Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo alle solite!!! volti nuovi vecchi vizi…
L’amministrazione comunale di Brognaturo, ha ottenuto un finanziamento PIAR (Piano Intervento Aree Rurali), per l’importo di circa €. 150.000,00 che – secondo quanto previsto dalla normativa – vanno destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria di strade già esistenti.
Gli interventi finanziati sarebbero quelli di consentire un livellamento o uno scotico delle sedi stradali rurali già esistenti in abbandono e di abbattere eventuali impedimenti alla loro carrabilità.
Orbene, l’Ente comunale disinteressandosi della normativa, della destinazione del denaro pubblico ha pensato bene di ignorare il vecchio tracciato peraltro noto a tutta la comunità brognaturese (di circa 250 ml) e di realizzare ex novo una strada di larghe dimensioni, provocando un dissodamento di terreno con lo sradicamento di parecchie ceppaie.
Ciò doveva avvenire senza l’ottenimento preventivo delle necessarie autorizzazioni forestali - nulla osta paesaggistico - ambientale e vincolo idrogeologico.
Dagli elaborati progettuali, si è individuato un tracciato (lungo circa 650 ml) che dovrebbe giungere all’acquedotto rurale Pilato, attraverso l’espropriazione di fatto di diversi terreni di proprietà privata che nulla ha a che vedere con le finalità della misura prevista dal PIAR.
L’unica utilità perseguita con tale intervento è quella di valorizzare i terreni dei parenti dei nuovi amministratori che così potranno raggiungere comodamente i propri fondi su cui insistono castaneti da taglio.
Sarebbe opportuno che i nuovi amministratori professassero il loro attaccamento alla carica e ai principi di trasparenza e legalità nei fatti e non nelle sole parole.
Il gruppo politico “Rinnovamento e Crescita”
Riceviamo e pubblichiamo:
Era il 1121 quando il Pontefice Callisto II, si trovò ad attraversare l'antico Borgo di Spadola. Pare che per uno scherzo del destino, fu costretto a una breve sosta proprio nel piccolo abitato di Spadola. L'evento eccezionale fece accorrere gli abitanti del borgo che, come da consuetudine si protendevano a baciare il piede dell'illustre passeggero. qualcuno della folla, ebbe l’idea di sottrarre furtivamente dal piede del pontefice, una delle due pantofole di seta rossa con la croce d'oro ricamata sulla tomaia. Il Papa adirato per l’insano gesto, lancia anatemi e maledizioni per la scomunica dell'intera popolazione. L'antica memoria popolare racconta che il Santo Padre, abbia malaugurato la crescita della popolazione. Molti secoli dopo, la comunità di Spadola, volle riconciliarsi con lo stato pontificio e, nell’occasione della visita di Giovanni Paolo II, avvenuta il 5 Ottobre 1984, restituirono simbolicamente la pianella che i loro antenati avrebbero sottratto a Callisto II. E così con la benedizione apostolica arrivò la bramata riconciliazione col successore di Pietro e la popolazione di Spadola è ripresa a crescere tant'è che oggi conta 870 unità, così come dimostra anche il dato demografico ISTAT. Pare che la maledizione però, da allora si sia trasferita nel vicino borgo di Brognaturo che non cresce più e sfiora il suo minimo storico, di poco più di 670 anime nel 2011 . Il memorabile dato è quanto mai allarmante e spiega che più che di una maledizione, nel caso di specie, si tratta di mala amministrazione, difatti la curva demografica lunga 140 anni, tracciata nel grafico dell’Istituto Nazionale di Statistica, inizia a flettere incontrovertibilmente negli anni ottanta e ad oggi ancora la rotta non si inverte. Nel medesimo periodo storico il paese è guidato dalla stessa compagine, che piuttosto di redigere, in questi lunghi anni, un piano di fabbricazione per creare l’opportunità di costruire nuovi e moderni spazi abitativi, per migliorare la qualità della vita e per incentivare le giovani coppie a rimanere, ha ben pensato invece, di urbanizzare la Lacina con inutili colate di cemento su un polmone verde nel cuore della montagna. Come per un desiderio inconscio e recondito di scalare l’albero genealogico e risalire sino al porcaro suonatore di brogna, che pare ci abbia dato origini. E ancora oggi non se ne parla, pare che siano impegnati ad assecondare le frivolezze della clientela, piuttosto che il bene del paese che rischia di implodere in un cumulo di macerie.
Francesco Tassone
BROGNATURO - Nel Vibonese la tornata elettorale amministrativa ha toccato tredici comuni, tra cui due nel territorio delle Serre: Spadola e Brognaturo. In quest'ultimo comune la suspence non ha tradito le attese della vigilia, infatti è stato un vero e proprio testa a testa quello che ha portato alla vittoria Giuseppe Iennarella, che a capo della lista “Ancora insieme per Brognaturo” ha superato per 25 voti la sfidante Maria Carmela Mangiardi, candidata della lista numero 2, “Rinnovamento e crescita”. A far parte dell’assise cittadina saranno Nicola Rizzo (46 preferenze), Antonio Papa (42 preferenze), Cosimo Nicola Papa (51) e Massimiliano Bruno Tassone (69), oltre allo stesso sindaco Iennarella. Ad occupare i banchi dell’opposizione, invece, saranno Mangiardi e Bruno Papa (68). Risultato prevedibile, invece, a Spadola. Nel paese della Minerva a contendersi la fascia di primo cittadino c’erano l’uscente Giuseppe Barbara e lo sfidante Nicola Rocco Tassone.
BROGNATURO – Manca, ormai, poco all’appuntamento del 6 - 7 maggio, quando gli elettori brognaturesi saranno chiamati a scegliere il sindaco e la compagine che amministrerà fino al 2017. Da una parte, la lista “Ancora insieme per Brognaturo”, contraddistinta da un sole su due mani racchiuse in un cerchio, capeggiata dal Pino Iennarella; dall’altra, “ Rinnovamento e crescita”, la lista guidata da Maria Carmela Mangiardi, rappresentata da una stretta di mano sormontata dai monti e da sette stelle. Nonostante l’avvicinarsi della scadenza, però, non si respira affatto un clima da campagna elettorale, tanto più che, allo stato, non si segnala alcuna iniziativa pubblica. Con tutta evidenza, quindi, i due contendenti si stanno concentrando sulla ricerca diretta del consenso, preferendo illustrare, caso per caso, il loro programma elettorale, disponibile, on-line, sull’albo pretorio del Comune. Articolato in nove cartelle, il manifesto programmatico di “Ancora insieme per Brognaturo", fin dall’incipit, nonostante “ le condizioni di crisi generale in cui versa l'intero Paese” dichiara di voler “offrire soluzioni ai problemi, alle difficoltà e ai disagi che interessano la comunità brognaturese”. “Soluzioni” da trovare con una squadra in cui convivono “esperienza e rinnovamento”. Non è un caso, infatti, che, da una parte, siano stati riconfermati in lista “amministratori che hanno acquisito competenze e capacità politiche e amministrative”; dall’altra, invece, si è puntato su “volti nuovi desiderosi di mettersi al servizio dell’intera comunità”. Filo conduttore del programma elettorale di Iennarella, sembra essere il desiderio di “ preservare e tutelare le risorse presenti nel territorio, il paesaggio urbano e rurale, l'identità culturale”. Suddiviso in sette ambiti d’intervento, il programma, si apre con gli interventi dedicati ai “servizi sociali”, un campo, nel quale “Ancora insieme per Brognaturo”, si propone di attivare iniziative tese a creare, “spazi di gioco per i bambini” e “centri di aggregazione per i giovani”, nonché di “migliorare la qualità della vita delle persone anziane” mediante “l’utilizzo di organizzazioni associative e di volontariato”. Grande attenzione, inoltre, viene riservata a “cultura e sport” da incentivare con l’organizzazione “di incontri significativi” ed attraverso l’ampliamento “del patrimonio delle strutture sportive”. Per quanto riguarda le politiche per il “territorio”, si punterà, invece, alla “salvaguardia delle aree identificative”, alla “riqualificazione dell’abitato”, al completamento del “Piano strutturale comunale” ed alla redazione di un “piano economico” per l’utilizzo sostenibile delle risorse forestali. Adeguati interventi vengono, poi, assicurati nel campo della “viabilità” dove, la lista di Iennarella, si prefigge, in caso di successo, di assicurare “la manutenzione delle strade e il rinnovo costante e frequente delle strisce pedonali e della segnaletica orizzontale”. Un “ruolo di primo piano” è stato riservato, inoltre, ai settori afferenti all’ “energia” e all’ “ambiente” nei quali si intende “ridurre al minimo la spesa energetica” e rendere “ autosufficienti le strutture comunali attraverso la produzione di energie da fonti alternative e rinnovabili”. A tal riguardo, “la lista s’impegna ad installare impianti fotovoltaici sulle strutture comunali” ed a “sollecitare la realizzazione” di un “ parco eolico” comunale. Un intervento significativo viene assicurato, anche, per quanto riguarda la riduzione “della produzione dei rifiuti”, il miglioramento della “raccolta differenziata con il sistema porta a porta”, la “creazione di una rete di impianti di trattamento e di smaltimento”. Non viene tralasciata, neppure, l’idea di realizzare un nuovo “serbatoio di proprietà comunale al fine di rendere indipendenti da Sorical”. Nel settore delle “opere pubbliche e delle infrastrutture”, Iennarella si propone di reperire risorse da impiegare nella “realizzazione di strade interpoderali” e nel recupero del centro storico”. In conclusione, il programma di “Ancora insieme per Brognaturo”, assicura un intervento, anche, nei settori dei “servizi ai cittadini” e della “comunicazione sociale”, attraverso la creazione di uno “sportello del cittadino” e l’ampliamento dei servizi offerti dal sito web del Comune.
BROGNATURO - « Non chiedere al tuo Paese cosa può fare per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese». Si apre con la celebre frase di John Fitzgerald Kennedy il programma della lista elettorale “Rinnovamento e crescita” guidata da Maria Carmela Mangiardi. Sotto il simbolo di «sette stelle che sovrastano tre cime montuose con sotto due mani che si stringono», la candidata, che contenderà a Pino Iennarella lo scettro di primo cittadino, si propone di conquistare le chiavi dell’amministrazione cittadina per mettere in cantiere uno strumento programmatico che, in virtù della «fase storica poco brillante», si basa «principalmente sui principi del buonsenso e della responsabilità». Per tale ragione, si punta sulla promozione di « forme di democrazia partecipativa» destinate a diventare la «regola permanente di governo, al fine di gestire la spesa individuando le priorità di intervento sulla base delle reali esigenze». Più che un programma, quello redatto dai componenti di “Rinnovamento e crescita”, si propone di essere un «progetto aperto» che non « non rappresenti, l'ennesimo e scontato "libro dei sogni"». Alla luce della limitatezza delle risorse finanziare disponibili, il raggruppamento di Mangiardi intende seguire «un disegno progettuale che distingue e, tuttavia, tiene assieme, due dimensioni dell'azione di governo: da una parte quella impegnata sul versante del quotidiano, del futuro immediato, della manutenzione, della messa in sicurezza, della valorizzazione delle risorse esistenti; dall'altra quello dello sguardo ambizioso sul futuro più lontano, della progettazione che inaugura nuovi scenari, dell'agire strategico». Un percorso ambizioso, quindi, che mira ad ottenere risultati immediati, anche, attraverso l’individuazione delle risorse disponibile. Si punta, quindi, alla «produzione di energia da fonti rinnovabili (biomasse, acqua e impianti fotovoltaici). Si cercherà di operare, naturalmente, scelte strategiche che comprendono principalmente l'uso delle biomasse per la produzione di energia termica con ricadute sulla occupazione locale». Ruolo centrale viene assegnato, poi, alla valorizzazione del patrimonio boschivo attraverso «una nuova gestione che ne sappia esaltare le multifunzionalità, rilanciare una selvicoltura moderna e al passo delle mutate condizioni di mercato, dell'esigenza della collettività nella previsione del miglioramento del bosco esistente e del suo incremento» anche attraverso «l’assunzione di manodopera specializzata nel settore». Al fine di offrire sbocchi occupazionali, attraverso un uso sostenibile delle risorse ambientali, la squadra di Mangiardi «si occuperà anche della ricerca, sviluppo e controllo di risorse idriche per lo sfruttamento di acque minerali e produzioni di energie pulite». Per raggiungere «nuovi obiettivi» si punta, inoltre, all’«ottimizzazione del personale comunale», anche, attraverso la valorizzazione « dei lavoratori di Lpu ed Lsu, escludendo categoricamente qualsivoglia forma di mobilità, di trasferimento o di indebolimento di queste figure necessarie allo sviluppo del sistema organizzativo comunale». L’istituzione di «un ufficio per gli obiettivi strategici» sarà, invece, funzionale «all'individuazione di misure e linee di finanziamento nell'ottica dei quadri strategici comunitari, nazionali e regionali». Nei quindici punti enunciati in calce al programma si evidenzia, inoltre, la necessità di «diminuire le tasse»; incrementare «la raccolta differenziata dei rifiuti»; « approvare un nuovo regolamento cimiteriale ed avviare i lavori per la realizzazione del cimitero comunale»; redigere « il Piano strutturale comunale con la costruzione e d il completamento di nuove strade»; completare ed avviare « la casa albergo per anziani con l'immediato inserimento di unità lavorative e professionalità locali»; redigere « un progetto per la riqualificazione dell'abitato e la realizzazione del paese albergo»; creare «un ufficio relazioni con il pubblico che curi i rapporti e la comunicazione istituzionale a livello nazionale ed internazionale». Nel campo della cultura e dello spettacolo, in caso di successo, «l’amministrazione si preoccuperà – infine - di sottoporre la pianificazione degli eventi culturali presso la Regione Calabria e la Provincia».
BROGNATURO – Manca veramente poco, anche se tutto sembra muoversi in sordina. A poco meno di venti giorni dalla scadenza fissata per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, nel borgo in riva all’Ancinale, la macchina politica sembra ancora alle prese con le piccole manovre di cabotaggio. Tuttavia, stando alle prime indiscrezioni, la prossima campagna elettorale pare destinata ad essere caratterizzata da molte novità e poche conferme. La novità di maggior rilievo dovrebbe essere il passo indietro dell’attuale primo cittadino, Cosmo Tassone, intenzionato a “lasciare”, per “motivi di salute”. Il sindaco di lungo corso, ritornato alla guida del comune cinque anni fa, dopo l’interregno del braccio destro Pupo, dovrebbe lanciare un “volto nuovo” destinato, nelle intenzioni, a raccoglierne il testimone. In attesa di definire chi sarà il designato alla successione, nei giorni scorsi, il raggruppamento, che cinque anni addietro si aggiudicò la tornata elettorale sotto le insegne di “Noi e Voi per Brognaturo”, ha dato luogo ad una partecipata riunione nel corso della quale sarebbero state emanate le linee guida per la formazione della lista. Alla luce di quanto fatto trapelare, durante la riunione sarebbe emersa la volontà di innovare nella continuità. In altri termini, la nuova formazione dovrebbe nascere da un mix di uomini legati al vecchio corso e da nuove leve alla prima esperienza politica. Stando alle indiscrezioni, per conoscere i componenti della lista ispirata da Tassone bisognerà aspettare l’esito di una riunione in programma per il fine settimana. Per quanto riguarda, invece, il fronte degli antagonisti, si potrebbe registrare una clamorosa novità con la discesa in campo di Mimmo Salerno. Il professionista pare sia lavorando, già da qualche tempo, alla composizione di una lista nella quale potrebbe figurare, anche, qualche transfuga di “Noi e Voi per Brognaturo”. Dalle novità alla conferme. Con ogni probabilità a disputarsi la fascia di primo cittadino ci sarà, ancora una volta, Bruno Papa, reduce dalla candidatura di cinque anni or sono, quando vestì i panni dello sfidante sotto le insegne di “Cambiamento e Progresso”. Salvo colpi di scena, quindi, complice la riduzione dei componenti del consiglio comunale e quindi delle liste, la nuova tornata elettorale si dovrebbe caratterizzare per la presenza di tre raggruppamenti politici intenzionati a conquistare la maggioranza dei poco meno di cinquecento votanti che costituiscono il corpo elettorale.
(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)
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