mini IMG_1246SIMBARIO – Ieri l’Anas ha aperto al traffico due nuovi tratti del tronco IV della Trasversale delle Serre che collegano Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro, a Simbario, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso la tanto agognata apertura dell'importante arteria stradale, dopo i primi 8 km inaugurati lo scorso anno, che si estendono lungo il territorio del comprensorio serrese nei comuni di Spadola, Simbario e Serra San Bruno. Alla presenza del direttore dei lavori dell’Anas Vincenzo Desarro, del responsabile del procedimento Sergio Lagrotteria, dell’assessore provinciale al turismo di Catanzaro Salvatore Garito e del sindaco di Simbario Franco Andreacchi, sono sati rimossi a blocchi stradali e la nuova arteria è stata aperta al pubblico.

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mini impianti_Sorical_SpadolaNel corso di un’assemblea pubblica tenutasi in piazza a Serra San Bruno, il Comitato civico Pro-Serre ha affrontato nuovamente la questione della potabilità dell’acqua proveniente dall’invaso SoRiCal dell’Alaco, recentemente posto sotto sequestro dalla Procura di Vibo Valentia. Il Comitato ha ribadito che nulla è cambiato anche dopo il sequestro, poiché con un balletto di ordinanze il Comune di Serra continua a confondere le idee dei cittadini esasperati che si vedono arrivare nelle case la solita acqua giallastra proveniente dall’Alaco, che pure viene dichiarata ufficialmente potabile e che invece, secondo il Comitato, è “semplicemente” avvelenata.

Oltre a ciò gli attivisti del Comitato hanno denunciato un’ulteriore anomalia.

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mini pittelliSERRA SAN BRUNO – Dopo le affermazioni del commissario del Parco Naturale Regionale delle Serre, Salvatore Carchidi, del Pdl, che ha stigmatizzato l’operato politico dell’on. Giancarlo Pittelli (foto) approdato dal partito berlusconiano al gruppo misto, che ha criticato la recente politica restrittiva economica del governo, si levano gli scudi in favore dell'ex deputato e i “pittelliani” serresi, che in una nota difusa alla stampa attaccano duramente Salvatore Carchidi, prendono le difese del parlamentare. «Eravamo convinti - si legge nel documento - che alcune figure che rappresentano le istituzioni, prevalentemente salvaguardati dal ruolo che dovrebbero espletare, fossero immuni dal caldo torrido che in queste settimane sta attanagliando la nostra comunità, purtroppo ci siamo sbagliati. Gli effetti delle alte temperature hanno condizionato i neuroni a tal punto da determinare il pensare e senza alcun controllo di analisi e di reale concretezza,  di esprimere considerazioni che non hanno alcun riscontro reale e ancor di più fuori da un contesto politico- storico che non ha precedenti».

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mini Bivongi_e_fiumaraGiuseppe Gerace, 30 anni, è stato ucciso in un agguato avvenuto stamattina nelle montagne tra Bivongi e le Serre, al confine tra le province di Reggio, Vibo e Catanzaro. La vittima era alla guida di una jeep su una strada sterrata, quando l'auto è stata raggiunta da diversi colpi di fucile. Insieme a Gerace in auto c'era Giuseppe Geracitano, 19 anni, che è rimasto ferito. Secondo le prime ricostruzioni, pare che i due siano scesi dall'auto e abbiano tentato la fuga: il 30enne non c'è riuscito ed è stato freddato, mentre il 19enne, dopo essere fuggito attraverso un bosco, è stato visto e soccorso da alcuni operai forestali. Geracitano sarà sottoposto ad intervento chirurgico presso l'ospedale di Locri. Pare che a sparare siano stati almeno due sicari. Sull'agguato indagano i carabinieri.

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mini parco_serreRiceviamo e pubblichiamo:

Sono dieci anni che Fiammatricolore conduce una battaglia politica, in solitario, contro il Parco regionale delle Serre. Tempo perso? Assolutamente no! Il tempo è galantuomo e da’ sempre ragione. È su tutti i giornali. La notizia campeggia su quello che possiamo definire lo “scandalo parco”. Noi di Fiammatricolore non siamo né forcaioli, né giustizialisti ma, fidiamo nella Giustizia italiana e, per questo, non esprimiamo condanne anticipate. Questo, però, non ci impedisce di continuare quella che secondo noi è una legittima battaglia contro una istituzione inutile, costosa, corrotta, che, nel tempo e, sempre più, ha dimostrato la sua inadeguatezza sul territorio. Sin dal primo momento, questo ente, si è dimostrato essere uno tra i più miserabili laboratori politico-clientelari della Calabria che, soprattutto, questo Ente, nulla ha mai avuto a che fare con l’ambiente. Questi avvenuti, sono fatti del 2008!  e, purtroppo, gli scandali non finiranno qui! L’ente ha preso sin dall’inizio una brutta piega, commissariamenti, presidenti, ricorsi al TAR non si contano più e se non fosse che questo ente incide pesantemente e inutilmente sia sulla spesa pubblica che sull’economia reale del posto, poco ci potrebbe importare delle sue sorti. Le iniziative che abbiamo visto prendere da questo ente sono state sempre tra il ridicolo  e il meschino: vogliamo ricordare il famoso “Passaporto” che doveva costituire un simbolico lasciapassare nel Parco o l’ultima iniziativa di fare un’indagine statistica assolutamente inutile salvo che per qualche ragazzo che ha avuto l’incarico come compenso per avere votato chi lo ha assunto. Questo ente, sin dalla sua istituzione, non ha mai contribuito a fare arrivare un solo becco di un quattrino sul nostro territorio, anzi…. In Serra San Bruno sono ben dieci le attività economiche importanti che hanno chiuso dall’inizio dell’anno, mentre, non si contano quelle già chiuse negli scorsi anni per colpa dello spopolamento e dell’impoverimento territoriale che ha provocato il parco. Alla faccia dello auspicato sviluppo! Noi di Fiamma, che siamo convinti di avere una responsabilità sociale e morale sia nei confronti del popolo italiano sia nei confronti del nostro territorio, ci chiediamo e chiediamo a tutti i politici compresi quelli in “estinzione” : che aspettate a sopprimere questo tumore economico, commerciale e non ultimo politico rappresentato dell’ente Parco? Anziché sgozzare i cittadini a suon di IMU, sarebbe un esempio concreto di quanto questo Governo Monti si sta’ sforzando di fare. Mi pare venga chiamato “spending review”. E' questo che, Fiammatricolore, chiede con insistenza da anni al Governatore della Calabria. Il Presidente Scopelliti abbia il coraggio e, soprattutto, la saggezza di sopprimere questo indecoroso ente regionale. Altro che trasferire cinquanta operai AFOR al Parco… per fare perdere la loro occupazione. Quanto alla tutela ambientale, basta dire che, con una sufficiente disponibilità di immobili pubblici già pronti all’uso e presenti sul territorio, si è preferito cementificare ancora, in omaggio agli incarichi politico-clientelari, per fare la inutile sede del Parco regionale delle serre.  Non c’è che dire… un bel modo di tutelare l’ambiente… Come dicevamo, altri scandali verranno la luce, sarà inevitabile! È meglio per tutti che venga soppresso, per il commercio, per la produttività, per lo sviluppo, per l’ambiente stesso giacché il regolamento che tutela il parco impedisce la normale attività di manutenzione dei boschi e dulcis in fundo, ed anche per chi, oggi di turno, pensa di poter trarre vantaggio politico dall’ente. È pericoloso giocare col fuoco... si rischia di bruciarsi! 

Francesco Pastore

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mini parco_delle_serreCi prepariamo un bel bando su misura, lo pubblicizziamo poco o nulla, e poi io stabilizzo te e tu stabilizzi me. Era così che funzionava, secondo la Procura di Vibo, la gestione dei concorsi del Parco Naturale Regionale delle Serre sotto la presidenza di Gregorio Paglianiti. La segretaria dell’ente, Gabriella De Marco, e il responsabile dei servizi finanziari, Giuseppe Preiti, sono così passati da precari a dipendenti a tempo indeterminato, vincendo due concorsi in cui si sarebbero favoriti a vicenda: uno presiedeva la commissione di concorso in cui era candidata l’altra, e viceversa. Concorsi “su misura”, dice la Procura, che si svolgevano contemporaneamente nel marzo 2008. I reati contestati, a vario titolo, sono falso ideologico e abuso d’ufficio. L’avviso di conclusione delle indagini, condotte dal Pm Santi Cutroneo, è stato recapitato a 7 persone.

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Operazione verità sui lavori di completamento della Trasversale delle Serre. Lo hanno chiesto stamane in una partecipata conferenza stampa il  consigliere regionale Bruno Censore, il presidente della Comunità montana delle Serre, il Vicepresidente del Consiglio provinciale di Catanzaro, dodici sindaci ed amministratori dei Comuni di Fabrizia, Mongiana, Serra, Spadola, Brognaturo, Simbario, Vallelonga, Argusto, Gagliato, Vazzano, Pizzoni e Torre di Ruggiero.
“Questa volta, i soldi ci sono tutti – ha detto in apertura il consigliere Censore. Allora, perché i lavori di completamento di questa importante direttrice viaria vanno così a rilento? Quale arcano mistero impedisce che si arrivi alla conclusione di un’opera la cui realizzazione  è fattore di vero sviluppo per l’area centrale della Calabria che abbraccia lo Ionio al Tirreno? Perché su alcuni cantieri c’è il blocco dei lavori? Domande che l’assemblea dei Sindaci riunita oggi presso la sede della Comunità Montana delle Serre ha fatto proprie ed intende girare direttamente all’amministratore unico di Anas SpA,  Pietro Ciucci. Le preoccupazioni che hanno espresso i Sindaci sono profonde e tutte motivate. Da un lato si rincorrono i progetti di sviluppo locale – hanno ribadito i rappresentanti delle comunità locali - attraverso i quali si cerca di dare risposte allo spopolamento di intere aree urbane poste lungo le fasce interne della regione, dall’altro si impedisce che risorse economiche già individuate vengano messe a frutto per aprire nuovi possibili scenari in risposta alla crisi devastante che attraversano le popolazioni delle aree marginali della nostra regione.
Questa volta, i sindaci presenti all’incontro con i giornalisti non intendono demordere. All’unisono ed in modo trasversale agli schieramenti politici cui appartengono, hanno dimostrato di voler percorrere  vie diverse per coinvolgere quegli attori istituzionali che possono e devono intervenire in maniera celere sulla questione.
“Innanzitutto - ha detto ancora Censore – intendiamo avere documenti certi da parte di Ciucci sulle intenzioni dell’Anas. Le rassicurazioni verbali non bastano più. Le comunità locali attraversate dalla Trasversale attendono risposte concrete che si potranno avere solo con il completamento dell’opera.  Gli impegni della società stradale devono essere chiari e puntuali in quanto la delibera CIPE ha individuato i 212 milioni di euro necessari per il completamento della superstrada che è un’opera da cui dipende il destino delle popolazioni di questi comuni”.
Per i sindaci e gli amministratori presenti in conferenza stampa la misura è ormai colma. La linea che è venuta fuori va nella direzione di un coinvolgimento attivo anche della Regione Calabria e del ministero per le Infrastrutture ai quali il coordinamento dei sindaci manderà presto un documento  con la richiesta di un impegno che non è più derogabile.

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bruno-censore-150x150Riceviamo e pubblichiamo

“Perché i lavori della Trasversale delle Serre vanno a rilento? Quali sono gli ostacoli che impediscono la consegna degli appalti dei nuovi tratti ed il completamento dei lavori?” Questi ed altri interrogativi faranno da sfondo alla conferenza stampa che il Consigliere regionale Bruno Censore (foto) ha indetto per mercoledì 13 giugno 2012, a partire dalle ore 10.30, presso la sala conferenze della Comunità Montana delle Serre. “Quella della Trasversale delle Serre sembra essere una storia infinita – ha detto Censore. Più volte presentata dai vertici dell’Anas come un’opera quasi compiuta,  in realtà è ancora un cantiere aperto, nonostante la mia personale attenzione ed  il pressing dei sindaci e delle popolazioni  locali. Il mio timore è che questa strada diventi l’emblema dell’abbandono in cui viene lasciato il nostro territorio. Per queste ragioni, ho coinvolto in questo incontro con la stampa i sindaci e gli amministratori dei comuni  ricadenti lungo questa direttrice viaria affinché si ridesti l’attenzione dell’Anas SpA che nei confronti del nostro comprensorio deve mantenere fede ad un impegno assunto”. Alla conferenza stampa prenderanno parte il Presidente della Comunità Montana delle Serre, il Vice presidente del consiglio Provinciale di Catanzaro, i sindaci dei comuni di Serra San Bruno, Mongiana, Fabrizia, Brognaturo, Spadola, Simbario, Cardinale, Torre di Ruggiero, Pizzoni, Vazzano, San Nicola da Crissa e Vallelonga.

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mini manifestazione16aQuesta mattina alle ore 11.00 su convocazione di S.E. il Prefetto Michele Di Bari, si è tenuto nella sala riunioni della Prefettura di Vibo Valentia, un incontro a cui hanno preso parte una delegazione del comitato “Pro Serre” ed il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, tra l’altro capofila della conferenza dei primi cittadini del distretto sanitario. L’incontro durato quasi un’ora e mezza ha rappresentato l’occasione concreta per ribadire, a scanso ormai di qualsiasi ultimo equivoco, come il territorio dell’entroterra vibonese sia ormai nei piani istituzionali, politici, sanitari e non solo, abbandonato a se stesso. La prova del nove arriva proprio dalla voce del Prefetto che nell’ambito dell’incontro di questa mattina ha comunicato ufficialmente la ferma intenzione del Presidente Scopelliti, Commissario ad Acta della sanità calabrese, di non voler ricevere il comitato in un ipotetico tavolo in cui evidenziare quella che è la drammatica situazione di crisi sanitaria

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mini sequestro_alaco_2Di seguito il comunicato stampa diffuso dal Comitato civico Pro-Serre dopo la conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio nei locali dell'associazione "Il Brigante" con i responsabili del Coordinamento regionale acqua pubblica "Bruno Arcuri": L' inchiesta odierna della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, che ha proceduto al sequestro dell'impianto di potabilizzazione dell'Alaco, rappresenta una battaglia vinta per il Comitato Civico Pro - Serre e, in particolar modo, per tutti i cittadini che da tempo avevano ravvisato profonde anomalie in quell’acqua putrida e puzzolente che sgorga ogni giorno dai nostri rubinetti. Finalmente l’Alaco, come chiedevamo da mesi, è stato posto sotto sequestro.

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