saranno chiamati in seconda convocazione per le 18,30 di domani. In ogni caso, non dovrebbe esserci nessun problema, pertanto la seduta è destinata a svolgersi regolarmente, in prima convocazione. Con la prima riunione, il nuovo consesso cittadino è chiamato ad adempiere alle formalità previste dal Testo unico per gli enti locali. In osservanza dell’art 41 del d.lgs 267/2000, il consiglio si aprirà con la convalida degli eletti, si passerà, poi, al giuramento del sindaco ed alla comunicazione del vice. Si procederà, infine alla nomina della commissione elettorale comunale. Sarà, quasi sicuramente, una seduta rapida ed indolore. Vista la sostanziale assenza di un gruppo di minoranza il dibattito, qualora ci dovesse essere, sarà piuttosto cordiale. Del resto, l’implosione del centrodestra cittadino, oltre ad offrire su un piatto d’argento la riconferma, ha regalato a Barbara la possibilità di governare in tutta tranquillità. Un dato rilevante ed ambivalente poiché, da un parte, la nuova amministrazione, potrà agire in maniera indisturbata, dall’altra, però avrà l’obbligo di realizzare il programma di mandato, in caso contrario, tra cinque anni, non avrebbe alcun alibi. Gli elementi caratterizzanti di questo nuovo corso, sono, quindi, rappresentati dall’assenza di conflittualità e dal tandem tra il sindaco ed il suo vice. Un ruolo strategico quello del vice che sarà interpretato da Angela Valente, eletta a furor di popolo con ben 113 preferenze. Rispetto al passato, alla luce della riforma introdotta con il decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, non ci sarà, infatti, la figura dell’assessore e quindi della giunta, le cui competenze sono state attribuite al sindaco ed al suo vice. Drastica riduzione, anche, per il consiglio, i cui componenti sano complessivamente sei, quattro, Angela Valente; Cosimo Piromalli; Domenico Ionadi e Nicola Valelà, in rappresentanza della maggioranza e due, Nicola Tassone e Cosmo Tassone, in rappresentanza del gruppo di minoranza.

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini regione-Calabria-1Riceviamo e pubblichiamo:

Siamo un gruppo di ex lavoratori interinali somministrati nell'anno 2010-2011 presso la Procura della Repubblica. Vorremmo raccontare la nostra esperienza lavorativa, la nostra precarietà e la nostra amarezza nel ritrovarci sempre a combattere per ciò che ci dovrebbe spettare di diritto. Dopo sette mesi di duro lavoro, vissuti tra carte e faldoni, per cercare di smaltire gli arretrati presenti da atavica memoria, nonostante i numerosi elogi e gratificazioni di funzionari e dirigenti, per scadenza di contratto ci siamo ritrovati con la stessa precarietà che attanaglia le vite di ormai la stragrande maggioranza dei calabresi. Nonostante ciò non abbiamo mai smesso di sperare in un nuovo bando, che in maniera legittima ci desse la possibilità di rientrare anche in condizioni di precarietà nel sistema giudiziario. Sappiamo però che la nostra Regione è caratterizzata talvolta da stranezze, comportamenti dubbi, che vengono posti in essere di frequente. Pertanto, siamo stati costretti con le nostre sole forze a documentarci, ricercando i meccanismi che definiscono la gestione degli Ammortizzatori sociali in deroga. Come citato nell'accordo quadro tra INPS e Regione Calabria per la gestione 2010-2012 degli ammortizzatori sociali in deroga “Sono destinatari del trattamento di mobilità in deroga i soggetti dipendenti e residenti nel territorio della Regione Calabria che hanno subito un licenziamento collettivo, plurimo o individuale per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione trasformazione o cessazione di attività di lavoro, dimessi per giusta causa nel periodo 1 gennaio 31 dicembre 2011... * Soggetti ultracinquantenni non in grado di completare la maturazione dei requisiti necessari per il pensionamento di anzianità o dì vecchiaia, il cui periodo mancante per raggiungere il diritto a pensione non superi i 12 mesi e maturi entro il 31/12/2011 e si trovino in una delle seguenti situazioni: percettori dell'indennità di mobilità ai sensi della legge 223/1991; iscritti nelle liste di mobilità ai sensi della legge 236/1993 a partire dall' 1/1/2009 in possesso di un'anzianità aziendale di almeno 12 mesi, di cui 6 di lavoro effettivamente prestato; licenziati per giustificato motivo oggettivo o dimissionari per giusta causa a partire dall1/11/2009 in possesso di un'anzianità aziendale di almeno 12 mesi, di cui 6 di lavoro effettivamente prestato; dipendenti da datori di lavoro non imprenditori e non aventi i requisiti per consentire l'accesso alle liste di mobilità.” Dalle poche informazioni che abbiamo potuto assumere direttamente e da notizie ufficiose, pare che in tali liste vi siano dei soggetti ex interinali, che pur avendo dodici mesi di attività lavorativa non hanno il requisito “del licenziamento, previa la ovvia assunzione a tempo indeterminato”, requisito essenziale ai fini dell'iscrizione nelle liste. Il contratto di somministrazione ai sensi della legge 276/2003 stabilisce che “il somministrante si obbliga a fornire all'Utilizzatore manodopera a carattere temporaneo.” Pertanto nella fattispecie, non sussisterebbe un rapporto di lavoro subordinato – così come enunciato dall'art.2094 Cod. Civ.- presupposto essenziale dei contratti a tempo indeterminato. Ora noi ci chiediamo: “Come è possibile che questi soggetti, iscritti nelle liste pur non avendo i requisiti , stanno per essere inseriti negli enti facenti richiesta di personale?” Sarà sfuggita all'occhio attento del Dipartimento n.10 della Regione Calabria la verifica dei requisiti? Come è possibile che proprio loro, che hanno stilato l'accordo, siano caduti in errore?

Simona Bagnato (rappresentante del Gruppo ex Interinali)

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mini caniIl comune di Serra San Bruno per arginare l’ormai incontenibile fenomeno del randagismo ha firmato una convenzione per il recupero ed il ricovero dei cani abbandonati in intesa con il canile “Oasi Canina” di San Gregorio di Ippona. Il provvedimento arriva con la delibera n.60 dell’8 maggio 2012, quindi con ben 8 mesi di ritardo. Infatti secondo la Legge 281 del ’91 (in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo) spetta ai  comuni, singoli o associati, provvedere al risanamento dei canili comunali

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Venerdì, 20 Aprile 2012 18:38

Serra, Imu: mozione di Rosanna Federico (Pd)

mini rosanna_federicoRiceviamo e pubblichiamo:

L’istituzione della nuova Imposta Municipale Propria (IMU) rischia di incidere in maniera molto pesante sul già precario equilibrio economico della gran parte delle famiglie che, oggi più che mai, ha serie difficoltà già ad affrontare le spese quotidiane. Nonostante questa nuova imposta faccia sicuramente comodo alle casse comunali, diverse amministrazioni, consapevoli delle difficoltà economiche in cui versa la maggior parte dei propri concittadini, stanno facendo scelte di responsabilità facendosi carico di attutirne gli effetti e rinunciando a parte dei loro introiti. Partendo, quindi, dalla facoltà riconosciuta dalla legge ai consigli comunali di intervenire sulle aliquote, chiediamo all’amministrazione Rosi di muoversi in questa direzione riducendo al minimo le aliquote IMU previste dalla legge ed aumentando, quanto più possibile, le detrazioni in modo da non rendere eccessivamente gravoso per le famiglie serresi, già provate dalla crisi economica in atto, questo ulteriore balzello.

Rosanna Federico (consigliere comunale del Pd)

Al Presidente del Consiglio

Del Comune di Serra San Bruno

Mozione

in ordine al pagamento della Imposta Municipale IMU

Premesso che il D. L. 6 dicembre 2011 n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011 n. 214, ha abrogato l’ICI ed anticipato l’istituzione dell'Imposta municipale propria (I.M.U.) a decorrere dal 01 gennaio 2012;

premesso che l’I.M.U. ha per presupposto il possesso di immobili ivi comprese l'abitazione principale e le pertinenze della stessa;

premesso che il valore imponibile dell’I.M.U. è determinato utilizzando i nuovi moltiplicatori della rendita catastale rivalutata e del reddito dominicale rivalutato (ex art. 13, comma 4, della legge n. 214/2011);

premesso che l'aliquota di base dell'imposta è pari allo 0,76 per cento, ridotta allo 0,4 per cento per l'abitazione principale e per le relative pertinenze ed allo 0,2 per cento per i fabbricati rurali ad uso strumentale;

premesso che è riservata allo Stato la quota di imposta pari alla metà dell'importo calcolato applicando alla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell'abitazione principale e delle relative pertinenze, nonché dei fabbricati rurali ad uso strumentale, l’aliquota di base; 

premesso che i comuni, con deliberazione del Consiglio Comunale possono modificare, in aumento o in diminuzione, le suddette aliquote e disporre un aumento delle detrazioni previste;

considerato che il prelievo fiscale dell’IMU incide considerevolmente sul bilancio delle famiglie che sono costrette ad affrontare con difficoltà la pressione fiscale determinata con il decreto Salva-Italia e lo stato della crisi economica che il Paese sta vivendo;

considerato che la quasi totalità delle famiglie di Serra San Bruno vive con un solo reddito ed in molti casi fa riferimento ad un lavoro precario o a tempo determinato;

considerato che nel corso degli anni le stesse famiglie hanno fatto enormi sacrifici per costruire un’abitazione di proprietà;

considerato che nella cittadina di Serra San Bruno esiste un numero importante di immobili di proprietà di cittadini emigrati in altre regioni d’Italia ed in Stati esteri;

impegna l’Amministrazione comunale

a promuovere in Consiglio Comunale l’approvazione del regolamento per l’imposta Municipale propria (IMU) prevedendo la riduzione al minimo delle aliquote ed elevando al massimo, nel rispetto degli equilibri di bilancio, l’importo delle detrazioni previste dalla legge.

Serra San Bruno, 20.04.2012

Rosanna Federico, Capogruppo del PD

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mini elezioni-amministrative-2012-alleanze-politicheLa commissione elettorale circoscrizionale, organo incaricato di decidere sull’ammissibilità delle liste in corsa per le elezioni amministrative, ha escluso, dalla competizione del 6 e 7 maggio prossimo, una delle liste presentate a Dasa, Liberi per Dasà”. Il motivo della clamorosa esclusione pare essere la mancanza del numero di documento d'identità dei candidati nei moduli di sottoscrizione della candidatura che gli stessi hanno firmato. Il capolista Francesco Cosentino ha immediatamente annunciato il ricorso al TAR. L'iter previsto dalla legge per la procedura straordinaria in caso di ricorso è che il Tribunale amministrativo debba pronunciarsi entro 3 giorni dalla presentazione del ricorso, che dev'essere, intanto, notificato alla Prefettura di Vibo Valentia.

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mini Elezioni-amministrative-2012 01SPADOLA – A poco più di dieci giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, nel borgo della Minerva si respira un’atmosfera di calma apparente. Il clima non sembra certo quella della vigilia di una competizione elettorale, tuttavia, da più parti, giungono segnali di inquietudine che indicano, inequivocabilmente, l’avvio delle grandi manovre. Stando ai rumors ed alle indiscrezioni che circolano con insistenza, allo stato, l’unica certezza dovrebbe essere quella rappresentata dalla ricandidatura del sindaco uscente, Giuseppe Barbara. Supportato dai componenti di “Identità spadolese”, la lista che si aggiudicò il turno di ballottaggio nel 2010, l’attuale primo cittadino, starebbe lavorando alla composizione della nuova squadra. Alla luce del decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, con cui è stata stabilita la nuova composizione degli organi, la nuova lista dovrà esser composta da soli sei candidati (più il candidato a sindaco), con la conseguenza che qualcuno tra i consiglieri uscenti dovrà fare un passo indietro. In attesa di conoscere i nominativi che andranno a comporre la lista capeggiata da Barbara, l’attenzione degli osservatori si sta concentrando sul variegato fronte degli antagonisti. Dopo la rottura consumatasi tra i componenti la maggioranza che ha guidato il comune fino al 2009, ovvero fino a quando il Consiglio di Stato ha sostanzialmente decretato il ricorso al turno di ballottaggio, si è consumata un’autentica diaspora. Tra gli ex componenti della lista “Spatula nel cuore della gente” sarebbe in atto una guerra di tutti contro tutti. Abbandonata la causa dell’ex sindaco Michela Tassone, che sembra, allo stato godere dell’appoggio incondizionato di Bruno Filardo, qualcuno sembra aver iniziato a lavorare in proprio. Stando alle indiscrezione, si dovrebbe assistere, quindi, alla frammentazione delle forze antagonista all’attuale maggioranza. Da quanto trapela, infatti, Michela Tassone, seppur orfana della gran parte dei componenti la sua vecchia squadra, starebbe lavorando alla costituzione di un proprio raggruppamento. Sul fronte dei “ribelli” ci sarebbe l’ex consigliere Mariano Bertucci, eletto nel 2007 con ventinove preferenze e pronto a mettersi alla testa di un proprio raggruppamento. Sembra perdere consistenza, anche se non è tramontata del tutto, l’ipotesi della discesa in campo di Vito Primerano, un altro transfuga del gruppo Tassone. Come se non bastasse, ad ambire alla rappresentanza dei circa seicento elettori spadolesi, pare potrebbe esserci, anche, il ritorno dell’ex sindaco Domenico Marchese, il quale, avrebbe avviato le consultazioni per la costituzione di un’ulteriore lista. Un quadro composito ed in continua evoluzione che, alla fine, potrebbe riservare qualche clamorosa sorpresa.

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mini elezioni_comunaliSi avvicina la data di scadenza per la presentazione delle liste elettorali per il rinnovo dei consigli comunali in programma per i prossimi 6 e 7 maggio. Una scadenza che nella provincia di Vibo Valentia interesserà 14 comuni, alcuni dei quali con popolazione inferiore a 1.000 abitanti.  Diverse le novità, a partire dai termini di presentazione delle liste. Con decreto legge n. 15, dello scorso 27 febbraio, “i termini per la presentazione delle liste e delle candidature, previsti dagli artt.28, decimo comma, e 32, decimo comma, del D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, sono stati anticipati al trentaquattresimo e al trentatreesimo giorno antecedenti la data della votazione. Tali termini cadranno pertanto nei giorni di lunedì 2 aprile (dalle ore 8 alle ore 20) e di martedì 3 aprile (dalle ore 8 alle ore 12)”.

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mini sorical_2Il Pd calabrese, quasi all'improvviso, scopre che occorre fare luce sull'attività di Sorical, la società mista della Regione che gestisce in monopolio gli acquedotti calabresi. Dal Pd, infatti, è già partita una proposta di legge per l'istituzione di una Commissione d'inchiesta. “Chiediamo al Presidente della I Commissione Consiliare On. Caputo di convocare una riunione con all'ordine del giorno la discussione della proposta di legge n. 316 del 12.3.12 sulla ‘Istituzione di una Commissione Consiliare d'Inchiesta sul Sistema Idrico Integrato in Calabria e sulla attivita' della SoRiCal (Societa' Risorse Idriche Calabria)”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico Mario Maiolo e Bruno Censore.

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mini asp-viboRiceviamo e pubblichiamo: 

La Commissione dei Commissari posta ai vertici dell’ASP di Vibo Valentia,  dopo mesi di assoluto silenzio nel periodo di ferragosto 2011 ha messo in opera un saccheggio sociale e sanitario  senza precedenti ai danni del popolo delle Serre Calabre. Infatti, con le delibere 940 e 941 del 28 luglio 2011 rese esecutive senza rispettare le procedure di legge tra cui la contrattazione e la concertazione con le organizzazioni sindacali, i commissari Rosanna Bonadies, Marco Serra e Gerardina Basilicata (oggi trasferita), hanno illegittimamente privato migliaia di cittadini dei servizi sanitari essenziali perseguendo la demolizione violenta di quello che rimaneva delle conquiste sociali degli abitanti delle Serre, costate anni di lotte, sangue e sacrifici, riportando di fatto indietro di oltre 50 anni il territorio delle Serre.

Una demolizione imposta da un’accozzaglia di usurai e politicanti, mentre aumentano le privatizzazioni, si mantengono i privilegi e si continuano a finanziare parassiti e speculazioni. Ci si attendeva legalità e trasparenza da una commissione nominata per il ripristino della legalità e invece hanno calpestato leggi, regole e regolamenti che sono alla base di una società civile. Dovevano fare in fretta e per l’eroico compito hanno chiamato Mario Tarabo, che da sedicente esperto di guerra utilizza la strategia  del  caos per battere  i potenti ammalati delle Serre. Il super eroe vuole risolvere in fretta  la partita per  dimostrare di far bene il suo compitino e calpesta tutti e tutto, considera carta straccia la normativa nazionale ed europea sulla mobilità, addirittura trasferisce personale già trasferito o in pensione e personale che non può essere trasferito per legge avendo a carico familiari con handicap (L. 104/92) e figli minori (L. 151/01).

E ancora oggi insiste sulla medesima strada: infatti, in una recentissima  intervista rilasciata ad una emittente locale definiva tali normative “lacci e lacciuoli   che gli impediscono di attuare il programma”. Quale programma? Oggi, dopo i trasferimenti illegittimi operati dalla Commissione straordinaria, non viene garantita più  la continuità assistenziale  pediatrica, ginecologica, radiologica, cardiologica, chirurgica, anestesiologica, riabilitativa e fra non molto anche quella medica.   In sostanza, non viene garantito neanche quel minimo previsto dal decreto regionale n. 18/2010.           

L'intero popolo delle Serre è stato privato del diritto alla salute,  mentre sono stati salvaguardati gli sprechi e le speculazioni e infatti a tutt’oggi la Commissione Straordinaria antimafia non ha prodotto e/o adottato nessun provvedimento in merito. Ad un anno dall’insediamento della Commissione Straordinaria  possiamo considerare fallimentare la sua gestione  sia dal punto di vista della qualità e della quantità dei servizi erogati, sia dal punto di vista del rispetto della legalità - il che è ancora più grave visti i ruoli che ricoprivano e che sono stati rimandati a ricoprire i suoi membri, garanti della legalità quali rappresentati territoriali del governo  (vedi la D.ssa Basilicata) o militari.                         

Ribellarsi a questa situazione è giusto e doveroso, realizzando un fronte di lotta che utilizzi anche il terreno giudiziario. Il 28 febbraio prossimo infatti, dopo un primo rinvio, si svolgerà l'udienza presso il tribunale di Vibo Valentia per il comportamento antisindacale tenuto dai vertici dell'ASP di Vibo. E’ necessaria dunque la più ampia unità di azione del  popolo delle Serre, di tutti coloro che vogliono combattere e difendere in maniera intransigente gli interessi di questo territorio. Il tempo delle illusioni è finito e siamo chiamati a mettere in campo una vasta e prolungata mobilitazione in cui devono convergere tutti.

SLAI – Cobas Serre Autonome

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mini centro_polif._1SERRA SAN BRUNO - Con la delibera n.87 del 29 novembre scorso la giunta Rosi ha dato il via libera al progetto riguardante “Lavori di ristrutturazione, adeguamento e completamento di un complesso edilizio da destinare a Centro Accoglienza Pellegrini”, relativo al centro polifunzionale che avrebbe dovuto essere adibito a centro anziani e che non ha mai visto la luce. Il progetto del comune, per un totale complessivo di 2 milioni di euro, dovrebbe essere finanziato con i fondi PISL-POR Calabria FESR 2007/2013, qualora il comune di Serra San Bruno dovesse vincere la concorrenza. Vale la pena ricordare, attraverso il reportage che proponiamo, in che condizioni si trova il centro polifunzionale, anche per riflettere sull'inutilità dei tanti progetti portati avanti negli anni (e mai completati)

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