Quella di Pasquale Andreacchi, il 18enne di Serra San Bruno barbaramente ucciso nell'ottobre di cinque anni fa, è una morte che, fino ad oggi, è rimasta impunita.

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mini xfilippoSORIANO CALABRO - Volti squarciati dal dolore. Quello di un padre e di una madre, che non rivedranno mai più il proprio figlio. Quello di due sorelle, che non avranno più un fratello con il quale condividere i momenti più belli. Ma soprattutto quello di un'intera comunità che, per un errore, uno sbaglio, una tragica fatalità, da due anni ha perso un figlio. Si, perchè Filippo era un po' così con tutti. Un ragazzo tranquillo, che non ha mai avuto problemi con la giustizia. Lavorava sodo, andando in giro con il padre Martino nei mercati della zona. Un adolescente come tanti altri, che aveva ancora una vita davanti a sé. In casa Ceravolo, però, è come se l'orologio si fosse fermato a quella maledetta sera del 25 ottobre 2012. Filippo, infatti, aveva deciso di recarsi a Pizzoni per trovare la fidanzata. A separare i due paesini poche, decine di chilometri. Arrivata una certa ora, il 18enne ha pensato fosse il momento di rincasare e, nel fare ritorno a Soriano, evidentemente Filippo non si sarebbe mai aspettato di rimanere vittima in un agguato di mafia. La sua colpa, quella di chiedere un passaggio a Domenico Tassone. Quella sera, infatti, a morire doveva essere proprio Tassone ma chi ha sparato non avrebbe mai immaginato che in quella macchina ci fosse anche Filippo.

A due anni di distanza dalla scomparsa, il movimento Ammazzateci Tutti, in collaborazione con l'associazione ConDivisa e la Consulta sicurezza dei sindacati autonomi delle forze dell'ordine, hanno organizzato una giornata in sua memoria. Dopo la Santa Messa celebrata da don Pino De Masi i presenti hanno tenuto una fiaccolata che ha percorso le vie del paese per poi arrivare in piazza dove ci sono stati tutta una serie di interventi. All'iniziativa c'erano numerose autorità civili e militari, rappresentanti delle forze politiche, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi ed i familiari di Pasquale Andreacchi, giovane come Filippo ucciso brutalmente nel 2009.

 

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Piazza acquaro2Forte apprensione ad Acquaro per un 32enne del luogo resosi irrintracciabile da diverse ore. Il giovane ha annunciato alla madre di volersi togliere la vita e poi è scomparso. Alla base dell’allontanamento dissidi maturati negli ultimi tempi con l’ex moglie. La travagliata situazione sentimentale avrebbe spinto, quindi, l’uomo ad allontanarsi da casa.

Sono stati gli stessi genitori ha denunciare la scomparsa ai carabinieri, che prontamente si sono attivati, assieme ai vigili del fuoco e ai volontari della protezione civile, per avviare le ricerche – tuttora in corso - nel circondario.

 

 

 

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mini maltempo_serraUn nome che è più di un presagio. Via Fiume, a Serra San Bruno, proprio alle spalle della centralissima Chiesa Matrice – in seguito al forte nubifragio che ha colpito stanotte gran parte della Calabria – si è rivelata per i soccorsi, paradossalmente, la zona del paese più ardua in cui intervenire. Non si tratta di una strada poderale, di una frazione di campagna, di una sperduta contrada alla periferia della cittadina, né tantomeno di un quartiere dormitorio. Si tratta piuttosto di una zona popolata da numerose famiglie, sita proprio nel cuore del centro storico, nel rione Terravecchia.
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mini cricriI familiari ne avevano denunciato la scomparsa lo scorso lunedì 21 ottobre. Nel pomeriggio di ieri il suo corpo è stato ritrovato carbonizzato nelle campagne di Acquaro. Si tratta di Giuseppe Cricri, residente a Dinami, dove nell’ultima tornata elettorale era anche stato candidato a sindaco, riuscendo però ad intercettare solo 6 consensi complessivo. I parenti avevano quindi effettuato regolare denuncia fin dalle prime ore della sua scomparsa, tanto che prontamente gli uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Protezione Civile si erano mossi per ricercarlo in particolar modo nei boschi che circondano il piccolo centro montano delle Serre. Nel primo pomeriggio di ieri le ricerche si sono concluse quindi con l’amara scoperta dell’auto data alla fiamme ed ormai carbonizzata con dentro il cadavere. Gli inquirenti stanno setacciando diverse piste prendendo in considerazioni tutte le possibili ipotesi riguardo al tragico fatto, compresa quella di un potenziale omicidio.

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mini pasquale_2Nella ricorrenza del quarto anniversario dalla scomparsa di Pasquale Andreacchi, il giovane amante dei cavalli di cui si sono perse le tracce la sera dell' 11 ottobre 2009, i familiari hanno deciso di ricordarlo con una messa celebrata nella Chiesa dell' Assunta di Spinetto. La funzione è stata officiata dal vice presidente di 'Libera', don Marcello Cozzi.

 

Pasquale scompare la sera dell' 11 ottobre 2009. Dopo essersi ritirato dal maneggio in compagnia del padre Salvatore, intorno alle 19 esce per comprare le sigarettem senza però rincasare. La mattina seguente, la madre, Maria Rosa, non vedendo Pasquale a letto, inizia con il tam-tam di telefonate a parenti e amici per capire se qualcuno lo avesse visto, senza avere notizie.

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Lunedì, 09 Settembre 2013 13:21

Lampasi, nuovo appello dei familiari

mini massimo_lampasiSERRA SAN BRUNO - «È da sette mesi che non sappiamo più niente. Di cosa possa essere successo a Massimo. Viviamo tutti nell'angoscia più totale». È questo l'incipit di una lettera firmata da Antonella Lampasi, la sorella di Massimo, giovane serrese di cui si sono perse le tracce la sera del 24 febbraio scorso, quando il 25enne si allontanò da casa - senza portare con sè, però, il telefono cellulare - dicendo alla convinente che sarebbe uscito a prendere le sigarette. Massimo, però, non ha fatto più ritorno nella sua abitazione. E la mattina seguente la scomparsa, la compagna si è recata presso la locale Compagnia dei Carabinieri, guidata dal capitano Stefano Esposito Vangone, per denunciare l'accaduto. La stessa convivente avrebbe dichiarato di aver visto Massimo salire su un' auto di colore scuro, anche se l'ultima volta Massimo pare sia stato visto nei pressi del campo sintetico, dove stava attendendo qualcuno per un appuntamento di lavoro. Sta di fatto che il 25enne è salito su un'auto, ma ancora oggi, però, non si sa con chi e, soprattutto, non c'è certezza sul fatto che qualcuno, magari, abbia deciso di tendere una trappola al giovane padre di una bambina. 

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Lunedì, 10 Giugno 2013 16:48

Serra, lumini accesi aspettando Massimo

 

mini massimo_lampasiSERRA SAN BRUNO -  È stato un momento di riflessione e preghiera. Un momento utile, per squarciare quel muro di silenzio e omertà che, da sempre, hanno caratterizzato il popoloso centro montano. Nei giorni scorsi, presso il quartiere ‘san Gerolamo’, è stata organizzata una iniziativa  dal gruppo Scout ‘Serra 1‘, per ricordare Massimo Lampasi, il 25enne scomparso la sera del 24 febbraio scorso e di cui, ancora, non si conoscono le sorti. La mattina seguente, però, la stessa compagna ha inizialmente denunciato la scomparsa presso la locale Compagnia dei Carabinieri, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, i quali hanno avviato subito le ricerche, per poi dichiarare di aver visto Massimo salire su un’ auto di colore scuro. Secondo la sorella Antonella, però, pare che il 25enne con precedenti penali quella sera avesse un appuntamento di lavoro. 

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mini massimo_lampasiSERRA SAN BRUNO – Di Massimo Lampasi, 25enne serrese con precedenti penali, non si ha nessuna notizia da ieri sera. Scomparso. Da una prima attendibile ricostruzione, pare che il giovane sia uscito di casa ieri intorno alle 18, senza fare più ritorno. I familiari stamattina hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri della locale Compagnia, che hanno subito avviato le ricerche, tuttora in corso con l’ausilio delle unità cinofile. In sinergia con l’Arma, ad indagare sulla scomparsa del giovane sono anche gli uomini del Commissariato di Polizia. Lampasi è noto alle forze dell’ordine perché fu arrestato dalla Polizia già il 4 dicembre 2008, accusato di essere uno degli autori di un’aggressione ad un anziano del luogo a scopo di rapina. Il fatto era successo il 2 dicembre 2008 intorno alle 20. Tre persone fecero irruzione nell’abitazione di un 72enne, che fu picchiato e imbavagliato: i due complici furono arrestati in flagranza di reato, mentre Lampasi riuscì a dileguarsi tra i boschi delle Serre e fu catturato solo due giorni dopo. I tre vennero accusati di sequestro di persona, tentata rapina e lesioni, in concorso. Solo uno di loro fu condannato con rito abbreviato, mentre Lampasi fu assolto.

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SERRA SAN BRUNO - Dell' omicidio di Pasquale Andreacchi si sa poco o nulla. Non si conoscono i colpevoli. Non c'è alcuna certezza sulle ragioni del brutale assassinio. E non si conoscono neppure le modalità. Salvatore Andreacchi e Maria Rosa Miraglia, però - almeno per il momento -  restano in attesa su un' eventuale riapertura delle indagini. La Procura della Repubblica, infatti, ha archiviato il caso dopo appena un anno dal delitto. Per Pasquale, secondo i magistrati, non ci sono colpevoli. Eppure, alcuni quesiti sorgono spontanei: chi ha depositato i resti del giovane amante dei cavalli in un cassonetto dei rifiuti? Ma soprattutto: che fine ha fatto Pasquale la sera dell' 11 ottobre 2009, giorno della scomparsa? È possibile che nessuno abbia visto? In questi anni, gli inquirenti, hanno interrogato amici, familiari e semplici conoscenti.
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