Venerdì, 11 Gennaio 2013 19:02

Banconote senza valori

mini Soldi-PoveriL’undici gennaio del 1960, solo 53 anni fa, la Lira vince l’Oscar delle monete per il 1959, assegnato dal giornale londinese «The Financial Times». A distanza di mezzo secolo, la lira, oramai morta e sepolta, viene sostituita dall’euro, moneta comoda solo per gli stati forti come la Germania o l’Inghilterra, la quale non entra a far parte dell’euro e comanda con le sue quote azionarie la BCE, che a sua volta stampa euro a mò di tipografia. Lo stato tedesco, per garantire la propria produzione e il proprio commercio, e soprattutto per contrastare il dollaro, diventato moneta egemone mondiale dopo la “dollarizzazione” del mercato petrolifero, ha bisogno di una supermoneta, e gli Stati come l’Italia, dove la malapolitica, il malaffare, e i soliti costumi che conosciamo, avevano intanto spolpato quanto possibile, si sono trovati a combattere contro dei nemici terribili quanto invisibili, il terrore di un nemici astratti e violenti che stanno affamando la popolazione, i ceti medio bassi di quell’Europa che in tanti avevano visto come la soluzione economica di tutti i problemi di questo continente. Ora viviamo una situazione che non riusciamo ancora a capire di quale gravità sia intrisa. Una classe dirigente connivente con il capitale e con la grossa imprenditoria è riuscita a distruggere il tessuto economico di una nazione che per le ricchezze paesaggistiche e monumentali, per il clima, per posizione geografica dovrebbe e potrebbe essere il centro del mondo. La Calabria, il meridione d’Italia che si trovano al centro del mediterraneo, sono adesso la periferia dEeuropa, in balia delle mafie e delle banche. L’assoluta mancanza di produzione, e l’assoluta mancanza di una progettazione seria che possa nel giro di qualche anno cominciare a ricostruire quelle piccole produzioni, quel micro tessuto fatto di artigiani, contadini operai, fa mancare una cosa importante nelle popolazioni colpite dal dramma crisi. La speranza.

Autorganizzazione, questa l’unica strada possibile, cercando di creare un contro-capitale frazionato e locale, che permetta il reinserimento nelle fasi produttive e commerciali di quelle piccole aziende divorate da una globalizzazione selvaggia. Una giusta ed equa condivisione dei beni comuni come acqua, energia o infrastrutture. Cinquantatrè anni per distruggere una nazione, avremo bisogno di altro mezzo secolo per rimettere le cose a posto. A cominciare da oggi.

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Giovedì, 10 Gennaio 2013 18:49

Politiche 2013, è rissa nell'Udc calabrese

mini francescantonio-stillitaniNon c’è nulla di più sporco della “politica-mercato” che accende la vigilia di ogni elezione. E mentre i cittadini si aggrovigliano nel legittimo tentativo di capire a chi dare o non dare il consenso, illudendosi di poter consultare programmi e progetti, le idee latitano e la corsia preferenziale che porta a Roma è dominata, principalmente, da conflitti e strategie d’assalto.

 

L’importante per tutti non è spiegare che cosa faranno o vorranno fare una volta eletti, l’importante è esserci. Al bando programmi elettorali e proposte innovative, basta che si mangi.

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mini monti_scelta_civicaForse i Maya avevano ragione. La fine del mondo c’è stata. Peccato che molti, forse tutti, non se ne siano accorti. Ma ciò che ne rimane, soprattutto in Italia, sono solo macerie.

Mario Monti: portato in processione da banche, Vaticano, democristiani e fascisti pentiti, “SuperMario” svela gli altarini e presenta ufficialmente la sua “Scelta Civica”. Ed il tecnico milionario si trasforma in politico milionario. L’uomo dei tagli, spacciato da Fini e Casini come l’uomo della provvidenza, per mesi e mesi ce l’ha messa davvero tutta a tenere vivo il teatrino dei partiti e a non cambiare la legge elettorale. Ora lui stesso si trasforma in un partito e partecipa alle elezioni con quella stessa legge elettorale. Che porcellum sia.

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mini 20121025_cameraA fine anno le favole sono obbligatorie. Ma oltre ai film per la famiglia, con Babbo Natale, gli aiutanti folletti e le sue renne, questa volta il Natale di Serra San Bruno porta in grembo un sogno chiamato Parlamento. Siete liberi di crederci o meno. Potete considerarlo una fiaba, un miracolo, fantapolitica o quel che vi pare, ma le prossime elezioni nazionali parleranno dialetto serrese. Proprio così. Potrebbero essere infatti ben 5 i candidati “nostrani” alla ricerca di un posto comodo fra gli scranni d’oro della Camera dei Deputati o (meno verosimilmente) del Senato.

In quota PD, il Consigliere regionale Bruno Censore concorrerà alle primarie parlamentari

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mini TASSONE_FRANCESCO_ANTONIOSERRA SAN BRUNO - Il furto di cui sono ritenuti responsabili è avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 2011, in pieno centro storico. Fu uno dei primi episodi di micro-criminalità che, nei mesi successivi, si sarebbero ripetuti con preoccupante costanza. Quella notte, intorno all'una, tre persone si introdussero a volto coperto in casa di un'anziana signora. I ladri, forzando una porta secondaria, riuscirono ad entrare nell'abitazione dell'ottantenne, che fu sorpresa nel sonno, imbavagliata, legata ad una sedia e derubata di 2000 euro in contanti e di gioielli per un valore di altri 2500 euro.

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mini Serra_San_Bruno_centro_storicoSERRA SAN BRUNO - Pare che abbiano forzato a calci la porta d'ingresso i ladri che, oggi pomeriggio, sono tornati in azione nella cittadina della Certosa. A finire nel mirino dei malviventi, questa volta, è stata l'abitazione di un orefice del luogo. Ad accorgersi del furto sono stati i vicini di casa dell'uomo, insospettiti del fatto che l'entrata secondaria dell'abitazione fosse aperta. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, i ladri sarebbero riusciti a portare via una pistola legalmente detenuta. Sul luogo del furto, l'ennesimo, sempre nel centro storico, sono intervenuti i Carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone. Pare che l'episodio di oggi sia stato preceduto da altri analoghi verificatisi a Serra nei giorni scorsi.

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mini primarie_pdLe primarie sono sempre state una farsa. Una grossa illusione che ci convince di poter scegliere quello che in realtà è già stato scelto da tempo. Da altri soprattutto. Fu così al loro esordio, nel 2006, quando per nominare il candidato premier del centro-sinistra, “l’Unione” chiese a tutti i simpatizzanti di porre una ics sullo stra-favorito Prodi, talmente favorito che il professore raccolse il 74,2% dei consensi. Fu cosi per tutti gli altri: sindaci, presidenti di provincia, governatori e premier. Da Loiero all’attuale Bersani. Insomma, guarda caso, le primarie si svolgono sempre e solo quando sono inutili. Quando quello che si deve decidere, è già stato deciso. Tante certezze, nessuna sorpresa. Vincono sempre i favoriti.

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mini IMG_9621Doveva essere un fine settimana di gelo intenso, e così è stato. Come le previsioni meteorologiche avevano puntualmente annunciato, la Calabria del post Immacolata, si sveglia nel gelido abbraccio della morbida coltre bianca. La perturbazione che fino alla mattinata di sabato aveva principalmente interessato le regioni del centro-nord Italia, già nel tardo pomeriggio di ieri ha finito per invadere il meridione, in particolar modo la nostra regione che risulta ovunque innevata, dal crotonese alle Serre fino alla Sila cosentina e catanzarese. La neve ha interessato quindi tutte le cittadine con altitudine superiore ai 650 metri s.l.m., mentre gli altri centri, in particolare quelli ubicati sulle fasce tirreniche e ioniche, sono stati colpiti da intense grandinate e forti raffiche di vento. Invaso anche il manto autostradale, dove ovunque è stata disposta la circolazione con pneumatici da neve o l’obbligo di catene a bordo, anche se al momento sembra non si sia registrato alcun incidente o limite alla circolazione.

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mini censore-lo_iaconoSERRA SAN BRUNO - Non era proprio un ‘modello Serra’ ma ci andava abbastanza vicino. Una fitta rete di posizioni strategiche nella Vibo che conta e la montagna in pochi mesi si era svegliata padrona della Provincia. Il binomio Censore-Lo Iacono si era originato nel 2002, quando tutto quello che c’era di alternativo al centro destra (leggi Nazzareno Salerno), dovette unirsi se voleva sconfiggere il centro destra (rileggi Nazzareno Salerno). Così fu. Oltre 300 voti in più per l’allora lista “La Serra”: Bruno Censore sindaco e Raffaele Lo Iacono vice. Poi dopo 4 anni, nel 2006, la vittoria fu plebiscitaria: oltre 850 voti di differenza sul centro destra, che permisero a Lo Iacono di vestire la fascia di primo cittadino.

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mini Serra_San_Bruno_2040-12-57-03-4870C’è qualcosa di inquietante nel cielo di Serra San Bruno, nelle strade, nelle relazioni, negli occhi preoccupati di anziani ed anziane. Di vecchietti in preda ad angosce di cui non si sentiva per nulla il bisogno. L’ondata di criminalità che ha travolto il paese sembra non volersi arrestare. Proprio il centro storico, abitato in genere da persone in avanti con l’età, sta divenendo sempre più l’assurdo scenario di un circo all’aperto. Un mondo alla rovescia dove se ti allontani da casa, anche solo per poche ore, ti ritrovi gli armadi e le stanze alleggeriti di tutto. Soldi, gioielli, quadri, monili. La “banda del buco” non vuole proprio arrestarsi.
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