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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO - Convocato dal presidente del Consiglio, Giuseppe De Raffele, il quinto Consiglio Comunale dell'era Rosi. La seduta si terrà presso palazzo Chimirri, giorno 1 marzo 2012 alle ore 17.00. All'ordine del giorno i seguenti punti.
1. Comunicazioni del Sindaco.
2. Nomina Revisore dei Conti.
3. Approvazione schema di accordo di programma denominato “Consorzio Calabria Giubileo 2000. La rete dei Santuari Mariani Calabresi” tra i Comuni sedi dei principali santuari. Autorizzazione alla sottoscrizione.
4. Presa d’atto delibera Corte dei Conti n.497/2011.
5. Sentenza Giudice di Pace di Serra San Bruno 447/2011. Comune di Serra San Bruno/Mammone Cosimo. Riconoscimento debito fuori bilancio.
Qui è possibile trovare la convocazione ufficiale.
SERRA SAN BRUNO – Il movimento politico “Al lavoro per il cambiamento” , che alle scorse amministrative scese in campo autonomamente con candidato a sindaco Mirko Tassone, consigliere comunale di opposizione, non ha esaurito la sua attività con la conclusione della campagna elettorale, ma si è strutturato al suo interno e continua a seguire con attenzione le dinamiche politiche e sociali della cittadina bruniana. Per fare il punto della situazione il movimento ha convocato una conferenza stampa in cui sono stati resi i noti i ruoli organizzativi: Michele Grenci coordinatore, Anacleto Federico vice coordinatore, Giuseppe Manno segretario, Angelo Carrera cassiere. All’incontro con i cronisti hanno partecipato diversi simpatizzanti e militanti del gruppo che, alle elezioni del maggio 2011, con una lista civica autonoma ha eletto un proprio rappresentante in seno all’assise cittadina. Ad aprire gli interventi, dopo aver letto un messaggio di Bruno Salerno, è stato proprio il neo coordinatore, Grenci, che riferendosi all’operato dell’esecutivo targato Pdl, ha parlato di “promesse non mantenute”, chiedendo nel contempo al primo cittadino di “rendere note le reali motivazioni che lo avrebbero portato ad estromettere dalla giunta l’ormai ex assessore Zaffino”. Antonio Andreacchi, invece, ha ribadito che “il movimento politico ‘Al lavoro per il cambiamento’ c’è, è ben radicato sul territorio e continuerà a battersi per la tutela e la salvaguardia dei nostri diritti”. Secondo Raffaele Masciari “le difficoltà alle quali siamo costretti a far fronte sono sotto gli occhi di tutti. Nel corso degli ultimi anni, stiamo assistendo ad un depauperamento nel campo della sanità, con il declassamento del nostro presidio ospedaliero; in quello della giustizia, con la probabile soppressione dell’ufficio del giudice di Pace e non è detto che, da qui a breve, non venga soppresso anche il Commissariato di Polizia”. Angelo Vavalà ha elencato gli “impegni disattesi” dal sindaco Bruno Rosi, soffermandosi in particolare sulla promessa dei “cento posti di lavoro al Parco delle Serre”, sulla “rimodulazione del progetto relativo alle case albergo” e sul “problema inerente le attività della piscina”. In conclusione, l’intervento del consigliere comunale Tassone: “Il nostro – ha affermato – non è un intento polemico nei confronti dell’amministrazione comunale. Il desiderio che ci anima da un anno a questa parte è un’ altro: siamo partiti dall’analisi di quelle che sono le reali problematiche del nostro territorio (emigrazione, attività commerciali che sono costretti a chiudere, sanità e giustizia), cercando di dare una soluzione pratica alla risoluzione delle negatività che ci circondano”. Un accenno anche ai recenti provvedimenti adottati dall’esecutivo comunale: “Con la delibera datata mercoledì 11 gennaio - ha spiegato - il Comune ha rinunciato ai giudizi pendenti con la Sorical in cambio di trenta denari. Intanto dell’acqua non si sa nulla. Nella seduta del 29 settembre scorso – ha aggiunto Tassone – l’amministrazione comunale aveva promesso che entro il 1 gennaio sarebbe partita la raccolta differenziata. Sono trascorsi due mesi ed il problema persiste”. Tassone ha poi posto il problema del rispetto del ruolo della minoranza all’interno del Consiglio, con interrogazioni che rimangono senza risposta da tempo. “Fino a poco tempo fa – ha detto ancora Tassone – la maggioranza in Consiglio diceva che la giunta era di alto profilo e che era il prodotto delle migliori forze della compagine che ha vinto le elezioni, subito dopo hanno escluso Bruno Zaffino dicendo che bisognava rilanciare l’azione amministrativa. O non era vera la prima affermazione o non è vera la motivazione data alla sostituzione di Zaffino. Secondo noi un po’ tutt’e due”. Riguardo alla gestione dell’emergenza neve, quindi, Tassone ha rilevato che “chi denuncia le criticità esercita un diritto democratico, mentre irresponsabile piuttosto è chi convoca una conferenza stampa per auto incensarsi in piena emergenza”. Anche sulle politiche culturali, l’amministrazione comunale, secondo il consigliere di ‘Al lavoro per il cambiamento’, “ha fatto cadere nel vuoto la venuta del Papa, che si è esaurita in momento sicuramente grande ma per il quale non è stato predisposto alcun progetto di valorizzazione. Stesso discorso per il Centenario di mastro Bruno Pelaggi”. Ultime considerazioni sulla Fondazione Pisani – “giusto revocare i beni, ma doveva essere nominato il nuovo presidente e non si è saputo più nulla, e poi che fine ha fatto il ‘caso Lo Iacono’?” – e sulla raccolta differenziata: “Nella seduta del 29 settembrela maggioranza aveva annunciato in Consiglio che dal 1 gennaio sarebbe partita la differenziata. Ad oggi non se ne sa nulla, la differenziata a Serra è ad un misero 8% ed entro la fine dell’anno secondo la legge dovrebbe arrivare al 60%. Su queste cose vogliamo confrontarci – ha concluso Tassone – perché queste non sono polemiche sterili ma fatti concreti”.
SERRA SAN BRUNO - La piscina comunale sita in via San Brunone di Colonia è chiusa da da diverso tempo ma i tanti utenti del servizio non hanno alcuna informazione sul perchè la struttura non riapre e sulle future intenzioni dell'amministrazione comunale e dell'azienda, la Cogeis, che gestisce l'impianto polisportivo alla luce del contratto stipulato con il comune quando era in carica la giunta Lo Iacono. Il consigliere comunale del Pd Rosanna Federico ha presentato un'interrogazione per conoscere i motivi della chiusura della struttura e le future intenzioni dell'amministrazione in proposito. La discussione sulla piscina era già emersa in Consiglio comunale, con la polemica sul peso finanziario del servizio per le casse comunali che, da contratto, devono garantire una parte dei costi per il funzionamento della struttura. Di seguito l'interrogazione del consigliere Federico.
Al Presidente del Consiglio Comunale di Serra San Bruno
INTERROGAZIONE
IN MERITO AL FUNZIONAMENTO E GESTIONE DELLA PISCINA COMUNALE
Premesso che:
Per sapere:
- per quali motivi la piscina comunale di Serra San Bruno non abbia ancora ripreso le proprie attività;
- se l’amministrazione comunale ha provveduto ad interrogare la società preposta alla gestione ed a sollecitare la riapertura dell’impianto;
- quali azioni verranno poste in essere dall’amministrazione comunale a fronte dei disagi subiti dagli iscritti;
- quali azioni verranno poste in essere dall’amministrazione per garantire la continuità del servizio offerto;
- quali sono le reali intenzioni in ordine alla futura gestione dell’impianto;
- se l’amministrazione comunale di Serra San Bruno ha valutato, o intende valutare, la possibilità di dotare l’impianto sportivo di un sistema di produzione di energia da fonte rinnovabile onde consentire una riduzione dei costi a carico dell’Ente e garantire il perdurare del servizio ai cittadini.
Rosanna Federico Consigliere Comunale del Partito Democratico
Serra San Bruno, 02.02.2012
Il Consiglio provinciale di Vibo Valentia, presieduto questa sera da Francesco Miceli, ha approvato all’unanimità il documento unitario definito recentemente dal coordinamento nazionale dei presidenti dei Consigli provinciali, attraverso il quale si sollecita l’adozione di una serie di iniziative per contrastare il processo di abolizione delle Province. L’Assemblea - tenutasi nell’ambito della mobilitazione coordinata dall’Upi, che ha visto nella giornata odierna la convocazione di tutti i Consigli provinciali d’Italia - ha affrontato gli stessi temi discussi durante la riunione congiunta dei cinque Consigli provinciali calabresi, che si è tenuta a Lamezia il 23 gennaio scorso. È stato probabilmente questo il principale motivo della scarsa partecipazione registratasi oggi, nonostante la convocazione fosse aperta alla partecipazione di tutte le forze sociali, economiche e politiche del territorio. Presenti soltanto 12 consiglieri, quasi esclusivamente di maggioranza; grandi assenti, invece, sindaci, consiglieri regionali e parlamentari, tranne l’ex senatore Antonino Murmura, considerato unanimemente il padre fondatore della Provincia di Vibo Valentia, essendo stato a suo tempo il principale promotore della sua istituzione.
Il consiglio regionale della Calabria riunitosi ieri ha approvato a maggioranza il nuovo Piano casa. Totalmente contraria, e unanime, la posizione della minoranza di centrosinistra. Con la nuova legge urbanistica sulla casa è stata modificata la precedente normativa regionale poichè è stato esteso il campo di applicazione della legge anche agli edifici non residenziali. Con il nuovo Piano Casa, la maggioranza di centrodestra a Palazzo Campanella punta a dare una scossa all’economia regionale attraverso l'abolizione di alcune restrizioni in ambito edilizio. Secondo l'opposizione, invece, le nuove norme favorirebbero la speculazione selvaggia. Le modifiche approvate in Consiglio mantengono invariati al 20% gli indici di incremento volumetrico per gli edifici a uso residenziale, al 35% per gli interventi di demolizione e ricostruzione e includono il recupero di seminterrati a fini commerciali. Il Piano, illustrato in aula dal presidente della IV Commissione (Assetto del territorio) Alfonso Dattolo (Udc), introduce inoltre nuove regole sulla sicurezza antisismica, la salvaguardia idrogeologica e per il miglioramento energetico. "La legge - ha affermato Dattolo - è una completa guida all'esecuzione delle opere, definisce la tipologia degli interventi ammissibili in funzione dell'entità dei medesimi e promuove precisi indirizzi in materia di risparmio di energia. È previsto l’obbligo di esibizione dei contratti per gli incarichi professionali, del Durc delle aziende, nonché le osservanze in materia sismica e idrogeologica. Le attività edilizie promosse - ha continuato il consigliere Udc - sono ben lontane dal concetto di cementificazione selvaggia, bensì possono appieno definirsi come attività di riqualificazione del patrimonio esistente, con una qualità frutto di una regolamentazione precisa e completa in termini estetici, urbanistici, di salvaguardia e sicurezza". Soddisfazione e' stata espressa dall'assessore ai Lavori pubblici, Pino Gentile (Pdl). ''Si tratta di uno strumento - ha dichiarato Gentile - che contribuira' a stimolare un rilancio dell'economia mediante norme in grado di dare impulso all'attivita' edilizia, attraverso la rigenerazione e/o sostituzione del patrimonio edilizio esistente''.
Contrario, come il resto dell'opposizione, il Pd, che ha manifestato la volontà di investire della questione il governo Monti alla luce di un provvedimento "pericoloso" e non in grado di far ripartire l'economia calabrese. "Porteremo le nostre perplessità in consiglio dei ministri - ha dichiarato il capogruppo democrat Sandr Principe - La Calabria finora non è riuscita a pensare a uno sviluppo che si basasse sui suoi punti forti, lasciandosi influenzare da ipotesi di sviluppo pensate da altri. Bisogna invece riqualificare le città, i centri storici, i beni culturali: queste sono le politiche che aiutano la crescita. Con questa norma invece la regione diventa produttrice di degrado". Sulla stessa linea anche Mario Franchino, Bruno Censore e Carlo Guccione, che hanno parlato di "assalto al territorio", di "rischio idrogeologico e di "speculazione selvaggia". Voto contrario anche di Agazio Loiero (Mpa), che ha sottolineato come la nuova legge "permette un eccesso di volumetria in una regione dal forte dissesto idrogeologico e deroghe ai regolamenti comunali e regionali". Secondo Idv il provvedimento sarebbe "una resa culturale alle ragioni del cemento".
Il Consiglio dei ministri ha conferito al dottor Michele Di Bari, 53 anni, originario di Mattinata (Foggia), l'incarico di prefetto di Vibo Valentia in sostituzione del prefetto Luisa Latella, "che viene collocata in disponiblità - si legge nel comunicato stampa diffuso al termine del Consiglio dei ministri - ai fini del conferimento dell'incarico di commissario straordinario del comune di Palermo". Il prefetto Di Bari, che probabilmente si insedierà già nei prossimi giorni, proviene da Trieste, dal Commissariato del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia, dove ricopriva l'incarico di Vice Commissario del Governo.
Riceviamo e pubblichiamo:
L’impegno politico deve essere esclusivamente inteso come servizio e ricerca del bene comune. Una ricerca che non può venire meno neppure quando si ricopre un ruolo di opposizione. Al contrario, il ruolo di controllo, esercitato dalla minoranza, rappresenta uno strumento imprescindibile per garantire la trasparenza e la democraticità all’interno degli organi elettivi. Certo, non v’è dubbio che l’importate funzione svolta dall’opposizione vada esercitata in maniera propositiva e con un posizione che non sia pregiudizialmente contro. Animato da tale spirito, nella mattinata odierna, ho depositato in comune la seguente proposta di deliberazione che, ai sensi dell’art. 21 del Regolamento, per il funzionamento del consiglio Comunale ho indirizzato al sindaco.
Mirko Tassone (consigliere comunale del gruppo "Al lavoro per il cambiamento")
Oggetto: Individuazione annuale zone non metanizzate nell’ambito del territorio comunale ex art. 8 comma 10 lettera c) punto 4 della Legge n° 448 del 23/12/1998. – Proposta di deliberazione.
Visto l’art. 21 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, il sottoscritto consigliere comunale sottopone alla Sua cortese attenzione la proposta di deliberazione di cui all’oggetto
Relazione
L’ art. 13, comma 2, della legge n. 448/2001 (Legge Finanziaria 2002), ha previsto la possibilità di concedere per gli anni 2002 e 2003 agevolazioni sul costo del gasolio e del GPL da riscaldamento per i cittadini dei comuni ricadenti nella zona climatica “E”, residenti nelle frazioni di territorio parzialmente non metanizzate individuate con apposita delibera del Consiglio Comunale. La proroga di tale provvedimento, inserito, anche, nelle Leggi Finanziarie successive, ha indotto, nel 2009, il Consiglio Comunale di Serra San Bruno a deliberare in merito (Deliberazione C.C. n. 14 del 6 agosto 2009). La legge 13 dicembre 2010, n. 220 (Legge Finanziaria 2011) non ha prorogato l’ambito di applicazione dei benefici fiscali a tutte le zone parzialmente non metanizzate ricadenti nella zona climatica “E”. Al tal riguardo, l’Agenzia delle Dogane, con lettera prot. 33321 R.U. dd. , 16.3.2011, ha posto in evidenza che “ La previsione di cui all’art. 2, comma 13, della legge 22.12.2008, n. 203 … non è stata reiterata nella legge finanziaria per l’anno 2010, né per l’anno 2011. Pertanto, l’ambito applicativo del beneficio in questione, come quantificato dalla sopraccitata Legge Finanziaria 2009, deve ora essere individuato esclusivamente sulla base dell’art. 8, comma 10, lett. c), punto 4) della Legge 448/98 come modificato dall’art. 12, co. 4, della legge n. 488/99 e di quanto stabilito dall’art. 4 del decreto-legge 30.09.2000, n. 268, convertito con modificazioni dalla Legge 23.11.2000,n.354”. A ciò si aggiunga che con decisione del Consiglio dell’Unione Europea del 7 aprile 2008 n. 2008/318/CE, l’Italia è stata autorizzata ad applicare aliquote di tassazione ridotte al gasolio e al GPL utilizzati per il riscaldamento in alcune zone geografiche caratterizzate da costi di riscaldamento elevati. Tale autorizzazione riguarda il periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2012. In sostanza, le agevolazioni di cui all’articolo 2, comma 12, della Finanziaria 2009, per le frazioni non metanizzate sono ormai a regime, mentre non sono più in vigore, dalla fine del 2009, le agevolazioni di cui all’articolo 2, comma 13, della medesima Legge Finanziaria 2009 sul gasolio e sul GPL impiegati nelle frazioni parzialmente non-metanizzate di comuni ricadenti nella zona climatica “E”, di cui all'articolo 13, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (cioè, quelle che si trovano nel centro abitato dove ha sede la casa comunale). I Comuni interessati sono, quindi, tenuti annualmente ad adottare apposita deliberazione consiliare, da comunicare al Ministero delle Finanze ed al Ministero dell'Industria, del Commercio e dell’Artigianato, entro il 30 settembre, con la quale procedere all’individuazione delle “frazioni” di territorio non metanizzate ed al relativo perimetro del centro abitato ove ha sede la casa comunale. Considerato che il Comune di Serra San Bruno ricade nella zona climatica “E”, si rende necessario adottare una nuova deliberazione con la quale individuare le zone non metanizzate del territorio comunale affinché i residenti in dette zone possano beneficiare della riduzione sul costo dei combustibili utilizzati per il riscaldamento.
Proposta deliberazione
Premesso che
Tutto ciò premesso e considerato, si propone di adottare apposita deliberazione consiliare finalizzata all’individuazione delle zone non metanizzate del territorio comunale.
Serra San Bruno, 25 gennaio 2012
IL CONSIGLIERE
Mirko Tassone
Il Consiglio regionale ha proceduto alla sostituzione temporanea del consigliere Franco Morelli, con il primo dei non eletti del Pdl della circoscrizione di Cosenza Giuseppe Ennio Morrone (foto). Morrone, primo dei non eletti con 6.838 voti, ha partecipato ieri ai lavori del consiglio. Morelli e' stato temporaneamente sostituito perche' arrestato il 30 novembre scorso nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Milano con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
Nel corso della seduta di ieri, poi, c'è stata l'approvazione della legge che amplia la platea e i benefici delle vittime della 'ndrangheta, già in parte previsti nella Legge Regionale n. 31 del 16 ottobre 2008. E' stato inoltre approvato, all'unanimità dall'intero Consiglio, un ordine del giorno presentato da Bruno Censore (Pd) che impegna il presidente della Giunta regionale a rivolgersi al ministero della Giustizia per evitare la soppressione in Calabria di molti uffici del Giudice di pace.
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