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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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BROGNATURO - I piccoli Comuni sono al centro di un importante riforma che prevede, nell'ambito degli organi elettivi, la presenza dei soli consiglieri comunali, annullando di fatto la giunta ed i relativi assessori. A Brognaturo, però, è alquanto «sintomatica la nomina del vice sindaco per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive che l’art. 53 del D.Lgs. n. 267/2000 assegna a tale figura». A denunciarlo sono Maria Carmela Mangiardi e Bruno Papa, rappresentanti del gruppo di minoranza "Rinnovamento e crescita", e Adriano Renda, responsabile organizzativo provinciale di Sinistra e Libertà. «La riforma, in particolare, - proseguono gli esponenti politici - si pone in continuità con la previsione di cui all’art. 2 comma 186, lettera c, della legge 23 dicembre 2009, n.191, come modificato dal d.l. 25 gennaio 2010, n.2 convertito in legge 26 marzo 2010, n. 42, che contempla la “…possibilità di delega da parte del sindaco dell’esercizio di proprie funzioni a non più di due consiglieri, in alternativa alla nomina degli assessori…». Il decreto legge 95 del 2012 «modifica» ed «integra» la precedente legislazione, comportando obbligatoriamente «forti e radicali cambiamenti» negli attuali assetti territoriali e nei servizi rivolti ai cittadini, non trascurando la «forte ri-modellazione organizzativa dell’ente comunale. Le scelte che gli organi di governo adopereranno dovranno essere improntate verso la condivisione generale nell’ottica di una visione globale che mette in risalto la voce e le idee dei cittadini». Di recente, però, «si è appreso che gli amministratori comunali di Brognaturo avanzano ai comuni limitrofi proposte di unione, aggregazione o convenzioni, disattendendo la concertazione pubblica-privata, sia del privato sociale, associazioni, cittadini etc, sia della realtà imprenditoriale e commerciale, sia dei partiti politici esistenti sul territorio in questione. Ci pare che i nostri amministratori stiano andando verso la deriva politica-amministrativa», assumendo un atteggiamento «egoistico» e di «emarginazione» nei confronti di chi risiede nel territorio comunale. «Poniamo una certa attenzione a queste dinamiche che da qui a poco dovranno essere obbligatoriamente per legge realizzate. Nel contempo, però - aggiungono i rappresentanti politici - vigileremo al fine di non permettere a nessun amministratore di allargare i propri confini territoriali al fine di elevare presumibili speculazioni nella convenzione dei servizi confondendo tale attività con quella di “ governo verosimilmente insolito nella gestione dell’Ente comunale “ a vantaggio di chi oggi in alternativa non può comodamente esercitare appieno il proprio potere in un territorio ristretto e che nulla ha a che fare con la gestione della cosa pubblica. A nulla è valsa la nostra presenza in qualità di consiglieri comunali e quella di alcuni funzionari di partiti politici per essere semplicemente considerati e consultati nelle scelte da intraprendere al fine di contribuire alla crescita civile, culturale e sociale della nostra e contigue comunità». Da qui, dunque, l'invito rivolto al prefetto di Vibo, Michele Di Bari, affinchè «quanto sopra esposto possa trovare risposte certe da parte degli enti locali».
(Articolo pubblicato su Calabria Ora)
SERRA SAN BRUNO - Per una sera, la splendida cornice di piazza San Giovanni, è stata teatro della sfilata di abiti da sposa e sposo, dal titolo «Spose sotto le stelle: la magica notte di San Lorenzo», organizzata da Debora Pace con il patrocinio dell'amministrazione comunale di Serra San Bruno. Numeroso il pubblico che, fino alle 24, ha assistito all'evento, caratterizzato, tra l'altro, da momenti di canto e ballo, come la pizzica salentina. Il tutto si è reso possibile grazie al prezioso contributo dell'Atelier Ciancio, che ha curato la sfilata degli abiti da sposa e sposo, mentre quella degli abiti da cerimonia è stata realizzata con l'apporto di «Lo Iacono design». Al termine della serata, in rappresentanza del Comune, da registrare l' intervento del consigliere comunale, Carmine Franzè.
SERRA SAN BRUNO - Acqua e ospedale. Ad oggi, sembrano essere questi i temi al centro del dibattitto politico locale. Da un lato, infatti, la minoranza critica senza mezzi termini l’ "immobilismo" dell’amministrazione comunale e, dall’altro, la maggioranza pidiellina si difende rispedendo le critiche al mittente. Un rimpallo di accuse e di responsabilità, insomma, che non ha portato ad alcun risultato concreto. Eppure, dalle retrovie qualcosa si muove. La minoranza, infatti, è in attesa di conoscere l’esito della questione relativa a Bruno Zaffino, l’ex assessore comunale ai Lavori pubblici estromesso dalla squadra di governo. Il sindaco Rosi, nel soffermarsi sulle motivazioni che lo avrebbero indotto a prendere una decisione di questo tipo, ha parlato di "rilancio dell’attività amministrativa".
Si è tenuta nei locali dell’aula consiliare del comune di Torre di Ruggiero, la conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi estivi che allieteranno la cittadina per tutto il mese di agosto. All’incontro hanno preso parte oltre che il sindaco Pino Pitaro, anche l’attivista dell’Associazione Culturale ‘il Brigante’ Sergio Gambino. Nell’ambito della conferenza stampa il sindaco ha voluto soffermarsi in particolar modo sull’evento di apertura della stagione estiva torrese, che rappresenta il fiore all’occhiello dell’intero cartellone programmato dall’amministrazione comunale. Si tratta di una tre giorni denominata “Terra è Liberta – festa della nocciola & della chitarra battente”, che dal 6 all’8 agosto intratterrà cittadini e turisti all’insegna delle tradizioni, della musica e della gastronomia. Il sindaco Pitaro ha ribadito che si tratta di “un evento-progetto, che non si limita alla semplice festa, ma che vuole tracciare un percorso di riscoperta delle nostre tradizioni musicali, gastronomiche ed etnoantropologiche, mettendo in risalto la vocazione agricola del territorio, soprattutto per quel che riguarda i percorsi del noccioleto.”
Gambino, componente dell’Associazione Culturale ‘Il Brigante’ di Serra San Bruno che ha curato la direzione artistica dell’evento, ha sottolineato “l’importanza di fare sinergia fra i territori per creare una rete che guardi alla valorizzazione e riscoperta delle nostre risorse sociali e culturali, passando in particolar modo dalle testimonianze e dal bagaglio culturale ed esperienziale posseduto da figure chiave del territorio. Basti pensare a figure come quella di Bruno Citino, un vero e proprio patrimonio artistico, il più grande suonatore vivente di chitarra battente, oggetto di studio dal noto etnomusicologo Valentino Santagati nella pubblicazione “A Chitarra du Vinu”, o gli altrettanto conosciuti fratelli Corrado, grandi costruttori e suonatori di zampogna a chiave che prenderanno, anche loro, parte all’evento. Quest’evento – prosegue Gambino – rappresenta una risposta concreta al fallimento della globalizzazione, il preludio ad una nuova economia basato sul ritorno alla terra ed alle nostre ricchezze, all’agricoltura che nella zona delle Serre e delle Pre-Serre è stata in passato il settore trainante, unico comparto valido, oggi, per rilanciare l’economia del territorio e per creare una rete economico-culturale che funga da reale alternativa alla crisi.” Da qui l’idea di denominare la tre giorni, appunto “Terra è Liberta.” Nello specifico il programma prevede per la serata d’apertura, lunedì 6 agosto l’attesissimo spettacolo “Qua si campa d’aria” del famoso cantautore nonché cantastorie dialettale calabrese di genere folk Otello Profazio, mentre nella giornata successiva andrà in scena il gruppo siculo-calabrese ‘Farragonia’ con ‘Musica della tradizione’. Nella serata di chiusura verrà proposto lo spettacolo teatrale e di musica popolare ‘Io vedo, io sento… e parlo. Mafia da sud a nord’ degli Zabara. Gli spettacoli andranno in scena nell’anfiteatro comunale. Inoltre, per tutto il corso della tre giorni, si terranno incontri e dibattiti sul tema “Terra è Libertà” e dalle ore 19.00 le vie del paese saranno allietate da stand gastronomici e dall’animazione dell’Associazione Cultuale ‘Il Brigante’ con il ballo dei ‘Giganti’ accompagnati dalla ‘Banda Pilusa’.
MONGIANA – In seguito allo scioglimento del consiglio comunale di Mongiana «ai sensi della normativa antimafia», il civico consesso del paese delle Reali Ferriere è stato sospeso per sessanta giorni con provvedimento del Prefetto di Vibo Valentia, in attesa che entro tale termine lo scioglimento venga formalizzato con decreto del Presidente della Repubblica. La decisione era giunta nel corso dell’ultimo consiglio dei ministri quando è stata accolta la proposta di scioglimento avanzata dal ministro dell’interno Annamaria Cancellieri. Lo stesso consiglio dei ministri ha deliberato la gestione dell’ente a cura di una Commissione straordinaria composta dal Viceprefetto Maria Carolina Ippolito, dal Viceprefetto aggiunto Silvana Merenda e dal Funzionario economico e finanziario Ielo. La Commissione si è quindi insediata nella tarda mattinata di ieri e si è messa subito a lavoro, compito sarà quello di passare al setaccio con la eventuale e contestuale bonifica degli atti amministrativi effettuati dalla precedente amministrazione comunale. La terna commissariale durerà in carica da un anno a diciotto mesi, prorogabili di ulteriori sei mesi fino a due anni in totale, fino al primo turno elettorale utile, quando gli elettori mongianesi torneranno alle urne per scegliere una nuova amministrazione comunale. Si conclude cosi l’esperienza amministrativa dell’amministrazione comunale guidata dall’ex primo cittadino Rosamaria Rullo che era in carica dal 2009, quando aveva vinto alla testa di una lista di centrodestra le elezioni comunali per soli 18 voti di scarto contro l’ex primo cittadino Vito Scopacasa che si era ricandidato alla guida invece di una compagine di centrosinistra.
Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo alle solite!!! volti nuovi vecchi vizi…
L’amministrazione comunale di Brognaturo, ha ottenuto un finanziamento PIAR (Piano Intervento Aree Rurali), per l’importo di circa €. 150.000,00 che – secondo quanto previsto dalla normativa – vanno destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria di strade già esistenti.
Gli interventi finanziati sarebbero quelli di consentire un livellamento o uno scotico delle sedi stradali rurali già esistenti in abbandono e di abbattere eventuali impedimenti alla loro carrabilità.
Orbene, l’Ente comunale disinteressandosi della normativa, della destinazione del denaro pubblico ha pensato bene di ignorare il vecchio tracciato peraltro noto a tutta la comunità brognaturese (di circa 250 ml) e di realizzare ex novo una strada di larghe dimensioni, provocando un dissodamento di terreno con lo sradicamento di parecchie ceppaie.
Ciò doveva avvenire senza l’ottenimento preventivo delle necessarie autorizzazioni forestali - nulla osta paesaggistico - ambientale e vincolo idrogeologico.
Dagli elaborati progettuali, si è individuato un tracciato (lungo circa 650 ml) che dovrebbe giungere all’acquedotto rurale Pilato, attraverso l’espropriazione di fatto di diversi terreni di proprietà privata che nulla ha a che vedere con le finalità della misura prevista dal PIAR.
L’unica utilità perseguita con tale intervento è quella di valorizzare i terreni dei parenti dei nuovi amministratori che così potranno raggiungere comodamente i propri fondi su cui insistono castaneti da taglio.
Sarebbe opportuno che i nuovi amministratori professassero il loro attaccamento alla carica e ai principi di trasparenza e legalità nei fatti e non nelle sole parole.
Il gruppo politico “Rinnovamento e Crescita”
MONGIANA - Dopo Nardodipace, anche il comune di Mongiana è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. La decisione è stata presa stamattina dal Consiglio dei Ministri nella riunione che ha visto il varo dell'ormai famigerato decreto contenente i tagli alla spesa pubblica (spending review). Su proposta del ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, il governo ha deliberato "ai sensi della normativa antimafia" lo sciolgimento del consiglio comunale di Mongiana. Si chiude quindi con il commissariamento dell'ente l'esperienza amministrativa della compagine guidata dall'ormai ex sindaco Rosamaria Rullo, che nel 2009 aveva vinto le elezioni a capo di una lista civica di centrodestra. Allora la Rullo ebbe la meglio, per soli 18 voti, sulla lista di centrosinistra guidata dall'ex sindaco Vito Scopacasa.
SERRA SAN BRUNO - Il fantomatico balletto delle ordinanze, mandato in scena dall’amministrazione comunale serrese negli ultimi mesi, ha contribuito a rendere ancora più paradossale la questione acqua potabile. Si tratta, infatti, di un problema grave, che incide sulla salute oltre che sulle tasche dei cittadini, causato per larga parte dalla responsabilità delle amministrazioni comunali alla guida del paese dal 2004 (anno di insediamento di SoRiCal) e che viene malamente gestito oggi dall’amministrazione Rosi, che nell’arco degli ultimi 3 mesi ha tenuto un atteggiamento contraddittorio e fuorvianteper i cittadini, che oggi appaiono esasperati
SERRA SAN BRUNO – E’ stata intitolata a Vinicio Gambino, storico Direttore Didattico, nonchè scrittore, scomparso nel 2010, l’Aula Magna della Direzione Didattica Statale della scuola "Azaria Tedeschi" di Serra San Bruno. L'incontro è stato moderato dal dirigente scolastico Tonino Ceravolo e ha visto la partecipazione del sindaco di Serra Bruno Rosi, di Giuseppe De Raffele (Presidente del consiglio di circolo e presidente del consiglio comunale), di Giuseppe Mirarchi (Dirigente Vicario Uff. Scolastico Regionale della Calabria), di Giacomo Cartella (Dirigente Ambito Territoriale Provinciale di Vibo Valentia), di Francesco Scopacasa (Presidente Regionale ANP), di Francesco Gambino (D.s.g.a.) e fratello del compianto ex direttore. Vinicio Gambino, oltre ad essere stato un valido direttore didattico della scuola elementare serrese è stato ricordato anche per essere fratello del celebre scrittore Sharo Gambino da cui ha acquisito l’interesse per la letteratura e la storia locale. Poco prima della sua morte, infatti, Vinicio Gambino ha pubblicato una serie di racconti grazie ai quali ha dato voce a quei personaggi che hanno vissuto l’interezza della loro vita all’ombra dei vicoli serresi, una vita passata ad imbrunire sull’uscio di una povera stanza che ha trovato la sua trasposizione una bella pagina di letteratura calabrese. «Una figura poliedrica dal lavoro meticoloso», cosi lo ha ricordato il dirigente scolastico Tonino Ceravolo che ha aggiunto «le cose che conosco e quelle che non conosco le devo a lui, il ricordo di Vinicio Gambino è tutt’ora vivo e sedimenta nel profondo del cuore». Il sindaco di Serra, dal canto suo ha sottolineato come dopo lo scrittore Sharo la famiglia Gambino «ha fatto dono anche di Vinicio che è stato un pilastro della scuola e per questo un ringraziamento particolare va a questa famiglia che ha dato lustro alla nostra cittadina». Il Dirigente Ambito Territoriale Provinciale di Vibo Valentia, Giacomo Cartella, ha definito Vinicio Gambino «uomo di grande spessore» mentre il Presidente del consiglio di circolo e presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele ha sottolineato come l’intitolazione a Vinicio Gambino dell’aula magna della scuola “Azaria Tedeschi” sia stato «un atto doveroso frutto di senso della responsabilità nei confronti di chi è stato uno storico direttore didattico e nel contempo un simbolo di cultura e profonda umanità». Nel corso della cerimonia un percorso fotografico ha mostrato, attraverso delle proiezioni, le tappe fondamentali della vicenda umana, culturale e professionale del compianto Vinicio Gambino.
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