mini serra_san_bruno_24_marzo_2012Al culmine della straordinaria manifestazione svoltasi stamattina a Serra San Bruno il Comitato civico Pro-Serre, in lotta per la difesa dell’ospedale “San Bruno”, ha occupato il municipio della cittadina montana come estremo atto di protesta contro i tagli della sanità che hanno messo in ginocchio un territorio già di per sé svantaggiato ed emarginato. Il Comitato continuerà la sua occupazione ad oltranza, finché il commissario ad acta Scopelliti non prenderà in considerazione le richieste del popolo serrese, ormai stanco della politica delle promesse e degli annunci.

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mini manifestazione_pro_ospedaleSerra San Bruno domani si fermerà, metterà in atto uno sciopero generale senza precedenti per dare un segnale forte di protesta contro il pesante ridimensionamento del locale presidio ospedaliero, ridotto a soli 20 posti letto di medicina dopo l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario. Allo sciopero, nato per iniziativa del Comitato civico Pro-Serre, hanno aderito i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Slai Cobas, molti partiti politici, movimenti e associazioni operanti sul territorio, nonché numerosi sindaci della zona delle Serre. Domani  mattina si terrà una manifestazione  che si annuncia imponente visto il larghissimo numero di adesioni che il Comitato ha raccolto nei paesi della zona. Mentre i commercianti serresi, in massa, metteranno in atto una serrata senza precedenti

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Venerdì, 23 Marzo 2012 15:55

Michele Tassone e la Chiave delle Serre

mini nigri“Serra è la mamma di la zampogna”, questo uno dei tanti detti calabresi che tesseva le lodi della nostra fiorente cittadina. Nella tradizione musicale serrese, troviamo peculiarità del tutto diverse, quasi anomale, rispetto a tutto il resto della Calabria. Nella prima metà dell’ottocento vi sono in Serra costruttori e suonatori di “bengiu e mandulinu”, strumenti che venivano suonati quotidianamente anche dai ceti sociali più bassi. Costruttori e suonatori di chitarra battente, costruttori e suonatori di zampogna. La zampogna a chiave. Nel resto delle Calabrie gli strumenti più diffusi sono le varianti della zampogna "a paru" (si fa riferimento alla lunghezza delle due canne melodiche), "surdulina" nella Sila e più lunga, nel reggino. Poi la "chiave" nelle Serre, da qui, poi, l’inventiva e la sperimentazione di costruttori del livello di Monteleone da San Giorgio Morgeto, partoriscono la cosiddetta “ammoderna”, copia in piccolo della zampogna a chiave, (ma senza la chiave), ma con uguale foratura e proporzioni.

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mini Elezioni-amministrative-2012 01SPADOLA – A poco più di dieci giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, nel borgo della Minerva si respira un’atmosfera di calma apparente. Il clima non sembra certo quella della vigilia di una competizione elettorale, tuttavia, da più parti, giungono segnali di inquietudine che indicano, inequivocabilmente, l’avvio delle grandi manovre. Stando ai rumors ed alle indiscrezioni che circolano con insistenza, allo stato, l’unica certezza dovrebbe essere quella rappresentata dalla ricandidatura del sindaco uscente, Giuseppe Barbara. Supportato dai componenti di “Identità spadolese”, la lista che si aggiudicò il turno di ballottaggio nel 2010, l’attuale primo cittadino, starebbe lavorando alla composizione della nuova squadra. Alla luce del decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, con cui è stata stabilita la nuova composizione degli organi, la nuova lista dovrà esser composta da soli sei candidati (più il candidato a sindaco), con la conseguenza che qualcuno tra i consiglieri uscenti dovrà fare un passo indietro. In attesa di conoscere i nominativi che andranno a comporre la lista capeggiata da Barbara, l’attenzione degli osservatori si sta concentrando sul variegato fronte degli antagonisti. Dopo la rottura consumatasi tra i componenti la maggioranza che ha guidato il comune fino al 2009, ovvero fino a quando il Consiglio di Stato ha sostanzialmente decretato il ricorso al turno di ballottaggio, si è consumata un’autentica diaspora. Tra gli ex componenti della lista “Spatula nel cuore della gente” sarebbe in atto una guerra di tutti contro tutti. Abbandonata la causa dell’ex sindaco Michela Tassone, che sembra, allo stato godere dell’appoggio incondizionato di Bruno Filardo, qualcuno sembra aver iniziato a lavorare in proprio. Stando alle indiscrezione, si dovrebbe assistere, quindi, alla frammentazione delle forze antagonista all’attuale maggioranza. Da quanto trapela, infatti, Michela Tassone, seppur orfana della gran parte dei componenti la sua vecchia squadra, starebbe lavorando alla costituzione di un proprio raggruppamento. Sul fronte dei “ribelli” ci sarebbe l’ex consigliere Mariano Bertucci, eletto nel 2007 con ventinove preferenze e pronto a mettersi alla testa di un proprio raggruppamento. Sembra perdere consistenza, anche se non è tramontata del tutto, l’ipotesi della discesa in campo di Vito Primerano, un altro transfuga del gruppo Tassone. Come se non bastasse, ad ambire alla rappresentanza dei circa seicento elettori spadolesi, pare potrebbe esserci, anche, il ritorno dell’ex sindaco Domenico Marchese, il quale, avrebbe avviato le consultazioni per la costituzione di un’ulteriore lista. Un quadro composito ed in continua evoluzione che, alla fine, potrebbe riservare qualche clamorosa sorpresa.

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Riceviamo e pubblichiamo:

CHIARAVALLE – Vola alto la quindicesima stagione teatrale dell’Associazione “Tempo nuovo”, registrando di volta in volta una partecipazione più che lusinghiera ed entusiastica del pubblico. Il prossimo appuntamento è per sabato 24 marzo alle ore 21, presso il teatro “Impero”, con “Kvetch” di Steven Berkoff, un’interessante e intensa commedia, per divertirsi riflettendo sulle debolezze umane. Lo spettacolo con la regia di Tiziano Panici, vedrà in scena: Ivan Zerbinati, Laura Bussani, Simone Luglio e Federico Giani. “Kvetch” in ebraico significa “piagnistei”. Steven Berkoff dipinge in modo caustico e graffiante un apparentemente normale quadretto familiare. Come spiegato dall’autore, la pièce è dedicata a chi ha paura, ossia a tutti. Oggi abbiamo paura degli uomini, delle donne, delle guerre, della morte, delle malattie, della disoccupazione e delle bollette da pagare. Abbiamo paura di ingrassare, di essere stupidi, di non capire una barzelletta, di fallire. La commedia è costruita su una geometria precisa, che non lascia scampo: i dialoghi, specchio di una scialba quotidianità, sono continuamente interrotti dai pensieri dei personaggi e dei loro monologhi interiori, generano nel pubblico una sorta di spaesamento, rivelando quello che è il messaggio più forte del testo:

il valore del coraggio si misura in un momento, nell’attimo di una scelta. Anche il valore di un uomo si misura su quel tempo.

Per info sull’attività di “Tempo nuovo” si può chiamare al numero 0967/92186, consultare il profilo facebook,   scrivere all’indirizzo associazionetempoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o visitare il sito www.teatrotemponuovo.it.

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Giovedì, 22 Marzo 2012 15:00

'Io voglio testimoniare'

mini manifestazione_libera_studentiDi seguito pubblichiamo uno scritto di Maria Rita Andreacchi, 18enne studente dell'istituto "Einaudi" di Serra, che la stessa autrice ha letto durante la cerimonia della XVII Giornata della memoria e dell'impegno delle vittime innocenti delle mafie che Libera ha voluto organizzare a Serra San Bruno.

"Io voglio testimoniare", una frase, un'affermaizone, una rivoluzione, per molte persone un'ancora di salvezza da un mondo marcio, squallido, senza coscienza e senza un birciolo d'amor proprio. Un mondo fatto di tradimenti, omicidi, dolore e terrore; dal quale si rischia di venire risucchiati a poco a poco senza accorgersene. Da sempre però, ci sono stati uomini, anzi eroi, che hanno cercato di ribellarsi a questo stato di cose e che grazie al loro lavoro e al loro coraggio sono riusciti a portare avanti la battaglia del mondo, contro quel male oscuro che è la mafia.

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Giovedì, 22 Marzo 2012 14:45

Pasquale e le altre vittime innocenti

mini pasquale 3SERRA SAN BRUNO – Pasquale Andreacchi, Bruno Vinci, Michele Scrivo, Pasquale Primerano: quattro serresi caduti per mano criminale, quattro innocenti. I loro nomi, ieri, insieme a quelli di altre 900 vittime delle mafie, hanno scandito il cammino del corteo che ieri ha attraversato la cittadina bruniana. Vittime di mani violente e spregiudicate: qualcuno ucciso per errore, forse per uno scambio di persona, qualcuno perché, eroicamente, ha difeso i suoi cari dalla protervia della mafia, qualcun altro, come Pasquale, strappato alla famiglia ad appena 18 anni e massacrato, barbaramente, senza che si sappia neanche il perché. Proprio l’assurdità di questa vicenda disumana ha indotto i referenti vibonesi di Libera a scegliere Serra San Bruno come luogo simbolo della memoria delle vittime innocenti.

E Pasquale era innocente, era poco più di un bambino quando, la sera dell’11 ottobre 2009, si allontanò da casa. Non sarebbe mai più tornato. Pasquale è stato sequestrato, picchiato selvaggiamente, ucciso con un colpo di pistola in mezzo agli occhi.

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mini Serra San Bruno centro storicoRiceviamo e pubblichiamo:

L’interminabile sequela di furti che, da qualche tempo, sta funestando la nostra cittadina (quasi dieci solo nell’ultimo mese) ha ormai diffuso un profondo stato d’insicurezza nell’intera popolazione. Il fenomeno, la cui virulenza, non ha precedenti nella storia della nostra comunità, al di là della meritoria attività espletata dalle forze dell’ordine non può lasciare indifferente chi, come il Comune, rappresenta l’istituzione più prossima al cittadino. Proprio per la sua vicinanza, il comune deve dare, nel proprio ambito, tempestiva risposta alle attese di sicurezza provenienti dalla cittadinanza. Partendo dall’idea che, anche, nel settore dell’ordine pubblico e della sicurezza in genere, l’amministrazione comunale debba far sentire la svolgere la propria imprescindibile funzione, nella mattinata odierna ho presentato l’allegata interrogazione. Nello specifico, da una parte chiesto, di conoscere quali azioni siano state attivate i siano in corso di attivazione per contrastare il fenomeno, dall’altro ho formulato delle richieste che, nel contempo, rappresentano anche delle proposte, evidenziando: l’opportunità di istituire un assessorato alla sicurezza; di procedere ad una più adeguata illuminazione delle area del centro storico in cui il servizio di pubblica illuminazione presenta carenze; di stipulare una polizza assicurativa a carico del Comune per indennizzare le vittime dei furti; di chiedere al Prefetto la convocazione di un Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Al sig. Presidente del Consiglio del comune di Serra San Bruno

Al sig. Sindaco del Comune di Serra San Bruno

Serra San Bruno, 21 Marzo 2012

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

OGGETTO: Furti in abitazione–ordine pubblico

 

Il sottoscritto consigliere

Premesso che

 

  • da diverso tempo l’intero paese è interessato da una recrudescenza dei fenomeni criminali;
  • con ritmo, quasi quotidiano, anche in orario diurno, la nostra comunità è vittima di furti in abitazione che destano un crescente allarme sociale;
  • le principali vittime dei ripetuti furti sono, spesso, le persone anziane e sole.
  • la gravità del fenomeno sta ingenerando nella popolazione una sensazione di insicurezza ed impotenza;

 

Considerato che

 

  • tale fenomeno rischia di sfociare in episodi ben più gravi;
  • tale fenomeno, oltre ai pesanti danni materiali, ingenera insicurezza e paura;

Interroga il Sindaco per conoscere

 

  • quali azioni abbia attivato, o intenda attivare, a tutela della popolazione;
  • se non ritenga necessario attuare un piano teso al miglioramento della pubblica illuminazione che in alcune aree del centro abitato risulta piuttosto carente;
  • se non ritenga di dover istituire un apposito Assessorato alla Sicurezza al fine di predisporre gli accorgimenti e gli atti necessari a garantire alla popolazione adeguati livelli di prevenzione;
  • se non ritenga opportuno procedere alla stipula di apposita polizza comunale, a beneficio dei residenti, vittime dei danni materiali diretti ed indiretti causati dagli autori dei furti o dei tentati furti;
  • se non ritenga necessario ed opportuno presentare, con urgenza, apposita istanza al Prefetto al fine di ottenere la convocazione di un apposito Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Il Consigliere Comunale Mirko Tassone

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mini pd sanitRiceviamo e pubblichiamo:

Allo sciopero generale del 24 marzo il Partito Democratico di Serra darà il proprio sostegno mobilitando i propri iscritti, i simpatizzanti e tutti coloro che con convinzione credono che la chiusura dell’ospedale San Bruno sia una sciagura per un territorio che continua a testimoniare il progressivo svuotamento di molti servizi primari esistenti, ed ora anche quello sanitario.

Lo rendono noto Paolo Reitano, coordinatore cittadino del PD e Rosanna Federico, Capogruppo del PD al Consiglio Comunale di Serra San Bruno.

“Ormai è chiaro a tutti - sostiene Reitano - il disegno di chi oggi governa la Regione è quello di depotenziare ed indebolire le aree marginali della Calabria accentrando infrastrutture e servizi nelle città più popolose. Così facendo, intere popolazioni che vivono nelle aree interne, come quella delle Serre, sono costrette a ricorrere alla continua mobilità forzata che a lungo andare rischia di trasformarsi in un lento ed inesorabile abbandono delle comunità d’origine. La questione che insieme al comitato civico Pro-Serre poniamo come filo conduttore dello sciopero generale del prossimo 24 marzo non è affatto ispirato da matrici e strumentalizzazioni politiche in quanto il rischio grave di deficit sanitario che oggi affligge il nostro territorio aggrega e preoccupa in modo trasversale persone che appartengono a tutti gli schieramenti. Quei rappresentanti istituzionali eletti dal popolo che si ostinano a difendere a spada tratta un modello di sanità regionale che non regge più alla domanda di una popolazione complessa come quella calabrese, oltre ad essere scellerati sono anche politicamente miopi. Disconoscere, ad esempio, che le aree interne della regione sono in gran parte popolate da un’altissima percentuale di anziani che sono bisognosi di prestazioni sanitarie quasi quotidiane significa ignorare la natura delle esigenze più impellenti dei cittadini calabresi. Le garanzie minime di sopravvivenza, a cominciare dai livelli assistenziali di base, rivolte alle fasce dei più deboli sono ormai ridotti al lumicino senza che siano stati previsti servizi territoriali alternativi a quelli ospedalieri e senza che l’ospedale Spoke di riferimento, quello di Vibo, si stato adeguatamente potenziato con nuovi posti letto, adeguati strumenti e sufficiente personale per far fronte alla domanda di una popolazione che nella provincia conta quasi 180 mila abitanti”. Sulla stessa linea il consigliere comunale Rosanna Federico “Nello sfascio più totale della rete sanitaria pubblica, ci chiediamo se un territorio come quello delle Serre abitato da quasi 40 mila persone possa reggersi solo su un Pronto soccorso, 20 posti letto di medicina ed un’ambulanza. Per questo motivo, il Partito democratico di Serra, che si è mobilitato da tempo contro la chiusura dell’ospedale San Bruno, si porrà alla testa del corteo insieme agli altri comitati civici che il prossimo sabato sfileranno per le vie del paese condividendo le ragioni di un dissenso civile e democratico che vogliamo che arrivi alla modifica del piano di rientro. Noi crediamo che non si possa rimanere inermi, immobili ed indifferenti di fronte a scelte irrazionali che penalizzano pesantemente il nostro territorio e che vanno a gravare solo sulla popolazione di un’area già fortemente penalizzata.

Allo stato in cui stanno le cose ed a pochi giorni dalla scadenza del 31 marzo, a noi non importa sapere perché il Sindaco e la sua maggioranza non abbiano aperto gli occhi e non abbiano voluto prendere per tempo una posizione ferma e tempestiva contro le decisione assunte nel Piano di rientro in ordine all’ospedale di Serra; oggi, ci chiediamo invece, se non sia opportuno che questi rappresentanti eletti dai cittadini Serresi prendano parte al corteo insieme alle popolazioni delle Serre per sostenere il diritto alla salute dei cittadini di un intero comprensorio”.

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mini manifestazione_LiberaUn corteo di speranza ha attraversato Serra San Bruno nel primo giorno di primavera. Corso Umberto I si è riempito di ragazzi venuti da ogni angolo della provincia che hanno risposto all'appello di Libera per la XVII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo della vittime innocenti delle mafie. La manifestazione, a cui hanno preso parte molte autorità  tra cui anche il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, è partita da viale Certosa, proprio di fronte alla Caserma dei carabinieri, e ha attraversato tutto il paese. I nomi delle oltre 900 vittime innocenti cadute per mano mafiosa sono risuonati per le vie serresi con il loro carico di dolore, di memoria, di testimonianza. Arrivato di fronte alla chiesa Matrice, il corteo si è fermato ad ascoltare con attenzione l'intervento ideato per l'occasione dall'associazione culturale il Brigante

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