Il Vizzarro.it - quotidiano online
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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Diciassette punti su nove partite disputate finora. Quattro vittorie, cinque pareggi e nessuna sconfitta. Bilancio - questo - che, al momento, consente alla Serrese di mister Rolando Megna di occupare la terza posizione, dietro a Filogaso e Soriano. I biancoblu escono dal 'Mesiti' di Stilo con un rotondo 5 a 1, grazie alle marcature di Mazzitelli al 18' del primo tempo. Due minuti più tardi ci pensa Iorfida a raddoppiare il vantaggio e prima dell'intervallo i padroni di casa accorciano momentaneamente le distanze grazie a Zannino. Al ritorno dagli spogliatoi, la Stilese cerca in qualche modo di raddrizzare l'incontro ma al 15' Di Siena spegne le speranze dei reggini siglando il momentaneo 3 a 1. Ma è al 22' che succede l'incredibile: tiro da metà campo di Zaffino e palla che si infila in rete per il 4 a 1. A dieci minuti dal termine, Crudo chiude definitivamente i conti per il 5 a 1 finale. Ennesima vittoria stagionale per la capolista Soriano che, in inferiorità numerica, supera per 2 a 0 il Filogaso e allunga il vantaggio in classifica proprio sull'undici di mister Sisi. Di Nesci e Macrillò le reti di giornata. In Terza categoria, invece, quarto successo su altrettante partite per il Real Serra che, al 'La Quercia', batte senza grossi problemi il San Pietro Lametino. Primo tempo che si è concluso con i locali in vantaggio per 2 a 0 (Zaffino M. e De Caria G.). Nella ripresa, prima arriva il 3 a 0 sempre con Zaffino, mentre a firmare il 4 a 0 finale ci ha pensato Pisani.
“Una follia rischiosa” la definisce Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico. “Il Ponte peggiorerebbe un equilibrio idrogeologico già gravato di pesi”. Un investimento ingente per un’opera assurda. Con i piloni su Messina e Reggio, territori da mettere in sicurezza, sotto continuo pericolo di distruzione anche nel caso in cui si verificasse un terremoto di magnitudo debole. Il tutto per l’insana mania di rincorrere traguardi spropositati. Viziati dal rapporto distorto fra la natura ed un uomo sempre più schiavo della propria “grandezza”. Poco incline ad arrestare il costante sfregio ambientale.
Che il Ponte fosse inutile sembrava un concetto ormai assimilato. Ci illudevamo definitivo. Poi come un fulmine a ciel sereno contrariamente a quanto riferito due mesi fa, il governo Monti fa marcia indietro: prorogati i termini per l’approvazione del Ponte sullo Stretto. Altri 2 anni solo per completare il progetto.
Così come uno scheletro maldestramente occultato nell’armadio, il Ponte ritorna.Non ci siamo mai fatti mancare nulla, a Serra San Bruno. Un santo di quelli che contano. La visita di due papi. Una certosa millenaria. Carte in regola, insomma, per essere “la capitale europea del turismo religioso”. Come no. Ci credeva il sindaco Bruno Rosi. Così com’era convinto che il “binomio Comune-Regione” avrebbe davvero elargito 100 posti di lavoro al Parco delle Serre, che avrebbe potenziato l’ospedale e che ci saremmo resi autonomi da Sorical e dall’Alaco. Ci credeva. D’altronde i suoi “santi in paradiso” glielo avevano garantito, e lui si è sempre fidato dei suoi santi.
Sarà Otello Profazio, famoso cantautore calabrese, uno dei leader indiscussi del folk meridionale degli ultimi 40 anni, ad aprire questa sera la prima edizione di “Terra è Libertà”, la tre giorni fortemente voluta dal Sindaco di Torre di Ruggiero, Pino Pitaro, e organizzata dall’associazione culturale “Il Brigante”, che già dall’odierno pomeriggio allieterà turisti e residenti con una serie di eventi e spettacoli all’insegna della gastronomia, della musica e delle tradizioni calabresi.
Profazio andrà in scena con il suo spettacolo “Qua si campa d’aria” alle ore 22.00 all’anfiteatro comunale, portando sul palco i suoi successi immortali. Brani intensi con tematiche di carattere sociale, scritti o rappresentati dal cantautore per tutto il corso degli ultimi decenni ma ancora attualissimi come ‘Mannaja all’ingegneri’ o ‘Guvernu talianu’. Lo spettacolo “Qua si campa d’aria” tratto dall’omonimo album con cui Profazio si aggiudicò il disco d’oro nel 1974, sarà solo il primo dei tanti appuntamenti previsti nell’ambito della rassegna. Domani, martedì 7 Agosto, sempre all’anfiteatro di Torre di Ruggiero sarà il turno dello spettacolo teatrale "Io vedo, io sento...e parlo - Mafia da Sud a Nord" di Tano Avanzato e Zabara, mentre a chiudere la rassegna, mercoledì 8, sarà il gruppo siculo-calabrese ‘Farragonìa’.
L’evento prevede inoltre l’animazione curata dall’Associazione Il Brigante con i ‘Giganti e la Banda Pilusa’, oltre che la presenza di stand e cantautori della tradizione come Bruno Citino o raffinati costruttori di chitarra battente come i fratelli Corrado. Nel tardo pomeriggio si terrà, nei locali della Sala Consiliare del Comune di Torre di Ruggiero, una ricca rassegna di incontri e dibattiti sul tema dello sviluppo economico e sociale che passa peculiarmente dalle risorse del territorio. Agli incontri parteciperanno rappresentanti di Equosud Reggio, Equosud Rosarno, Legacoop e di altre realtà associative e cooperative del territorio.
L’iniziativa rappresenta il primo degli incontri messi in cartellone per l’estate dal Comune di Torre di Ruggiero e mira a tracciare, nell’armonia dei toni ameni della festa, un percorso di riscoperta delle tradizioni musicali, gastronomiche ed etnoantropologiche, mettendo in risalto la vocazione agricola del territorio, soprattutto per quel che riguarda i percorsi del noccioleto.
«Qui la ‘ndrangheta non entra» recita retorica la targa della Commissione Regionale Antimafia. Proposta dalla minoranza nel dicembre scorso, dopo un viaggio sofferto quanto una gravidanza, finalmente è arrivata. Ora campeggia sprezzante ed orgogliosa sull’uscio del municipio. Ma i serresi, a dire il vero, non se sono ancora accorti. Forse perché nessuno li ha informati della cerimonia di affissione. O meglio, forse perché la cerimonia non c’è mai stata.
MONGIANA – In seguito allo scioglimento del consiglio comunale di Mongiana «ai sensi della normativa antimafia», il civico consesso del paese delle Reali Ferriere è stato sospeso per sessanta giorni con provvedimento del Prefetto di Vibo Valentia, in attesa che entro tale termine lo scioglimento venga formalizzato con decreto del Presidente della Repubblica. La decisione era giunta nel corso dell’ultimo consiglio dei ministri quando è stata accolta la proposta di scioglimento avanzata dal ministro dell’interno Annamaria Cancellieri. Lo stesso consiglio dei ministri ha deliberato la gestione dell’ente a cura di una Commissione straordinaria composta dal Viceprefetto Maria Carolina Ippolito, dal Viceprefetto aggiunto Silvana Merenda e dal Funzionario economico e finanziario Ielo. La Commissione si è quindi insediata nella tarda mattinata di ieri e si è messa subito a lavoro, compito sarà quello di passare al setaccio con la eventuale e contestuale bonifica degli atti amministrativi effettuati dalla precedente amministrazione comunale. La terna commissariale durerà in carica da un anno a diciotto mesi, prorogabili di ulteriori sei mesi fino a due anni in totale, fino al primo turno elettorale utile, quando gli elettori mongianesi torneranno alle urne per scegliere una nuova amministrazione comunale. Si conclude cosi l’esperienza amministrativa dell’amministrazione comunale guidata dall’ex primo cittadino Rosamaria Rullo che era in carica dal 2009, quando aveva vinto alla testa di una lista di centrodestra le elezioni comunali per soli 18 voti di scarto contro l’ex primo cittadino Vito Scopacasa che si era ricandidato alla guida invece di una compagine di centrosinistra.
Riceviamo e pubblichiamo:
I recenti fatti di cronaca nera che hanno profondamente segnato la cittadina di Serra San Bruno non possono che portare il circolo Serrese del Partito Democratico ad assumere una posizione di forte preoccupazione e di crescente allarme per ciò che da più parti viene considerato il momento storico più buio per la società serrese. La preoccupazione maggiore – viene affermato dalla segreteria del Pd – riguarda gli obiettivi verso cui si rivolge l’escalation criminale: si tratta, per lo più, di anziani che vivono da soli, di furti e danneggiamenti contro la proprietà privata e la cosa pubblica.
Tale recrudescenza criminale altro scopo non ha se non quello di annullare la tranquillità dei cittadini che all’unisono chiedono maggiore sicurezza e rispetto della legalità.
Il PD di Serra San Bruno affida al proprio consigliere comunale, Rosanna Federico, l’iniziativa di un’interrogazione indirizzata al Sindaco Rosi e volta a capire quali iniziative intenda assumere il primo cittadino e la sua amministrazione per contrastare i ripetuti episodi criminali di queste settimane.
“E’ ora che il sindaco Rosi rompa il silenzio per dire ai cittadini cosa sta succedendo nella nostra cittadina - ha affermato la Federico. Sicuramente le forze dell’ordine stanno svolgendo una importante opera di intelligence ma i cittadini hanno bisogno anche di sapere se le motivate preoccupazioni di questi giorni possono presto finire. Ricordo ancora – ha commentato il consigliere del Pd - che il Sindaco è anche responsabile della sicurezza nell’ambito del territorio comunale, pertanto lo invitiamo ad assumere un atteggiamento più comunicativo con i cittadini e rassicurarli sullo stato delle cose. Mi auguro - ha aggiunto la Federico - che il primo cittadino abbia una sua propria idea e che presto voglia convocare un consiglio comunale ad hoc. Il contenuto della mia interrogazione vuole proprio verificare questo e sollecitare azioni più incisive per far vivere i cittadini in tranquillità”.
Partito Democratico Serra San Bruno
SERRA SAN BRUNO – “Sole nero a Malifà” è una delle opere più rappresentative di Sharo Gambino, scrittore e giornalista calabrese, nato a Vazzano ma trapiantato nel popoloso centro montano, scomparso nell’aprile del 2008. Il romanzo, pubblicato per la prima volta nel lontano 1965, è stato oggetto di ristampa da parte della casa editrice Rubbettino. Ambientato a Ragonà e Cassari, frazioni di Nardodipace, "Sole nero a Malifà" narra la vicenda umana di un giovane, Gesuino, il cui nome rappresenta la metafora del destino al quale va incontro la gente, quella di fine anni ’60, sopraffatta dalla miseria e dalla povertà. Anche quest’anno, l’istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, ha riproposto il premio “Sharo Gambino”, che tra i tanti obiettivi, ha anche quello di promuovere tra i giovani la lettura e la conoscenza dell’autore, la cui opera, ispirata alla realtà della Calabria e dell’Italia meridionale, merita di essere adeguatamente diffusa e apprezzata per “l’alto valore del suo messaggio culturale e per il posto occupato da Gambino, serrese d’adozione, nella letteratura meridionale del ’900”. Nei giorni scorsi, infatti, presso l’aula magna dell’istituto, si è tenuto un dibattito durante il quale è stata ricordata la figura del celebre scrittore meridionalista. Presenti i familiari del poeta, il dirigente scolastico, prof. Tonino Ceravolo; il prof. Vito Teti, ordinario di Etnologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, oltre ovviamente agli studenti della scuola. Dopo un breve dibattito incentrato maggiormente sulla figura dello scrittore, si è proceduto alla premiazione dei migliori elaborati: per il biennio, sono stati premiati Miriam Riggio e Federica Pollicino; mentre il primo premio è andato a Bruno Scopacasa. Per quel che riguarda il triennio, invece, il secondo posto se lo sono aggiudicate Ilenia Zangari e Angela Roti; mentre il primo premio è andato, per il secondo anno consecutivo, allo studente Giampaolo Cirillo.
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