mini Varone-VincenzoDi seguito la nota diffusa da Vincenzo Varone, sindaco di Mileto (VV), dopo lo scioglimento, da parte del Consiglio dei Ministri, a causa di infiltrazioni mafiose del del Consiglio Comunale.

"E’ il mio ultimo saluto da sindaco alla mia città che quasi tre anni fa mi ha eletto a furor di popolo (un risultato che nessun decreto prefettizio e ministeriale potrà mai cancellare), con una promessa che per me è un debito sonante. “Questa storia non finisce qui; questa macchia indelebile che è stata appiccicata addosso alla nostra Mileto prima o poi potete starne certi sarà cancellata. La verità un giorno verrà fuori tutta intera.

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mini thumbfalsecut1333476731591_475_280riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Rubbettino editore:

La notizia dell’avviso di garanzia a Belsito, giunta come un fulmine a ciel sereno sui cieli della Padania non ha certo colto di sorpresa Enzo Ciconte, autore del libro “Ndrangheta padana”, edito da Rubbettino e disponibile sia in libreria che in formato ebook. “Ho denunciato tutto due anni fa – ha dichiarato ai nostri telefoni Ciconte – la ‘ndrangheta è sempre più un problema del Nord.

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mini elezioni_comunaliSPADOLA – Hanno fatto la fine dei capponi di Renzo, ifamosi pennuti di manzoniana memoria, che, invece, di far fronte comune contro l’avversario, continuavano a beccarsi tra loro. Come anticipato nei giorni scorsi, dell’armata di “Spatula nel cuore della gente” non è rimasto pressoché nulla. E’ stata una fine assai ingloriosa, soprattutto, per taluni che, imitando i vanagloriosi rivoluzionari messicani, avevano deciso di autonominarsi generali, senza mai essere stati, neppure, caporali di giornata. Alla prova del fuoco, tutti si sono dileguati, dimostrandosi generali con molta ambizione, ma sprovvisti di tutto, esercito, fucili, ma, anche, di una semplice fionda. Alla fine, del gruppo di minoranza (Pdl) e degli ex componenti di quello che è stato il gruppo di Michela Tassone non è rimasto nulla. A trarne beneficio, il sindaco uscente, Giuseppe Barbara (Partito democratico)

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mini 41838866SERRA SAN BRUNO – Dopo tante fumate nere, è arrivata, finalmente, quella bianca. C’è voluta la domenica delle Palme per riuscire a dare alla confraternita di Maria Assunta in cielo di Terravecchia il nuovo seggio priorale che ne guiderà le sorti per i prossimi due anni. A gestire il nuovo corso, fino al dicembre del 2013, è stata chiamata una personalità di “alto profilo” come quella di Tonino Errigo che, nel suo ruolo di priore, sarà affiancato da Vincenzo Cunsolo ed Assunta Iorfida, rispettivamente consultore e vice. A coadiuvare il nuovo seggio che, succede a quello guidato da Vito Albano, sono stati chiamati, inoltre, Francesco Iennarella e Carmen Tassone che svolgeranno, rispettivamente,

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Lunedì, 26 Marzo 2012 22:08

Serra, domani mattina Consiglio comunale

mini municipio_serraSERRA SAN BRUNO - Domani mattina alle 10, nei locali di palazzo Chimirri, si riunirà il Consiglio comunale in seduta straordinaria. L'unico punto previsto all'ordine del giorno è quello relativo alla nomina del revisore dei conti. Proprio questa nomina era stata rinviata nell'ultima seduta di Consiglio, passata alle cronache per la notizia dell'ormai noto "caso Zaffino", relativo alla controversa vicenda della revoca dell'ex assessore Bruno Zaffino, che proprio in Consiglio ha contestato le motivazioni date dal sindaco al provvedimento. La seduta era stata convocata per domani alle 18 ma poi è stata anticipata alla mattinata.   

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mini manifestazione 21 sett 2011SERRA SAN BRUNO - Serra scende in piazza per l'ospedale. Serra si ferma, oggi, in uno sciopero generale a cui hanno aderito moltissime realtà del territorio, unite per combattere una politica iniqua di tagli che discriminano un'area disagiata assestando un durissimo colpo all'ospedale "San Bruno". Il Comitato civico Pro-Serre lavora da mesi per organizzare iniziative di dibattito, di protesta, per cercare di mettere in luce un'ingiustizia sociale che nel corso degli anni è stata imposta ad un territorio che già di per sè è ferito, emarginato, compromesso. L'attenzione sul tema dell'ospedale oggi è più che mai alta

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mini libera logoIn vista della XVII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che l'associazione antimafia Libera celebrerà a Serra San Bruno il 21 marzo (https://www.ilvizzarro.it/a-serra-il-21-marzo-la-giornata-della-memoria-e-dellimpegno-in-ricordo-delle-vittime-innocenti-della-criminalita-organizzata.html), il Vizzarro.it pubblica alcuni scritti degli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Luigi Einaudi".

Mafia, ‘ndrangheta, sembrano cose distanti anni luce, invece è proprio nel XXI secolo che giorno per giorno si sente che hanno colpito ancora, e che colpiscono in silenzio

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mini minoranza_serraRiceviamo e pubblichiamo: 

Ci riteniamo ampiamente soddisfatti dall’esito del colloquio avuto con S.E. il prefetto in merito all’ormai famigerato “caso Zaffino”. Gli elementi emersi nel corso dell’incontro, durato oltre un’ora, rappresentano la garanzia che desideravamo ricevere prima di  procedere alla revoca della nostra autosospensione. Possiamo, pertanto, ritornare in consiglio con la consapevolezza di non essere soli a combattere l’indispensabile battaglia per la legalità. Del resto, la tempestività con la quale siamo stati convocati in prefettura ed il tempo dedicato, nonostante gli innumerevoli impegni, da S.E. il prefetto, rappresentano la prova provata dell’allarme destato dal “caso Zaffino”.

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mini serra_san_bruno_2SERRA SAN BRUNO - Tra i tanti problemi che affliggono la cittadina bruniana quello del randagismo, con il passare del tempo, sta prendendo contorni sempre più preoccupanti. Gli animali randagi che si aggirano indisturbati per le vie del paese sono sempre più numerosi e vari. Si va da quelli selvatici come volpi e cinghiali che, da quando è stato costituito l'ente parco, sono cresciuti di numero in maniera incontrollata e ormai si spingono in pieno centro abitato, a quelli più comuni come cani e gatti. Mentre gli animali selvatici, almeno fino ad oggi, hanno procurato danni relativamente piccoli a qualche campo coltivato, a qualche recinzione delle case costruite più ai margini del paese o al massimo a qualche pollaio, senza però mai arrivare a costituire una seria minaccia per i cittadini serresi, il discorso diventa ben più grave quando si parla di gatti e soprattutto di cani. Proprio oggi, infatti, l'ultimo episodio in ordine di tempo ha visto protagonista, suo  malgrado, una bambina del luogo di 13 anni, R.C., che è stata attaccata da un cane in pieno centro e per di più in un ora di punta. Secondo quanto raccontatoci dalla stessa bambina, all'uscita dalla messa domenicale a cui, come tutte le domeniche, aveva preso parte, la stessa è stata attaccata improvvisamente da un cane di grossa taglia. "Stavo facendo una passeggiata sul corso insieme ad una mia amica quando, d'un tratto e senza motivo, un enorme cane marrone mi è saltato addosso e mi ha morso prima ad una gamba e poi ad un braccio, strappandomi il giubbotto che indossavo. Ero spaventatissima e non sapevo cosa fare. Per fortuna è subito arrivato un uomo che è riuscito a spaventare il cane e a portarmi di corsa in chiesa, dove mi sono rifugiata."

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mini ilgiornochenonceLa citta' di Lamezia Terme si e' mobilitata contro le intimidazioni e gli attentati compiuti nelle ultime settimane. Don Giacomo Panizza ha incontrato gli studenti ed ha raccontato le attività svolte dal 1976, anno in cui giunse a Lamezia, ed i momenti in cui gli venne assegnata la casa confiscata ai Torcasio e le minacce ricevute. All'incontro era presente anche il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza. In serata c'e' stata una fiaccolata nel quartiere Capizzaglie. Il lungo corteo organizzato per "Il giorno che non c'è" ha preso il via proprio dalla scuola che pochi giorni fa stata oggetto delle attenzioni di ignoti vandali che l'hanno devastata. Circa duemila persone hanno sfilato in corteo attraversando alcune zone "difficili" di cui la città ieri si è simbolicamente riappropriata. In serata ci sono stati i contributi del cantautore Nino Racco, dell'imprenditore Rocco Mangiardi che ha denunciato il racket, del prefetto Antonio Reppucci, del vescovo Luigi Cantafora e di molti magistrati in servizio in Calabria 

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